La Regina Maria è ritornata a Bucarest

La Regina Maria è ritornata a Bucarest La Regina Maria è ritornata a Bucarest Il bacio e l'abbraccio al figlino, prodigo -- L'entusiasmo della folla - Carol affida al generale Presan l'incarico di costituire ii Ministero Maniu sempre arbitro della situazione (Per telegramma dal nostro inviato) Bucarest, 12, notte. Re Carni stamani', è rimasto vivamente commosso ricevendo la visita del Nunzio Apostolico moni. Dolci, il quale gli ha presentato gli auguri e la paterna benedizione di lHo XI. Il Santo Padre, infatti, non appena il Ministro di Iiomania presso il Vaticano gli ha comunicato la notizia dell'avvento al Trono di Carol, si è affrettalo a far telegrafare al Nunzio a Bucarest, invitandolo a sollecitare un'udienza per esprimere al Sovrano i suoi affettuosi sentimenti. Ecco il testo del telegramma pervenuto dal Vaticano a mons. Dolci: » Vostra Eccellenza chieda udienza per ringraziare della comunicazione fatta per il tramite di questo signor Ministro Common del fausto evento dell'assunzione al Trono di Romania di Re Carol: partecipi i sensi di vivo compiacimento del Santo Padre nonché i paterni suoi voti per il felice regno di Sua Maestà e per la prosperità della nobile Nazione romena. — Cardinale Pacelli ». • Poiché il Nunzio è — come sapete — di diriit° il decano del Corpo diplomalico e poiché nessun Ministro 2 i 0 e i a 7. o i i plenipotenziario ha finora, ricevuto dal proprio Governo istruzioni del genere, alcuni Ministri hanno tentato di indurre mons. Dolci ad al tendere un poco prima di presentarsi al Sovrano; però il Nunzio ha as sotto nella slessa mattinata il suo grato compito. La benedizione del Papa e la gratitudine del Re Re Carol — il quale è di religione ortodossa mentre suo padre, Re Ferdinando e il suo prozio Carol erano di religione cattolica, come lutti gli llohenzollern-Sidmaringeii — ha dimostrato al Nunzio tutta la sua gratitudine e ha voluto più voi te rileggere il telegramma del Santo Padre del quale si è fatto fare una fedele traduzione. E' ora probabile che gli altri Capi di Stalo si affretteranno a compiere analogo passo; Re Alessandro di Jugoslavia, cognato di Carol, ha però telegrafato già ieri in tono assai cordiale felicitandosi col Sovra no, e Carol gli ha risposto in eguali termini. Certo è che l'avvento al trono di un Re in queste condizioni — vale a dire mentre il Re precedente è vivo e per giunta è figlio del nuovo Re — 7ion è cosa, dal punto di vista formale troppo facile; in [ondo, bisognu' adempiere a tutte quelle formalità e condizioni che si verificano quando il trapasso è determinalo da caso di morie E qui è, evidentemente, la stranezza della situazione, nei riguardi del Re Carol che ha finito, sebbene per altissime e importantissime ragioni di Stalo, per spodestare il figliuolo. Intanto le belle monete che proprio quest'anno erano state coniate con la simpalii-a figura del piccolo Re Michele dovranno essere ritirale dalla, circolazione, e, con gran vantaggio degli amatori e dei commercianti di francobolli, si avranno pure radicali mutamenti nel campo filatelico. Non appena il Parlamento — chiuso in questi giorni a causa della crisi — tornerà a riunirsi, verrà poi votala la legge che prescrive àgli ufficiali di portare sui berretti il monogramma di Re Carol, al qua le già l'intero Esercito ha prestalo giuramento di fedeltà. La crisi ministeriale Quanto allo svolgimento della cri si ministeriale, ritengo - die al' lettore straniero in genere e non al l'italiano soltanto, debbano interessare, più che le fasi della cnisi stes sa, le condizioni generali entrò le quali essa si svolge. Ieri-sera —_come sapete — Maniu, invitato dal Sovrano a costituire un Gabinetto, di concentrazione".lìa declinato l'incarico, consigliando a Carol di affidare il mandato al Presidente della Camera o a quello del Senato, op ilsdlnldsnsgttplrsiMoravmcnpure al generale Presali, il quale, à i o e l i a insieme al generale Averescu, è stalo proposto per la nomina a Maresciallo per benemerenze guadagnale durante In guerra. Carol si c deciso a tentare la soluzione della crisi a mezzo del generale Presan — personaggio, fra l'altro, mollo inviso alla Regina madre Maria, la quale anni addietro si oppose fieramente alla sua nomina a membro della Reggenza al posto del defunto Buzdugan —: e il generale^ giunto a Bucarest con Irespeciale, ha subito preso contatto con i capi di tutti i partiti politici, quindi, anche con quelli di opposizione. Però, miracoli a parte la sua missione è destinata, a,fallire, giacché oggi un solo uomo può stare alla testa del Governo, e que il'uomo è Maniu. E' evidente che Maniu desidera che il Sovrano provi ogni via affinchè, per ultimo, il suo ritorno al potere appaia sotto ogni aspetto giustificato. A un Gabinetto di concentrazione non può pensarsi per le slesse ragioni di cui ieri vi abbiamo dato largamente conto; vale a dire perchè alla Camera il blocco dei nazionali-zaranisti è cosi compatto e cosi schiacciante per numero che, in ultima analisi, una concentrazione di Governo avrebbe significalo puramente simbolico e nulla più, con l'aggravante per gli attuali oppositori dì determinare nelle masse elettorali una pericolosa confusione di idee, i cui effetti si vedrebbero in autunno, allorquando dovranno aver luogo i comizi elettorali. Tirando le soìnme, gli oppositori di Maniu hanno compreso come fosse assurdo parlare di Gabinetti di concentrazione senza un contemporaneo spostamento di forze in Parlamento; e poiché oggi le elezioni nonjono possibili essendo i contadini impegnati, nei lavori del campi, altra soluzione non rimane se non quella di tirare avanti con un Gabinetto Manin, dando tempo al tempo. E ciò sarà anche utile per far sparire dal tappeto della discussione gli ultimi residui della cosidetta questione dinastica e per affrettare il processo di evoluzione o involuzione, che dir si voglia, del partito nazional-liberale che già ver sa acqua nel suo vino. Le ragioni della rinunzia di Maniu Per quanto riguarda la decisione di. Maniu di declinare l'incarico di costituire il Gabinetto, la direzione del partito nazionale-zaranistd ha dato le seguenti informazioni: « Il presidente del partilo nazionale dei contadini è profondamente devoto a Re Carol ed il nuovo slato di cose si è realizzalo non senza il suo concorso. E' dunque naturale che egli, abbia accolto con sincera soddisfazione e come segno di alta distinzione la decisione del Re che lo incaricava di costituire il. flabinello. Egli è stato tuttavia obbligalo a declinare la missione per due ragioni: da 15 anni Maniu si trova nelle più agitale lotte politiche e svolge pubblica attività senza la minima interruzione. Ne segue un serio indebolimento della sua salute che reclama un immediato periodo di riposo di alcuni mesi; e in secondo luogo nel momento attuale Maniu non- ritiene che la sua presenza al Governo sia indispensabile, ma al contrario è di opinione che sarebbe bene al momento della elevazione al trono di Carol che la missione di formare il Governo sia data, se possibile, a persona che si sia trovata meno nei contrasti delle passioni politiche o che sia stata anche al di fuori di esse. Maniu ritiene di avere reso un servizio al Re ed al Paese proponendo che l'incarico sia affidato a uno dei vice-presidènti del suo partito o al generale Prezan,àl quale è al di fuori non soltanto dei quadri attivi dell'Esercito'in a anche dalle correnti politiche.'rE' ben inteso die un tale Gabinetto avretih'e il compito di risolvere alcuni''problemi, recenti di Governo, in un inter- , vallo relativamente limitato, e in omamP—fddmCdclrspttcpidodnrd a a e a e e o a a e e e i l a l l i e l - n ogni caso di risolverli senza infir mare le realizzazioni effettuate fino ad ora c senza contraddire minimamente ai principii fondamentali del Partilo nazionale dei conladini » Giorgio Bratianu, figlio di Jonel — colui che quattro anni addietro fece bandire Carol — senza curarsi dei fulmini contro di lui scagliali dallo zio Vintila, dichiara che come suo nonno servi, fedelmente Re Carol l e suo padre Re Ferdinando, cosi egli sente il dovere di incitare i nazionali liberali ad imitarli, affinchè il partilo, servendo Carol Il ridiventi il più fedele difensore della Corona e della Dinastia; portafogli ministeriali Giorgio Bratianu però non ne desidera, per evitare l'impressione che egli sia caricatore di cariche e perchè d'altro canto in materia economica mai più potrebbe andare d'accordo con i nazionali-zaranisti. Ad ogni modo, malgrado l'ostinatezza di Vintila Bratianu, che rischia di- vedersi abbandonato da molli seguaci, sulla attitudine dei nazionali'liberali oggi sarebbe prematuro cercare di dire l'ultima parola: ad esempio la Regina Maria, passando per Vienna, ha fatto ai giornalisti dichiarazioni esprimenti il suo desiderio di aiutare il figlio nel momento attuale, e sebbene le iniziative politiche della Regina siano sempre motivo di qualche apprensione, non si esclude adesso che la Sovrana tenterà di intervenire per buttare ponti fra i nazionali-liberali e il figlio, cioè a dire fra coloro che, stando alla voce pubblica, nel 1926 ebbero il suo appoggio nell'opera mirante alla detronizzazione di Carol stesso. Il ritorno della Regina Madre La Regina Maria, abbrevviando il suo soggiorno all'estero, che sul principio venne cosi variamente interpretato, è rientrala a Bucarest stasera. Carol le aveva mandalo alla frontiera il treno reale del quale negli ultimi tempi la Sovrana non aveva più fallo uso, e poi. si è recato ad attendere la madre alia stazione insieme al fratello principe Nicola e al figlio Michele. Per trarre in inganno la folla, si era fatta spargere la voce che la Regina sarebbe arrivata alla stazione di Cotroceni; però questo non ha impedito die una enorme massa di popolo si trovasse alla stazione principale per assistere all'incontro tra la madre il figliuol prodigo, dimostrando tanta curiosità da rompere ad un certo momento i cordoni costituiti dalle truppe della capitale. La madre e il figlio si sono ab bracciati e baciati, intrattenendosi piuttosto a lungo, mentre altri per-' sonaggi si tenevano a rispettosa distanza. Tranne Maniu, si notavano molti membri del Governo e i capi dei partiti politici. La Regina Maria quindi è salita in automobile insieme a Carol e al piccolo Michele, dirigendosi verso la città fra i vivi applausi delta folla. In altre macchine seguivano ii Principe Nicolai la Regina Elisabetta di Grecia e altri personaggi. Mancava, evidentemente, alla stazione la Principessa Elena; tutti affermano ormai che la sua riconciliazione con Carol è sicura, giacché la sentenza di divorzio sarà presto annullata, comunque bisogna bene attendere che late non indifferente formalità sia adempiuta. Anche qui la Regina Maria avrà agio di esplicare la sua opera, tale quale come tempo addietro si adoperò affinchè Elena acconsentisse al divorzio. Che qualche cosa si prepari lo dimostra la circostanza che.Elenà Iva -rinviato ad cjSjDca indetérptfnata la sua partcnza.pér Kromber'g, presso Francofone, dove nei prossimi giorni i membri della Famiglia.reale greca si riuniranno per festegaìare il sessantcsimo-'genelliaco della Regina Sofia. ITALO ZINGABELLI. trGsdlsBdrMrelgslPtDcrtMincfspp

Luoghi citati: Bucarest, Grecia, Jugoslavia, Romania, Vienna