L'economia europea

L'economia europea L'economia europea di fronte alla nuova tariffa americana Parigi, li notte. Il voto della nuova tariffa doganale da parte del Senato americano, è accolto anche a Parigi con ostilità e pessimismo. Ancorché gli articoli forniti dalla Francia agii Stilli Uniti siano in prevalenza articoli di lusso garantiti da coeffieenti di stile clic .potranno forse resistere meglio di altri al nuovo assalto proibizionista, le classi produttrici francesi non nascondono una certa preoccupazione. L'ambiente parigino subisce, del resto, il contraccolpo della reazione più o meno viva clic la tariffa Smoot-Hawley suscita quasi in tutti i Paesi d'Europa, dall'Italia all'Inghilterra, dalla Germania all'Olanda. Si rileva tra l'altro che per molti articoli le proporzioni reali dell'inasprimento dei diritti doganali■ sono state artificiosamente dissimulate dal bili americano. Peri fazzoletti di lino, ad esempio, la tassa ad vaìorem passa dal 45 al 50 per cento, ma in pari tempo gli importatori dovranno pagare un dazio di 12 cents ogni dozzina, il che porta in realtà l'aumento non più al 50 ma al 75 per cento. Si calcola, in media, che la quota del dazio ad valorem si aggirerà d'ora innanzi intorno al 40 per cento Avversari delle nuove tariffe non ne mancano nemmeno negli Stati Uniti, Bove i giornali non esitano ad avvertire umoristicamente il pubblico che dopo l'entrata in vigore della tariffa Smoot-Hawley il consumatore americano all'alzarsi dal letto la mattina dovrà farsi la bar ba con un rasoio gravato del 117 per cento di diritto doganale, lavarsi con un sapone colpito del 30 per cento, infilare un paio di mutande tassate al 45 per cento e così via. Egoismo nazionale Ma l'Europa ha, nella circostan 'iza, tutt'altro" che voglia di scherza-re e si domanda viceversa con non \ dissimulata ansietòmiali sarannole sorti della sua economia dopo la e- Lezionft de]la nuova mm.agiia cinese intorno al mercato nord americano. Gli eeonomist. !rigi a mettere in rilievo ìa coritrad — e barocca esis ;razione desìi Stati Uniti a rendersi j indj,peniieiui dall'estero, producendo sul territorio nazionale tutti i prodotti necessari alla loro vita, e la loro pretesa di creare alla pro- ddptrtrtpppprcsurano anche a Pai rilievo ia contrad- '^ ■ -i esistente tra l'aspi; l , —' a i e o d a e e a a , a r e l l a : o é a n l e e a , è. è e n pria industria un libero mercato mondiale. La politica economica del Senato di Washington marcia inflessibilmente dalla fine del secolo scorso verso un egoismo nazionale Kinlev, che rovinò i produttori diagrumi di mezza Italia e di mezzaempire più durala legge M« unlev, che rovinò i produttori di\igruml di mezza Italia e di mezzaSpagna alla legge Smoot. non c'èsoluzione di continuità. L'industria)nord-aanericana, minacciata da una!crisi di sovraproduzione. della qua-[le avverte con allarme i primi sin- tomi cerca di eluderla buttando :ilmare definitivamente tutti i prodot-jti europei e assicurandosi una voltaiper sempre il monopolio dei prezzi iall'interno. Ma. dato pure che une sto rimedio empirico possa attenuare le difficoltà dì un'industria, le cui condizioni odierne ricordano quelle dell'industria germanica alla vigilia, della, guerra, in quali con dizioni si' troverà domani l'àgricól- tura americana costretta ad accomodarsi nel rincaro dei prodotti in dustriali di cui deve approvvigionarsi? La tesoreria dell'Unione si rallegra alla prospettiva di un incremento di due miliardi e settecento milioni di dollari nel gettito delle | dogane, ma questa cifra, suppone che le esportazioni europee in America rimangano, a dispetto della tariffa Smoot, al livello attuale; ora nulla è, purtroppo, meno certo. La Germania passa alla difesa Che cosa faranno gli Stati europei jier rispondere al protezionismo americano, finora non si sa, ma. qualche cosa converrà pure che facciano. La Germania, per incominciare, ha inasprito i diritti doganali sulle importazioni agricole. Gli industriali della Ruhr, che solo pochi giorni addietro dovevano ridurre del 7,50 per cento i salari degli operai, si preparano a chiedere al Cancelliere Drùning il rialzo anche delle tariffe destinate a proteggere la produzione di quel bacino. In Inghilterra i conservatori, ca. pitanati da lord Rothermerc, si ac cingono a sfruttare il « bill » Smoot per spingere il governo laburista a farsi promotore di quella federazione imperiale dei Doininions entro la cerchia di una insuperabile muraglia protezionista alla quale pensano da molto tempo. Nello stesso continente americano, del resto, il Canada non minaccia esso rappre saghe che se dovessero venire attua te infliggerebbero al Governo americano un colpo tutt'altro che indiffe rente? Disgraziatamente, comunque questa difesa venga messa in opera, l'avvenire riserva alla vecchia Europa, grazie all'intransigenza americano, difficoltà sempre maggiori sempre più generali, condizioni di esercizio industriali sempre più artificiose e ingrate, disoccupazione e rincaro crescente. La necessità di uno scambio di idee intereuropee in ordine alla chiusura del mercato degli Stati Uniti viene dunque sentita anche qui, nonostante il migliore stato dell'economia ogni giorno più acutamente e con soddisfazione viene salutata l'iniziativa dei grossi importatori di rame continentali di rispondere alla legge Smoot, mercè la cessazione totale di qualunque acquisto di quel metallo sul mercato americano. Ma gli sforzi isolati non possono raggiungere se non risultati insufficienti e nulla, di efficace sarà fatto finché, non si arrivi sul serio à una razionalizzazione della produzione e a un'equa ripartizione delle materie prime. I progetti della Russia La Russia, che in molte, materie fa da compare agli Stali Uniti, affrontando il problema per conto suo, tenta risolverlo cominciando dali'a, b, c, cioè con la formazione dei quadri tecnici che le mancano per la sistemazione della sua attività industriale. Non bastando^ l'erigere grandi officine, grazie all'aiuto del capitale americano, essa vorrebbe liberarsi dalla soggezione ai tecnici americani. Un interessante piano di azione governativa per i prossimi cimenti, e intitolato Gosplan, contiene un programma dei più ambiziosi che non sarà inutile riassumere. Esso divide anzitutto i specialisti in due categorie, secondo che essi hanno ricevuto una formazione superiore o media. At tualrnente si contano 117 mila spe cialisti nella prima categoria, 19; mila nella seconda. Ma una gran parte di questo personale è stata erediitata dal passato, la restaurazione dell'economia russa essendo diventata possibile solo quando il potere politico si è trovato sufficientemente forte e organizzato per immettere nei nuovi organi di produzione i vecchi quadri. Ora il regime nuovo accorda poca fiducia a questi uomini ancora impregnati dell'antica cultura. Senonchè, malgrado gli sforzi già fatti per completare o sostituire i quadri antichi con la gioventù di formazione nuova, si trova ancora il 27 per cento di specialisti di origine operaia fra gli ingegneri, mentre i giovani comunisti non rappresentano che una proporzione del 7 per cento. Il Governo sovietico si sforza dunque eli risolvere un duplice problema: 1) moltiplicare i quadri tecnici; 2) elevare la proporzione dei tecnici di formazione marxista integrale e di origine proletaria. I! Gosplan ha ideato l'ambizioso programma di quadruplicare il numero degli specialisti e di portarlo nel 193.3 a un milione e 220 mila, di cui 360 mila della prima categoria e 860 miila della seconda. La ripartizione nelle diverse branche dell'economia sarà la seguente: Industria: prima categoria 130 mila, seconda categoria 200 mi¬ qpptansteztsctsdtncemissvAsrsmdbb'la; Agricoltura: 90 mila prima categoma e 360 mila seconda cateffn- ria; Trasporti: 30 mila e 90 mila; Diversi: 110 mila n 210 mila. Di ma-! do che gli specialisti che non rap-' presentrmo che il due per cento del-jl'effettivo industriale, si avvicino-j ranno alla proporzione del 5 per cento considerato rome indispensabile nella media delle industrie. Al fine di risolvere i presupposti politici e sociali del problema, il Gosplan crede possibile di introdur- 400 jm»a "Perai e comamm di cui 40 !1™"* &arabbGro_el«yati alla funzione »1« ^ ^o di s^ia-listi 40C \m\a "Pe™1 e contadini di cui 4( !™"* sarebbero elevati alla funzioni ;dl ingegner. Il Governo sovietico )spera cosi di. ottenere rapidamente !1111^. proporz^-nedol 50 per cento di [specialisti di origine proletaria. Si cerca ugualmente di aprire il più largamente possibile l'accesso delle jcarriere tecniche alle donne. la cui i proporzione deve passare dal 3,3 al ii'8,7 per cento. La fabbrica dei tecnici Per giungere a questo risultato bisogna aumentare il rendimento delle scuote speciali. Nel 1933 le scuòle di insegnamento superiore e'ie accolgono attualmente 35 mila e i a i e a o n a e o o allievi all'anno, dovranno ammetter tu: 165 mila. Gli istituti medi di insegnamento professionale, chiamati « Technicums »; dovranno averne 253 mila invece di 64 mila. A questo scopo lo Stato è disposto a sopportare enormi sacrifici finanziari: due miliardi e duecento milioni di rubli di cui 830 milioni per gli allievi el per borse di studio. Fin da ora tutto è messo iti opera per applicare questo programma grandioso: l'insegnamento tecnico e il suo corpo insegnante lavorano a tutt'uomo. Per attivare il rendimento dell»! scuole si è ricorsi a ogni specie di espedienti: introduzione del sistema di turni che permette il «maxi-!mum » di utilizzazione dei locali mediante la. soppressione delle domeniche e delle vacanze, facoltà accordata o piuttosto obbligo imposto agli allievi più capaci di compiere in due anni, anzi che nei tre anni previsti, corsi serali speciali che debbono permettere agli operai di diventare tocnici senza interrompere il loro lavoro nelle officine, ecc. Tutto questo costituisce un programma di grande amipiezza, ma quali ne saranno i risultati pratici? L'isolamento della Russia dal consorzio europeo è certo oggi un danno grave per tutti. Ma il véro contributo che questo grande Paese potrà portare alla salute economica dell'Europa mediante il suo risorgimento industriale sarà probabilmente diverso da quello che i dirigenti di Mosca si prefiggono. II grande servizio che siamo in diritto di attendere dalla Russia è che essa intensifichi la capacità di consumo delle sue masse, invece di ridurla. 0. P. * Le tariffe approvate dalla Camera dei Rappresentanti Washington, 14, notte. Il progetto di legge sulle, nuove tariffe doganali è stato oggi approvato dalla Camera dei Rappresentanti. (United Press). Un piroscafo con 30 uomini inabissato per un violento ciclone Santiago del Cile, 14 notte. Un violentissimo ciclone ha infuriato oggi nel sud del. Cile, distruggendo i rat-colli c demolendo un gran numero di abitazioni. Si segnalano gin otto morti nel villaggio di Vichugnanon e una ventina di casa sono state rase al suolo. A Puerto-Canstilittion il piroscafo Lagiinas è sialo inghiottito con tutto il suo equipaggio composto di una trentina di uomini. Numerose imbarcazioni sono ugualmente colale a picco al largo di Valparaiso. (Petit Parisien).