L'allarme in Inghilterra per ia drammatica situazione operaia

L'allarme in Inghilterra per ia drammatica situazione operaia L'allarme in Inghilterra per ia drammatica situazione operaia pL'esercito dei disoccupai' s'accresce di nuove falangi - La crisi nel Gabinetto laburista dopo il clamoroso gesto di .Vlosley - Il probabile ritiro di Thomas • Voci di dimissioni di MacDonald ■ 1 conservatori pronti a dar battaglia d 21 tt il ld Londra, 21* putte. |Le diuiissioni di Mosley dalia ca- rica di uunteiiitit dei Uucuio del Lancasiure, che occupuxa con rango di membro del Gabinetto laburista, creano una situazione di estrema gravità per il Governo, non perchè .Mosiey occupasse una posizione ami-*nenie nel Gabinetto o, meno ancora, perchè avesse un largo seguito nel partito, ma perchè le sue dimissioni accentuano in modo clamoroso l'in-'successo della politica governativa in materia di disoccupazione, e si. producono per giunta in un momea-lto In cui una lieve crepa nella già'poco solida compagine del laburismo; al- potere può determinare eventi po- litici di una portata insospettata. Senza voler fare dell allarmismo, I si può dire, con la quasi certezza di non ingannarsi, clic le dimissioni di:dMosley segnano il termine di un pe- ' riodo di azione o di inazione e im- pongono ai Governo, dato che esso qvoglia porre un argine solido al di-llagare delle accuse che t;li vengono ; qmosse principalmente dalla sua mag gioranza, un orientamento del tutto nuovo nei riguardi della sua politica industriale. MacDonald, infatti, ha vinto le elezioni in buona parte grazie alla inattività dei conservatori e. ai loro errori, ma in buona parte anche grazie al categorico impegno assunto dal laburismo di sanare le piaghe della disoccupazione. Il laburismo è al potere da dieci mesi e il numero di operai senza lavoro è aumentato in questo periodo nientemeno che di seicentomila, cosicché, all'inizio di questa tormentatissima settimana politica, la cifra degli operai senzu lavoro in Inghilterra (cifra ufficiale, non si dimentichi, la quale non tien conto dei disoccupati non registrati) è di un milione e 729 mila operai, e cioè il più alto livello che si sia raggiunto in Inghilterra nel dopoguerra L'allarme nel paese Non vi è quindi da stupirsi che di fronte a questa situazione, il paese non solo dia segni di impazienza, ma. manifesti seri allarmi. E' tutta colpa del laburismo? Evidentemente Thomas, il più insopportabilmente facondo oratore del Governo, riponendo nel suo cassetto il suo ottimismo impenitente ormai troppo fuori di moda, taglia lo ali al suo estro oratorio, e, in tono alquanto dimesso, si giustifica dinanzi al Parlamento e al Paese, citando con buona ragione le cifre della disoccupazione in aumento in quasi tutte le grandi nazioni industriali, ricordando e illustrando là grave crisi economica di cui soffrono indistintamente tutti i paesi. Ma egli convinco senza dubbio i tecnici e gli specialisti in questioni economiche, ma lascia scettica e più irritata che mai la gran massa della popolazione. Non gli si può rimproverare, e nessuno tra i suoi critici più serii gli rimprovera, la stasi che sta attraversando l'industria nazionale, ma è difficile non rimproverargli l'ottimismo basato sulla demagogia più frusta, di cui egli ha dato prova finora, e la sua incapacità manifestata nell'affranta, re senza idee precise e senza traccia di progetti lungimiranti quel problema che egli e i suoi colleghi di Governo avevano promesso alla massa non di risolvere del tutto, ma certo di avviare verso una soddisfacente soluzione. MacDonald, persuaso, a ragione, che la prova del fuoco del Governo è la disoccupazione, pose dieci mesi or sono Thomas alla testa di uno speciale dipartimento con la missione di occuparsi esclusivamente di questo ansioso problema. Poco dopo a fianco di Thomas egli poneva il suo intimo amico Mosley e i due vecchi e abili parlamentari Eansbury c Johnton. Il quadrumvirato, liberato da ogni altra fatica di Governo, intraprendeva lo studio del problema, ina in luogo di concertare tutto un piano di misure o di riforme miranti ad arginare, magari in via provvisoria, il dilagare del- male, si trovava nell'impossibilità assoluta di giungere a una visione esatta delle cause di esso. Sorgeva cosi pian piano una scissione, culminata, nella decisione presa dai collaboratori di Thomas di sottoporre al Gabinetto un loro proprio si stema di misure arginatrici e risanatrici in aperto contrasto con le vedute, o meglio coi preconcetti, del loro capo diretto, il ministro Thomas. Il dissenso dura ormai da circa, sei mesi e le. cose sarebbero certamente andate innanzi come prima, se il costante aumento del numero dei disoccupati non avesse accentua fo la minaccia di scissione in seno alla maggioranza governativa L'atteggiamento dei conservatori Nel frattempo Baidwin e Lloyd George pare siano persuasi che il momento ansiosamente atteso, di infliggere una sconfitta decisiva al Governò, è già giunto. Conservatori e liberali, infatti, non sono stati cosi stolti da rovesciare il Governo in un momento in cui godeva di una' popolarità enorme, giustamente, acquisita grazie ai successi ottenuti nel campo della politica estera, successi non sensazionali ma indubbiamente degni della riconoscenza pubblica; ma hanno atteso, a attendono oggi più che mai, che gli eventi stessi e non le piccole manovre e gli oscuri complotti d: corridoio creassero nel Paese quella delusione profonda e quel generalizzato malcontento per il laburismo che solo al momento presente s>i possono registrare. Questa situazione offre a Baidwin la possibilità di un ritorno in forza al potere. Per i conservatori il momento è più propizio adesso che in passato, e forse più propizio di quanto sarà in un avvenire immediato per dare battaglia a fondo a) laburismo. Beeverbrook e il suo compagno Rothemere riprendono infatti l'offensiva contro Baidwin. L'accordo stabilitosi fra il banditore della crociata pei il libero scambio entro l'Impero e QddmoLngsgidgsppdcicVaK»vsgiaudgdasiOulmmmsntddddscgszmhdnBdccsdzl . |il u leader » del conservatorismo, è .t stato di breve durata. Beevernrookla si accorge ora di essere stato turlu- a pinato e dichiara nel corso d, una campagna di propaganda per le sue c idee che sta conducendo con un inverosimile runioreggiamento di *grancassa attraverso il Paese, die c Baidwin deve rinunziare aLl'idea di indire il « referendum » per sta- bili re se le masse operaie accettino.a'dazi sui oibi o le materie di prove-: rtienza straniera. Se egli non ri-i . nunciierà a questo « referendum » lla guerra contro il conservatorismo \ 'sa.ra ripresa a fondo e senza qua*- 'd; tiene* L'offensiva di Beeverbroock inadi rimane piena di minacce e il mal contento contro Baidwin si accen tua al tempo stesso in molti am binati conservatori, ove il « virus » di Beeverbroock sta penetrando con effetti epidemici. Le falangi baldwi mane cominciano a dar segni di in quietudine e chiedono che si ricorra senza indugio a un diversivo qualsiasi pel' mantenere intatta la., ccompagine del conservatorismo. I qQuale migliore diversivo di quello tgdelle elezioni generali? Tutte queste velleità di battaglia, determinate dalla tensione esisten- ete netll'ambiente politico e fra lei masse operaie, si manifestano per;"ora in un appallo rivolto dalia mi noranza estroaffiista dal laburismo contro il Governo di MacDonald. Le dimissioni di Mosley verranno con quasi certezza prese a pretesto da MacDonald per procedere a un rimpasto d'urgeuiza del suo Gabi- nnetto. Le stesso organo ufficiale del-laburismo, il « Daiìy Herald», pico- nosce oggi che le dimissioni di Mos-'dley sono « un evento di massima fimportanza che può avere conse- cguenze di portata immensa ... Que- csta. constatazione è già abbastanza qgrave da parte di un organo go- piTt^'niTìi 6JSS?£f #£?ftì? ddal fatto che il giornale, ui un lun- „go e tortuoso commento editoriale asulla situazione politica, sembra sprendere posizione in favore di tMosley contro Thomas e contro la tpolitica del Governo in materia di ddisoccupazione. E' evidente quindi sche il Governo non può ormai più oignorare il vento che sta soffiando I con furia quasi di tempesta fra le pmasse elettorali. jeìtVivissima agitazione alla Camera g... „ . . pAlla Camera, ove regnano oggi nagitazione e nervosismo vivissimi, si tKS^W^JSJM^i?^? n»^^eurifdef^àJ^ della Corona e perfino si parla di fdimissioni di MacDonald. il quale fverrebbe sostituito da Henderson. sTutte queste sono chiacchiere di cor-iridoio. MacDonald non si dimetterà. mAvrà luogo senza dubbio qualche vspostamento di uomini e di portalo- ; Bgli e le cose continueranno a tirare pinnanzi ancora per qualche mese, joa meno che Mosley non alimenti con | una mossa imprudente la fiamma edel malcontento nella -stessa mag- ggiorànza governativa e non offra ndello fascine da gettare sul fuoco tai gruppi dell'opposizione. I Molti dubbi e molte Inquietudlnt1 nsi nutrono sull' azione che Mosley vintraprenderà nei prossimi giorni. aOggi, alla Camera dei Comuni, egli osi è accontentato di leggere là ldtera da lui inviata a MacDonald per comunicargli le dimissioni, e. di informare il suo uditorio che còglierà una prossima occasione per definire la sua posizione di fronte al problema industriale. Mosley afferma di ritenere incompatibile col suo ono re il rimanere membro del Governo, ma intende tuttavia rimanere un membro leale del Partito laburista Mosley passa all'attacco Nella riunione poi del gruppo parlamentare laburista. Mosley ha suscitato una profonda sorpresa annunziando che intendeva presentare alla Camera una mozione di censura, alla, politica governativa in materia dl disoccupazione. L'annuncio di questa esplicita adesione alle vedute della minoranza estremista ha destato costernazione fra i membri del gruppo parlamentare. Henderson, che presiedeva la riunione, dicesi abbia fatto notare a Mosley la gravità della sua mossa e abbia persuaso i membri del gruppo di pazientare e di dar tempo a MacDonald e a Thomas di esaminare con calma l'attuale situazione. Un comunicato ufficiale, diramato in serata, dice che sir Oswald Mosley ha fatto una dichiarazione sulle cause delle sue dimissioni ed è stato deciso di convocare una speciale riunione di Gabinetto per domani sera per esaminare il problema della disoccupazione. Un indizio di una passibile offensiva a fondo del conservatorismo contro il Gabinetto si riscontra nelT improvvisa decisione presa da Baidwin di patrocinare la mozione contro la ratifica del patto navale di Londra, mozione che egli aveva finora rifiutato di firmare. Stamane <rli informatori politici dei giornali conservatori annunziavano, infatti, che Baidwin si era categoricamente opposto a che la mozione fosse, presentata e discussa in Parlamento, mai poi lasciava ai firmatari di essa piena libertà d'azione senza che con ciò fosse investita in alcun modo la responsabilità dell'opposizione. Stasera, per contro, si apprende che dopo un lunsto colloquio avvenuto os«i fra Baidwin- e i mageiori esponenti del gruppo parlamentare, è stato deciso che la mozione sarà sottoposta alla Camera con le firme dii Baidwin. Chamber"a'n. Churchill e altri tre membri SNctzpnKttctmtvmfozpcftinfluenti deli opnosì'ione conserva- qtrlcè, i ouali tutti fino a ieri 6era avevano rifiutato di apporre la fìr-i6ma alla mozione che respinge la riarte terza de! patto navale, ossìa l'accordo tripartito anglo-americanogiapponese. r. p. tc

Luoghi citati: Inghilterra, Londra