La storia dell'attentato a Strickland

La storia dell'attentato a Strickland La situazione a Malta La storia dell'attentato a Strickland Iv'opinione pubblica crede o tiri trucco (Dal nostro inviato )] Malta, 31. notte, 'Alla banchina 'di Siracusa era teTmo il Knighc oJ Malta, piccolo vapore battezzato dalla moglie di Strickland. Vi sono salito per entrare subito nell'ambiente che mi interessava conoscere e prima ancora di partire mi sono accorto die uno dei due fumaioli era tinto. Questa è stata l'unica distrazione del breve viaggio, perchè, non avendo altro da pensare, da una ciminiera innalzata per ingannare l'occhio e la buona fede dei viaggiatori, ho cominciato ' a conoscere Vuomo che intende comandare su Malta, Campagne giornalistiche • Come poi dal vapore stricklandiano io sia piovuto in un albergo più strichlandiano potei persuadermi nelle prime ore del mattino seguente sentendo arrivare da sotto la camera da letto degli insistenti rumori di tipografia e salire le esalazioni' del piombo. Giù in cantina alcuni operai stavano stampando un giornaletto in vernacolo, Il Progres, organo dei costituzionali, quello che fino a due settimane addietro fu lo sconfessato Ximex. Più tardi, infatti, fa Strada Reale si animava alle arida di monelli e giovinastri, che an<Lavano in giro scalzi offrendo i loro fogli ai passanti. Uno spettacolo di colon arretrato, che nemmeno quindici anni fa 1 siciliani ricordano nei passetti di provincia al tempo delle elezioni. Ogni partilo ha qui un giornale in dialetto, ma il fatto strano è che i gazzettini più agili sono proprio quelli-dei costituzionali ministri che stanno al Governo capitanato da lord Strickland. Peggio di quanto facciano i giornalisti francesi, le menzogne di questi politicanti al potere sono continuamente dirette contro l'Italia, la quale non ha alcuna ragione di entrare in quelle questioni politiche. Ciò è anti-genJleiwnn e perciò anti-inglese. Sviare le questioni, giocare di astuzia, una astuzia naturalmente grossolana, creare la confusione nelle menti, fare correre gli equivoci, stancare gli spiriti, parlare di disordine pubblico, quando Malta pensa solo ai bagni di mare, rimandare le elezioni per tirare ancora un pochino e disiri&ujire_poUziotti da per tutto, spie e peccatori; far cadere 'dall'alto fogli volanti anonimi tendenziosi, lusingare a poco a poco i maltesi facendo loro intravvedere che il dialetto maltese potrà diventare, solo che essi lo vogliano, lingua nazianaìe (poi, la metamorfosi è evidente, una volta scartato Vitaliano, la lingua maltese nessuno la capisce perchè è un miscuglio di arabo e di siculo, lasciato da tante dominazioni passate, si istituirebbe regalarpiante l'inglese); tutto ciò, almeno nei mezzi.- può essere arabo, certo non appartiene alla politica britan utea. Sotterfugi • vie subdole '/£ questo si vuole arrivare con sol terfùnì, per vie subdole, troppo chiare per noi, ma poco per la folla, che si lascia facilmente trascinare ed ha bisogno di forti freni. Tenta no di mettere in cattiva luce presso il pòpolo il partito nazionalista, sviandolo 'da quello che è il vero « preciso programma di essi, insi fmando che i nazionalisti vogliono l'annessione di Malta all'Italia, più che il rispetto della lingua italiana. Pi tale curioso evento non parlarono mai vii italiani con sicurezza di causa; di irredentismo discusse in addietro Enrico Mizzi, uno dei capi idei nazionalisti, Sir. Ugo Imfeud, già Primo Ministro, che è il capo più sereno del partito e che ha in ogni tempo mantenuto la linea di difesa dell'Impero. Strickland tenta di sfruttare il giovanile progetto di Misti, da tempo pubblicamente rigettato dal medesimo, per creare al nazionalismo l'antipatia dei Mini ttri di Londra. Badate, egli dice, se ooj favorite i nazionalisti, domani stesso essi regaleranno Malta al^Italia. Chi non vede però Tassur'dità della impresa ? Con mag giare successo ancìie i nazionalisti potrebbero ancora rimettere a galla un, giovanile, documentato tradimento di Strickland, quando il con te si fece candidato nazionalista pur di arrivare al Governo, ma al passata preferiamo volentieri il presente che oggi per la verità ci interessa. Quale scopo potrebbe avere, del resto, l'Italia all'infuori di affidare nelle buoni mani dell'Impero britannico i proprii interessi spirituali!' Sinceramente, nessuno sa trovarlo. 'Alla distanza di poche miglia, non 'ci mancano dei porti naturali meravigliosi, come quelli di Siracusa e di Augusta, anche più riparati e sicuri delle insenature di questo arcipelago; quanto ai prodotti agricoli, 'senza bisogno di informatori, mi sojno convinto che il suolo maltese non produce che patate. Purtroppo que- 'sfanno il prodotto è stato abbondante e la qualità scadente. Me ne presentano ogni giorno a tavola, 'ed panche cucinate nei modi più varii, 'si sente che sono patate. L'Italia, V-'altra parte, quando anche Malta fs Gazo 'le fossero regalati, non po¬ trebbe portarvi il movimento dì capitali che c'è adesso, costantemente, per dieci mesi all'anno, grazie alla permanenza della flotta inglese del Mediterraneo, la quale non ha altri porti. La lotta per la nazionalità / nazionalisti giustamente pretendono che sia riconosciuto e conservata u loro patrimonio spirituale. Privati della vecchia lingua, rimarrebbe loro né più nè meno che quella araba; e perdere, oltre la libertà, U> spirito e gli ideali, è la più grave sconfitta: una responsabilità che essi non si sentono di assumere. sui proprii figliuoli. Dalle statistiche ufficiali del Ministero dell'Educazione risulta chiaramente che te Scuole più popolate sono quelle in cui si impartisce l'insegnamento italiano. Un Collegio esclusivamente inglese, frequentato da una trentina dj alunni appena, non regge il paragone con qualsiasi altra istituzione culturale del luogo. Ecco chiarita in certo modo la confusione che vorrebbero creare gli stricklandiani nell'anima del popolo e della quale vanno parlando. I ministri costituzionali puntano le loro meschine risorse sull'ingenuità della folla, sulla buona fede degli inglesi. Non si spiegherebbe in altro modo l'atteggiamento cosi severo dei Vescovi contro Strickland per sorvegliare il popolo e per metterlo in guardia. Monsignor Carnana, cresimando l'altro ieri una folla di ragazzi, tenne un piccolo discorso, avvertendo quei padrini che fossero stati del partito di Strickland dì farsi avanti perchè non avrebbe cresimato i loro fanciulli. Nessuno si presentò. Tutti 10 applaudirono. Un appuntamento mancato Per quello che personalmente mi risulta, lord Strickland, gentilmente pregato da un collega e da me di fornirci degli schiarimenti, disse sulle prime di no, e dopo le mie insistenze, ci fece fissare da un suo segretario un appuntamento, al quale poi non venne. Egli ha dùnque dei buoni motivi che io inducono a non parlare e a starsene lontano dalle imbarazzanti domande. Intanto i tuoi giornali pubblicano che gli italiani sono ipocriti; ' viceversa, è lui che vuole nascondere i suoi sentimenti, mentre dovrebbe pure spiegarsi. Così egli ci sfugge. Anche questo non è ingleseIn compenso, V,ei poliziotti sorvegliano i due giornalisti italiani ; stanno davanti al portane dei loro alberghi; segnano l'ora di uscita e di entrala. Ci fanno onore, ma di ciò potrebbero fare a meno.. E' sintomatico l'incidente capitalo al collega inglese Stevens, della redazione viennese del Daily Expresa. Egli ha promesso che narrerà diffusamente la sua avventura, e riuscirà interessante ai lettóri, apprendendola dalla fonte diretta. Nel frattempo, i giornali nazionalisti pubblicano che un suo servizio telegrafico, per una insolita combi nazione, arrivò ventiquattro ore più lardi e giunse invece e fu pubblicata in tempo un articolo di Strickland, la cui versione degli avvenimenti era diametralmente opposta a quella fornita dall'inviato. Egli fu inol tre tempestivamente richiamato da Landra e sempre da Landra fu decu salo di non aver capito nulla. Ecco perchè gli inglesi disprezzano il plutocrate signore e non lo vedono di buon occhia, checché ne dica la stampa, L'Inghilterra non ha mai consigliato a nessuno di strafare di creare delle situazioni false, non le converrebbe proprio oggi iniziare questa falsa politica. Farebbe pensa re che teme qualcuno. E chi mai, se qui tutti sono con lei? Per lord Strickland e per un piccolo dominio come Malta rinnegherebbe la calma, 11 suo miglior carattere. Un altro fatto più sintomatico è dato da una causa in corso contro l'italiano commendatore Massone,. da oggi rimandala al 15 giugno, una causa che, per la Convenzione dell'Aja, alla quale Malta ha aderita, non dovrebbe nemmeno essere portata in istruttoria, essendo accusato il Mazzone di avere impostalo à bordo di vapori inglesi invece che al l'Ufficio postale, delle lettere-regolarmente affrancate con francobolli inglesi. In tutto questo c'è soltanto Strickland e nessun altro che lui. La sua politica è di stancare avversari e popolo, sfruttando ogni occasione. La famiglia aiuta il lord: ho vista la figlia darsi da fare nel suo magnifico ufficio con l'ardore di una solerte segretaria. Jl conte porta bene i suoi sessanlanove anni, capacissimo negli affari dì rinunziare ad un giusto riposo e di infrangere le regole degli orari di tavola, l'attentato di Miller Sul presunto attentato di Miller si continua a speculare; si tien desta la volubile attenzione, nonostante che la gente dei casali, delle borgate, non voglia credere che. sia stato un attentato e diffonda la voce di un trucco preparato in casa. Non ritengo possibile che sia stalo un trucco, ma tanto meno credo che possa prestarsi fiducia alla notista di un vero attentato. Mosso da una incidentale curiosità, mi sono recato sul pasto della sparatoria, nel corridoio delle Corti superiori. Vi erano dei signori e li ho interrogali per ricostruire, attraverso i racconti di testimoni Oculari, la scena del 22 maggio. Lord Strickland, essi hanno detto, si trovava a sinistra, entrando nell'aula della Corte civile; si trovava quasi rasente al muro, discosto trenta centimetri circa, era in attesa che lo chiamassero. Un gruppo di amici gli stava d'attorno; più in là, davanti a lóro, c'era dett'altra gente. Ècco che il Miller esce improvvisamente da questa follai, si avanza verso lord Strickland, gridando, e si ferma a tre metri dì distanza da lui: non potendo far uso del braccio destro, egli è-un abile mancino, si presentò con la rivoltella in pugno tenuta alt'flttessa del petto. A tre metri, dunque, di distanza, insultando Strickland, premette u grilletto, poi fece fuoco una seconda volta, quindi urtipoliziotto gli afferrò la mano, tanto che il terzo proiettile andò a finire nel soffitto. Questo il racconto che precisamente concorda con quanto fu scritto subito dopo il fatto. Mentre essi parlavano io osservavo .sul muro i punti dove si erano andate a ficcare le pallottole. Poiché sono partite da tre metri di distanza dall'uomo cui — trattandosi di attentato — si doveva mirare, mi sembra che abbiano raggiunto una altezza inconcepibile: sono tornalo più tardi nel corridoio delle Corti ed ho preso delle fotografie, osservando con maggiore attenzione i due segni lasciati nel muro. Il terzo non ci interessa, perchè fu un poliziotto a dirigerlo, ma i primi due colpi a mano libera pon dovettero essere diretti contro il lord nè contro altri. Non si capirebbe diversamente, perchè il primo proiettile, cnsiderala la nomale statura del lord, si sia conficcato a sinistra nel muro, tre metri più in alto del suo capo e a destra il secondo, quattro metri dal capo del lord. Volle dunque Miller impaurire soltanto Strickland, gridando e sparando in aria, come 'si suole fare negli orti con i ladri di galline? Ormai è nota la figura tipica del Miller; gli stricklandiani non potranno dipingerlo che come da principio. Le violazioni alla Costituzione Si scrisse che trattasi di uno squilibrato, anzi di un epilettico. Ebbene, clinicamente parlando, un epilettico è un uomo sensibile che non va mai sfornito di molto cuore; potrebbe perciò anche in questo senso spiegarsi l'atto del Miller, di sfogare la propria collera senza tuttavia arrivare nè pensare ad uccidere. Il processo si svolge a porte chiuse; il massimo riserbo regna sull'istruttoria ed i giornalisti sono tenuti lontani, nè potranno assistere al dibattimento. Lord Strickland chiama ipocriti gli italiani ; ma un italiano al suo posto, avrebbe apertamente rigettato la Costituzione, come egli, costituzionale, ha fatto in realtà, rimandando di proprio arbitrio le elezioni del popolo maltese. Un romano od un anglo-sassone non avrebbero tenuto mistero. Il vecchio conto Della Catena e Delli Mori prende, invece, tempo, nella speranza che il popolo dimentichi il paragrafo 20 della recente lettera dei due Vescovi di Malta e di Gozo, indirizzata al governatore : « I Vescovi prendono la libertà di rilevare la responsabilità che deriva dall'incondizionato appoggio dato da Vostra Eccellenza a ministri la cui azione, nel sospendere le elesioni, mentre al tempo stesso rimangono al potere e danno i loro consigli, è una flagrante violazione della Costituzione, che anche i governatori hanno il dovere di rispettare od ojr servare ». Per quel che riguarda un interesse dell'Italia per il proprio prestigio, l'abolizione di questa minacciata e scossa forma costituzionale che Malia ha riconosciuta in mano all'esclusivo potere degli inglesi, senza ministri di questo genere che suscitano nella folla una lotta non per essere eletti ma per essere abbattuti, porterebbe ad un chiarimento ed alla conseguente soppressione dalla slampa locale di quelle calunnie che ci vengono impunemente rivolle e che, partendo da così tatti ministri di popolo, non possiamo raccogliere. Padre Carta, imbarcatosi l'altro ieri su un piroscafo italiano, avrà modo di illustrare al Pontefice la dolorosa situazione di questo popolo. CORRADO SOFIA.