II malessere in Francia per le tariffe doganali americane

II malessere in Francia per le tariffe doganali americane II malessere in Francia per le tariffe doganali americane OH scioperi dell'Adour e di Moni[ house • Mene comuniste per sobilb, ' Ne le truppe di Baiona Parigi, 17 notte. L'tocruietudine circa l'applicazione Heilde nuove tariffa doganali americana 6eguita a diffondersi. Gli economisti più competenti affermano pubblicamente il proprio pessimismo. Secondo Ottavio Homberg, uno dei magnati del caucciù francese, l'accesso protezionistico impadronitosi degli Stati Uniti minaccia quel Paese di un vertiginoso tracollo dei corsi del grano, del cotone, dello zucchero e dei principali metalli, a cominciare dal rame. Fosche profezia Luciano Romier, ottimo conoscitore dell'ambiente economico americano, vede l'avvenire sotto colori foschi e prevede anche per la Francia una crisi di disoccupazione dovuta, oltre che alla politica doganale degli Stati Uniti, al ribasso dei salari In permania,- ed altrove. Alla Camera di commercio di Parigi ed all'Uftlcio nazionale per il commercio estero, domina l'impressione che il provvedimento adottato dal Senato di Washington vada - diametralmente contro agli scopi propostisi, e che l'Unione, per troppo semplicismo, avrà contribuito a precipitare quello svalutamene delle sue materie prime, del quale da molto tempo lamenta gli effetti e contro il quale pretende difendersi, sviluppando le sue vendite all'estero. Non si ritiene. tuttavia qui che il « crak > di ieri a Wall Street sia da imputare alla promulgazione del « bill » Smoots-Hawley. Tutto quello che si crede di poter ammette re 'è che i -fatti hanno provato Tinca pacità delle misure protezionistiche a risanare 1 corsi di borsa.. La circostanza intorno a. cui Parigi 'discute più animatamente è la facoltà che H « bill » riserva al Presidente de; l'Unione di modificare la tariffa'quan. do lo creda necessario. In tale potere discrezionale del Presidente si .vede qui soprattutto un fattore di incertezza e di disparità di trattamento ed una'astuzia di guerra, per impedire la formazione di un eventuale blocco di resistenza europea, insinuando agli interessati continentali speranze nella possibilità di ottenere per sè un trattamento migliore di quello fatto agli altri e quindi dando loro la pericolosa tentazione di trattare con gli Stati Uniti da solo a solo. Un giuoco che si rinnova •L'America si preparerebbe a ripete re nel campo economico quanto già fece per i debiti di guerra. Anche allora la sua preoccupazione principale consistette nell'eludere la formazione di un consorzio di debitori, capace di trattare in blocco gli interessi di tutti e di far sentire al creditore! la propria forza. Il Governo AUWashington ottenne lo scopo col far brillare per l'appunto agli occhi di ciascuno dei debitori la speranza di essere trattato in modo speciale, tenuto conto delle rispettive singole situazioni: ed il risultato tu che, affrontatili separatamente, la Tesoreria non durò mólta fatica,ad imporre toro le proprfél.c'òntìfféiotii. Considerata alla luce di tali precedenti, anche la clausola facoltativa del « bill » Smoots sembra più che altro una nuova ragione per considerare l'avvenire con pessimismo. E ciò anche in considerazione del fatto che la sua esistenza si tradurrà prima o poi in un rattore d1 incertezza, capace di pesare a. sua Volta sfavorevolmente sugli affari. I commercianti esteri che vogliono esportare negli Stati Uniti si troveranno infatti da ora innanzi di fronte all'ignoto. Essi sanno che sono state votate certe tariffe, ma come potrebbero fonidare su di esse calcoli a lunga sca- danza, quando, di qui a pochi mesi o màgari a poche settimane, quelle ta- riffe potrebbero avere cessato di essere \'^d'ogni momento, d'ora Innanzi, gli esportatori saranno esposti al pericolo 'di vedere mutate le condizioni di unjaffare in corso, le esportazioni nel!Nord America dipendendo ormai uni- oamente dai beneplacito del Presiden-:tee dalle vicissitudini della politica \Interna americana. Inutile dire che il diffondersi di questi argomenti di allarme concorre sempre peggio a deprimere il mercato ed a scoraggiare l'iniziativa. Gli stessi americani sembrano d'altronde tende-r7ai pessimismo, ed uno di loro, l'ex- ambasciatore Margenthan, avrebbe di- chiarate che, secondo lui, oggi soltanto il mondo comincia a conoscere le ve- ir* conseguenze della guerra, mondiale. Stiàino freschi! _ Il oarattere politico di uno sciopero Intanto i primi sintomi di malessere nei campo della produzione incominciano a farsi sentire anche qui negli scioperi in corso dai Pirenei all'Alsa- Lo sciopero delle ferriere dell'Adour continua a tenere in subbuglio tutta la regione di Baiona e dei Pirenei occidentali. In previsione di incidenti violenti, il servizio d'ordine è stato considerevolmonie rafforzato. Importanti distaccamenti di guardie mobili a cavallo occupano tutti i crocicchi. 11 Prefetto dei Ba.ssi Pirenei si è recato ad ispezionare le misure d'ordine prese dalle autorità locali e si e tenuto ad ogni ora al corrente dei fatti e dei gesti degli scioperanti. . Questa mattina gli scioperanti hanno tenuto una riunione nel cortile delle scuole del Boucau. I delegati dei-la C. G. L. Unitaria e del partito comunista' hanno predicato la rivolta e invitato i ioro uditori a continuare la lotta « fino alla méta ... Gli appelli mancano tuttavia di varietà e i mestatori, temendo senza dubbio che le loro truppe se ne vadano, hanno aggiunto al programma il voto di un certo numero di ordini del giorno il cui posto, in uno sciopero che si vuole presentare a natura esclusivamente economica, non appare molto chiaro. Ed è così che è stato inviato un telegramma di simpatia al famoso ribelle del Mar Nero, l'ex-deputato Andrea Marty. E' slato pure mandato un manifesto ai soldati del lS.o Reggimento di Fan' tarla, attualmente a Baiona, per difendere le loro rivendicazioni. E' molte evidente che i comunisti cercano di creare una agitazione tra i giovani coscritti del 18.0 Reggimento. Aì. termine della riunione un tentativo di mediazione è stato fatto da alcune personalità rappresentanti delle autorità e degli industriali. Queste hanno trovato una accoglienza favorevole presso un certo numero di scioperanti che si rendono perfettamente conto del carattere politico del movimento e che sarebbero felici di terminare questa avventura,-, nella quale non hanno nulla da guadagnare. Disgraziatamente \ delegati comunisti, che intendono trarre profitto dai minimi incidenti, tengono ancora col terrore sotto 1 loro' ordini buon numero di lavoratori e fino al presente nessuna aétente si è prodotta. E' vero che nessun Incidente e accaduto fino ad ora. I mestatori dichiarano però che essi attendono la loro ora. In realtà non hanno più la certezza di essere seguiti dalla massa degli scioperanti e temono il fallimento del loro movimento. Il Tribunale di Baiona, frattanto, si è recato a Boucau per procedere a delie contestazioni nei riguardi dell'attentato avvenuto la notte scorsa contro la casa di un capo operaio delle officine dell'Adour. La stampa parigina moderata sfoga contro gli scioperanti e soprattutto contro i comunisti che li sobillano, una rritazione facile a comprendersi. Un'altra grave agitazione Senonchè mentre i giornali scrivono e si lamentano, i comunisti agiscono e l'agitazione sembra volere estendersi anche ad altri focolai. Nelle miniere di potassa di Moulhouse, per esempio, lo sciopero scoppiato giovedì accenna ad estendersi. Fino a questi ultimi giorni le 'Federazioni indipendenti e 1 Sindacati aderenti alla C. G. L. si erano tenuti fuori dello sciopero, ma ieri e defezioni sono state più numerose. Nella regione di Bolleviller il numero degli scioperanti raggiunge ora il 74 per cento nel numero totale degli operai. Ad Ensishelm è dell'88 per cento, nelle miniere demaniali la proporzione si avvicina al 65 per cento. Im¬ portanti misure di ordine pubblico sono state prese. Alcuni arresti per rifiuto alla circolazione sono stati pure effettuati nelle vicinanze dei pozzi minerari, ma fino al momento presente nessun incidente grave è da segnalare. Gli scioperanti però non danno per il momento segno di voler cedere e la situazione rimane incerta e preoccupante. E' caratteristico vedere come In un momento in cui gli operai di molti Paesi europei devono rassegnarsi a diminuzioni di salari imposte dell'aggravarsi della crisi mondiale, gli operai francesi siano ancora allo stadio delle domanda di aumenti di salari-. Il fatto è un indice del ritardo in cui la Francia trovasi sulla strada del processo economico generale, grazie alle sue migliori condizioni interne. Ma la crisi dovrà per forza di cose prodursi anche qui e il giorno in cui essa si farà sentire sul serio anche in questo Paese privilegiato, la propaganda comunista, cosi mal combattuta, potrà costituire per esso un pericolo non indifferente. . 0. F>.

Persone citate: Andrea Marty, Baiona, Hawley, Luciano Romier, Ottavio Homberg