La legge sui fondi rustici approvata alla Camera

La legge sui fondi rustici approvata alla Camera La legge sui fondi rustici approvata alla Camera I Ministri Bell'Agricoltura e della Giustizia ne illustrano la portata economica e giuridica L'inizio del dibattito sulla riforma delle finanze locali Roma, 10 notte, fnnortn fiiin ift fini prp.i'aperta atiL 18 aai i re |t"ti Duce, i Ministri «oc- MRoma, 10 notte. La seduta è Bidente G1UHI verno siedono co, Giuliano, Acerbo, Sirianni, 111 Croi lólanza, Mosconi, ed i Sottosegretari Arpinati,-Fani, Casalini, Trigona, Di Marzo, Marescalchi, Serpieri, Pennavarta, cao. La seduta si inizia con lo svolgimento di un'interro;,'azione. DI MARZO, Sottosegretario per l'Educazione Nazionale, all'ori. Maresea di Serracaprlola dichiara che il Ministero, appena venuto a conoseenea che prèsso la costiera sorrentina si sfruttavano a*nne cfcve di calcare a mezso di mine, aveva subito dato disposlaioni al sovralntendente all'Arte medioevale e moderna di Napoli perchè, d'accordo con l'Alto Commissario, provvedesse a far sospendere ogni lavoro del genere, e a chiedere, secondo la legge di tutela paesistica, i relativi progetti degli ulteriori lavori alnnehò. cnrccblciirtpssflfmsd- - > convenientemente esaminati rttdupvsrfdal Ministero [approvazioni). MARESCA DI SERnACAFItlOI.A ringrazia e si dichiara soddisfatto. Itin'vlati a scrutinio segreto due disegni di legge, si riprende la discussione del disegno di leggo riguardante le migliorie nelle locazioni di fondi rustici. . TASSINARI, relatore, segnala l'Importanza del disegno di legge dal punto di vista deiia collettività nazionale. Ttileva che in esso vengono consiiie<{lrate come migliorie indennizzabili tut-nte quelle oggettivamente convenienti|gln armonia ai progressi di cui è suscettibile l'agricoltura locale, senza riferimento alle condizioni ordinarie per i fondi e dimostra come la legge non poteva essere più ortodossa nel tutelare, nello stesso tempo, la proprietà. Dopo aver chiarito alcuni dettagli, conclude affermando che la Rivoluzione, fascista guarda anzitutto a! fatto proStraivo, e a questo vuole che si "armonizzino tutti i coefficienti deila produzione, Me nel bene sociale vuole che trovino la loro limitazione J diritti degli individui e delle categorie. A questa concezione, che 11 Capo additò e sulla quale si costruiscono le nuove Porrne del vivere fascista, la presente legge si ispira segnando una data non delebile nella stona del progresso agricolo italiano. (Vini applàusi, congratulazioni). Chiarimenti del Ministro Acerbo ACERBO, Ministro dell'Agricoltura, dichiara che il presente disegno di legge avvierà sicuramente i rupporti tra proprietari ed affittuari verso forme più rispondenti alle necessità del progresso agrario. La tendenza ad eseguire miglforamemi fondiari è più intensamente sentita da chi vive a contatto continuo colla terra, ma tale tendenza del conduttore allo stato attuale delle leggi, non poteva praticamente attuarsi, mancandone la convenienza economica ogniqualvolta il costo del miglioramento non fosse aitimc-riizzabile entro la durata della locazione. Con la nuova legge, data la misura dell'Indennizzo, parificala a tre quarti del plusvalore conseguente! al miglioramento, l'affittuario troverà' invece convenienza ad eseguirlo tutte tdccf^yy <,V"vt:iiieii£a aa eseguirlo tutte le volte che durante la locazione Po-HÌpossa ammortizzare un quarto al masfi mo del costo del miglioramento stesso. 11 Ministro assicura che il Governo, per mezzo di opportune norrme legislative, o se del caso con disposizioni complementari, saprà impedire che la legge possa essere male interpretata od elusa. S'intende che la presento Jegge riguarda quei miglioramenti fondiari facoltativi, che lo Stato lascia all'iniziativa privata. Altro è 11 problema del rapporti tra locatori e conduttori nel caso di miglioramento obbligatorio al sensi della legislazione sulle bonifiche: ma abquesta materia già la Legge Mussolrm ha autorizzato il Governo ad emanare disposizioni con vigore di legge; ciò che potrà essere latto in altra sede. All'osservazione che questo disegno dt legge non regola i miglioramenti Consistenti in aumenti di fertilità del fondo, l'oratore risponde che la Commissione parlamentare ha soppresso questa parte, ma che il Governo riconosce che la materia merita di essere legisIatKamente regolata. Quindi l'on. Ministro dichiara che, a compimento di questa discussione, non si può non rilevare che il disegno di legge, oltre a trovare la sua giustificazione nel campo eeonomico, rappresenta una logica conseguenza della dottrina fascista ed una illazione naturale dei prlncipil fondamentali della Carta del Lavoro. Il Fascismo, nella sua politica sociale e rurale, non poteva rimanere più oltre nel solco della elaborazione legislativa del diritto privato, compiuta nello scorso secolo dalla borghesia politicante italiana, che pei contratti di affitto lasciava inalterata la norma del ferrei privilegi del locatore col non riconoscimento al coltivatore del diritto al compenso per le migliorie, ossia a subordinazione palese degli interessf della produzione agraria e del suo iIncremento agli interessi del pro-ìpnetano, spesso assente dalla prò-'duzione. Tale indirizzo, brava essersi preoccupato pi rantlre al proprietario la tranquilla ed Integrale esazione della rendita, anziché di favorire l'aumento della produzione terriera, rappresentava ormai un anacronismo non solo di fronte a tutto il vasfb programma rinnovatore del Fascismo, ma anche in special modo, «11 fronte alln dottrina fascista circa il diritto di proprietà. II Fascismo ha riaffermato esplicitamente l'istituto della proprietà privata, proprio nel momento in cui ad essa venivano in Europa inferti i più duri colpi, non solamente attraverso l'instaurazione dei principi! comunisti, ma anche con le vaste e radicali ri- i"" ilana prò- 90e ..S3'l?'ji!LmV «,i forme agrarie su cui è basata la poll'ica sociale di molti governi democratk,. dell.Kuropa celltrale ed orientale. Ma U ì-'ascisnio ha respinto e respinge, con logica coerenza, tutte le teorie si nora accampate dalle scuole etico-liberali per dimostrare il fondamento del controverso diritto; riconoscendo per contro che la proprietà fondiaria debba sempre sussistere come base dell'ordine sociale, in quanto la storia ci ha mostrato che finora essa è stata il miglior mezzo, anzi la condizione indispensabile dell'utilizzazione delle ricchezze ed il più energico eccitamento alla produzione. Ricorda a tale proposito che nel maggio del 1922, sei mesi prima della Marcia Su Roma, quale segretario del gruppo parlamentare fascista, durante la discussione sulla leggo per la trasformazione del latifondo, presentata da un governo democratico popolare, dai banchi dell'estrema destra, per incarico del presidente del gruppo. IJenitn Mussolini, /a^'" «ceK rivoluzione dottrinale e la prassi politira del Fascismo hanno costantemente riaffermato che la proprietà privata debba eonsiderarsi nome un puliblico ufficio nel significato più letterale e più aueusto della parola, e perciò deve anche essa essere subordinata alle superiori necessità ed ai maggiori diritti dell'ordine nazionale. 1,'oratore invita quindi la Camera fascista o votare questa importante {legge, che consacra, sia pure con la necessaria prudPnza e con le dovute gnran7,i«. tino del postulati fondamen- ! ' tali dell'indirizzo economico e sociale del Regime (.ifu.ss.imi applausi, molle congratulazioni). I diritti o i doveri della proprietà nelle dichiarazioni di S. E. Rocco 1 ROCCO Ministro deilo giustizia, rileva che questo disegno ai legge non merita eccessive ludi nè eccessive censure Il Fascismo non riconosce il diritto di usare ed abusare della proprietà e il presente disegno di legge costituisce una applicazione di questo principio: esso lii ratti limila in quateue caso la proprietà individuale, ma da lune le garanzie che ciò avvenga nell'esclusivo interesse della produzione, e a ciò si provvede demandando ai Consigli provinciali dell'economia la formazione degli elenchi delle migliorie riconosciute titilli ed attuabili. U proprietario, poi, ha il diritto di eseguire egli stesso la miglioria; cne se la lascia eseguire all'aililtuario il valore è commisurato all'aumento di reddito e di capitale che deriva dalia miglioria stessa. L'indennità peraltro non rappresenta che i tre quarti dei maggior valore acquistato dal fondo. Tutto ciò dimostra che il proprietario non può lagnarsi della situazione fattagli, anche perchè ha facoltà di .eseguire il pagamento dell'indennizzo ralealmente, ciò che in pratica slgniiica che provvederà al pagamento col maggiore reddito. Perchè dunque si è manifestato un certo allarme tra 1 proprietari? Fercne c'è sempre (Qualcuno che non vuole avere fastidi, a cui spiace perfino ai occuparsi indirettamente e lontanamente del miglioramento di quel pa jrimnnin rhP £ suo rinverc custodire e Ìrlmonl° cne ,e B"° ao\ ere cusioa.ire « aumentare. (Applausi). Orbene, se noi abbiamo il dovere di rispettare la proprietà, questo rispetto non può giungere fino a proteggere l'inerzia aei proprietario neghittoso. L'applicazione della legge si basa soprattutto sullo spirito di iniziativa degli affittuari e sulla buona volontà dei proprietari: sa questi, due fattori morali non manche ranno, la legge non verrà meno ai suoi scopi e l'oratore confida che all'appello del Governo fascista gli interessati sapranno rispondere. (Approvazioni). Venendo agli emendamenti proposti dalla commissione dichiara che il Governo accetta nel loro complesso. Essi riguardano tre punti sostanziali: il primo concerne le variazioni dello stato di fertilità de! fondi, e questo può dar luogo alla questione se l'aumento m valore sia stabile, sicché è parso opportuno, almeno in un primo momento, di non prevedere questo tipo cit miglioramento. Il secondo emendamento riguarda 'i contadini di locazione a miglioria, che la commissione ha proposto di escludere dalla legge tenuto conto che altri vantaggi economici sono assicurati egli affittuari, secondo gli usi locali, speda nel Mezzogiorno. I deputati Angelini e Ascione hanno rilevato che lale esclusione non sarebbe giusta, perchè i contratti vigenti contemplano solo la miglioria arborea, mentre la legge contempla molti altri tipi di miglioria. Il Ministro trova esatta tale osservazione, e pertanto presenterà un eme-ndamento all'art, z-i, proposto dalla commissione. La Commissione infine ha proposto di escludere dall'applicazione dem legge i contratti di affitto in corso. Anche questa proposta è stata criticata, e giustamente; ma bisogna tener conto delle preoccupazioni ilei proprietari e dei rapporti giuridici già co istituiti. PertantoY d'accordo cof miniìstro dell'Agricoltura, ha stabilito di ' • • isiro aeu-agricoltura, na starnuto di accogliere, con qualche modificazione, jla proposta della Commissione. Quin flJ il Ministro esamina altre osserva- . osserva zioni proposte dai deputati Messina, Vascnllarl e Angelini, e a questa disanima ha mododi dichiarare che pgli stesso è contrario alla giurisdizione speciale dei Consigli dell'Economia (approvazioni). Concludendo 11 ministro pone in rilievo la portata Innovatrice del dise ssamnsltnvèqczzdspolsn6dctrcsmp.. ,ip iì„„„ „v,„ m i—iii • —..^i,'^*! ra.a' noovLprincipi! economico-sociali del Fasci- smo, che non k feticista del passato, ma continuatore della tradizione, ed opera nella sua innovazione col me- lodo di innestare il nuovo al vecchio. questo metodo Ira dato risultati chel tutti possono apprezzare. Anche que-t1 i sta legge porterà un contributo mode sto ma ettie-ace per il rinnovamento agricolo italiano {vivissimi applausi; molte congratulazioni). La discussione dotti articoli La discussione degli articoli avviene, consentendovi il Governo, sul testo della Commissione. Si approvano gli articoli 1 e 2, e sull'art. 3 VIALE chiede se sJiino consentiti i mezzi di impugnazione straordinaria e soprattutto il ricorso per revocazione. ROCCO riconosce che l'ajt. 3, come è formulato, non consente gravami, e ciò è, in verità, eccessivo. Ritiene quindi che si debba modificare l'articolo, ammettendo il ricorso in Cassazione per incompetenza e per ziono " ' da 90 sizione e di stabilire che il Consiglio provinciale decida « previa perizia ove occorra » senza assumere esso stesso la runzione peritale. L'art. 3, con gli emendamenti proposti dall'on. Ministro, è approvato, e sono aprovati altresì gli articoli 4, 5 e 6. L'art. 7 è approvato con un emendamento proposto dal Ministri ROCCO consistente nell'aggiungere cne la determinazione dell'indennità deve essere fatta dal Consiglio provinciale dell'Economia « previa perizia ove occorra ». Si approvano quindi anche 1 successivi articoli, di cui alcuni con lievi modificazioni. HOCCO, all'art. 85. col <Ria;« si Impedisce la retroattività della legge, propone che si dica: «La legge non si .applica al contratti in corso al 2 aprile 1030». [Approvazioni). L'articolo è approvato con questo emendamento. . Sono altresì approvati due articoli aggiuntivi su norme transitorie proposti dal Ministro Rocco. Le finanze dei Comuni : e delle Provincie Dopo la presentazione di alcuni disegni di legge e delle relazioni sulle domande di autorizzazione a procedere contro i deputati Sorgenti degiii liberti e Felicella. assume la presidenza il vicepresidente BUTTAFUOCHI, e ha luogo la discussione del disegno di leg. ne sulla delega al Governo del He del la facoltà di formare ed approvare nuove disposizioni di legge per la finanza locale e di coordinarle in un unico testo con quelle vigenti. SERENA ricorda che S. M. 11 Re, nell'inaugurare la -presente Legislatura, additava la necessità di provvedere alla riforma dei tributi locali. Il Fascismo, dopo aver "provveduto ai riordl namento amministrativo dei Comuni e delle Provincie in conformità dei principi! che hanno presieduto al nuovo assetto dello Sialo, provvede ora a rigenerare le finanze di tali enti, perchè possano raggiungere le loro alte finalità pubbliche, e la riforma potrà riuscire particolarmente vantaggiosa per il Mezzogiorno d'Italia. Gli amministratori fascisti dei Comuni hanno compiuto tutto il loro dovere nell'interesse della cosa pubblica e meritano pertanto il plauso sincero del Parlamento. [Appianisi). Venendo alfesame del disegno di legge, riconosco che 11 lavoro compiuto dalla Commissione speciale governativa è ilavoro organico e veramente degno ditutta l'attenzione della Camera, ma poiché soltanto alla fine del marzo 1931 i Cornimi aperti potranno valutare'!! gettilo dell'imposta sui con: stimi, e quelli già chiusi non la conosceranno che alla fine del 1931, converrà rimandare l'applicazione della riforma al l.o Gennaio 1933. Afferma che il fabbisogno totale dei Comuni ascende a circa 900 milioni, e osserva che 11 passaggio allo Stato di alcuni servizi e oneri, che attualmente gravano sui Comuni, ne alleggerirà notevolmente il carico finanziarlo. L'oratore riconosce giusta la nuova classificazione delle spese e le norme per la determinazione del loro carattere di urgenza, e circa l'abolizióne delle barriere daziarie dichiara di esservi sialo sempre' favorevole, ma si augura che 6i arrivi ad un perfezionamento del nuovo sistema e che soprattutto si modifichi il modo di esazione dell'imposta sul vino. [Interruzioni). Ritiene inoltre che il servizio di tesoreria potrebbe essere affidato alle Casse df Risparmio, aumentando i limiti ddlle anticipazioni. Anche l'ordinamenilo dell'imposta sul bestiame dovrebbe essere riveduto, soprattutto per eviterò che esso arrechi notevoli danni ai Comuni di montagna. Circa il limite delle eccedenze, consente che alle Provincie si diano i mezzi necessari per sopperire ai nuovi compiti che vpnrrono loro affidati, ma vorrebbe che anch? p«r i Comuni fossero rivedute le disposizioni che ne stabiliscono 1 limiti, pure essendo pienamente da lodarsi le nuove norme che regolano la ?ovn'imposta, mettendo fine ai vecchi e dannosi sistemi. Conclude affermando che !I nuovo ordinamento tributarlo riuscirà n rinvigorire gli onti locali, p rho gli amministratori fascisti che li guidano potranno sempre meglio rispondere ai bisogni delle popolazioni " alla fiducia che in loro hn riposto il Duce (vìvi applausi, c annrntui a zi ani). La ripartizione delie Imposte A questo punto la presidenza viene assuntn dn S. E. GIURIATI. PUTZULU approva i criteri organici .che hanno preceduto alla preparazfoLne della riforma della finanza locale 0 nota che numerosi altri precedenti esistono in favore della Delega legisla «va chiesta dal Governo per la forma zinne del tPSto definitivo della legge, Venendo all'esame delle direttive selguite dalla Commissione speciale, ri¬ qcbtècttvfltqsIccccnei • ,,r viola- Iìdi legge. Propone poi eli rtdurMjfta 30 giorni.! termini.per ro.PPp-|dgpOslgcrdafdtqddddnrl tiene che esse siano slate conformi a quelle tassativamente stabilite dal Duce, prima fra lutee quella di non stabilire alcuna nuova imposta. Quanto all'imposte soppresse, l'oratore nota che aa eliminare i vantaggi è intervenuta la viscosità dei prezzi, che i commercianti continuano a mantenere (interruzioni del deputalo Latitila). Circa l'imposta sul valore locativo ne segnala i vantaggi, di cui bencflcieranno tutti i cittadini; tuttavia ritiene che si potrebbe diminuire I aliquota, ed escluderne i locali adibiti a studi professionali e a case di cura. In questi ultimi casi infatti non si fa che tassare due volte le stesse persone; ciò che non avviene per le Società, che sono enti distinti non solo giuridicamente ma anche economicamente ìIJ^ImS"? h^U^t', ^hn^'? ft^^^,^ dove&0^^^ go dove il reddito si produce, a che poi si procede ad una ripartizione. Osserva poi che questa ripartizione è stata fatta finora sempre a favore della sede della Società, anziché dei luoghi dove il reddito si produce, e ciò con grandissimo danaio dei Comuni rurali. A questo inconveniente ritiene doveroso rimediare perchè è conforme allo spirito del Regime, che vieta ogni forma di parassitismo delle città a danno delle campagne (applausi, interruzioni dell'on. Lanlini). La politica dello splendore cittadino, quando tante zone rurali sono priva del necessario, costituisce la più grande delle ingiustizie (applausi). La Sardegna, per esempio, non gode affatto del gettito dell'imposta sul redditi minerari! che si producono sul suo territorio. L'oratore fa quindi alcuni rilievi circa le spese di spedalità e sul'imposta per il bestiame, e concludendo rileva che, con le necessarie modificazioni, lo schema di legge getta le nuove basi dell'assetto tributario locale, e che si può quindi guardare con fiducia l'avvenire, nella certezza che gli enti locali sapranno essere strumenti di progresso della Nazione [vivi applausi, congratulazioni). II seguito della discussione è rinviato a domani. Si votano a scrutinio segreto 1 disegni di legge già approvati nella seduta odierna. 11 disegno di legr.'e sulle migliorie nello loenzioni dei fondi rustici è approvato con 239 voti favorevoli e 2 contrari. Anehe gli altri disegni sono approvati. La seduta è tolta alle ore 20. Trenta tedesche «elmi d'acciaio» - ospiti di Genova Genova, 10 notte. In questi ultimi giorni sono state ospiti di Genova trenta associate della o Regina Luisa «, rappresentanti altrettante Provincie tedesche affigliate alla nota organizzazione degli « Elmi di acciaio ». Esse sono giunte accompagnate dalla baronessa voli Hadeln, reduci daVenezia, Roma e Firenze, e sono sta-te ricevute dal Consiglio del Fascio femminile genovese, con a capo la segretaria, baronessa De Riseis. Scopo_ ., ,, della visita delle «Elmi di acciaio, èquello di studiare le organizzazioni fa¬sciste, attinenti in modo particolare all'educazione della gioventù. Nel pomeriggio sono partite per Milano, ultima tapa del loro pellegrinaggio.