Lo spettacolo nel cielo

Lo spettacolo nel cielo Lo spettacolo nel cielo La prova generale della «giornata dell'ala» - Sfilate, manovre, disegni, acrobazie eseguiti con magnifica precisione - Vecchi^ «assi» e giovani piloti - Episodi di guerra coloniale Roma, 6 notte. All'Aeroporto del Littorio, presenti pochi privilegiati — autorità, giornalisti, dirigenti di Aero Club — si è svolta la prova generale della grande parata aviatorio di domenica prossima. La prova e riuscita perfetta per regolarità e precisione ed ha suscitato in tutti la più viva ammirazione. Nessun dubbio ormai che l'aspettativa vivissima che si è diffusa nel pubblico per questa « Giornata dell'Ala » non sarà in alcun modo delusa. Attraverso una serie varia, viva, drammatica di episodi bellici, di esibizioni pacifiche, di acrobazie, di virtuosismi, il pubblico potrà farsi una idea precisa di quello che è oggi la nostra aeronautica, del suo grado di sviluppo, del dominio del cielo che che essa ha acquistato. I dodici episodi Come abbiamo già annunciato, 11 programma comprende i seguenti dodici episodi : Esibizione di apparecchi storici; gioco dell'ago; attacco al pallone osservatorio; evoluzioni alternate di due grandi squadriglie di aeroplani da caccia, con formazione In cielo di parole e figure geometriche; episodio di guerriglia coloniale, con la distruzione di un villaggio africano; gare di acrobazia fra due squadriglie di piloti della riserva; episodio bellico di arditismo: attacco ad un ponte da parte di arditi del cielo; evoluzioni di una squadriglia di caccia, comandata da terra per mezzo deila radio; scritture fumogene e acrobazie collettive di squadriglie militari; episodio bellico nelle retrovie: attacco di una squadriglia di combattimento ad una colonna di autocarri; volo di apparecchi senza motore rimorchiati, volo a vela; episodio bellico finale: attaccò di una squadriglia aerea ad un campo di aviazione. Durante gli intervalli vi sarà l'esibizione di apparecchi in servìzio, apparecchi da turismo, apparecchi sperimentali ed evoluzioni di apparecchi minuscoli. Ciascun episodio costituirà una vera azione di guerra, salvo qualcuno che dovrà dare solo un quadro della preparazione e dell'addestramento del nostro personale navigante. Nella prova odierna, nonostante le avverse condizioni atmosferiche — soffiava infatti uh ventaccio impetuoso che ha richiesto agli aviatori uno sforzo doppio — tutti sii episodi sono stati svolti magistralmente. E' stato un crescendo di emozioni e di sorprese. Le esibizioni di apparecchi storici hanno dimostrato il colorale cammino compiuto dall'aviazione in questi ultimi quindici annf. ed hanno fatto volgere il pensiero ai pionieri che si affidarono animosamente al primi fragili e malsicuri apparecchi. Il giuoco dell'ago e l'attacco al draken-ballon Il «gioco dell'ago» ò stato eseguito con precisione sorprendente. Cosi sottile e lontana la linea degli apparecchi, a una quota di circa 1500 metri, si sviluppa in formazione retta e si pone poscia in linea circolare, mentre altre squadriglie si indiano leggere nella cruna eccezionale. L'illusione de', filo veniva data dalla lontananza che rendeva gli apparecchi veramentt sottili. Squadriglie di caccia sono passate c ripassate sulle nostre testo in formazioni singolari, disegnando ora delle treccie, ora delle spine di pesce, ora dei voli triangolari dì cicogne. Le figure, geometricamente perfette, parevano disegnale col compasso sulla concava volta celeste. Emozionante il vivace attacco del caccia a un « draken-ballon ». Tre apparecchi, sfuggendo con complicato e rischioso gioco di acrobazia ai colpi delle artiglierie nemiche, si sono avventati sul pallone osservatorio da tre opposte direzioni: lo hanno avvicinato rapidi come il baleno, hanno riguadagnato fragorosi una più alta quota, mentre l'osservatore, visto ormai l'aerostato perduto, si lanciava con il bianco ombrello paracadute. Sono poi passate e ripassate squadriglie di caccia in formazioni bizzarre, stampando sul cielo le parole n Rex » e « Dnx », e si sono alzati uno dopo l'altro i principali tipi di apparecchi civili e militari creati dall'industria italiana, mentre dall'altoparlante se ne illustravano le caratteristiche e 1 pregi. Guerra coloniale Movimentalo e appassionante l'episodio di guerra coloniale, che ha avuto per protagonisti autentici cavalieri arabi delle nostre Colonie, venuti appositamente a Itoma con 1 loro piccoli e ardenti cavalli. Si fingeva che in un villaggio arabo, appositamente costrutto, un gruppo di coloni fosse stato fatto prigioniero da predoni. Mentre 1 cavalieri facevano «fantasia», una squadriglia di Caproni 101 ha sbarcato un nucleo di armati che ha iniziato un combattimento e liberato i coloni, che sono partiti in volo stigli apparecchi. I ribelli sono stati mitragliati e dispersi da altre squadriglie sopraggiunte più lardi. Mentre gli ultimi ribelli scomparivano verso le erbe del fiume, incalzati dagli intrepidi aviatori, sul ciclo hanno fatto irruzione due squadriglie di assi, capitanate da Mario De Bernardi e da Arturo Ferrarin, che su apparecchi da turismo Caproni hanno compiuto alcune di quelle agghiaccianti acrobazie collettive con cu! ,si disputerà la coppa dei «contendenti dell'elica ». Alla fine di questi interessanti esercizi (fra l'altro De Bernardi e Ferrarin hanno compiuto un lunghissimo volo con apparecchi rovesciati), si è svolto un altro drammatico episodio bellico, costituito da una azione notturna di dodici arditi del cielo, che si sono lanciati con paracadute. La discesa dei dodici paracadute e stata seguita con viva emozione. Per mezzo di anni e materiale esplosivo fatto cadere da sei apparecchi Caproni 73, gli arditi del cielo hanno mosso all'attac¬ co di un ponte ferroviario appositamente costruito. Un altro numero interessantissimo e Stato quello costituito dalle esercitazioni che nove apparecchi, perfettamente afflatati, hanno compiuto obbedendo a ordini lanciati a mezzo della radio, e gridati anche con l'altoparlante in tutto il campo. La rapidità e la perfezione con cui i nove apparecchi (guidati da giovani ufficiali testé' usciti dall'Accademia) hanno obbedito agli ordini non sono state meno sorprendenti delle esercitazioni, in se stesse veramente difficili e rischiose. I nove « diavoli » sono stati davvero formidabili, ed è presumibile che domenica prossima saranno tra i più gene rosi dispensatori di belle emozioni alla folla. « Rex » a « Dux » Successivamente 11 cielo si è ricoperto delle linee di fumo tracciate da velivoli capnogeni, che hanno composto lettere, figure ed emblemi, come le parole « Rex » e «Dux», il Fascio littorio, il nodo di Savoia. Vaporosi, questi segni e queste lettere sono stati un attimo sulla mobile lavagna del cielo, poi si sono allontanati sfaldandosi sospinti dal vento. Sono state pure disegnate azzurre e ardite traiettorie di squadriglie da caccia, che hanno eseguito acrobazie collettive. E' seguito un altro episodio bellico rappresentato da una squadriglia da combattimento che ha attaccato una colonna di autocarri, mitragliandola e bombardandola fino alla distruzione Poi nel cielo, fatto silenzioso, si è effettuato un volo come di farfalle : un apparecchio per volo senza motore è stato rimorchiato in alto, poi abbandonato, e ha raggiunto terra da solo, guidato dal suo pilota La prova è stata poi ripetuta con un altro apparecchio, che è stato ri morchiato anche più in alto. Nulla di più interessante che il laborioso e pur dolce atterraggio di questi apparecchi senza motore, lasciati a discrezione dei venti. A chiusura dell'interessante giorna ta è stato pure provato — pur senza arrivare alle estreme conseguenze — un altro drammatico episodio, al quale hanno partecipato circa duecento apparecchi. Si trattava della distruzione di un campo di aviazione, compiuta da masse di aeroplani, mentre si svolgevano innumerevoli scontri e combattimenti fra diversi tipi di ap parecchi, Spettacolo fantasmagorico e tremendo, che ha dato e darà domani alla folla netta e precisa la visione della terrihile potenza dell'arma aerea. Grande ariosa La richiesta del biglietti è intensissima e si annunziano da tutte le città d'Italia carovane di soci dell'Aero Club, che giungeranno a Ronfa a volo in automobile e in ferrovia. Dalle notizie che abbiamo potuto assumere, ci risulta che dalle prenotazioni già pervenute a vari alberghi una vera moltitudine si riverserà dalle varie città d'Italia olla Capitale. Oggi il Capo del Governo ha mandato a ritirare presso il Ministro dell'Aeronautica, dietro relativo importo, i biglietti per sò e per la famiglia, onde poter assistere alla mamiestazione aerea dell'8 giugno, dando così per primo l'esempio del nobile contributo che gli italiani tutti che vogliono intervenfrè alla Giornata dell'Ala sono chiamati a dare a favore degli orfani dei nostri aviatori. Lo « Zeppelin » a Friedrichshaten Eckener « figlio adottivo » di Siviglia Berlino, fi, notte, fi quinto viaggio americano del dirigibile Conte Zeppelin è finito. Stasera alle 10.25 il dirigibile ha felicemente atterralo a Friedrichshafen. A Siviglia la fermata dei dirigibile ò stata brevissima, (li 50 mimili soltanto. Arrivalo ieri sera, alle 18.10 il Conte Zeppelin ne è. ripartito alle 18,30, il tempo cioè strettamente necessario per sbarrare posta c passeggeri, fra i quali è sbarcato anche V Infante di Spagna Don Alfonso. I siviflliani avevano preparalo a Eckener ed al suo equipaggio grandiosi festeggiamenti, che hanno dovuto condensare nei pochi minuti della fermala, presentando al dottor Eckener un diploma del loro Consiglio comunale che lo nomina qualche cosa di più che cittadino onorario, u figlio adottivo » della loro città. • Questa mattina alle 11 il dirigibile era già su Marsiglia, ed alle era segnalato su Valence. La valle del Rodano, .già altra volta, in occasione del primo viaggio, così poco propizia al dirigibile, non è stata amica nemmeno questa volta. Giunto nei pressi di Lione il. dottor Eckener è stalo avvertito di. una grave zona di depressione che gli si parava dinanzi, cosicché egli ha dovuto fare, un lungo giro per scansarla. AUe 17,5 il dirigibile era già a Lons Le Saunier, sul Giura. 'A Friedrichshafen, dove alcune migliaia di persone aspettavano il dirigibile, il comandante Eckener ed il suo equipaggio sono stati, molto festeggiati. Il borgomastro di Friedrichshafen ha porto ad Eckener in nome della città una corona di alloro. Eckener ha risposto, ringraziando e dicendo che il viaggio è stato oltremodo interessante e ricco di esperienze. Friedrichshafen ed il cantiere sono imbandierati. Il Ministro delle Comunicazioni ha mandato un telegramma di felicitazioni al dottor Eckener.

Persone citate: Arturo Ferrarin, De Bernardi, Mario De Bernardi

Luoghi citati: Berlino, Friedrichshafen, Italia, Lione, Marsiglia, Roma, Siviglia, Spagna