La politica finanziaria del Regime alla Camera

La politica finanziaria del Regime alla Camera La politica finanziaria del Regime alla Camera Roma, 30 notte. Il- Presidente GIUBIATI apre la seduta alle ore 1(5. Siedono al banco del Governo i Ministri Acerbo, Mosconi, Gazzera, De Bono, ed il Sottosegretario Rosboch. Nell'aula si nota una novità: sotto la balconata delle tribune dai 'Ministeri e del Senato, la Presidenza ha fatto installare due amplificatori. Altri due amplificatóri sono ftati installati nelle tribune centrali, .a sistemazione non ha carattere definitivo: per ora si tratta solamente di un. esperimento. All'inizio della seduta si votano alcuni disegni di legge, tra j quali la concessione del nuovo termine per la presentazione delle domande per il riconoscimento dei diplomi di ingegnere conseguiti all'estero, su cui parla brevemente l'ori. DEL BUFALO ; e le modiflcazioni ed aggiunte alla tariffa speciale dei dazi doganali da applicare alle merci di origine e provenienza dalle 'Colonie italiane. Si inizia quindi la discussione sullo stato di previsione della spesa del Ministero delle Finanze e sullo stato di previsione dell'entrata per l'esercizio finanziario l.o luglio 1930 al 30 giugno 1931. La legge sulla Rioohezza Mobile PAREA sente anzitutto il dovere di rivolgere il riconoscente pensiero all'óò. De Stefani, il quale seppe conquistare l'aspra trincea del pareggio, che preparò la squilla di Pesaro. Ricorda come dalle provvidenze successive al discorso di Pesaro scaturirono l'arresto della deflazione e la rivalutazione della moneta, con le benefiche conseguenze, tra cui non ultima la consentita possibilità di attuare la libertà dei cambi. La .crisi economica non è nè nuova ne insuperabile. Tutto è questione di fede: occorre soltanto che il cuore, la mente e 11 braccio -lavorino ad uno scopo comune: il bene della patria. Per lunga esperienza bancaria, l'oratore non può consentire nella previsione di un accordo sincero tra fisco e contribuente, dati i loro interessi contrastanti: piuttosto si potrebbe rendere la lotta tra contribuenti e fisco assai meno aspra, e a tal fine una prima, riforma potrebbe farsi delegandosi .alle Federazioni, anziché ai Comuni/Consigli della economia, la nomina dei rappresentanti in seno alle Commissioni locali. Questa riforma potrebbe altresì portare a quella tassazione generale per categorie che sarebbe più redditizia e più equa dell'attuale. Non si deve infatti dimenticare che le imposte dirette sono quelle che danno minore rendimento: ciò tanto più che in Italia non vi sono fortune colossali come in altri paesi. , Esaminando le caratteristiche della lègge di R- M.. nota che è la tassazione sugli utili di categoria che dà luogo a maggiori contestazioni : essa dunque dovrebbe essere non già soppressa, ma disciplinata in modo assai migliore, Anche il congegno della tassa scambi dovrebbe essere riveduto, in modo che aumentata del 2 % l'attuale tassazione, si verrebbe a pareggiare Cl6 che è preventivato per la categoria Bi. Vorrebbe poi che per quelli non colpiti dalla tassa scambi si modificasse convenientemente la categoria la. La Borsa 'Passando a trattare delle Borse, l'oratore nota che la diffidenza verso la Bórsa deriva dalla scarsa conoscenza che si ha di tale istituto, ove vivono Uteieme giocatori, speculatori e opera', tiri. I primi, che appartengono a tutte le classi sociali, costituiscono un eiemanto che sarebbe bene eliminare perone con là loro leggerezza ed incompetènza possono fare più male che bene. Gli speculatori invece costituiscono un elemento necessario, perchè sono in genere persone intelligenti che studiano il mercato. Tuttavia essi devono essere sorvegliati, per evitare che, attraverso soverchie arditezze finiscano col degenerare e passare alla categoria dei giocatori. Gli operatori, infine, sono 1 banchieri onesti, ai quali i risparmiatori si affidano per trovare il migliore impiego al loro risparmio. L'operatore perciò compie una funzione necessaria ed utile, e va protetto e tutelato. Osserva che oggi la intera quota di borsa è molto pesante, e perciò non si può sollevare il mercato senza una azione comune di tutte le banche interessate, sotto il controllo del Governo. Còsi il pubblico tornerebbe ad avere fiducia nel mercato dei titoli. Concludendo, l'oratore afferma di aver parlato . con schietta fede fascista, sicuro che nel prossimo avvenire anche la battaglia economica sarà vinta, grazie all'opera sapiente del Governo fascista e del suo grande Capo. (Vivissimi applausi, molte congratulazioni). LOJAGONO. — Afferma che il bilanciò delle Finanze ha acquistato oggi carattere squisitamente politico, poiché anche l'azione finanziaria dello Stato fascista è stata elevata^ a carattere unitario. Elogia il Ministro per essere rimasto fermo nel suo criterio di infrenare le spese. D'altra parte, un grande fervore di opere si è manifestato in tutti i campi nel nostro Paese e si sono immessi nella vita della nostra civiltà nazionale paesi che fino a ieri ne erano rimasti fuori. 11 Fascismo passerà alla storia attraverso opere che resteranno nel secoli, attravèrso la trasformazione oggettiva del volto della Patria. JL'oratore ricorda che nell'ottobre del 1982 il bilancio dello Stato presentava ■ujn deficit di oltre 15 miliardi, deficit cjie andò mano a mano riducendosi fino ad aversi il pareggio e poi l'avari' zp. Il pareggio è la pietra basilare della sistemazione finanziarla italiana Era un impegno d'onore contratto dal Fascismo: l'averlo raggiunto dunque fu uno del mapginri meriti del Governo fascista. [Avviami). La difesa dalla lira Esaminando la situazione dei debiti pubblici interni, si compiace che stano discesi di ben 7 miliardi e 539 milioni, ad onta degli oneri assunti per il consolidamento del debito fluttuante. Al consolidamento dovrà poi seguire il pagamento del debito pubblico, che felicemente il Duce ebbe a definire la mano morta della finanza. La riforma del debito' pubblico. l'abolizione dei dazi e: dei prezzi d'.imperio, la politica di deflazione dei depositi, sono tutti provvedimenti inspirati al disegno organico di facilitare la ripresa economica. La verità è che pur tra le nebbie non ancora dissipate, e i fenomeni perturbatori, l'attività produttiva nazionale dell'ultimo nnno ha raggiunto culmini mai prima raggiunti. Orbene, se «io è stato possibile, si deve all'impenno d'onore che il Capo del Governo prese- a Pesaro nell'agosto 102C, di difendere la nostra lira, simbolo della economia nazionale, e che ha potuto assolvere per la straordinaria forza morale che egli possiede. E se vi sono etati dei dissesti, non si deve dimenticare che il processo di deflazione deve necessariamente provocare la line degli organismi deboli e parassitari sorti nel grigiore inflazionistico. Soprattutto è. necessario che l'Italia si. redima da ogni schiavitù economica dell'estero, che si tradusse anche in una vera schiavitù politica quando l'Italia era in mano a Governi deboli e imbelli. Quando anche questa battaglia sarà vinta. l'Italia fascista si sarà assicurato i suoi destini nel mondo. [Vivi applausi, congratulazioni). CINGOLANT ricorda che quando il Fascismo assunse nel 1922 il potere, il bilancio dello Stato era in una condizióne di disastroso disavanzo, provocato dalla politica dei passati Governi dominati da influenze deleterie per la cosa puhblira. Ora che la nostra situa¬ triutlalpèPnibstpdGtgtgamèmtBrsomsrdrtscmvPsaMQnvnCsizddiddot3acmdgsvllggcpznsqliscrzvvcdptBLBL zione finanziaria è entrata in un pe nodo di piena normalità, sarebbe opportuno, secondo l'oratore, di tornare alla divisione del Ministero delle Finanze in due ministeri; ripristinando quello del Tesoro. Enumera le ragioni per cui si appalesa indispensabile che nelle Borse sia esercitata dal Tesoro una assidua sorveglianza, per garantire la buona fede del risparmiatore italiano, permettendo soltanto quella sana speculazione che corrisponde all'andamento e ai progressi delle nostre Industrie. Concludendo confida che il Governo vorrà tener presenti le sue considerazioni, dettate dal desiderio di veder la finanza italiana sempre più progredire verso quel grado di potenza che non può mancarle sotto l'impulso del Regime. (Applausi, congratulazioni). Esportazione e organizzazione commerciale SERONO tratterà delle possibilità delle nostre esportazioni, che interessano grandemente l'economia nazionale; e come industriale si dichiara ottimista, affermando che la nostra esportazione potrà sempre più intensificarsi nell'America latina e nel bacino mediterraneo. Occorre che l'organizzazione commerciale sia perfetta, e soprattutto occorre che i rappresentanti delle nostre Ditte siano italiani e non stranieri. (Approvazioni). Vorrebbe che all'Istituto per le esportazioni venissero denunziati 1 casi di esportazione clandestina e di concorrenza sleale. Conclude affermando che occorre per favorire la nostra esportazione intensificare i nostri rapporti culturali con 1 paesi nei quali i nostri prodotti possono trovare largo collocamento, come nell'America latina: in un recente viaggio In Argentina ha potuto constatare che è stato ormai compreso, lo spirito che ha diretto e che guida la Rivoluzione fascista. (Vivi applausi, congratulaz.). PEVERELLI ricorda l'insegnamento Ispirato al più alto patriottismo da Maffeo Pantaleoni (Approvo:font) il quale ammoniva di non essere improvvisatori discutendo in materia economica e finanziaria. Seguendo questo insegnamento, l'oratore fa alcune considerazioni sul nostro sistema tributario in base alla esperienza che ha potuto fare quale presidente della commissione di prima istanza a Milano. Ritiene urgente che si provveda a migliorare le condizioni dei funzionari se si vuole che il servizio tributario proceda come è lecito attendersi. Occorre poi riorganizzare gli uffici distrettuali e le Commissioni di prima istanza, in modo che il contribuente abbia In maggiori garanzie di equità. Conclude affermando che soltanto con una tale riorganizzazione si potrà ottenere quella giustizia tributaria che è nei desideri del Paese e nei'propositi del Regime. {Vivi applausi, congratulazioni). L'accertamento dei redditi FERRACl.M osserva che, secondo la relazione, i redditi di R. M. superano i 3 miliardi per l'esercizio futuro, con un aumento notevole su quello passato. Ritiene giusto che si combattano le evasioni e che contro gli evasori si applichino le disposizioni dell'ultima legge. In pratica però devesi tener presente che nella categoria B non vi è più oggi possibilità di evasione. Piuttosto, a proposito di tassazioni, non bisogna dimenticare che la crisi industriale e agricola rende improba-, bile .che.il gettito della, .categoria B' si possa ottenere nella misura''che %. preventivata. Si può prevedere che il fisco spiegherà una forte azione per ottenere -il gettito previsto, ma si deve por mente al danno che ne potrebbe derivare. Richiama pertanto l'attenzione del Governo sui sistemi invalsi per la determinazione del reddito nella maggior parte degli uffici fiscali, i quali tendono continuamente ad aumentare gli accertamenti, senza rendere note al contribuente le ragioni di tale aumento e talora anche quando invece è notorio che i redditi stessi sono diminuiti L'oratore ritiene che potrebbe sostituirsi all'imposta di R. M., categoria B, una tassa sulla cifra degli affari, e combatte le obbiezioni di natura giuridica che sono state mosse a tale proposito, di cui illustra tutti i vantaggi, rilevando del resto che in pratica essa funziona già, poiché l'accertamento attuale non fa che prendere in considerazione la cifra globale degli affari. Ritiene che la cooperazione delle organizzazioni sindacali nell'accertamento dei redditi delle aziende industriali, dovrebbe accompagnare l'opera del fisco dall'inizio alla definizione degli accertamenti. (Approvazioni). Confida che il Governo fascista vorrà prendere in esame questo importante problema, ed è sicuro che esso saprà risolverlo, come è suo costume, con il saggio contemperamento degli interessi singoli e dell'interesse supremo dello Stato e del suo avvenire (Vivi applausi e congratulazioni). Non essendovi altri oratori iscritti, il PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale. La seduta è tolta alle 19,25. Nella seduta di domani il Ministro Mosconi pronunzierà l'atteso discorso. Quindi verrà votato il bilancio del Ministero delle Finanze e lo stato di previsione dell'entrata per l'esercizio finanziario 1930-'31.

Persone citate: De Bono, De Stefani, Del Bufalo, Duce, Gazzera, Maffeo Pantaleoni, Mosconi, Rosboch

Luoghi citati: America, Italia, Milano, Pesaro, Roma