Il Circuito Aereo del Lazio

Il Circuito Aereo del Lazio Il Circuito Aereo del Lazio Una folla entusiastica raccolta in vari luoghi della campagna assiste alla interessante gara di velocità Roma, 30 mattino. Come tutte le cose ben concepite e tuate, e che hanno una ragion d'esre, il Circuito Aereo del Lazio per parecchi da turismo era destinato, l passar del tempo, ad acquistare mpre maggiore importanza e più larhe proporzioni. L'anno scorso, quan fece la sua prima comparsa fra le anifestazioni sportive romane, tenu a battesimo da un padrino vigoso, il pioniere Mario Cobianchi, comissario dell'Aero Club Alessandro ufdon, l'anno scorso, dicevamo, un itico esigente avrebbe potuto trovare e il nome era per lo meno esageto. Bellissima manifestazione, gran prova di abilità per i piloti, manifico collaudo per gli apparecchi, fenda presa di contano fra il pubblico ella Capitale e lo sport aeronautico, accordo: tutto ciò poteva giustifica fino ad un certo punto che si chiaasse Circuito del Lazio una gara olgentesi su un triangolo di pochi hilometri, tagliato sul prati della Serentoria fra la ferrovia Roma-Firenze le estreme propaggini di Monte Mao, sempre a portata degli sguardi egli spettatori 0 almeno dei loro bioccoli. L'itinerario a il pubblico Ma questo piccolo peccato, di orgoio, oggi, a pochi mesi di distanza a quella prima prova, è già cancelto. Il Circuito Aereo del Lazio è stato uest'anno veramente tale, ed 1 piloti oncorrenti (pochi ma buoni, anche se on tutti di altissima fama) hanno porto il fragore della loro ala sull'inra regione laziale, dalla spiaggia mbrosa di Fregene fino ai Colli Alani, da Anzio a Nettuno, nella desoata zona del Circeo, fino al ferrigno massiccio della Ciociaria, dalle boscoe pendici dei Colli Tiburtini fin nel uore della Sabina, e poi sul Viter ese fino sull'estrema zona del Civita ecchiese, sfiorando i confini della To cana. Questo più largo itinerario di e, per se stesso, come alia prova ab ia assistito quest'anno un pubblico en più vasto e vario che non l'anno corso, e come il risultato propaganistico che va segnato all'attivo del Aero Club di Roma sia ben più va o e imponente. Alle migliaia di spetatori che da Roma, In automobile e n treno sono accorsi a Fregene, per ssistere fra il bagno di mare e la esta nell'ombroso refrigerio della pi eta alle varie prove, all'arrivo e alla artenza dei concorrenti, bisogna ln^ atti aggiungere tutte le folle, preva ntemente rurali, che si sono raggruP' até In masse compatte e entusiastiche ungo II percorso del circuito per sa utare il passaggio degli apparecchi e esteggiare i piloti Gli assembramenti sono stati parti olarmente notevoli là dove il regoamento prescriveva che fossero effetuati gli attcrraggi e il lancio del mesaggio. Moltitudini si erano dato conegno dietro cordoni di carabinieri e i militi, ai margini dei campi, intor o agli improvvisati « troni » dei com missari sportivi, e ad ogni arrivo e d ogni partenza si sono avute schiette manifestazioni di entusiasmo popolare. Innanzi ad una 6celta Giuria di cnici, presieduta dal comm. Hensemerger, i concorrenti hanno subito uno ietro l'altro l'esame delle qualità prache, che comportava i seguenti espementi: prova di quota; prova di aterraggio; prova di decollo; prova del e qualità turistiche. Nella prova di uota si trattava di raggiungere in ochi minuti la massima altezza con uecento chilogrammi di carico utile ompreso l'equipaggio, sono state ragiunte in questa prova altitudini veramente notevoli, e la rapidità degli aparecchi nel salire l'erta del cielo è ati pari all'abilità dei piloti scalatori. Nella prova di atterraggio i concorenti hanno dovuto superare un ostaolo costituito da una striscia di carta isposta a due metri dal suolo e arrearsi il più vicino possibile all'ostaolo stesso. Per la prova di decollo, gli pparecchi concorrenti dovevano parre secondo una direzione ed un verso ssato dai commissari sportivi. Nell'eame delle qualità turistiche sono stati resi in considerazione i seguenti reuisiti: estintori, installazione paracaute, dispositivi contro la perdita di elocità, strumenti di navigazione, riegabilità delle ali, doppio comando, ccesso e comodità per i passeggeri. In questo complesso di prove si sono ubito segnalati in maniera particola 1) tenente Fausto Cecconl, il giovassimo detentore con Maddalena del cord di velocità in circuito chiuso; 11 pilota toscano Piero Caggiano, varoso guidatore di una di quelle vetrette Fiat A. S. 1, con le quali nti records sono stati conquistati. La assifica nelle prove di qualità prache è stata la seguente: 1. Cecconi su R. O. 5 con punti 38 u 40; 2. Caggiano su A. S. L con punti ; 3. Bertocco su RO 5 con punti 30; Biseo su RO 5 con punti 58; 5. Menarelli su RO 5 con punti 23; 6. Strambi u A. S. 1, con puntj 19. La gara di velociti La gara di velocità si è svolta nel omeriggio. A pochi minuti di distana gli apparecchi hanno lasciato il ampo di Fregene, sito nel cuore della ella pineta ombrosa, e si sono diretti r e e o n e o , a i e i a o i e a o l a o o e r a i a n^ a P' e a e i ote r m e e e. i mo ati n n e è . a i ad Ostia, lungo il litorale tirrenico. Sorvolato 11 castello fregoriano dove era istituito un posto di controllo per il passaggio degli apparecchi, le macchine si sono internate nell'Agro Romano e sfiorata la capitale hanno sorvolato gli Albani. I popolari castelli erano gremiti di folla domenicale, e dai giardini, dalle osterie pensili, che dalle vie e dalle piazze, salutava agitando le braccia ed i cappelli. A Frascati, ad Albano, a Velletri sono stati lanciati messaggi. Abbandonato il gruppo degli Albani, la corsa si è svolta poi sul vasto territorio bonificato, che va da Campo Leone ad Anzio. Qui è stato lanciato il rituale messaggio ad una folla di bagnanti raccolta intorno a vasti ombrelloni po licromi; quindi gli apparecchi, sorvo lato le paludi Pontine hanno sostato per il primo atterraggio obbligatorio a Terracina. Da Terracina, sfiorato Piperno, si è data la scalata ai Lepini e si è scesi sul versante opposto nella fresca vallata del Sacco. A Fresinone, nel cam po di fortuna gremito di folla, altro atterraggio obbligatorio poi via, sui monti della Ciociaria, su Ferentino, su Anagnl, su Valmontone, luoghi desi gnati dal regolamento come bersaglio di messaggi e come posti di controllo Il circuito sì è quindi esteso ad oriente su Palestrina, su Tivoli, e poi a nord sui Monti della Sabina, e poi su Civitacastellana, su Viterbo, terzo atterraggio obbligatorio. Da Viterbo poi a Tarquinia, dove si è compiuto il quarto e ultimo atterraggio obbligatorio, e quindi di nuovo a sud su Civi tavecchia, Furbara, Ladìspoli, giun gendo a Fregene dalla direzione opposta a quella dalla quale si era partiti. La corsa per la vastità del circuito, il numero degli attcrraggi di controllo, del posti designati per il lancio dei messaggi, presentava difficoltà notevoli ed i piloti hanno trovato un qualche aiuto nei giornalisti (ognuno di essi portava un giornalista a bordo) 1 quali hanno fatto del loro meglio, qua individuando e tracciando la rotta con l'ausilio della carta, là lanciando 1 messaggi, altrove avvistando nel groviglio "degli abitati e nello scacchiere dei prati, 1 posti di controllo da sorvolare a bassa quota. ì risultati Nella prima metà della corsa ha guidato la veloce cavalcata per le vie dell'azzurro, Bertocco, sul suo veloce Romeo; ma egli, dopo Prosinone, ha perduto gradualmente il vantaggio iniziale fino a cedere, non soltanto a Cec coni che incalzava dappresso, ma anche a Biseo. Non troppo fortunato è stato anche 11 pilota Piero Caggiano; questo giovane, benché nuovo a tale genere di circuiti e benché Ignaro dei luoghi, ha compiuto col suo A. S. 1 una magnifica prova, che è piena di promesse per l'avvenire. Da notare che se il tempo è stato nel complesso bello e ottima la visibilità, la corsa è stata spesso ostacolata da un fortissimo vento di ovestnord-est. La corsa si è chiusa con la seguente classifica generale, comprensiva anche delle'prove della mattina: 1. Cecconi Fausto, su Ro 5, In 2,56' e 58"; 2. Biseo, su Ro 5, in 3,12'49" ; 3. Bertocco, su Ro 5, in 3,14'37"l/5; 4. Mencarelli, su Ro 5, in 3,52'23"; 5. Caggiano, su A. S. 1, in 4,17'45"; 6. Strambi, su A. S. 1, in 4,59'4". Il Sottosegretario all'Aeronautica, on. Riccardi, si è vivamente compiaciuto con i partecipanti alla bella gara per le ottime prove fornite, e il pubblico ha accolto i vincitori con vivi applausi. Applauddtissimo è stato anche De Bernardi, il quale nell'intervallo fra arrivi e partenze, mentre nel campo si svolgevano battesimi dell'aria e voli di propaganda, ha divertito con le sue superbe acrobazie la folla, fra la quale si trovavano, accorse da Roma, gran numero di autorità civili e militari