I "sikks,, dal pugnale d'acciaio

I "sikks,, dal pugnale d'acciaio Fra le tribù guerriere dell'India I "sikks,, dal pugnale d'acciaio (Dal nostro Inviato), Séno tre mesi ehe mi trovo in Infoia e ho fatto almeno cento volte la flessa, riflessione: — Questa gente koinè appare fiacca! Gli indiani si 'dichiarano nemici degli inglesi e lanciano contro di essi parole acute 'ebmt.frecce, ma queste frecce sono senza punta, oppure sono lanciate con.mano troppo debole. Anche nei loro più brucianti accessi di collera io. di entusiasmo, gli indiani non odiano che moderatamente, lo cerco invano una parola per esprimere l'impressione emolliente che mi "danno questi combattenti dal berretto di cotone. Ho un bel riscaldarmi la fantasia, eppure non giungo a crederli capaci di affrontare unutto decisivo. Forse sapranno morire, ma non è certamente morendo che si è vittoriosi. Invariàbilmente ho ricevuto que 'sta risposta: — Voi non conoscete certamente'la gente del nord. Lassù t còrpi sono robusti e gli animi ben temprali. Un'eterna canicola ha imbastardito quaggiù la razza. Lassù mi..è il perenne inverno; lassù si sa. maneggiare il pugnale e tenere in piano il fucile. Ho dùnque voluto vedere un poco questi popoli del nord. Benché le notizie da Bombay non fossero mollò rassicuranti e io avessi fretta 'di raggiungere questo centro di agitaìlòne, mi sono fermato a Delhi che avevo'attraversato di volata durante imprimo passaggio e ho fallo scalo tia a Lahore sia ad Amrizar. DI Lahore non dirò gran cosa. La ttità mi ha disilluso. La guida vi assicura che voi dovete ammirare monumenti incomparabili. Forse perchè pensavo ad altro, debbo dire 'che la moschea di Wazir Khan, la tomba di Anar Kali e le altre meraviglie, mi hanno lasciato abbastansà-freddo e i ricordi sempre presenti Hi Ranyt Singh e di Aurangzeb non mi hanno eccessivamente impressionato. Da' principio, uno capisce subito di trovarsi in paese musulmano per la profusione di giardini 'che vestono la città, di verzura. Il quartiere europeo si allinea lungo alti corsi ornati da terrapieni verdi r,he richiamano alla mente Vovest Idi Berlino. Si crederebbe di trovarsi alla Hohenzollerndamm o nelle vi"finanze del Reichskanzler Plalz. Le Ulrade indigene sono popolose e ru•morose, ma non hanno nulla di particolare. Le donne sono chiuse in ima specie di cono a forma di fiatane . che stringe strettamente la laro testa minuscola e l'imbottiglia internamente.' Sólo un piccolo rettangolo ornato di pizzi all'alltezza kfejti occhi permette loro di vedere 'senza essere viste, ma certamente non di respirare. Gli uomini, pallidi ie barbuti, portano voluminosi turbanti, alcuni dei quali di una nuanIse deliziosa. Alcuni militanti avevano' buttalo via questa parure per il leggendario berretto di khaddar. Ita nessuna ebollizione particolare in quella mattina turbava apparentemente la temibile capitale del Tunjab. Lahore è musulmana e, malgrado tutti gli appelli e le incitazioni, i musulmani in grande maggioranza 'si sono tenuti finora sotto riserva Ho visto soltanto alcuni gruppi di giovanotti, distribuire foglietti vo tanti. Giuseppe, uomo enciclopedico e glottologo che parla non sola mente inglese, ma francese, indosta nò ,iamul, telegou e capisce a parla il punyabi, mi spiega che quei fo glietti volanti annunziano violenze commesse il giorno prima ad Amrizar da parte della polizia inglese 'contro' una folla disarmata. Mi sono affrettato dunque a cor rere ad Amrizar. Amrizar è la prin cipale. città dei sikhs. / sikhs sono pòco più di Ire milioni. Sono una sella religiosa riformata di indù, che a poco a poco è divenuta un piccolo popolo con speciali carni Ieratiche. Benché non si nasca ufficiàìmente sikhs, lo si diventa alita adulta con una cerimonia di iniziaitone detta panai. I sikhs sono riconoscibili sopra tutto per la loro barba incolta e per un pugnale d'acciàio, detto hirpon, che portano sempre al fianco. La religione interdisceloro ài tagliarsi i capelli. Hanno fama di eccellenti guerrieri e hanno difatti tenuto un. buon comportamento sui campi di battaglia in Francia. I 6ikhs della campagna non si mischiano gran che nella politica e forniscono all'Inghilterra, un forte contingente di truppe indigene, ma quelli della città, si vantano di marciare, in testa al movimento di insurrezione e mi era stalo segnalato che essi danno molto filo da torcere alle autorità. Amrizar porta un nome famoso nella recente storia deconflitto anglo-indiano. E' appunto ad Amrizar che iM3 novembre 1919 il generale Dyer ordinò ai suoi mitraglieri di aprire il fuoco sulla folla riunito in una specie di recinto quadrangolare per tenervi una rt'uniène pubblica, a dispetto degli ortì(7ii promulgati. Si ebbero centinaia dì uccisi — cinquecento dice una lapide in quattro lingue che commemora quella tragedia. Fra i morti vi furono anche numerose donm e bambini, il posto si chiama lailiàwàlla Bagh. Lo visito. Riscatta to da una sottoscrizione pubblica 'è stalo ...ora cambiato in un parcdj. espiazione. Un pozzo, ai margindel quale trenta giovani caddero uccisi, è venerato come un altare. L raccie delle pallottole sui muri sono preziosamente protette da piccoe inferriate. Il mio arrivo a lalliawalla Bagh produce una certa sensazione. Il Comitato locale insurrezionale vi era accampato. I capi, vivono sotto le ende. Volontari, montano la guardia armati di lunghi bastoni. Trena persone mi circondano subito, ma a loro attitudine manifesta piuttoto la curiosità che la malevolenza. Non sono stato sottoposto a lungo nterrogatorio. Ho fatto comprendere loro che desideravo semplicemene vedere' il posto tristemente memorabile. Mi è stata raccontata in un idioma di cui non conosco nep pure il nome, la storia dei fatti del 919, ma io non avevo bisogno di comprendere per constatare quanto essa fosse ancora viva nel cuore di quegli uomini. Poi, siccome ho manifestato l'intenzione di recarmi fino al famoso tempio d'oro, il più sacro dei santuari 6ikhs, un personaggio di alla statura si è offerto di accompagnarmi, senza accettare a minima ricompensa. E' stata la prima volta che la cosa mi è accaduta nell'India. In compenso sono stato subito assalito da un nugolo di piccoli mendicanti che mi hanno baciato le scarpe, danzando intorno a me una danza di demoni. EDOARDO HELSEY. (Tutti J diritti riservati). ncntdofabclgldledsvicmvdplpdpneiiqdlfcdertG

Persone citate: Dyer, Edoardo Helsey, Kali, Khan, Singh

Luoghi citati: Amrizar, Berlino, Francia, India, Inghilterra