Torino accoglierà oggi i Sovrani con grandiose manifestazioni d'affetto

Torino accoglierà oggi i Sovrani con grandiose manifestazioni d'affetto Torino accoglierà oggi i Sovrani con grandiose manifestazioni d'affetto Le festose cerimonie di ieri in onore degli artiglieri e dei mitraglieri d'Italia Torino oggi saluta con entusia smo i Sovrani d'Italia, che giungono tra noi per portare il Loro altissimo, augusto omaggio, alla memoria degli Artiglieri e a quella deMitraglieri che si sono sacrificatpoi- la Patria e per il Re. Il Re Soldato, accompagnato dalla Augusta Consorte, presenzierà oggi alla inaugurazione del Monumento all'Artigliere' e della lapide che ricorda la fondazione del Corpo dei Mitraglieri. La postra città — che fu ed è fucina di artiglieri e di mitraglieri — è orgogliosa di esEere la custode di questi ricordi, ai quali va in questo giórno il pensiero ed il saluto di tutti gli Artiglieridi tutti i Mitraglieri, di tutti i Soldati d'Italia. Questi ricordi vengono veramente consacrati dalla presenza del Primo Soldato d'Italianello stesso giorno anniversario — or fa dodici anni — della battaglia degli Altipiani, del Grappa, del Piave, dove artiglieri e mitraglieri seppero combattere e morire accanto alle loro armi, fulgido esempio ddevozione, di eroismo, di tenacia incrollabile. Nel nome e nel ricordo di questCaduti, che col loro sacrificio hanno preparato la nuova anima della Italia Fascista, Torino conferma aSovrani la sua incrollabile fedeltàdella quale secoli di storia l'anno testimonianza, e la sua volontà tenace di essere pronta ancora e sempre alla devota obbedienza, all'illimitato sacrificio, alla fedeltà laboriosa. L'omaggio delle Camicie Nereai Sovrani La Federazione Fascista comunica : Tra l'entusiasmo degli Artiglieridei Mitraglieri, di tutti i cittadini, le Loro Maestà il Re e là Regina giungono oggi a Torino. . Dalla Lapide che sarà scoperta alla Caserma Santa Croce, dall'Arco Monumentale che verrà inaugurato sulla soglia del Valentino, da tutti t simulacri, antichi e moderni, onde, nella pietra o nel bronzo, s'eterna il sacrificio dei Morti o parla l'eroica fatica dei sopravissuii, salirà lo spirito del vecchio Piemonte guerriero e lavoratore e darà, in Torino, il primo saluto alle Loro Maestà. Tutta l'eco della nostra Storia, nume subito ripercuotendosi, vibrerà oggi nell'anima del popolo soldato ed asuo Re, sempre soldato nella Guerra vinta, come nell'ora, gioiosa delle celebrazioni, rivelerà il grido della ritemprata fede che più non cambia. Dietro ai Gagliardetti ed alle Fiamme che sgominarono per sempre l'anf IniitiìS.'-le' vecchie e le giovani Camicie Nere Torinesi rinnoveranno, aHe delia Vittoria ed all'Augusta Kepiria, l'offerta della loro disciplina vo loninria, come quando i precursordell'odierna unità spirituale, guidatdui lince dei primi manipoli, sfilarono In noma davanti alla Reggia ed inizia ionio l'Era Littoria devotamente salutando, nella Maestà del Re, il simbolo della marcia gloriosa che, per la nuovo Italia, si e ripresa dopo Vittorio \ cnnio. Il saluto degli Artiglieri alla bandiera dall'Arma Con una cerimonia di carattere schieitamunie militare hanno avuto inizio ieri mattina le celebrazioni indette nella nostra città in occasione dell'adunata generale degli ex-Artiglieri e degli ex-Mitraglieri. Come il primo pensiero di ogni militare va in qualsiasi momento alia bandiera, per la quale si combatte e che è-simbolo della Patria, cosi attorno alla bandiera della loro arma ssono raccolti gli ex-Artiglieri di Torino per ritrovare il puro entusiasmo che lanimò in guerra e che li anima ora Che stanno per celebrarsi le glorie dell'Arma, alla presenza augusta dei Sovrani. Un primo contatto tra gli artiglieri anziani e le reclute si è avuto sotto la tettoia della stazione di Porta Nuova. Le due schiere, quella militare e quella borghese, si sono allineate di fronte e con semplicità solenne si sono passata una consegna che ben può essere chiusa nel motto dell'Artiglieria: < Per il Re e per la Patria, sempre e dovunque ». Fin dalle primissime ore della mattina e per tutta la giornata a Porta Nuova si è avuta la sensazione della festività recata dal raduno delle due Armi. Ogni treno, proveniente dalle città più prossime oppure dalle lontane regioni della penisola, ha scaricato sotto le pensiline frotte di ex-combattenti. I labari, le bandiere, i grandfazzolettoni gialli, oppure a strisele bianco-rosse o bianco-azzurre, e più ancora, il giocondo vocio, rivelavano tra la folla-dei viaggiatori comuni mitraglieri e artiglieri. L'arrivo di S. E. Gazzera Con il pruno treno della mattinata proveniente da Roma alle ore li,55 è arrivato S.- E. il generale Pietro Gazzera, Ministro della Guerra, che rappresenterà il Governo alle cerimonieCon lui erano S. E. il Maresciallo d'Italia Pecori Girntdi ed il Vescovo Castrense S. E. Bartolonuisi. Per le ore ìì.dó era annunciato l'arrivo della Bandiera dell'arma, e cosipoco dopo le ore 8,30, cominciavano ad arrivare alla stazione le rappresentanze e le autorità. Arrivata la truppa, due reparti del.o Reggimento Artiglieria Campaleaccompagnata dalla musica' presidiarla, poco dopo giungevano gli ex-Artiglieri della Sezione di Torino, cui serano andati accodando i componentdei gruppi arrivati in città. Alla testa delia colonna degli ex-Artìglleri era iConsiglio direttivo della Sezione con il presidente conte Orsi. Le due formazioni si disponevano in prossimitdella pensilina, in modo da formaruna doppia ala a scorta d'onore, l'ut te ie Autorità cittadine arrivavano poco dopo, ossequiate al loro giungerdal Capo Compartimento delle Ferrovie ing. Fhrenfreund. Erano presentil Prefetto S. E. Maggionl, il Podesiconte Paolo Thaon di Revel, 1 senatorAgnelli e Brezzi, il Segretario Federale Bianchi-Mina, I generali DallolioMusso, Giuria e Depigne, 11 Questorcoriim. De Roma, largo stuolo di ufficiali di tutti i gradi e di tutte le arml.''.'All'ora fissata, con precisione cronometrica. Il lungo convoglio entra IStazione e viene a fermarsi innanzalla pensilina. Dal finestrino di unscompartimento di prima classe sventola la Bandiera tenuta dall'alfiere, ugiovane sottotenente del 13.0 Regg memo Artiglieria da campagna, d stanza a Roma. La musica fa squillare le note de l'i attenti » e. mentre I" truppe presen ! te a M?nHr,,?,• ,,n.tona la Marc!a Reale, nn ^'W,sl fann°' incontro al trerud , p,odesta Porge il saluto della ,Tf(V,'i,'? col°nnello Ivaldi ed agli altri urne an che accompagnano 11 vessillo. Mentre ì viaggiatori scesl dal treno I' soffermano ad applaudire, due uficiah del Lo Pesante Campale si porano ai fianchi dell'alfiere con le scianoie sguainate. La bandiera passa attraverso il corridoio formato dalla truppa e dal reparto di ex-artiglieri, irrigiditi nel saluto. Mentre le autorità civili lasciano la stazione, si Torma il corteo, aperto dalla musica presidiarla, che si incammina per recarsi alla Caserma di corso Valdocco. Lo srl lamento procede attraverso le vie della città, e la bandiera viene fatta segno dall'omaggio reverente dei cittadini. Nella caserma di Valdocco Nel cortile della caserma si erano frattanto schierate, in attesa che arrivasse il corteo, le truppe, al comando del tenente colonnello Riviera, mentre il Comandante del Reggimento colonnello Gambelli stava nell'atrio, attorniato dal suo Stato Maggiore. L'ultimo tratto della sfilata si conipie per corso Valdocco gremito di gente, ivi attirata dal mercato; le popolane lasciano le loro contrattazioni per assieparsi lungo la banchina ed applaudire alla bandiera, ai baldi soldati, agli ex-artiglieri dal petto fregiato di numerose battaglie. Giunte innanzi alla porta della caserma, le truppe si schierano a lato e presentano le anni alla bandiera, che con la sua scorta le precede. Dall'interno squillano ancora le note della Marcia Reale che salutano il vessillo mentre i soldati presentano le armi. La bandiera si dispone al centro del ijuadrato della truppa ed 11 colonnello Gambelli pronuncia brevi parole di saluto. Il Comandante del l.o Reggimento di Artiglieria Campale si rivolge ai soldati, quasi presentando loro il vessillo che racchiude in se il segno della' gloria dell'Arma e gli eroiEmi di tanti loro commilitoni caduti In difesa della Patria, gli eroismi che valsero le tre medaglie d'oro che ora sfavillano sulla seta tricolore ricamata dall'Augusta Patrona dell'Arma, la Duchessa d'Aosta. 11 breve discorso si chiude con parole di omaggio e di devozione alla Maestà del Re ed all'Italia. La cerimonia alla caserma è cosi finita, e i convenuti, dopo essersi ancora trattenuti per brevi istanti con gli ufficiali del Reggimento, si allontanano. Le rappresentanze Intanto- a Porta Nuova sono continuati gli arrivi delle rappresentanze degli ex-Artiglieri-e Mitraglieri di tutta Italia. Con il direttissimo in arrivo alle ore 10,20, è giunto 11 rappresentante del Senato, delegato per le cerimonie di domani: S. E. il conte generale Ugo Brasati, accompagnato dal dott. comm. Mantovani. Ad attendere questo treno erano alla stazione il Podestà ed il Prefetto, e giungeva pure S. A. R. il Duca di Aosta che si recava ad attendere la Duchessa delle Puglie. L'invitto condottiero veniva ossequiato dalle autorità presenti che, assieme con lui. si recavano, al giungere del treno, a rendere omaggio alla Duchessa delle Puglie. Dal treno scendevano anche I soci della sezione napoletana degli ex-artiglieri e mitraglieri, i quali, riconosciuto il Duca d'Aosta, improvvisavano una simpatica manifestazione di omaggio. 11 senatore Brusati lasciava la stazione, dopo aver ricevuto 11 saluto del Podestà e del Prefetto. Durante tutta la giornata, ad ogni treno sono continuati gli arrivi delle sezioni di artiglieri e mitraglieri prò venienti dalle sedi più lontane. Notato tra gli altri il folto gruppo di Sanremo, ognuno dei componenti del quale recava un fascio di magnifici garofani; dietro al gagliardetto era pure portata una grande corona di fiori freschi, che sarà recata nel pomeriggio di oggi al Colle della Maddalena, quale omaggio dei soldati liguri ai caduti' torinesi. il Congresso dei Mitraglieri Gli ex-mitraglieri che hanno preso parte alla Grande Guerra, convenuti nella nostra città, si sono riuniti, sotto la presidenza del gr. ufi. Mercanti, presidente del Direttorio Nazionale dell'Associazione mitraglieri d'Italia, al teatro Vittorio Emanuele, per partecipare al Congresso nazionale. I gruppi, provenienti dalle varie città d'Italia, sono giunti poco prima dulie ore 15,30 al teatro Vittorio, dove sono slati ricevuti dai membri del Direttorio dell'Associazione piemontese dei mitraglieri. Ogni gruppo recava con se il proprio gagliardetto. Primi a giungere in teatro sono stati i gruppi di Trieste, Trento, Napoli, Zara, Cremona, Bologna, Alessandria, Roma. 1 partecipanti al Congresso hanno preso posto nelle poltrone di platea, mentre sul palcoscenico si andavano raccogliendo i membri del Direttorio nazionale e quelli dell'AssociaZione piemontese. Salutato da scroscianti applausi è stuto il colonnello Chiodo, fondatore e direttore della Scuola dei mitraglieri di Saint-Etienne, il quale non ha vo luto mancalo a questa seconda adunata nazionale dei valorosi mitraglieri d'Italia. Oltre il colonnello Chiodu e il gr. uff. Mercanti, fra i presenti si notavano: il capitano Gino, il capitano Bosoni, il gr. uff. Broglia, il capitano Fanti, il capitano Sivo, del Direttorio nazionale, l'avv. Bardanzellu, il capitano dott. Grossi, l'un. Bugnasco, il colonnello avv. Valerani, il segretario Flamini, il capuano Origlia, del Direttorio piemontese. Erano pure presenti: il sen. Orsi, l'avv. Maiorino, membro del Direttorio della Federazione fascista, il tenente-colonnello Da Como, il capitano Galliano, il tenentecolonnello Etico, di Brescia, il capi tauo Fabbri, il colonnello Ducei, il te nenie Failli, il capitano conte Della Uherardesca. di Firenze, ed altri ufficiali e personalità di cui ci sfugge il nome L'Associazione Nazionale del Combattenti era rappresentata dal cav. Chiesa. \1 centro della sala, attorniato dai gagliardetti delle vario Sezioni d'Italia spiccava il gonfalone del Gomitalo centrale, decorato di medaglia d'oro. „ , , .,, Prima di dare il segnale dell apertura del Congresso, il gr. uff. Mercanti invita i presenti a raccogliersi in un minuto di silenzio in memoria dei gloriosi caduti dell'Arma. Dopo il doveroso rito, prende la parola l'avv. Bardanzellu, che porge a tutti i congressisti il saluto dei camerati torinesi. Egli dice come lo spirito di corpo sia vivo nel cuure di ogni mitragliere, che ha sofferto e combattuto per la Patria. L'oratore ricorda che l'Italia è entrata in guerra con i reggimenti dotali ognuno di due sole mitragliatrici. Ben presto però, data l'ìmpor- lanza di quell'arma sia per la difesache per l'offesa, si andarono formali- do compagnie di mitraglieri, le quali, in breve volgere di tempo, raggiunsero il numero di 544. A questo proposito l'avv. Bardanzellu rievoca l'opera svolta, con tenacia e volontà instancabile, dal colonnello Chiodo, il quale seppe organizzare, istruire e dare all'Esercito una massa di ben 150.000 mitraglieri. Il fondatore e il direttore della Scuola di Saint-Etienne si meritò, ben a proposito, l'alto elegio di S A. R. il Duca d'Aosta. Il colonnello Chiodo è fatto segno a prolungati applausi. L'oratore ricorda ancora il contributo di mitraglieri dato alla guerra dalla scuola di Brescia, fondata e diretta dal colonnello De Tcllusio. « Domani — continua l'avv. Bardanzellu — i Mitraglieri d'Italia, di fronte a S. M. il Re, faranno sentire ancora una volta il loro possente « Alala » che è il loro grido di amore alla Patria e di devozione all'Augusto Sovrano ». Le parole dell'oratore sono state più volte applaudite. Vengono quindi iniziati i lavori del Congresso che si protraggono fin oltre le ore 18. Prima della chiusura viene deliberato di inviare telegrammi di devozione a S. A. R. il Principe di Piemonte, a S. E. Mussolini, alle LL. EE. Turati, Cesare Mara De Vecchi di Val Cismon, e all'on. Laudo Ferretti. La riunione degli Artiglieri Mentre i Mitraglieri al Teatro Vittorio Emanuele tenevano il loro congresso, al Teatro Balbo aveva luogo una riunione, non di carattere ufficiale, tra gli Artiglieri d'Italia. Il teatro era slato sobriamente addobbato di gruppi di bandiere; sul palcoscenico alcune filo di poltrone cremisine erano riservate ai rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche. Sul fondo del palcoscenico due grandi fotografie del He e del Duce troneggiavano, appoggiate a treppiedi ricoperti di bau diere tricolori. Mentre nella sala pren devono posto gli Artiglieri di tutte le sezioni rappresentate nello cerimonie di ieri e di oggi, sul paleoscenico giungevano il colonnello Leonardo Paterza Baldizzi della Sezione di Napoli, il gen. Bertolé, il gen. Pastori, il console mutilato Parenzo, il console generale Colombino, ispettore centrale della D.A.T., il gen. Ragusa, il console gen Castaldi, il gen. Sibilla in rappresentanza della Milizia. L'Associazione dei Combattenti era rappresentata dal caiv ing. Arangio Ruiz. l'Ass. Mutilati dal cap. Rampone e l'Ass. del Nastro Azzurro dal cnp. Picco. Oliando sul palcoscenico appare la medaglia d'oro grande mutilato Buechi, valorosissimo artigliere, gli intervenuti scoppiano in una ovazione entusiastica e prolungata. Il festeggiato si ferma e risponde levando il braccio nel saluto romano, visibilmente commosso. Egli è cieco : ha perduto la vista nell'offensiva del giugno '91*. L'entusiasmo con il quale è stato accolto lo ha salutato come una calda ondata di ammirazione e di simpatia. La riunione è stata subito dopo aperta dal presidente dell'Associazione Piemontese fra Artiglieri, conte ing. Alessandro Orsi; avrebbero dovuto essere presenti l'on. Buffarmi, nominalo recentemente commissario governativo alla costituenda Associazione Nazionale artiglieri d'Italia e il Segretario lederule avv. Bianchi Mina. Ma l'uno c l'altro non hanno potuto essere prosenti per ragioni inerenti al loro ufficio II conte Orsi, salutato dal caldo applauso degli intervenuti, comincia il parlare. L'oratore ha pòrto il suo saluto cordiale alle rappresentanze delle Associazioni regionali degli Artiglieri e il benvenuto da parte del Consiglio direttivo dell'A.P.A.I- All'on. Buffarmi 11 conte Orsi ha inviato il saluto devotol'espressione dell'entusiasmo dei convenuti e la generale soddisfazione per le nonne che si stanno concretando per la costituzione dell'Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia, alla quale gli artiglieri dell'Associazione Piemontese assicurano fin da ora la loro collaborazione intera. « La riunione che ha luogo — continua l'oratore — non è e non poteva essere un congresso ufficiale. E' invece una riunione amichevole, fra camerati, indetta allo scopo di cementare vieppiù il cameratismo, che profondamente sentito già esiste fra gli artiglieri di ogni leva e di ogni spercialità. Non abbiamo quindi tra noi le autorità. Abbiamo però una eroica medaglia d'oro e i rappresentanti ufficiali dell'Associazione Combattenti, dei Mutilati e del Nastro Azzurro, i quali compendiano insieme tutta la somma di eroismo e di sacrificio che i soldati italiani di ogni arma e di ogni età hanno offerto sull'altare della Patria\ tutti i Caduti della grande guerrache costituiscono la parte più sacra della nostra tradizione guerriera, vada ancora il nostro pensiero reverente»Un omaggio ed un saluto deferente l'oratore porge ancora, agli ufficiali della Milizia Volontaria, che alla riunione rappresentano il Partito Nazionale Fascista. L'oratore spiega quindi tutte le difficoltà incontrate nell'organizzazione del presente raduno. Mentre il conte Orsi parla entra in palcoscenico il generale Molinari. l.'na ovazione interminabile esplode appena 6 corsa la voce che egli rappresenta l'Esercito. G-ride entusiastiche d« Viva l'Esercito » si elevano da ognparte. Il conte Orsi, riprendendo, saluta il generale Molilinari con elevate parole e conchiude: « Quelle che sono slate definite le « fiamme nere orlate d'aurora », oggi sapranno dimostrare ii tutti come esse siano le insegne di soldati pronti ad ogni voce della Patria e primi ad ogni sacrificio »Cessati gli applausi che hanno fallo corona al nobile discorso del Presidente dell'Associazione Piemontese, ha preso la parola il capitano Arangio Ruiz, il quale a nome dell'Associazione Nazionale Combattenti ringrazia iconte-Orsi per le parole di saluto rivolte a nome degli artiglieri e lo assicura del fraterno aiolo che l'Associazione è pronta ad offrire in ogncontingente. Infatti l'Associazione che raccoglie i reduci della campagna 1915-1018 vede con simpatia e con fiducia il sorgere e il rafforzarsi delle associazioni di arma nelle quali i vecche i giovani camerati vengono raggruppati. Dopo aver beneuugurato all'Associazione Nazionule degli Artiglieri chprestò sarà una realtà, l'oratore conclude, assai applaudito affermando chi rapporti fra l'Associazione Combattenti e la nuova Associazione di arma saranno per volontà di capi e di gregari, cordialissime. Hanno ancora parlato dopo, il vicepresidente dell'Ass. Piemontese, avvCosta, il quale lm ringraziato il presidente conte Orsi per la tenacia spiegata nella organizzazione del radunoun rappresentante della sezione di Cuneo, l'avv. Crosto per la sezione dMilano, un rappresentante della sezio1 ne di Roma, il colonnello Paterni ilei la sezione di Napoli, l'ing. Caminatl e inflne il prof. Jacobbi. Prima che l'adunata fosse sciolto, il conte Orsi ha dato notizia dei telegrammi spediti a S. M. il Re, al Principe di Piemonte, al Duca d'Aosta, al Duce, a S. E. De Vecchi e a S. E. Gazzera. A Palazzo Madama I congressisti — Artiglieri e Mitraglieri — chiuse le loro adunate, si sono quindi recati a Palazzo Madama ove il Podestà, conto Paolo Thaon di Revel, ha offerto loro un sontuoso ricevimento. Le sale storielle di Palazzo Madama avevano assunto l'aspetto del le grandi occasioni. V'allctti municipali in grande uniforme stazionavano di servizio su due ali all'ingresso principale e presso le porte interne. 11 Pode sta in persona, coadiuvato dal vicepodestà comm. Rodano e dal capo di gabinetto cav. Gualco, ha ricevuto le autorità che sono intervenute numerosissime. Erano presenti tutti i. colonnelli comandanti i reggimenti di artiglieria delle regioni piemontesi; molti Ufficiali generali che facevano corona i S. E. il Maresciallo Pecori Glraldi, l'ori. Buffarini, giunto poco prima dà Pisa, il Segretario Federale con tutte le Gerarchie Fasciste, S. E. Gasoli e S. E. De Santis, molti senatori e deputati, l'avv. Bardanzellu, dell'Associazione dei Mitraglieri, il conte Orsi dell'Associazione degli Artiglieri e molti altri. Al giungere dei gagliardetti delle due Associazioni, vibranti «■ alala » sono stati elevati al Re. al Duce, all'Esercito; quindi 6 stato offerto un rinfresco a tutti. i convenuti, i quali si sono attardati a Palazzo Madama fin verso le ore 19. e a 1 r e o a i r. i a i i a à , a a e i Come i Duchi di Pistoia e di Bergamo divennero mitraglieri .Nel momento più grave della nostra guerra, quando il carattere delle operazioni legò gli eserciti alle trincee, togliendo, per un certo periodo di tempo, ogni possibilità di azioni manovriere, S. A. R. il Conte di Torino comandante generale della Cavalleria, poirhè la contingenze della guerra negavano, in quel momento, la possibilità di agire all'Arma gloriosa, volle che essa contribuisse ugualmente, e subita, allo sforzo comune, fornendo uomini, e soprattutto ufficiali, alle nuova Armi che si nudavano costituendo od accrescendo: aviatori, bombardieri, mitraglieri. Tra i primissimi a rispondere all'appello che S. A. il Conte di Torino rivolgeva al suoi ufficiati, per chiedere ad essi di passare nelle nuove Armi, furono le LL. AA. i Duchi di Pistoia e di Bergamo, i quali chiesero ed ottcnnero di essere trasferiti nei mitraglieri, il Duca di Pistoia, con una compagnia del « Nizza Cavalleria* guadagnò una medaglia ci. valore sull'Adamello; il Duca di Tiergamo ne guadagnò una sul Carso ed alla testa di una compagnia mitraglieri del ■ Novara » entrò con le prime truppe in Trento. Le manifestazioni di oggi Ecco l'ordine delle manifestazioni odierne : Ore 9: Arrivo delle LL. MM. il Re e la Regina a Porta Nuova. Ore 9,30: Scoprimento della lapide ai Mitraglieri in piazza Carlo Eiìianuele II alla presenza dei Sovrani. Ore 10: Inaugurazione del monumento all'Artigliere in corso Vittorio Emanuele li alla presenza dei Sovraìii. Ore 11: Sfilata degli ex-Mitraglieri ed ex-Artiglieri innanzi ai Sovrani. Ore 12: Rancio speciale degli ex-Artiglieri ed ex-Mitraglieri al Parco Michelolti. Funzioni religiose per i Reparti giovanili L'Ufficio Stampa del Comitato Provinciale dell'O.N.B., comunica: «Nella considerazione dell'adunata mattutina dei reparti giovanili che devono prendere parte al servizio d'onore in occasione dell'arrivo di S. M. il Ilo, questa Presidenza, presi gli accordi con il Direttore del servizio religioso, dispone che i reparti siano condotti ud assistere alla S. Messa a servizio ultimatoPertanto, non oltre le oro 11,3(1 i repani dovranno trovarsi nelle seguentChiese: Chiesa di S. Domenico, glAvanguardisti; Chiesa di S. Filippo, Balilla; Chiesa della SS. AnnunziataGiovani e Piccole Italiane.