Il "Croce del Sud,, ha varcato l'Atlantico scendendo dopo 30 ore di volo a Terranova

Il "Croce del Sud,, ha varcato l'Atlantico scendendo dopo 30 ore di volo a Terranova Il "Croce del Sud,, ha varcato l'Atlantico scendendo dopo 30 ore di volo a Terranova t'«inozioflante ine deta ^ransvolate nella nebbia « L «siosa riocrai éà m campo di «tterra^o = « Senza larario & saremmo perdili» -©fgi partenza per New York Londra, 25 notle. Per la seconda volta l'Atlantico è stalo varcalo con un volo da Oriente ad Occidente, tra la sponda europea e quella nord-o.mericana. L'Oceano, fu sorvolato la prima volta nell'aprile, 1928 dall'aeroplano Bremen, pilotato dal barone von Humefeld e dal capitano Kóhl, ì quali, Dome si ricorda, spiccarono il volo dall'aerodromo dublinese dì Baldonmel ed atterrarono, dopo 36 ore di volo lungo una traiettoria di 2100 mifilia, nell'isola di Greenly, a poca ■distanza dalla costa del Labrador ,T due piloti tedeschi mon riuscirono però a rarigiun-gere in mèta aijoana ia di. New York. Non vi sono neandhe questa, volta riusciti, il capitano Èmssford Smith ed i tre compagni efee Stanno con lui condiviso le gioie « ite «naie dell'ini pr&sa. É&Vifisford SvaMh ,fee dovuto atterrare -nd Hmrbowr Grave., mi po' a nord dì Capo Race, nétt'isola dì Terranova. Il G-roce del Sud é sceso ad Maiibour Grace alle 5,S3 ora lo. cale di .-stiamone,, msia alle 11,53 ore di Greemuich. Aveva volato durante 31 ore e £3 minuti per percorrere 1900 miglia, ma cinque interminabili ed angosciose ore andarono perdute in una disperala ricerca di un terreno di atilcrramento. Nella nebbia Le peripezie di questo raid particola.rmente drammatico nelle- sua. ultima fase sono riferite m Mversi messaggi, dove sono spiegale le cause che hanno impedito agli amato ri di atterrare sul continente ameri cano. Tulio andò bene fino alle on. 21,30 di ieri. Ma a partire da questo momento, ie difficoltà incominciarono e continuarono ad accrescersi fino alla fine del. volo. 1 venti violenti contro i quali gli aviatori, dovettero lottare in mezzo all'Atlantico, provocarono un tale consumo di benzina che le scorte del Croce del Sud premste per un volo di trenta ore si rivelarono del tulio insufficienti. Verso le due del. mattino Kingsford Smith calcolò che egli avrehbe potuto sorpassare la Nuova Scozia, raggiungere lo Stalo del Maine, dove alcuni aeroplani attendevano per rifornirlo in pieno volo, e permettergli di proseguire la sua strada fino .a New Tot*. Anche questa speranza croWb, perchè a questo punio il Croce -dea Sud dovette avere a. die fare con uno dei più grandi nemici dei navigatori transatlantici: la nebbia, una nebbia così opaca die gli «vigilori ne furono letteralmente accecati e perdettero mollo tempo prima di avvicinarsi alla Terranova. Per colmo di sventura gli aviatori furono incapaci in seguito, per un guasto al compasso, di ottenere la posizione esatta fra le 21,30 e le 3 del mattino, e dovettero durante tulio questo tempo volare alla ventura. Per alcune ore gli aviatori molti-plicurmio i loro radiograml#. pardomandare l'orientazione. La st+ione radio di Capo Race ne*ta*tf»mula. Invano gli aviatori te di mettersi in comunicazioiiiìifi altre stazioni costiere o con nmvi per conoscere la posizione; està continuavaiio sempre, a volare alia deca. Il rombo dei motori e la ff&cdaava loro una irresistibile rngtì* di ^ormiJe. ma iinquieudine ligótta- 1 sonno e contro essi presero ladecisione di atterrare a Terranova e. '°n 9 , r" ,i- ,Cnn<é a nebbia. Atte J.-15 anciarono un messaggio cosi con- è a , o i 0 a r o a h i o ' ì o . e e e n cepito : « Temiamo di essere obbligali ad atterrare a Terranova ». Jn-fine alle 10,45 un radwgnemnna per-mise loro di fare il » punto ». Smithrispose pieno di gioia: «Come e confortante poteyp. trovare di muovo la posizione suite carta.'*». Domande ansiose A He 11,20 il Croce del Sud soroolava Harbour Croce. Gli aleatora. i i, o e o a l , a e ù o o n a -, ri »;| i d i a ecercarono quindi di atterrare lungo la. pista di atterrag.aio townga duchilometri, circa e da evi parecchaviatori erano già partiti per il lorvolo transoceanico, ma ila visibilitera. pessima. Per rodio essi venneraiutati ad orie.ni.aiM'per «gante*sul campo. Smith iato a lunx/o intorno all'aerodromo jcarcando di riconoscere il tcrreiaa. jyon «olendo r,Uschiare un inciéfiB0e stupido, doni andò che un :a«»iqpJa«o preji.de.wguota per guidasi» mott'aUerraggioM mo desiderio'fM presto esauditoéìcmii istanti dopo il Croce del Susii posami senza, incidenti sul campoAveva superalo l'Atlantico ed i suoserbatoi contenevamo ancora òenzima per chea qii,atHn> ore di volo. Ze pfpiie. pavole M Smith furono per rev$erc onw&0p .atf servizi presiosissimi della radio. « Senza, il nostro prodigioso apffmocchio sicuramente iaremmo andati penduti»Gli aviatori appaffomno estremamente stanchi; erano assordili darombo dei tre motori olie giraronoj^ten-oUamenlt^i^f^v^'O^- Gli ultimi momenti del volo sono assai ben descritti, dai messaggi radiotcle-ìrafìci. Alle i .antimerid., un messaggio dicera: uggiamo a più d100 miglia da Capo Race. La stamoneiwn risponde ancora». Alle 4,30 n-u-oco messaggio: «Tentiamo ancora di ricevere una risposta. Cerchiamo di svegliare quella gente dCapo Race ». Alle 5,5 imi altro dispaccio diceva : « Ci dispiace, cari amici, ma siamo sperduti e cerchiamo di orientarci. Fa mi gran buioVoliamo Idia oieoa. Siamo lontani 160 mi0tòa ita Capo pace. Facciamo sforzi per rimanere mefiti, ma il rumore dia motori ci ^èmdisee. Primi chiarori deM'&ttoa». Dopo pinfcftte ore dt interruzioneun nrnma mess>affio ittàedeva aiuto : «fterse potete fare qualcosa per aiutarci. Pmtitoiuma ehiedere all'aerodromo dì inviare d'iurgenza un velivolo ». Una mezz'ora dopo il Croce del Sud, fc&rgendo a malapena una spia-naia di terreno aperto, decideva di atterrare. La nebbia ha impedito a Kingsford Smith di attuare il progetto di rifornirsi di benzina in pieno volo al largo di Ternawv*. AUe 2 di stamane il pilota noempsceva l'im-possibiliià di genere nuovo combustione e decideva di rinunziare al volo diretto su New York. I quattro nomimi dell'equipaggio del Croce delsono scesi a terra stanchi ma TaggiamU per il «accesso ■uell'immesa; gli opero* deWaerodromo di SarGrace homo subito proceduto di riempimento dei serbatoi di ben.siaa, ma il volo alla volta di Neu!ì/fvrk ami potrò essere ripreso prima di domattina a causa delle riparazioni richieste dalla bussola, ed a causa della nebbia che durante la giornata è andata faeendosi sempre più. fitta attorno all'aerodromo. Cinque ore. prima dell' atterramento a Terranova, il direttore dell'aerodromo di. Harbour Grace aveva ra¬-idiotelegrafato a Kingsford Smith, iwmitandàlB -o scendere in queirutroàromo per riposarsi e rifornirsi d\ comìruXIMttlle. il Croce del Sud -rispose rwi/giras»«i»ao per il cortese inaiito, e dìzhiemmdo che avrebbe conUnnttòo SI vtìlo ,#«« «Ila méta finale. ■ ' B. P.

Luoghi citati: Kingsford Smith, Labrador, Londra, Maiibour Grace, Maine, New York