Giornata di esultanza in Germania per la liberazione della Renania

Giornata di esultanza in Germania per la liberazione della Renania Giornata di esultanza in Germania per la liberazione della Renania Il Ministro degli Esteri in pellegrinaggio notturno alla tomba di Stresemann « A Parigi il gen. Guillaumat e i rappresentanti del Corpo di occupazione s'ingi= nocchiano sulla tomba de] Soldato ignoto » La statua di Strasburgo velata di nero Berlino, 1 notte. Dalla notte scorsa a mezzanotte, la Germania tutta, non solo sul Reno, ma in ogni città e in ogni villaggio, è in preda a manifestazioni di gioia per la liberazione della Renania. Di politica non si discute; si potrebbe al più notare oggi una stracca seduta del Reiclistag, dove è stata respinta una mozione di sfiducia contro il Ministro degli Esteri, Curtius, che era stala presentata giorni or sono dai tedesco- qnTnazionali e dai comunisti; la mozio-1 ne è stala respinta con 283 voti con-1 a o o a o i a o a i o e a o o i e i o, si] , oai eei nae sel o' a a o tnsi a si di orto o. nieoin e no sai te aano etgnre ili te ara fu lla in di utmi tro 121 e tre astenuti. Le manifestazioni nella Renania Fuori scampanìi, imhandieramenti, canti corali delle celebri canzoni del Reno, colpi di cannone e discorsi sono la ricetta, dappertutto eguale, delle manifestazioni di esultanza. Ne hanno averla la serie la notte scorsa quattro principali celebrazioni, quella di Ma gonza, quella di Wiesbaden, quella di Treviri e quella di Spira, e le altre innumerevoli che nella stessa ora si compivano in ciascuna delle piccole località sgombrate. Nelle quattro principali manifestazioni, hanno pronunciato discorsi qu-allro personaggi politici rappresentanti del Governo; e cioè il ministro Wirth, a Magonza; il presidente del Consiglio prussiano Braun a Wiesbaden; il ministro von Guerard a Treviri, e il ministro dei Territori occupati, Treviranus, a Spira. Il tono generale di questi discorsi è stato costituito dalla nota di ringraziamento delle sfere ufficiali e di tutta la na zione alle popolazioni renane per le sofferenze durate, olire alla constatazione della purtroppo sempre relativa libertà ottenuta dalle popò lazioni stesse, le quali, pur liberate, non hanno per questa ragione di sentirsi mere dalk storica permanente minaccia. Otre a ciò, il ministro Wirth non ha mancato di portare nel suo discorso la nota della esigenza della parità di diritti che costituirà da domani il fine immediato della politica estera tedesca, « I gravi danni dell'occupazione — ha detto Wirili — hanno provato quanto formidabile sia la volontà di appartenenza alla nazione tedesca delle popolazioni renane. Il Reno ora è libero. Ma se da un lato noi possiamo questa sera prorompere in questo fausto grido, non ci è d'altra parte ignoto che molto è ancora da fare. Le terre del Reno, sono, purtroppo, minorate di diritti rispetto alle altre terre loro vicine; le vie che noi dobbiamo battere partono da questi diritti minorati e menano alla parità. Gridiamo oggi a tutti i popoli della terra che la liberta della nostra patria tedesca è la sola vera garanzia della pace e della sicurezza, anche di quella pace e di quella sicurezza di cui va in cerca la Francia ». Salve d'artiglieria a Berlino A Berlino le manifestazioni si sono svolte wìla giornata di oggi. Tutti gli edifici pubblici e gran parte delle case private sono stale imbandierati. Nelle chiese militari evangeliche e cattoliche si sono svolti solenni serrizi divini, a cui hanno preso park personalità ufficiale il generale comandante della Reichswehr, H<'ye. Una batteria della Reichswehr, poi, preceduta dalla musica militare, ha percorso le principali vie della City, attraversando la Unterden Linden sino all'ex-castello imperiale, dove negiardino del Luftgarden ha sparatle salve d'uso di 21 colpi. Tutte lcampane delle chiese intanto suonavano a festa. Analoghe cerimonisi sono svolte nelle altre città dellGermania. A Monaco, tutta imbandierata ma esclusivamente di bandiere bavaresi, a Dresda, a Stoccarda, a Dessau, a Colonia, a Francoforte, a Brestavia, a Koenigsbere dovunque Al Ministero degli Affari Esteri stato collocato e inaugurato oggin occasione della data dello sgom bero, un busto a Stresemann. Il bu sto è collocato nella sala di ricevmento degli ambasciatori, presso gabinetto dove il defunto ministrlavorava. Il ministro degli EsteCurtius ha pronunciato un brevdiscorso, rievocando le varie fadella attività politica del granduomo di Stato. Un momento commovente è slato quando Curtius hraccontato di essersi recaio ieri note, all'ora in cui lo sgombro veniveffettuato, sulla tomba di Stresemann nel cimitero di Luisenstaper annunciare a Streseman chl'ultimo soldato francese aveva lsciato il territorio tedesco. Sultomba di Stresemann si accumulno senza fine ancora ghirlande fiorì. Un pettegolezzo politico di cui rferiscono alcuni giornali, pretendrebbe di annebbiare la chiarità d queste manifestazioni. Alcuni giornali questa sera, fra cui il Berliner Tageblatt e il Giornale delle otto ore, pubblicano sibillini trafiletti con punti interrogativi, lasciando supporre assai più di,quello che non dicono. Essi pongono la questione perchè mai il nome di Stresemann non figuri nel manifesto solenne diretto per l'occasione dal presidente Hindenburg al popolo tedesco, manifesto controfirmato dai membri del Governo. 1 due giornali vanno 1 anche più oltre; fanno notare come 1 il Governo prussiano abbia emana to per conto suo un altro manifesto, nel quale invece è contenuto l , o e , di aidi a e e o à l o mi è o, ti e; e e gi a a e a a oi. rmelnli a lla le ralel to le oie la nnocnrg è gi m bu vi il tro er; ve asi nde m ha ot va seadt che la lla la ri de di quenianiacommiil go neCoStasaè stoto le to un accenno agli uomini di Stato che sono stati i pionieri dello sgom bero, e lasciano intendere che una discussione si sarebbe svolta dietro le quinte fra i due Governi, dopo la quale discussione sarebbe stala abbandonata l'idea di un manife sto unico per tutti i Governi deiPaesi e del Reich e ciascuno ne avrebbe fatto uno per conto suo; ciò che del resto corrisponde in ve rità assai più alle tradizioni e allo spirito governativo della Germania di ogni tempo, sia pure trattandosi, come oggi, di un manifesto nel quale si fa appello proprio all'unione degli animi. Alla pubblicazione dei due giornali viene incontro una comunicazione, che uno dei due dice ufficiosa, nella quale da parte del Governo del Reich si spiegherebbe come non si sia creduto di nominare nè Stresemann nè tutti gli altri uomini di Stato che hanno combattuto per lo sgombro unicamente perchè si trattava di un manifesto diretto al popolo e che non aveva carattere politico. Scusa magra, in verità, se veramente essa fosse stala pronunciata, perchè non è affatto detto che nominare i pionieri dello sgombero avrebbe conferito di per sé spia alia manifestazione un carattere politico che essa non avesse voluto avere Assai più forse ci si avvicina al ve ro pensando alle difficoltà davanti a cui gli estensori del manifesto si sono trovati volendo nominare precursori e pionieri, sia i vivi che i morti {da Ratenau e Stresemann questi ultimi), dei quali come suole succedere in simili casi ormai na sorge uno nuovo ad ogni cantone di strada e ogni partito avrebbe preteso il suo. Le case di tre separatisti incendiate dalla folla Più importante assai di questo' pettegolezzo è l'episodio che si " è svolto al Kaiserslautern, sempre nella cornice dei festeggiamenti stessi dello sgombro. Kaiserslautern era stala sede di uno dei maggiori focolari dell'artificioso separatismo renano, fondutalo, come è noto, dai francesi durante l'occupazione. Manco a dirlo, questi separatisti da tutta la Renania hanno da tempo, prima ancora delle truppe francesi, sgombrato, e vivono a Parigi. Ma a Kaiserslautern la folla aveva avuio sentore che ce ne fosse qualcuno e non ha voluto ad ogni modo aspettare molto, appena sgombrate le truppe, per fare giustizia contro le case e le aziende almeno di que sii separatisti. E questa notte alle tre, una massa di folla si è mossa verso le case di tre di costoro, che sono commercianti israeliti di nome Rinsche, Knobloch e Mallach La folla ha più o meno completamente infranto e devastato i tre negozi e i relativi appartamenti, gel landò sulla strada la merce e i mobili. Al laboratorio del Knobloch stato poi appiccato il fuoco. Quando la Polizia ha tentato di ristabilire l'ordine, la popolazione si è op posta ed ha fatto decisa resistenza pompieri sono arrivati solo per gettar acqua sulle rovine fumanti Ma tragico è stato il caso di uno dei tre, il Mallach, il quale, contrariamente a quanto si credeva, non era affatto emigrato ed era invece a Kaiserslautern. Stamattina il disgraziato, dopo la giustizia fatta dalla folla sulla sua azienda, ha fatto giustizia su se stesso uccidendosi. Q. P La cerimonia a Parigi Parigi, 1 notte. Quattro giovani hanno posto stamattina sulla statua di Strasburgo una iscrizione coperta da un lungo velo nero in segno di protesta contro lo sgombero della Renania. Arrestati da agenti, i giovani sono slati condotti al Commissariato dei Campi Elisi e rilasciati dopo verifica del loro domicilio. L'onore di rianimare la fiammella che veglia sulla tomba del Soldato Ignoto è toccato oggi alla Federazione dei Cacciatori alpini ed a Le uAcufi naDati al detopustcefolaale fafrlotegtenGtenucasliscmfdocEpnbMMrsTqMndlnsepddsdmgmmtpuevstd quella degli ex-soldati della Rena nia e della Ruhr. Questa cerimo nia, alla quale assistevano l'ex-allo commissario presidente della Commissione internazionale, Tirard, ed il generale Guillaumat, ha dato luo go ad una grandiosa manifestazione. L'ex-comandante in capo del Corpo d'occupazione seguito dal suo Stato Maggiore, si è avvicirtato alla sacra tomba, davanti alla quale si è a lungo inchinalo. Poi ìia deposto una magnifica corona. Compiuto il gesto simbolico, il generale e le personalità presenti hanno firmato il libro d'oro della fiamma.

Persone citate: Curtius, Dessau, Knobloch, Linden, Rinsche, Tirard, Wirth