La sconfitta di Vintila Bratianu

La sconfitta di Vintila Bratianu La sconfitta di Vintila Bratianu Le sezioni del Partito liberale acclamano Carol -- il trionfo di Giorgio Bratianu Il vecchio « leader » avrebbe tentato di suicidarsi Averescu e Presan nominati Marescialli Bucarest, 10 notte. Giorgio Bratianu si è gettato a capofitto nell'impresa di costituire un nuovo partilo liberale, raccogliendo in esso tutti coloro che rinnegano l'intransigenza dello zio Vintila Bratianu verso Carol. e sono pronti invece a porsi sul terreno della nuova situazione stabilito dall'atto di domenica della Costituente. Egli ha fatto affiggere oggi alle cantonate un manifesto indirizzato ai liberali di tutto il paese in cui è detto: « Il contegno dei vecchi capi liberali è dannosissimo al paese e perciò biasimevole. In risposta ad esso, io chiamo a raccolta tutti quei liberali che sono con me, Giorgio Bratianu, figlio del grande Jonel Bratianu e che vogliono collaborare realmente al consolidamento della Homania sotto la guida di Re Carol Il ». La vittoria dei giovani L'appello, come si poteva prevedere ha prodotto l'effetto desiderato, giacché subito buona parte delle sezioni provinciali del partito liberale hanno comunicato telegraficamente a Giorgio Bratianu la propria adesione acclamando al nuovo P.e. Ma, improvvisamente, i veccni liberali sono corsi ai ripari e si è riusciti cosi a salvare il partito dalla catastrofe definitiva. Giorgio Bratianu, che era stato espulso, viene riammesso nel partito. In serata, dopo lungìie trattative, è stala pubblicata una dichiarazione firmala dai vecchi e dai giovani liberali, in cui è detto che il parlilo rimane unito, ma l'unità è pagata dagli avversari di Carol, i quali si impegnano di assumere nei riguardi del Re un atteggiamento amichevole. Vintila Bratianu, infine, si impegna a cedere fra qualche tmese le redini del partito, che sarà presieduto, probabilmente, da Duca. Tutto ciò dimostra su quali artifici Vopposiione liberale si basasse, e come fosse poco sentita dalla grande massa degli adepti la campagna di ca lunnie sferrata dalla stam.pa, fedeli agli ordini di Vintila Bratianu, contro il Re Carol. Il fatto dimostra altresì come Maniu abbia avuto ragione allorché in nome del popolo romeno ha facilitato il ritorno di Carol in Patria. Gli ultimi eccessi dell'opposizione liberale non rimarranno del resto senza risposta. Ieri vi abbiamo comunicato come alcuni caporioni liberali fossero stati deferiti a giudizio per offese al Re; oggi si apprende che il giornale Universul, il quale intitolò « usurpazione » l'articolo di commento agli avvenimenti, sarà pure deferito al tribunale per reato di lesa maestà. Vintila Bratianu ha subito ieri notte, in seguito alle emozioni di questi giorni causate dal crollo della sua costruzione politica, una forte crisi di nervi; e al sanatorio, dove è stato ricoverato egli avrebbe tentato, secondo voci incontrollabili, di uccidersi, ma ne sarebbe stato impedito in tempo dai medici presenti. I! Principe Nicola ispettore supremo dell'Esercito Intanto i mutamenti nelle alte cariche continuano. Oggi Re Carol ha nominato suo fratello principe Aicola, che ieri è stato promosso generale di divisione, ispettore supremo dell'Esercito. Cosi Nicola per questo posto di nuova creazione, sarà alle dirette dipendenze del Sovrano. Il generale Averescu ed il generale Presan sono stati nominati marescialli. Nei riguardi del ministro romeno a Parigi, Diamandi, si apprende che egli non ebbe tempo di rassegnare le dimissioni slesse perchè il Sovrano lo prevenne destituendolo. Diamandi fu per, tre anni la spina nell'occhio del principe Carol, du rante il suo soggiorno parigino, essendo colui che per ordine dei. vari Governi liberali doveva vigilare minuziosamente ogni passo del principe e si dice che abbia assunto questo compito con ima tenacia e un odio degni di miglior causa. Il risentimento di Carol, se si tratta di cosa del genere, sarebbe del tutto spiegabilissimo. Al posto di Diamandi andrà a Parigi — si afferma — Tilulescu, il quale finora regge la Legazione di Londra, e a Londra la Romania sarebbe rappresentata dal deputato Lugoscianu, il quale si è acquistato benemerenze verso il paese dirigendo molto bene le trattative finanziarie dell'Aia. La principessa Elena Afa a Bucarest, naturalmente, tutta l'attenzione è rivolta alla princi pessa Elena. Ritornerà essa a vivere col Re? Le trattative confidenziali svolte ieri ed oggi da vari membri della famiglia reale e del Governo non hanno sortito finora alcun esito. Il Presidente del Consiglio Mironescu, che stamane ha avuto un lungo colloquio con la principessa Eiena, ne ha ritratto l'impressione che per il momento la principessa non sia affatto disposta ad aci '•dnre all'annullamento dell'atto di divorzio pronuncialo due anni fa dalla Corte di Cassazione. Elena non ne vuole sapere, sembra, di un ritorno alla vita coniugale; essa però non abbandonerà il paese sentendosi legata intimamente alla Romania anzitutto dalla presenza del figliuolo, erede della Corona. Si confida ad ogni modo che al ritorno della Regina madre, la « suocera dei Paicani », le cose vengano messe a posto. La Regina madre è attesa a Bucarest, reduce da Oberami/) erg au, per sabato prossimo. La cerimonia dell'incon-'r.nor:e a ottobre La solenne cerimonia dell'incoronazione di Carol avrebbe luogo in ottobre e si spera per quell'epoca che la madre del principe Michele possa occupare il suo posto a fianco del Sovrano. Al Ministero degli Interni continuano a giungere telegrammi di felicitazione che provengono in gran parte dalla popolazione contadina della provincia. Un telegramma è giunto al Re dalla sorella principessa Ileana che si trova ancora al Cairo. La principessa si congratula col fratello per la sua proclamazione a Re ed esprime l'augurio che Re Carol regni lungamente e felicemente. Re Carol non si è intanto 'deciso ad affidare a nessun uomo politico la formazione del nuovo Governo e continua le consultazioni. Sono comparsi finora alla reggia i presidenti delle due Camere ed entrambi hanno indicato al Sovrano Maniu come il più adatto ad assumere la presidenza del Governo. Ma il Sovrano —■ conte sapete — prima di agire in questo senso, vuole lavorare per l'eventuale ingresso nel Gabinetto di rappresentanti di tutti i partiti, fedeli in ciò al programma enunciato alla Costituente che si debba attuare al più presto l'unità degli spiriti. Se dunque l'incarico a Maniu non è da mettere in dubbio, rimane incerto quali saranno i componenti del Governo futuro, se cioè soltanto zaranisti o anche altri. Per il primo caso si fanno stasera i seguenti nomi: Vaida agli Esteri, Mironescu alla Giustizia, Popovic agli Interni, Maniu, naturalmente, alla presidenza. Ma sono soltanto voci non ancora confermabili. Il Sovrano ha ricevuto oggi inoltre il generale Averescu e domani darà udienza ai rappresentanti della Finanza e dell'industria e a Giorgio Bratianu. A. L.

Luoghi citati: Bucarest, Cairo, Londra, Parigi, Romania