Le confessioni del "mostro,, di Düsseldorf

Le confessioni del "mostro,, di Düsseldorf Le confessioni del "mostro,, di Düsseldorf . - ^ tili trentennio di delitti: truffe, Scassinamene, ass aSSinii »• UH SOpraiUOgOdecisivo - Nuove violenze messe in luce - «Ero alfa vigilia di un altro fatto » ' Dusseldorf, 27, notte. Col procedere degli interrogatori, e con i risultati della perizia calligrafica che ha accertato essere di mano dei Kilrten le nòte lettere nelle Quali m davano particolari degli assassina, anche t'ultima possibilità di dubbio, nutrita Uno all'ultimo istante dagli sceltici di professione, - è ormai svanita. Peter Kilrten è fi « mostro » ricercato. E mal questo appellativo è stato in vetità adoperato più. a buon •diritto e con maggiore realtà, ampiezza, intensità di significalo, di ora. Non solo KUrien si confessa autore e le prove finora raggiunte confermano le sue confessioni — di tutti i misfatti che hanno reso per circa due anni cosi tristamente celebre l'opera tua prima ancora che il suo nome, ma egli comincia., adesso anche a. confessare cinicamente tutta una serie di altri delitti « di violente, finora sconosciuti, o che non venivano finora addebitati alle spalle del • mostro • ricercato. Il primo assassinio Per cominciare, durante ti suo 'ittimo interrogatorio, egli ha conlessato il suo primo delitto di trent'anni fa, per cui non ebbe a scontare nessuna Pena. Aveva allora 17 anni. Egli racconta di avere a quell'età strangolalo a Dusseldorf stessa, nel bosco di Grafemberg, una prostituta. Il bosco di Gratemberg, nel quale appunto or sono quindici giorni egli ha anche commesso la violenza sulla ragazza che gli e stata fatale, e stato, dunque II principio e la Une della sua lunga carriera^ delittuosa. Non si conoscono anc< ra i particolari Ai questo delitto, del quale nella pubblica opinion* anche Ur ricordo è perduto; e la polizia inizia subito oli atti e le ricerche per il suo accertamento. Dopo quel delitto, la carriera sanguinarla del « mostro > subì una lunga stasi: in tutto questo tempo egli si e dedicato ad un altro genere di delitti, a delitti, cioè, contro la prò prietà, l quali gli davano da vivere. Truffe, scassinamcnli, furti di ogni genere, per t quali in complesso egli ha passato, a più riprese, oltre quìndici anni in prigione. E sono stali appunto anche questi quindici anni di segregazione dalla società umana, che, naturalmente, hanno trattenuto per tanto tempo lo sviluppo della sua attività sanguinarla. L'attività ladresca del resto degli altri quindici anni passati in liberti iti lutto questo tempo, non ha mancato di essere inframmezzata da una serte di altre violenze sulle persone, specialmente dt sesso femminile, per quanto non siano andate a finire nel sangue, e non abbiano avuto come epilogo la prigione. Circa due anni or sono la serie delle violenze sulle persone si cominciava già ad accentuare e ad avere II sopravvento sulla serie del delitti contro la proprietà, e ad aprire la nuova serie è stato un altro delitto, anch'esso finora ignorato, e di cui dà, notizia ora l'assassino stesso nei suoi interrogatori. Il povero bimbo di Esteri Il Kùrten confessa che una notte di due anni or sono egli penetrò per mezzo di scassinamene, in un'osteria di Essen per rubare. Tutto andava benissimo: egli stava mettendo le mani alla cassa, quando un rumore lo fermò ed egli vide disegnarsi nell'ombra la figura di un bambino, di circa nove anni, che, destato dal rumore, si era alzato e scendeva nell'osteria. Senza esitare il • mostro > si lanciò'sul ragazzo, e prima che egli potesse emettere anche il menomo grido, lo ghermì e gli segò la gola Poi silenzio. Kilrten continuò indisturbato la sua ladresca impresa di impadronirsi della cassa, e usci quindi sulla strada. Egli stesso racconta che, per questo delitto, fu allóra arrestato, ma non — per fortuna — condannato, uno zio del ragazzo che proprio in quel giorni era tornato dall'America. Questo delitto di Essen, cu cui la polizia ha immediatamente incomin ciato le indagini, mettendosi in rap porti con la polizia locale, tiene dunque un po' della prima serie dei delitti contro la proprietà, ed un po della seccnda dei delitti di sangue, ed è come il passaggio dall'una all'altra fase della trista vita del • mostro >. Comincia dopo, la seconda serie vera e propria del delitti caratteristici del EctfitpppdCeDpftcssnlsmtvpdCsess1is « mostro • che lo hanno reso celebre. Essa si è iniziata il 9 febbraio 1929, con l'assasssinio della bambina di gito anni, Rosa Olhltger. Egli racconta freddamente questo delitto, net suol interrogatori, e ne dà i più importanti particolari che precisano la sua colpevolezza. Il* t moètro • attrasse a sé, presso il famoso muro deserto di Pappendei, la vittima designata, lasciandola pòi II massacrala a pugnalate. Compiuto il delitto — egli racconta — era sera tardi, e se ne tornò a casa. Dormì. L'Indomani mattina, non sa perchè, un po' per il folle pensièro dt far scomparire le tracce del suo dtlltto, un po' per l'attrazione misteriosa, che sentiva versò di esso ed il luogo stèsso dove l'aveva compiuto, fornitosi di una bottiglia di petrolio ohe teneva presto, di sè in casa, egli ente l'ardire di tornare sul luogo tremendo, per compiere del tutto la sua tiragt. \on c'era ancora nessuno. Era un luogo quasi sempre solitario. C'era sempre II, immota e dissanguata, la misera spoglia. Egli la cosparse di petrolio e la diede alle fiamme, dileguandosi, indt, in fretta. Segui subito dopo II gettito sul portiere Scheer, un invalido di guerra, Impiegato in un palazzo II vicino, davanti al quale il Kilrten era dovuto passare traendo per mano con sè la bambina. Scheer — racconta Kùrten — era già dn tempo una sua conoscenza. Per Caso il portiere lo avevo visto. Kùrten temeva quindi che finisse per denunziarlo, poiché l'assassinio della bambina già menava i/rande scalpore, n terrore della denunzia l'ossessionava. Per quattro giorni di .seguito egli spiò l'occasione di incontrare da solo a solo l'ignaro testimone predestinato. II. quarto giorno flnalmtnte; il 13 di febbraio, egli, una sera tardi, incontrò nei pressi del palazzo il disgraziato portiere, gli tu addosso e lo freddò a pugnalate. La pugnalale all'invalido di guerra Continua la serie dei delitti di cui negli Interrogatori di questi giorni è già 3tata accertata minutamente la en, \n base non soltanto alle sue generiche confessio ni, ma a particolari precisi che egli stesso dà, e che costituiscono di per se stessi inconfutabili prove. L'interrogatorio passa al doppio delitto del 25 agosto del 1929, che spinse alla esasperazione e al terrore la popolazione di Dusseldorf- furono soppresse insieme due bambine, la cinquenne Gertrude Hamachan e la tredicenne Luisa Lenzen. Il Kùrten racconta freddamente come consumò il delitto raccapricciante: incontrò le due bambine che si aggiravano nella fiera e le invitò coi solili allettamenti a recarsi con lui. conducendole poco fuori della città. Poi mandò indietro la più grande a comprare delle sigarette per rimanere solo con la più piccola, che poco dopo era già strangolata. Ritornata intanto la più grande con le sigarette, poco dopo anch' essa cadeva uccisa dal ■ mostro ». 71 7 novembre 1929 è stata la volta della piccola Gertrude Albermann, di cinque anni. Kùrten dichiara che la uccise con un paio di forbici. L'ooolaiono • Il seppellimento dalla eamarlara L'ultimo caso contestato all'assassino negli ultimi due interrogatori è quello famoso e complicato della cameriera Maria Hahn, quella il cui cadavere egli seppellì, rivelando poi per lettera il luogo del seppellimento, rivelando anzi addirittura l'assassinio stesso, di cui fino a quel momento non ti era avuta notizia. Egli racconta che con questa ragazza aveva avuto ripetuti appuntamenti. L'ultimo fu quello dell'W agosto, giorno della festa della Costituzione, nel caffè del mulino di Stintermuhle, ove si attardarono sino a sera. Sulla via del ritorno in città egli la ocndusse in un cespuglio, dove la. strangolò, Racconta poi che, compiuto il delitto, lasciò sul posto il cadavere e andò a-casa a dormire. Il giorno seguente pensò di. far scomparire il cadavere. SI procurò una pala e si recò al campo di Mappendel, Il scavò una fossa profonda due metri; aspettò poi l'imbrunire, ritornò nel cespuglio dove giaceva la vittima e se la caricò sulle spalle. La distanza da percorrere em considerevole ed egli ebbe l'audacia di percorrerla col macabro lardello. Ar¬ rivato alla tossa, gettò dentro il cada vére e lo eoprl di terra. La pala poi la nascose presso un fìtto cespuglio che sporgeva sulla riva di un ruscello vicino. svp,„ Dnlt,4„ ,h- i,„mi- B»ndLa Polizia, che aveva trovalo nel granaio della casa dove il Kùrten a6i.ltava. una pala, e l'aveva sequestrata.supponendo in essa questo corpo del;reato contestò al Kùrten la cosa. Vo - etili risponde, - la pala che fio adoperata non è quella, l'ho la-' sciata, come ho detto, in quel cespuglio: se mi ci portate, sarei ancora capace di ritrovarla ». • Condotto sul luogo infatti oggi stesto, ha precisatntnte ritrovato la pala nel cespuglio, il giùdice gli àomm4à\ma wntodó cosi speciale, seppellendola Cloe in una tossa protonda e con ca- ratleri coti definitivi. Kitrten' risponde che, essendo egli stato visto al molino di Stintermuhle Quella sera stessa, egli pensò che era necessario che il delitto non tosse scoperto sùbito. E Quindi decise il profondo seppelllmen- to. che escludevi d possibilità di un pronto ritrovamento del cadavere. Nessun dubbio b pli possibile ;Con questo caso, sono esauriti l de- ni» fino ad ora contestati allattassi- ■no e descritti ita lui con tali panico-1 fari che non e possibile più ommet-ltote dubbi. , ! -«I seri* « .«SwT^iS» Zisene di aggressioni e di Violenze Che ■egll ora rivela per la prima volta, 0 lei cui titttime vengono soltanto ora a de-! nunilare da se tiesse il danno patito ' nr..... x.... 7 •* »u'*'to TJl^e ? Z!ima vti.i5 ,ncùrìa vrecl- samente tutti i particolari dei tatti. ■Pretentatagu oggi una donna, certa Dorrier, a cui egli usò violenza per gettarla poi nel fiume Dùssel, l'ha riconosciuta subito dicendole: « Ah! lei è la donna che quella volta è rimasta bagnala... •. Della serie numerosissima di violene, di cui ora egli dà per la prima voi- me che fino ad ora hanno creduto be-\nLt UlteT\e U, CTta' in un COmu meato, a presentarsi. 'A questo proposito citiamo solo due episodi che il Kùrten racconta: uria sera egli era uscito per una via de- serta con una ragazza che aveva de-.stinata alla morte. Aveva già disposto il luco preciso verso il quale tonfa !cT'tà ^™Ì\^r ÌnSÌe,"C contro una figura di donna: era la moglie del Kùrten. Essa si fermò e disse alla ragazza: • Quell'uomo, signorina, è ammogliato e precisamente con me ». La ragazza fuggi. 'L'ha scampata bella, quella!', commenta il. Kùrten. ,Un'altra ragazza, un'altra sera. Va- vetta già afferrata per la gola, ma essa si era dlv.inr.oìata ed em riuscita a sfuggirgli rifugiandosi nelle vici- nan*e presso nr gruppo di canottieri 'che là «Irina a-Jevnio issato » «a» cne ut vicino avevano usalo una ten-,da. Il bruto, rapido e quatto, riuscì od allontanarsi. Parche ucoWava Circa il movente profondo e preminente dei suoi delitti, egli dice che molte volte voleva « semplicemente sfogarsi •. ■ Avevo — dice — necessità di far sangue. Altre vòlte erano altri motivi. Ora, per esemplo, la Polizia mi ha arrestato in tempo: ero alla vigilia sicuramente di un altro fatto: la cosa montava ed era ormai sicura e inevitabile ». Quanto a pentimenti nega di averne avuti. Circa la moglie, del Kilrten, sono stati, a quanto pare, troppo prematuri i certificali, dt buona condotta prodigatile nel primo momento dai giornali sui giudizi delle sue vicine di casa. Con le mogli del « móstri », sembra, bisogna andar cauti. Oggi, quando l'assassino è stato portato in automobile al sopraluogo per il ritrovamento della pala che gli era servita pel seppellimento della Hahn, la folla ha riconosciuto l'automobile della polizia e l'assassino e, come d'incanto, s'è lanciata contro, di lui con grida di furore, colpendolo più volte con dei bastoni. La Polizia ha dovuto Intervenire. Il corpo di ■ guardia del presidio di Polizia ha dovuto ■ estere grandemente rinforzato

Persone citate: Hahn, Luisa Lenzen, Maria Hahn, Peter Kilrten, Scheer

Luoghi citati: America, Düsseldorf