Il monumento di Desio al Pontefice della Conciliazione

Il monumento di Desio al Pontefice della Conciliazione Il monumento di Desio al Pontefice della Conciliazione o i a . i e i e i o i i è i a i e a i a— , a a di i à , e i o a . a e o a a l l i e o . e i o , l o . o a a a a o a o e i '* i, il a, re ai a oo. ee e e eadi il e alael Desio, 30 mattino. La piccola cittadina che diede i natali al Papa della Conciliazione ha inaugurato ieri il magnifico monumento che nou solo ricorderà la bella figura di Papa Ratti, ma il grande avvenimento storico del 12 febbraio 1029. La popolazione di Desio ha partecipato con tutta l'anima alla festa. Ogni casa fu addobbata con festoni, con vessilli tricolori e del Vaticano; ogni porta fu inquadrata con fiori e piante e, alla sera, il paese si è illuminato di una miriade di lampadine multicolori. Al nobile manifesto del Podestà si aggiunsero strisce con scritto o Vìva la Patria I Viva il Re I Viva il Duce ! » e strisce bianche e gialle con la scritta « Viva 11 Papa I » Molta folla accorse dai borghi vicini. L'opera d'arte La festività si iniziò con una solenne cerimonia ecclesiastica, dove ufficiò per l'occasione mons. Cattaneo, Vicario Apostolico di liritrea, che per l'occasione tornò assai festeggiato al paese natale. Nelle prime ore del pomeriggio un'immensa folla si agglomerò sul piazzale, dove erano sorte due ampie tribune per gli invitati e una piccola tribuna d'onore per le autorità. Tutte le associazioni del paese e del dintorni erano intervenute. Non è possibile fare un elenco preciso delle rappresentanze e delle autorità. Intorno al Cardinale Schuster si notavano il comm. Pacelli, consigliere della Città del Vaticano, inviato dal Papa, il Podestà di Desio, comm. Giulio Gavazzi, al quale si deve l'iniziativa del monumento, donna Camilla Ratti, sorella del Papa, la marchesa Perslchetti-Ratti col consorte e il fratello ing. Franco, nipoti di S. S„ e molte altre autorità. Alle 16,15, ossequiato dalle autorità, S. Em. Schuster è salito nella tribuna d'onore e ha dato il segnale per l'inizio della cerimonia. Mentre veniva tolto il drappo che copriva il magnifico monumento, i corpi musicali facevano echeggiare le note dell'Inno del Papa, della Marcia Reale e di Giovinezza, e la folla applaudiva freneticamente. 11 monumento rappresenta Pio XI seduto sulla cattedra di San Pietro, nell'atto di benedire la cristianità. La statua è alta metri 3,35 e domina una gradinata che si estende per un'area di metri 1,80 per 2. Agli angoli sono quattro fontane sulle quali quattro statue in bronzo rappresentano le virtù cardinali. Sulla base centrale un gruppo di puttini sorregge lo stemma di Pio XI, mentre, nella corrispondente parte posteriore, blocchi di lievi fiori di cardo, funi e piccozze ricordano il sacerdote che amò tanto la montagna. Vi iati del monumento 'bassorilievi ricordano "avvenimenti caratteristici del pontificato di Pio XI, la Benedizione dalla Loggia di san Pietro del 12 febbraio 1922, giorno dell'elezione, la Benedizione del 12 febbraio 1929, la firma del Trattato lateranense. La statua è in brQnzo, mentre tutto il resto del monumento è in pietra ghiandone di Canzo. Complessivamente il monumento è alto metri 8,30. Il messaggio del Papa Mons. Galbiati prende subito la parola e, dopo aver brevemente lumeggiato le origini del monumento, voluto dal Podestà e dal popolo di Desio, ricorda la vita del grande Pontefice. Il Card. Schuster e i presenti plaudono alle calde parole del prelato, poi mons. Ravagnati, preposto parroco di Desio, legge il seguente messaggio di S. S. Pio XI: >i Al-diletto figlio marchese Francesco Pacelli, Consigliere generale dello Sta to della Città del Vaticano, P. P. XI. Diletto figlio, salute e apostolica benedizione. Volendo essere in qualche modo presenti alla solenne cerimonia con cui sarà prossimamente inaugurato nella nostra carissima città natale un monumento alla nostra persona, con riferimento particolare al lieto evento della Conciliazione, abbiamo de terminato di affidare l'incarico di rappresentare noi stessi e insieme lo Stato della Città del Vaticano a lei che, con tanto zelo e illuminata attività, ci ha reso i più segnalati servigi nel portare a felice compimento l'arduo dise gno di ricompone un increscioso dissidio, e di richiamare l'Italia alle sue nobili tradizioni di nazione cattolica. Ella esprimerà, a nome nostro, alle pubbliche autorità di Desio e all'intera cittadinanza tutta la nostra vivissima gratitudine, per questo nuovo attesta to di pietà filiale che ci torna tanto più gradito in quanto ci viene da quella porzione dell'immenso gregge affidato alle nostre cure, per la quafe il nostro cuore paterno prova un più forte affetto, nutrito di tanti soavi ricordi degli anni passati e di così lieti auspici per l'avvenire. Ella dirà ai nostri con cittadini che nelle preghiere che inai ziamo ogni giorno al Signore, il primo pensiero è per essi che sono i pri mi figlioli nostri, dirà loro che preghiamo con tutto il cuore Iddio he nedetto, perchè conceda al caro nostro luogo natio quella cristiana prosperità che ha i suoi fondamenti inconcussi nella fede, e nell'operosa adesione agli insegnamenti della dottrina cattolica. u E finalmente desideriamo far pre sente che il motivo principale per cui noi ci rallegriamo e accettiamo col più grande compiacimento questo tributo di devozione filiale è perchè noi sap piamo che i nostri diletti figli di De sio hanno veduto in noi, più che la nostra umile persona, il rappresentan te di Gesù Cristo in terra, e hanno voluto unirsi, con noi nel ringraziare il Signore che, nella sua infinita bon tà, ha voluto illustrare il nostro pontificato con una delle più luminose pagine della storia della 'Chiesa. Con questi sentimenti di affettuosa, pater na benevolenza impartiamo a lei dilet to figlio, alle autorità e ai cittadini d Desio e anzi tutto al signor Podestà al quale voglia esprimere in modo sue ciale il nostro vivo e riconoscente gru dimento, la Benedizione Apostolica,'pe gno dei più eletti e. copiosi favori del cielo. « Dato a Roma presso San Pietro, il 73.o anniversario del nostro battesimo al fonte battesimale della prepositoria le di Desio, primo giorno del mese di giugno l'anno 1930, nono del nostro pontificato ». Il discorso del oomm. Pacelli Anche il Messaggio di S. S. è salutato da vivi applausi. Il comm. Pacelli, Consigliere della Città del Vaticano e uno dei principali artefici dei patti lateranensi. prende quindi la parola e dopo un breve esordio per ringraziare il Pontefice dell'incarico a lui dato, dice: « Io che, por volontà della Divina Provvidenza, ho avuto indegnamente la sorte di essere fra quelli che sono stati strumenti di Pio XI nel lieto evento della Conciliazione, e che quasi ho ascoltato i palpiti del suo cuore pa .terno, posso assicurarvi che l'amore o! di pace e la sollecitudine pastorale te I che hanno indotto il glorioso figlio di IDesio a stringere lo storico patto, so¬ nifi no grandi e sterminate come le arene del mare. Sorride al. mio cuore e splende nel mio animo il pensiero di quanto accadrà in questo luogo nel 1979, nel cinquantesimo anniversario della Conciliazione; maturati in tutta la loro benefica efficienza i frutti della Conciliazione; rafforzato e radicato . il ragionevole ossequio delle autorità ' dello Stato verso la Chiesa madre amorosa e sollecita del bene di tutti i figli; rinnovate le generazioni del popolo italiano attraverso la sana e religiosa educazione della gioventù; rimesso in onore ne.Ha, legislazione italiana il Sacramento del matrimonio; rinsaldate così le famiglie e divenute queste le più morali, le più laboriose, le più feconde, le più liete specialmente nella vita semplice dei campi; divenuta la nazione italiana, sotto la guida dei gloriosi Principi di Savoia e dei suoi saggi governanti e attraverso l'opera paziente, tenace e geniale del suoi figli, prospera e sempre più rispettata in tutto il mondo, iroquell'annivèrsario tutti gli italiani rivolgeranno il pensiero memore e riconoscente al grande Pontefice. Allora, al- . la distanza di 50 anni, in base ad un ' esame sereno e imparziale dei dati storici e dei documenti diplomatici, apparirà meglio (come accade per tutti i grandi avvenimenti) la storica importanza della Conciliazione. L'atto di pace e di amore di Pio XI sarà da tutti apprezzato nella giusta misura. Questo monumento sarà colmato di fiori, e accorreranno qui i governanti e i figli d'Italia a benedire il Pontefice della Conciliazione ». Il cardinale Schuster si congratula vivamente col comm. Pacelli. Poi scende in piazza ad ammirare il magnifico monumento che il cav. Dressler e .il Podestà gli illustrano. Il Porporato, seguito dal clero e dalle autorità., entra quindi nella Chiesa gremitissima di popolo e, salito sul pulpito, pronunzia un breve discorso per lumeggiare la figura del Sommo Pontefice, prendendo lo spunto dal suo messaggio. Viene quindi cantato un solenne Te Deum di ringraziamento. La suggestiva cerimonia si è chiusa con un ricevimento nelle austere sale e nel grandioso parco di casa Gavazzi, dove il comm. Pacelli comunicò che Sua Santità ha nominato commendatore dell'Ordine Piano il podestà di Desio, comm. Gavazzi, e gliene ha rimesse le insegne. Nella serata la festa si è chiusa con una fantastica illuminazione di tutta la piccola città.