Il bimbo fulminato dalla corrente

Il bimbo fulminato dalla corrente Il bimbo fulminato dalla corrente Le cause della disgrazia secondo le prime indagini Abbiamo dato notizia nel numero di ieri della mortale disgrazia avvenuta domenica, verso le ore 14, in via dei Colli, di un ragazzino di cinque anni, il quale, uscito di casa per andare a trovare il nonno, avvicinatosi ad un palo di sostegno della luce elettrica, è stato fulminato dalla corrente ad alta tensione. Diamo ora qualche particolare di questa disgrazia che ha vivamente impressionato la popolazione di Borgo Crimea. n padre del disgraziato ragazzo, l'ebanista Carlo Alessi, abita con la famiglia in corso Giovanni Lanza, 91. La moglie è portinaia dell'Istituto Cadorna, un educandato femminile diretto da suore, conosciuto in città sotto il nome di Istituto dell'Adorazione. Il giardino di questo istituto è stato acquistato dal Municipio per la costruzione della strada dei Colli. Contemporaneamente alla costruzione della strada, affidata all'impresa Florio, le suore hanno iniziato la costruzione di una nuova portineria che sorge a nord della nuova strada. Domenica, dopo pranzo, il figlio dell'Alessi, di nome Ferdinando, d'anni 5, chiese alla mamma il permesso di poter salire alla nuova portineria, dove si trovavano il padre ed il nonno: ottenuto il permesso, il piccino, anziché fare il giro dell'antico casotto del dazio, fece la via più breve, salendo di fianco la nuova strada che attraversa il giardino dell'Educandato. Bisogna dire cb.fi, quando quésta nuova strada non èra stata ancóra iniziata, era stato conservato un passaggio che da corso Giovanni Lanza permetteva di accedere all'educandato, ed a metà di quel passaggio era stato posto un palo sul quale stava una lampada che illuminava di notte il sentiero. Con lo scarico del materiale che doveva formare la nuova sede stradale, l'interruttore era stato coperto dal terriccio; ma nessuno ave\a rilevato che il filo di trasporto della corrente era venuto a trovarsi a portata di mano del passante. Arrampicandosi sul fianco della nuova strada, il ragazzo dopo essersi aggrappato al palo, toccò il filo e rimase fulminato. La madre lo rinvenne poco dopo, disteso al suolo e lo credette svenuto: ma, come abbiamo detto, ieri, il dottor Odasso dell'ospedale San Giovanni, dove il piccino fu tosto trasportato, constatò che purtroppo non c'era più nulla da fare. Ieri l'autorità giudiziaria ha interrogato l'assistente dell'impresa Florio, certo Cerruti. Stamane avranno luogo i funerali del povero piccino. L'orribile morte del piccolo Ferdinando, ha destato vivissima impressione in tutto il rione di borgo Crimea e nel vicino borgo Rubatto, dove molte famiglie operaie sogliono concedere ai loro bambini qualche ora di ricreazione lungo le strade e i sentieri che risalgono le prime propaggini della collina. L'impressione e le apprensioni dei genitori sono giustificate e una maggior vigilanza in tatto di cavi elettrici e di eventuali contatti di questi con le persone, è necessaria, sopraHutto dove avvengono scllmi spostamenti o rifacimenti di strade o costruzioni di nuove arterie. 1 fili della corrente debbono essere sotto il dirètto controllo degli operai specialisti, e le imprese di costruzioni hanno l'obbligo, prima di incominciare il lavoro in qualsiasi zona, di avvertire le aziende elettriche per le rimozioni del sostegni e dei cavi e per t provvedimenti precauzionali del caso.

Persone citate: Alessi, Carlo Alessi, Cerruti, Florio, Odasso

Luoghi citati: Borgo Crimea