La crisi del teatro lirico

La crisi del teatro lirico La crisi del teatro lirico alla eproemidel Assemblea del collocamento Sindacato corale tutela degli interessi di categoria, non ci può impedire di rilevare che non Nel salone delle adunanze al piano terreno del palazzo di corso Galileo ferrari*, si e tenuta ieri mattina alle tu J assemblea annuale della Sezione provinciale dei corali, dipendente dal sindacato nazionale. Sono intervenuti quasi t,ut*i gh inscritti, dei quali, tolte poche eccezioni, non mancavano che quelli trattenuti altrove da impegni contrarilaM. Una nota gentile ha portato nella sala il numeroso gruppo delle coriste; e il fatto che si trattasse di una assemblea sindacale, cioè di tutela degli ' poche di esse erano assai graziose. Le tariffe del « Regio » Alla riunione avrebbe dovuto partecipare anche l'on. Malusardi, ma al1 ultimo momento egli ha dovuto rinunciarvi per recarsi a Gassino, dove la sua presenza era richiesta da una vertenza di lavoro in cotso di definizione. In vece sua ha presieduto la riunione il vice segretario generale del1 Unione dei Sindacati Fascisti della Industria, Mario Scolari, assistito dal tesoriere dott. Capponi, L'assemblea è riuscita vivace soprat *Sttp a causa della crii generale del tSàtro lirico iti rappòrto colle possibilità di collocamento. Essa sì è iniziata con la relazione morale letta dal Segretario provinciale. Filippo Mario Bonino, il quale, dopo alcune considerazioni generali, passando in rassegna il lavoro compiuto ed i risultati conseguiti ed accennando alla crisi anzidetta, ha affermato che i datori di lavoio chiedono riduzioni di tariffe, facilitazioni di prove ed arrivano persino a discutere se -il riposo settimanale si debba ancora pagare, ed allorquando il riposo non è concesso vorrebbero che il riscatto fosse ricompensato con paga semplice. Egli dice che la sezione ha tenacemente difeso quanto è stabilito nel contratto nazionale, non solo per ciò 'che riguarda il riposo, ma anche per la questione delle cosidette partitine e per le comparse. lliferendosi alle tariffe' del Teatro Regio, il relatore dichiara che se vi è stata una riduzione da lire 26.73 a lire 24. ciò è avvenuto in obbedienza all'invito del Governo allorchè esso suggerì di ridurre gli stipendi e le paghe del dieci per cento. Osserva però che la massa corale effettiva, la quale neirìi anni precedenti alla stagione 1926-27 era di settaiHadue elementi, da quella data venne portata ad ottanta; ora la sezione non avrebbe Probabilmente difficoltà ad ottenere dalla direzione del Pegio di portare la p.ipa media a lire 26, purché però si ritornasse al numero di set tanta due elementi, e fra questa soluzione e quella che aumenta con un leggero sacrificio sulla paga il numero dei coristi, crede non vi fosse da esitare. Contro il film sonoro Intonila poi che in questi giorni è stato stipulato un contratto col CinePalazzo, il quale per i dodici coristi che attualmente cantano in quel ritrovo, ha accettata la paga globale di lire 500 giornaliere, pari a L. 41.65 individuali. La direzione ha fatto presente ch« i programmi attuali e con quelli per l'avvenire intende insistere nell'esperimento di valorizzazione italiana pr dimosotrare quale differenza passi tra il film sonoro d'importazione estera e- l'esecuzione orchestrale vocale. Il Sindacato non può esprimere al riguardo che la propria viva, soddisfazióne, perchè in tal modo oltre all'aver assicurato ai soci un notevolissimo cespite di entrata, avrà anch'esso cooperato alla lotta contro il film sonoro. A proposito della crisi rileva che essa è assai più accentuata in altre città come Milano e Genova, dove le paghe f-ono bensì leggermente superiori nei teatri principali, ina con tali gravami da annullare il piccolo beneficio. Si compiace che l'inverno scorso alcuni soci del Sindacato siano st.a.ii confermati nella scrittura per l'Olanda; quelli del Cile partiranno nel prossimo luglio e si spera pure quest'anno si possano concludere contratti per il Brasile ed altre Nazioni. Quanto a. Torino, in totale eì sono conclusi undici contratti, mentre in provincia le prestazioni furono complessivamente dicioito. Dice inoltre che di ritorno dal suo recente viaggio in Francia ha creduto suo dovere di portare il saluto del Sindacato ai soci che cantano da. parecchi anni a Monte Carlo. Illustra successivamente quanto è stato fatto per il collocamento, am moriondo che Pauto-offerta è vietata ed è maggiormente deplorevole formare riste di nomi all'insaputa del Sindacato come è avvenuto per un teatro di Torino. Circa la gestione am minisi rati va dichiara che, avuto in consegna a fine del 1926 un capitale di lire 150.530,10, questo al 31 dicembre 1929 è salito a Hre 221.904,65 con un attivo complessivo di lire 71.374.55 « Questo risultato, dice, permette di bene auspicare pei- il nostro mutualismo ». E' crtroErlioso di poter affermare che in tema di previdenza sociale la sezione di Torino è all'avanguardia su tutte te altre d'Italia. Durante il triennio si sono pagate complessivamente più di 27.000 lire per sussidi di malattia, di pensioni, sussidi straor¬ PvvnacatmvJfsdrsPcdJsrmpvMBcvpcrnanenrmnzsetenfllzpdinndrqMsvscMiniFTFrdltHiddRTgMrbmhfnspfplTcnsCrlledvcfinpctvZlCdnCv dinari e decessi. I pensionali da sei sono saliti a venti: tra questi figurano Pure due donne. Dopo un accenno all'attività dopolavoristica esplicatasi attraverso maniJestazoomi artistiche e sportive, avviandosi alla conclusione il Segretario nei Sindacato ricambia a nome della assemblea il saluto più caloroso al comm. Me] eh io ri. segretario nazionale aeu-a Federazione dei Sindacati del teatro, ed al comm. Polverosi, commissario del Sindacato del Corali; invia pure un pensiero'grato all'on. MaJljsardi e con un omaggio rispettoso fi Duce chiude, fra vivi applausi la sua relazione. L'assemblea rinviata A nome dei revisori del conti, uno di questi, Pierangeii, dà lettura della relazione finanziaria, rilevando la scrupolosità della gestione.. E' egli Pure applaudito. Su proposta del socio Ceresa l'assemblea decide di scindere le due relazioni, ed approvata alJ unanimità quella finanziaria, si passa alla discussione della relazione morale. La discussione verte essenzialmente sul collocamento ed 1 soci che prendono la parola" sonò" diversi:' G6-' vane, Ramibaudi, Lamberti, Mantica. Martinengo e le signore De Nicolò e De Bernardi. Essi espongono casi singoli, chiedendo spiegazioni. Il socio Pozzi vuol sapere che ne è stato della Cooperativa del Teatro Vittorio, ed il socio Celesia, della Cooperativa stessa, risponde che gli amministratori nulla nonno da rimproverarsi, e poiché non ammette che si facciano mormorazioni giustificate, invoca una inchiesta esauriente su tutto il loro operato. A questo punto il segretario Bonino dovrebbe riprendere la parola per rispondere a quanto è stato rilevato; ma poiché è ormai passato mezzogiorno, propone di rinviare la continuazione .dell'assemblea a domenica prossima, alle ore 10. Cosi resta convenuto ed il presidente Scolari dichiara sciolta la riunione.

Luoghi citati: Brasile, Cile, Francia, Genova, Italia, Milano, Olanda, Torino