Al Vittorio Emanuele:: Il Conte Rosso.

Al Vittorio Emanuele:: Il Conte Rosso. Al Vittorio Emanuele:: Il Conte Rosso. La Compagnia del Teatro Romanti co, diretta da Marcello Giarda, ha rap presentato ieri sera un dramma che di certo postumo romanticismo, tinteggiato per dir cosi all'acquarello, ma pittoresco e appassionato, è, senza dubbio, degno prodotto. Il Conte Uosso del Giacosa, per un cotal piglio convenzionalmente eroico, ma eBicace e sentimentale, ha ancora la virtù di Interessare: risuonano parole di guerra, d'odio, di gloria, e le antiche età risorgono con vesti ottocentesche, è vero, ma noti per questo meno caratteristiche e curiose. Il pubblico segue i dialoghi ampi e incalzanti, segue il fiero discorso del personaggi, e si compiace dell'intreccio a volta a volta fosco o splendido, mentre lo sferragliare dell'armi e il suono delle trombe esalta spiriti e cuori. Abbiamo détto vesti ottocentesche: nella messa in scena di iersera, accurata e sfarzosa, ci pareva a tratti di vedere in azione, opportunamente, qualche quadro storico e accademico del secolo scorso. I pittori dell'80O interpretavano l'età di mezzo con un'abbondanza patetica e coloristica che non era forse esattissima, ma che aveva la virtù di colpire le fantasie e commuovere rapidamente: essi tiravano all'idillio, al melodrammatico e al ■ truculento con la stessa racilltà, e l loro paggi, le castellane, i guerrièri, avevano un non so che, Inalberato e famigliare, che ancor oggi può deliziare. Languidi nella tenerezza, feroci nella perfidia, i loro personaggi erano nè più nè meno, magnifici attori, magnificamente truccati: e gli episodi celebri, le storie famose sulla dipinta tela erano teatro bell'e fatto, fi Conte Rosso è nutrito di quello stesso spirito: e durante lo spettacolo di Iersera oe ne slamo più che mal persuasi. Spettacolo divertente, fluido, appassionato, spettacolo romantico alla maniera di cinquanta e più anni fa, e cioè nel voluto stile. Applausi vivissimi hanno coronato ogrtl fine d'atto ,o gli attori sono stati più volte evocati alla ribalta. Marcello Glorda, che con forti accenti e bella foga sostenne la parte del Conte Rosso, la signora Benvenuti nelle vesti di Bona di Borbone e la Bernini In quelle di Clara, furono specialmente festeggiati. Il vecchio poema drammatico, afóldlco e commovente, ebbe cosi un lieto ritorno sulle scene, tra fervore di accenti ed echi d'amore e di battaglie. f. D.

Persone citate: Benvenuti, Bernini, Conte Rosso, Giacosa, Marcello Giarda