La macchina investitrice fugge a fari spenti inseguita da un "taxi,,

La macchina investitrice fugge a fari spenti inseguita da un "taxi,, Il mortale investimento di corso Francia La macchina investitrice fugge a fari spenti inseguita da un "taxi,, Una nuova vittima si è aggiunta alla sene di quelle numerose che la cronaca d-eve registrare per disgraaie stradali ed investimenti auiomaoflistict. La tragedia è accaduta anche questa volta sul magnifico rettilineo che unisce Torino alla vicina città di Rivoli; e.d ancora stavolta si deve lamentare l'incoscienza o forse anche la incapacità di colui, il quale, guidando un'automobile lanciata a pazza corsa, travolse ed uccise un uomo, senza per altro curarsi di portare il benché minimo aiuto alla sua vittima. ' 11 fatto, esposto per sommi capi net1 edizione meridiana di ieri, si può cosi riassumere. Un moribondo in mezzo alla via Nella notte tra la domenica e il lunedi verso le ore 1,50, l'operaio stuccatane Vittorio Rossetti di Angelo, nato a Murisengo 33 anni or sono e domiciliato in Corso Novara 33, transitava pe.r la strada di Rivoli direno alla volta di Torino. All'altezza d-ei fabbricati dell'Aeronautica d'Italia, il Rossetti veniva investito e travolto da una automobile la quale si allontanava poscia velocemente verso Torino. L'investito, raccolto poco dopo esanime, spirava prima di giungere all'ospedale Martini dove era staio trasportalo. Del gravissimo fatto si interessava tosto l'avv. Tornacene della Questura Centrale, il quante, avuta notizia dell'investimento., si recava con alcuni agenti sul posto del sinistro e compiva le indagini del caso. Dagli Interrogatori fatti, dalle constatazioni dell'autorità, la sciagura si può ricostruire come segue. Il ciclista che si era soffermato a Rivoli presso alcuni conoscenti fino a tarda ora della notte, si era incamminato per'ritornaire a casa e procedeva lentamente sulla strada. L'automobile investitrice, una macchina di non grandi dimensioni, carrozzata a guida interna e recante a bordo due uomini e due donne, filava a forte andatura diretta essa pure vea-so Torino. Secondo la testimonianza dello chauffeur pubblico Baloncieri Silvio, il quale tornava da Rivoli, dove aveva accompagnato dei clienti, l'automobile investltrice, che precedeva la sua di circa un chilometro, giunta all'altezza dell'Aeronautica Italia, aveva un brusco scarto verso il centro della strada e quindi, spenti improvvisamente i fanali, aumentava la velocità e si allontanava. Lo stesso chaitftcur, che rappresenta l'unico testimone pressochf oculare della tragedia, dice che la macchina sconosciuta marciava alla destra della strada e che procedeva regolarmente, fino al momento della sciagura. Probabilmente, infatti, il gul datore dell'automobile investitrice giunto tra le case del sobborgo, si ac corse troppo tardi di essere preceduto dal cicHsla e tentò con un'improvvisa sterzata di evitare l'investimento. La manovra, per la breve distanza e tper la velocità del veicolo, non riuscì che per minima parte. (Il Rossetti, infatti, deve essere stato colpito con estrema violenza dal parafango destro della macchina e sbalzato 'in aria. Nella caduta, il disgraziato picchiò con le scarpe contro il parabrise dell'automobile fracassando il cristallo e stroncando la svasatura anteriore della tromba dell'automobile. Ricadendo a terra il ciclista si fracassò la scatola cranica. L'automobilista, intuendo la gravità del sinistro, non pensò ad altro che la porsi in salvo, e accelerò l'andatura spegnendo : fari. Lo schianto nel buio Dalle case vicine, intanto, era stato udito lo selliamo dello scontro. Infatti certo signor Marchisio, proprietario di una trattoria vicina, il quale si trovava ancora sveglio in compagnia di tale signor Pallavicini, usci sulla strada a vedere che cosa fosse capitato. In quello stesso momento, arrivava sul posto l'automobile pubblica guidata dal Baloncieri. Il Marchisio, che aveva scorta l'automobile investitrice fuggire in direzione di Torino, consigliava allo chauffeur di inseguir'a. Costui si poneva immediatamente in marcia, ma, giunto alla biforcazione di corso Francia con corso Peschie¬ rtdrSmalsRtdviicpbtmdctpsruCr ra, perdeva di vista il veicolo inseguio, e decideva quindi di tornare indietro. Sul piazzale dell'ex-barriera dazi-aria, egli trovava due giovanotti, certo Sosso Francesco e Piovano Bartolo-meo e li caricava sull'automobile peravere aiuto nel -trasporto del ferito al-'ospedale. Giunto s-ul poeto del sim-stro, lo chauffeur prendeva a 'bordo il Rossetti che ormai nant'Olava, e 1© porava all'Ospedale Martini dove però il disgraziato giungeva morente. Dall'Ospedale si provvedeva ad avvertire l'autorità di P. S., la quale niziava le indagini. Come si è detto, l vice-commissario Tornabene si recava sulla strada di Rivoli e quivi poteva rintracciare, tra i rottomi della bicicletta del Rossetti un pezzo della tromba dell'automobile, alcuni frammenti del cristallo del parabrise, uno del quali era ancora unito al ternicristallo di gomma. L'investitore sarà rintraooiato All'Ospedale Martini, intanto, risultate inutili le cure della scienza, si provvedeva al riconoscimento del disgraziato, e ciò era possibile essendosi ritrovata nelle tasche dell'investito una busta paga Intestai* alla Ditta Giacomo Marzana avente sede in via Cristoforo Colombo 27. Il signor Marzana stesso, mandato a chiamare, si recava all'ospedale e riconosceva ne) mono il suo dipendente. Nella giornata di ieri, l'opera della Polizia si è indirizzata verso l'identificazione della macchina investitriceBenché si mantenga per ora lo spiegabile riserbo sui primi risultati delle indagini, è probabile che l'inumano automobilista non possa sfuggire troppo a lungo alla giustizia; infatti danni riportati dall'automobile n<el1 urto con it ciclista sono tali da rendere necessaria l'opera di una officina specializzata; nè quindi è facile che l'investitore pos-sa trovare un meccanico tanto compiacente da eseguire alla macchia le citate riparazioni, rendendosi così complice necessario nelI odioso reato.

Persone citate: Baloncieri, Baloncieri Silvio, Marchisio, Pallavicini, Piovano Bartolo-meo, Rossetti, Sosso Francesco, Tornabene, Vittorio Rossetti