Otto comunisti fiorentini e sei torinesi

Otto comunisti fiorentini e sei torinesi II Tribunale Speciale Otto comunisti fiorentini e sei torinesi Roma, 24 notte. Otto comunisti fiorentini, tali Gino Tagliaferri, Arduino Filippini, Vasco Baldini, Angelo Lucili, Ivan Gernignani, Orazio Barbieri, Pasquale Barneschi, Buggero Parenti, sono comparsi stamane al giudizio del Tribunale Speciale, per rispondere di avere ricostituito la sezione fiorentina del partito comunista, di appartenenza al partito stesso e di propaganda Bisultò dalle Indagini che costoro, dopo l'espatrio clandestino dei due noti e pericolosi comunisti Pancrazl e Monciatti, fuggiti in Corsica, avevano preso le redini del movimento comunista fiorentino che si estendeva nella Provincia con propaggini a Prato e Pistoia. Risultò altresì che il Tagliaferri aveva rapporti epistolari con la centrale comunista di Parigi. Durante le indagini fu sequestrato un poligrafò che serviva alla stampa del foglietto clandestino I'» Unità ». Tratti in arresto gli otto giudicabili, essi fecero più o meno tutti delle esplicite ammissioni. 11 Filippini spontaneamelile rivelò tulle le Illa della organizMizIone segreta Presiede il Tribunale il console generose Ti infiali Casanova. Al banco della dilesa sono gli avvocati Menassero, Kernot, Tabet e Tarchiani, quest'ultimo dal Foro fiorentino. Nei loro Interrogatori gli imputati tentano di ritrattare le confessioni fatie in periodo istruttorio, quantunque a loro carico esistano precise chiamate di correo. Altri, come il Barbieri ed il Barneschi, ammettono di avere fatto parte dell'organizzazione, ma non In qualità di membri del Comitato direttivo. Vengono sentiti come testimoni il vice-questore di Firenze . cornili. Cammarota ed il commissario dott. Rosselli, nonché il brigadiere Messina. Depongono poi alcuni testi a disca¬ rico degli imputati Filippini e Tagliaferri. Nel pomeriggio pronunzia la sua requisitoria jl Pubblico Ministero, commendatore Isgrò che in base alle risultanze emerse dal processo chiede l'assoluzione del Parenti e del Baldini, per non provata reità, e la condanna di Tagliaferri e Filippini a 3 anni di reclusione, del Lucili e Barneschi a .i anni, e di (Jeriiignani e Barbieri a 2 anni e 6 mesi. Uopo le arringhe dei difensori il Tribunale pronunzia la sentenza che condanna Gino Tagliaferri a 4 anni di reclusione, Arduino Filippini a 3 anni, Pasquale Barneschi a 2 ajini, Ivan Gernignanl ed Orazio Barbieri ad 1 anno ciascuno ed assolve Vasco Baldini, Angelo Luchi e Ruggero Parenti per non provata reità, ordinandone la immediata scarcerazione, se non detenuti per altra causa. Nell'udienza di domani compariranno a giudizio del Tribunale Speciale sei comunisti torinesi, tali Natale Premoli, Guido Ardizzi, Vincenzo Obole, Enrichetta PagHarello, Albino Norfo, Rinaldo Righi. Essi devono rispondere di avere ricostituito in Torino il disciolto partito comunista, di aver fatto parte del partito stesso e di propaganda sovversiva. H Premoli, l'Ardlzzi ed il Righi devono anche rispondere di avere fatto uso di passaporti falsi. L'Ardizzi, che aveva destato i sospetti della pubblica sicurezza, fu fermato in via Pietro Micca, ed in una borsa di pelle gli furono sequestrati circa duecento esemplari del giornale comunista «La risaia» del marzo 1930, organo del partito comunista italiano, stampato alla macchia; nonché altri fogli di propaganda sovversiva e antidinasttea. Insieme con l'Ardlzzi fu arrestato anche l'Oboi e, indosso al quale furono trovati altri esemplari di foglietti comunisti. Tratti in arresto i due individui, fu facile identificare gli altri compagni di fede. Il dibattimento a loro carico occuperà le due udienze di domani.

Luoghi citati: Corsica, Firenze, Messina, Parigi, Pistoia, Prato, Roma, Torino