La recluta Primo Carnera renitente alla leva francese

La recluta Primo Carnera renitente alla leva francese La recluta Primo Carnera renitente alla leva francese Come si approfittò dell'ignoranza del « gigante » per naturalizzarlo francese »» La domanda di snaturalizzazione Parigi, 16 notte. Stamattina il Consiglio di leva di Saint Germaln en-Laye ha chiamato alla visita militare il coscritto Primo Camera, nato a Lequals, in Italia, naturalizzato cittadino francese con decreto del Ministro di Grazia e Giustizia del 13 giugno 1929, pubblicato sul Journal 0/fl.ciel della Bepubblica il 23 giugno. Il coscritto Primo Carnera, che è domiciliato a Saint, Germain en-Laye, non si è presentato davanti al Consiglio di leva per la semplice ragione che si'trova in questo momento negli Stati Uniti di America, dove, a quanto riferiscono i rapporti cablografici miete vittorie su vittorie in campo pugilistico e raccoglie fior di dollari. Il Consiglio di leva, perciò, preso atto dell'assenza del coscritto, ha incominciato, come avviene in simili casi, a dichiararlo abile al servizio militare nell'Esercito francese e poi ha trasmesso gli atti all'autorità giudiziaria militare della regione per I relativi provvedimenti e cioè dichiarazione di renitenza alla leva e conseguente condanna in contumacia. Questa notizia non 6 un serpente di mare che venga tratto tratto pescato appunto in questi periodi di siccità estiva e non è neppure una delle stravaganti anomalie che di solito si attribuiscono alle burocrazie di tutti i Paesi. Primo Camera è cittadino francese non per errore burocratico; lo è e lo resta con tutti i doveri e con tutti i diritti che questa qualifica compor ta a norma dèi succitato decreto ministeriale. Ricorderete la penosa impressiono prodotta In Italia nel dicembre scorso, quando si diffuse la notizia che il gigante friulano, in cui erano riposte le più alte speranze degli sportivi italiani, aveva rinnegato la cittadinanza italiana, e la immediata smentita del Camera stesso, che si affrettò a dichiarare che In notizia era priva dfondamento 0 clic per lo meno doveva esserci un grave equivoco. Ma il Journal Officici parlava chiaro. Si diedero diverse spiegazioni del fatto. Alcuni sostenevano che a Camera fossero state assicurate ottime condizioni finanziarie e maggiori facilitazioni nella carriera qualora avesse optato per la cittadinanza francese. Vi fu chi sostenne come Camera, privo di oeni istruzione, non avesse potuto capire la Importanza e la gravità dell'atto che mariaaers o meglio maneggioni più 0 meno onesti gli consigliavano. Lo stesso Camera dopo un primo attimo di smarrimento così spiegò la faccenda: In verità egli aveva avanzato una' domanda di naturalizzazione francese fin dal 1927. In quel periodo e cioè prima dei suoi successi n campo pugilistico era un umile operaio a Arcnchon. Per combattere a minaccia della disoccupazione stagionale, 1 poteri pubblici francesi avevano ordinato agli imprenditori II licenziamento degli operai stranieri. Camera, nel timore di restare disoccupato, aveva firmato con mano assai nesperta una domanda di naturalizzazione che il suo padrone, ottimo esecutore delle disposizioni del Governo francese, aveva redatto in francese, ma senza nemmeno prendersi la briga di spiegargli l'importanza dell'atto. La versione di Camera e del tutto verosimile. Il fatto specifico 0 particolare della sua naturalizzazione rienra esattamente nel quadro dei meto¬ a l i di e del sistemi adotta ti dal Governo francese per naturalizzare il magg'or numero possibile di emigrati soprattutto italiani. Venne la gloria, piovvero i denari e Primo Camera dimenticò ben presto di avere un'gionio apposto la (Irma in calce a Uri documento che egli credeva semplicemente atto a assicurargli il pane. D'altronde, in seguito glie ne vennero chieste tante di firme; firme sotto contratti, firme su fotografie, firme sotto dichiarazioni che vantavano la bontà del ricostituente X. della frizione Y, <!el cioccolato Z; non c'è quindi da meravigliarsi se il primo a essere stupefatto e anche irritato della naturalizzazione t'osse appunto Camera. « Dite chiaramente — pregò In quei giorni Camera — che io sono molto lusingato dei magnilici ricevimenti che I10 avuto in Francia e delle accoglienze calorose che mi sono state riservate, ma io sono italiano e intendo restare, italiano ». E poco dopo, In occasione di una sua esibizione a Londra, esclamava: « Farò le pratiche necessarie per chiarire questo equìvoco. La mia buona fede è stata sorpresa; presenterò domanda di snaturalizazlone ». Ci "risulta che Camera ha presentato in realtà domanda di snaturallzzazioue a mezzo del Consolato italiano di Londra. In ogni modo Camera attualmente combatte in America con il brevetto della Federazione pugilistica italiana 0 viaggia con passaporto Italiano vi stato dal Consolato di Francia. La domanda di snaturalizzazlone seguo il suo corso ma siccome deve passare per la trafila di innumerevoli uffici burocratici non c'è nulla da stupirsi se la pratica è lunga. . La domanda di snaturalizzazlone è suscettibile di "essere accettata dal-Governo francese, ma l'accettazione comporta l'immediata espulsione dell'interessato dal' territorio della Bepubblica. Per ora Primo. Camera resta per le autorità francesi cittadino francese. La sua naturalizzazione, poiché egli non ha ancora compiuto 39 anni, è stata seguita dalla immediata iscrizione sul registro di leva del comune di Saint-Germain-En-Laye luogo di residenza di Camera prima della sua partenza per l'America. Cosa capiterà ora al « boxeur » friulano? Si possono formulare varie Ipotesi. Egli si considera sempre cittadino italiano e attribuisce la sua naturalizzazione a un colpo di mano di cattivo genere, e non ha che a venire in Italia o da restare in America, dove certamente non lo inquieteranno le autorità militari francesi. Se invece, e ciò non lo crediamo, Camera, contrariamente a quanto molte volte ha dichiarato, intende adempiere ai doveri che la sua nuova patria esige, non ha che da presentarsi a un Consolato francese e addurre il caso di forza maggiore. Può cosi rientrare tranquillamente in Francia dove verrà incorporato nell'esercito francese e prendere l'azzurra divisa del « poilu », a meno che non sia riformato per la statura .dgantcsca appunto come è avvenuto In questi giorni per un coscritto di Versaglia alto duo metri e due centimetri, perchè In Bepubblica non intende confezionare su misura divise ai suoi soldati. P Z\ì[ì

Persone citate: Primo Carnera