Mussolini in mezzo al popolo della Maremma

Mussolini in mezzo al popolo della Maremma Mussolini in mezzo al popolo della Maremma Spettacolo superbo e indimenticàbile - La promessa del Duce ai lavoratori acclamanti: « Fra cinque o dieci anni tutta la vostra provincia deve essere solcata da strade : centinaia di case devono sorgere e sorgeranno» Grosseto, 10, notte. Lai Maremma ha offerto, stamane, al Duce ,lo spettacolo superbo, grandioso e indimenticabile, di tutto il suo popolo adunato nelle vie di Grosseto, raccolto intorno a cento labari e migliala di gagliardetti, fremente di entusiasmo schietto, appassionato, che è esploso irrefrenabile quando la maschia figura dall'animatore prodigioso .dell'Italia .•fascista è apparsa sul balcone del Palazzo del Governo. Allora questo popolo di rudi lavoratori della terra, venuti stanotte dàlie più.lontane plaghe «fella Maremma, h» levato in alto, nel sote, .1 supi gagliardetti, e ha lanciato un grldo^olo. immenso, nel quale era contenuta, tutta la sua passione, tutto il fio entusiasmo, tutta la sua immensa riconoscenza- per l'Uòmo e per il Regime. : ; L'immensa fiumana L'adunata di questa immensa fiumana di .popolo si è compiuta stamane all'alba," perchè stanotte in .Maremma non, si è dormito. In tutti 1 paesi, dai centri .maggiori al più minuscoli .borghi ;d,ejrAmia.ia, dalle dieci a mezzanotte sono ' squillate le trombe delle adunate. Del cortei si sono formati ovangile, .hanno invaso le piccole e silenziose stazioni della provincia, sono stati inghiottiti dai quindici convogli ferroviari organizzati per il trasporto a'Grosseto di questa enorme massa di gerite. Ma 1 treni'non erano sufficienti, e si è dovuto provvedere alla re cuisizione di tutti gli automezzi disponibili. Cosi nella notte canti di giovinezza e rombi di motori e grida di gioia, e squilli di trombe si sono alternati e rincorsi per questa, immensa pianura, che. sembrava, animata da un nuovo possente soffio di vita. All'alba, un'al bs. che ci ha recato dopo tanti giorni di rigori autunnali il miracolo della primavera, la grande adunala era compiuta. Da tre giorni, da quando cioè -l'attesa si è fatta certezza, tutta la' Maremma aspettava con impazienza ernesto giorno. Grosseto, l'etnisca e giovanissima citta, -n<m è mai apparsa come starna ne! luminosa e splendente. I drappi ■tricolori che palpitano al sole del tepido maggio danno alla città aldobramisse* una visione garibaldina. Fin d a leti séra questa visitine) è apparila luminosa, pia stamane essa sia veramente maestosa. Tutta la Maremma A presente a questo rito di. amore intornò alla, figura del Capo; tutta la regione,' dagli uomini della miniera a ausili del campi e del mare. S. E. Pierazzi.. li giovane, e-valoroso uomo di Governò '.che creò, animò" e anima il glorioso' fascismo maremmano, aveva dato .tutte le disposizioni che erano necessarie, a far si che la giornata riuscisse imponente. 11 prefetto Taf uri, il Segretario Federale Vecchioni, il' Podestà di Grosseto, Scaramucci, ave vano disposto che gli ordini impartiti da ; S. . E. Plerazzi venissero rigidamente osservati. 'la'città si è prontamente abbellita «/allietata di bandiere. Durante la. notte sono incominciati a giunge» dalla provincia i Fasci e le rappresentanze del Comuni, del Sindacati e delie-altre Associazioni. Migliaia e migliaia di operai sono giunti dai tre lati della provincia, mentre una teoria di autocarri e di automobili penetrava in città da ogni parte portando manipoli e. manipoli di Camicie Nere, masse imponenti di operai, innumerevo li fanfare. .,. . L'arrivo li- luogo dell'ammassamento è fissato' dalla stazione luogo il viale Mameli, il viale Pisani, la piazza Umberto I, sino dinanzi al maestoso Palazzo del Governo. Non è agevole certo enumerare tutte le rappresentanze e calcolare il numero degli intervenuti. Sono tutti i Fasci della provincia che vanno a. schierarsi di fronte al Palazzo dei Governo, ove è una. selva di gagliardetti e una barriera solidissima di Camicie Nere. Al leto della scuola normale prendono posto le madri e le vedove dei caduti In guerra, fra, uria, doppia ala di carabinieri in «Ha uniforme. La grandiosa piazza non ha mai presentato un aspetto più maestoso. Sono schiere, sono legioni .frementi di impazienza. La Milizia Nazionale della 98.a Legione, al comando del console Amalfitano, ha tirato i ..cordoni, ma a stento riesce a trattenere la folla che si è fatta vera fiumana. Nuovi reparti giungono a prèndere posto al centro della piazza mentre 11 popolo Ingrossa sempre più negli spazi laterali. Viale Pisani presenta un aspetto quanto mai pitto resco. Per tutto il viale fino all'im becco del viale Mameli sono schierati gli Avanguardisti della 126.a Legione, «nielli della 131.a. quelli della IK.a. . Oltre agli Avanguardisti, che «iono fieri e marziali come dai veterani, stanno le rappresentanze della provincia. Vi sono utti i Comuni, i Sin.daog-ti dell'industria, dell'agricoltura e del commercio, il Sindacata dei trasporti, l'Associazione dei ferrovieri fascisti, quella dei postelegrafonici. l'Associazione nazionale combattenti, numerosissime filarmoniche che Intercalano inni patriottici ai canti degli squadristi e delle Camicie Nere, le Associazioni sportive, quelle dì mutuo-soccorso. Insomma sono presenti aiùtae le Associazioni patriottiche di Maremma. Intanto alla stazione fervono l preparativi per l'imminente arrivo. La stagione è signorilmente addobbata a sfarzosamente imbandì srata. Nel piazzale prospieier.-e !a folla è trattenuta itili cordoni. Prestano servizio d'onoro i carabinieri ir. \':t, uniform? e : milìti ".(.Itoviari. Li fanfara d'ilia «..a LGvpAtzasnnAgCtdsdofuszblmsdI o , e i e i i a a a o a Legione saluterà al suo arrivo il Duce. Giunge intanto S. È. Pierazzi. in divisa di sottosegretario di Stato, il prof. Tafari, segretario federale, l'on. AMimai e il Podestà. L'arrivo dei treno è fissato per le ore 10. L'impazienza della folia che attende sulla ampia piazza è sempre crescente. Lo spettacolo è maestoso. Fra le personalità, die nel frattempo .giungono, si nolano il comandante del Corpo di Armala di Firenze gen. Romei Longhena, il colonnello Secchi del Reali Carabinieri, il consóle Amalfitano e tanti altri. Quando il treno arriva è salutato da un grande applauso, ri Duce scenda sorridendo e si avvia verso la.saletta di usoiia, mentire la Milizia rende gli onori militari e mentre squillano le fanfare. La folla applaude. Si forma un corteo di automobili che è accolto sul piazzale della stazione da ovazioni entusiastiche e da sventolio di bandiere.e di gagliardetti. Il Duce, sorridente, risponde al saluto con il saluto romano. Intanto l'attesa in piazza' Umberto è sempre più impaziente. Giungono ancora altre auioxiià e un gruppo di brillanti, ufficiali. Più tardi arriva anche-ti Vescovo di Grosseto, S. E. Mattioli. Ad un tratto un tremito passa per la folla. Una macchina, con a bordo il questore e due ufficiali superiori, preannunci l'arrivo del-rautomobile presidenziale. Il Duce è in un'automobile scoperta, avendo al suo lato 11 prefetto e.dinanzi l'on. Ferretti e il comm. Chiavolini, segretario particolare. La macchina e scortala da un plotone di carabinieri a cavallo. Grida altissima si alzano dalla rolla per salutare il Duce. Tutte le musiche suonano, le fiamme e i gagliardetti si Digitano. Mussolini, in divisa, di caporale d'onore della Milizia, passa sorridendo fra il popolo di Maremma. I militi presentalo le armi. f.a rolla grida a. gran voce parole, di entusiasmo. 11 Capo del Governo entra subito in prefettura, seguito dal prefetto, ila S. E. Pierazzi e dal Segretario Federale. L'entusiasmo della folla diventa delirio. Si grida : « Duce, Duce » e questo grido copre gli squiMi delle fanfare La folla continua ad acclamare. Un brivido di commozione la saio te tutta. Il Capo dèi Governò si '{n£rat tfenY^pr* ve tempo prima di apparire al balcone, e nel Palazzo del Governo riceve le personalità amministrative dell* provincia;-La signora-Pieraról, madre, del Sottosegretario di S.tato 'ajle Comunicazioni, offre al Duce un magnifico mazzo di fiori: è l'omàggio floreale della Maremma offerto dalla madre di colui che alla Maremma ha consacrato tut>: to l'ardore della sua.giovinezza. Il Duce ringrazia cordialmente. -La folla Io reclama.' Finalmente là quadrata ì> gura del Capo del Governo si. pronid sullo sfondo luminoso e giganteggia,. Il discorso del Duce . . La folla acclama. Sente il fascino della grandezza del suo Capo. Un grido solo domina ogni altro grido.- un grido di amore: «Duce». Benito Mussolini guarda sorridendo quella marea di popolo ed è commosso. Le acclama-, zioni durano qualche minuto. Quando sono finite, il Primo Ministro accenna a parlare e dice: 'Camicie Sere di Grosseto! « Genti della laboriosa e fedele Maremma! « Non * tenia motivo che ho scelto Grosseto come prima tappa del mio viaggio in Toscana (acclamazioni) « Ho voluto attestare la mia simpatia alta, vostra torte gente rurale, che fin da stamane mi M. porto il suo saluto coi cavalieri indomiti che galoppavano veloci attraverso le praterie, e colle schiere dei bimbi davanti dite case, a documentare la sanità e la fecondità della vostra ratta (entusiastici applausi). « Ho voluto anche premiare il Fasci srno maremmano, solido, generoso, sempre concorde e sempre pronto a. tutte le prove,'obbediente a tutti i inizi comandi (la folla grida : Si, coman date!) .. Dopo ater ricordaio che fino a pochi anni fa la Maremma, era conosciuta in Italia come una regione desertica e malarica, il Capo del Governo ha. accennalo agli sforzi compiuti dal Regime fascista. « Qualche cosa abbiamo fatto: ma non basta: fra cinque o dieci- anni tutta la vostra provincia deve essere solcala da strade. Centinaia di case devono sorgere e '-ergeranno, a ospita re la popolazione dei rurali verso i quali vanno non da oggi — e voi lo sapete — le mie simpatie e quelle del Regime fascista (ovazioni). « Provincie rurali, abbiale questo orgoglio e restate rurali (voci : si, si). « E' finito il tempo demo-liberale, durante il quale i prodi, silenziosi e fecondi rurali venivano considerati come appartenenti a una razza inferiore, buoni soltanto a dare dei voti in tempi di ludi cartacei, buoni soltanto a. popolare prima le caserme, poi le trincee quando la grande ora suonava • . U Capo del Governo ha quindi ricordato che il Fascismo ha reclutalo le sue masse soprattutto nelle regioni a, gricole di Ittita Italia.- ha tatto un. atto elogio alte Camicie Mere grossetane dalla Marcia.su Roma, in poi, ed ha concluso affermando che il viaggio nella. Toscana fascista — viaggio che .co-, mirtclato a Grosseto si concluderà a Firenze — deve dimostrare e dimostrerà all'Italia e al mondo che. le • masse fasciste sono, come sempre, ansiose soltanto di obbedire, e di marciare ». L'entusiasmo della folla, manifesta :-. .-m coti'iuui 'ir; prati si -<>*pi«vl* ali.' iiue'u.liu vibra lì le" drezione, p.toijuti pntpvmdiiresvrafrPLnlltedBcrdgressIugtn a e a i e e i o l e n o e e , o e a -, a e ' piata.a voce altissima, in auclamazio:!rni incontenibili. Si agitano.gagliardetti, si sollevano fez e cappelli: da ogni parte della piazza è un grido solo: viva il Duce! Querulo il Capo, terminale le acclamazioni si ritira, la folla vuole rivederlo ancora e ancora lo chiama, lo invoca. Mussolini si riaffaccia ed alza il braccio nel saluto romano. Un sorriso largo gli illumina, il viso maschio, e la folla, in un grido solo, ripete il suo entusiasmo: Duce, Duce. A Palazzo del Littorio Sono le 11,35 quando il Capo del Governo scende nell'atrio della Prefettura, e sale in automobile, seguito dalle autorità. Il corteo si forma d'i nuovo fra l'entusiasmo dei presenti e percor re plsdnfpvogglgmvil brevissimo tratto che separa il Palazzo-del'Governo dal Palazzo del ?Littorio. Il Duce scende dalla macchina, e si sofferma, per un momento sulla scalinata del- palazzo a guardare la folla, che Io applaude freneticamente con .accenti commossi. Ouindi, preceduto da S. E. Pierazzi e da) Segretario Federale, fa Ingresso nella magnifica sàia delle armi. - Egii si sofferma a osservare fotografìe e bozzetti quivi raccolii. illustranti lo sviluppo raggiunto iti questi ultimi anni dall'agricoltura e dall'industria nella provincia; indugia specialmente dinanzi ai prodotti dellai miniera di Bacinelle, ai marmi recentemente, anzi proprio 1n questi ultimi giorni, affiorati In una zona della provincia. Salito quindi al piano superiore ha visitato l'ampio salone del Fascio, decorato e ammobigliató in sobrio stile rinascimento toscano, che prende luce da ampi fin estroni che lo illuminano gioiosamente. Lungo le pareti sono raffigurali gli stemmi di tutte le città e dei' comuni della. Provincia, che attestano la varia e gloriosa storia di questa generosa terra del litorale toscano. In mezzo al salone sono disposti-125 ufficiali della M.a Legione, che- accolgono l'arrivo del Duce con un vibrante « a noi! ». Gli ufficiali sono agli ordini del console Amalfitano. Questi nel presentare gli ufficiali al Duce, dà la forza.della sua magnifica legione: 4400 moschetti, Nel salone sono anche i fondatori del Fascio di Grosseto, 1* mìgli* Thii caduti fascisti, i segretari politici di tutti i Fasci della t»ovjneia, AI Duce viene poi presentato Giuseppe Salctti, zio del martire .Ivo saietti, caduto nel -luglio del 19S1 nell'imboscata di Rocca Strada: S. E. Mussolini' si ferma e gli stringe caioìosamenie la mano. Dopo essersi intrattenuto alcuni minuti ad ammirare gli stemmi dei Comuni, che sono inquadrati in una. daoràziò'ne 'sobria che conferisce al ' salone una linea di severa austerità, il Duce'passa in rassegna i segretari politici. Dai finestrini aperti sulla strada viene intanto un gridio festoso, un risuonare dil voci argentine che invocano il Duce. S. E.' Mussolini sorride a questo richiamo infantile, attraversa il salone affacciandosi ad una delle finestre. Sul marciapiede' opposto sono schierate le Piccole Italiane e più oltre uno sciame irrequieto di minuscoli Balilla.. ..... 11 Duce saluta romanamente i piccoli, ed ha per tutti questi b'jnbi un sorriso paterno. I Balilla e le Piccole IraLane rispondono con applausi e, con srida festose. Successivamonu il Capo del Govèrno ha visitato tutti gli altri saloni del palazzo dove si raccolgono insieme alla organizzàiioaii politiche anche quelle sindacali, dopolavoristiche, ' assistenziali e sportive. Particolare notevole: nello stesso palazzo hanno la sede tanto i sindacati di datori d: lavorò quanto quelli dei lavoratori strstTi in una simpatia vicendevole, cordiale e di affettuosa comprensione, che dimostra come lo spirito corporativo sia penetrato' in < questa salda provincia fascista Si passa, a visitare la ti^^rafia dei settimanale La Maremma ove ferve il lavoro. Il Duce ammira la bellezza dei locali e si congratula, vivamente cori S. E. Pierazzi ■? con il Segretario Federale. Silascia quindi la sede della Casa del Littorio e si compie uria breve visita al PaSazso delle Corporazioni e dei Sindacati dell'agricoltura e dell'Industria. Quindi S- E. Mussolini e le autorità ritornano.al Palazzo del Governo, ove ha <uogo una colazioni intima. Visita alle opere di bonifica li pomeriggio de) Duce è stati) quanto mai movimentato.-Un corteo di automobili, sulle quali avevano preso posto S. E. Pierazzi, il Prefetto, gli onorevoli Landò Ferretti e Aldi Mai, il Segretario Federale- Vecchioni, il generale Bomei-Longhena e il generale Pozzesi, il Podestà e altre autorità e giornalisti, ha percorro la strada provinciale per visitare ì luoghi più si giuncativi delle opere di bonifica coni jjiute in.questi ultimi tempi. II Du-:e e stato ovunque accolto àa commosse entusiastiche dimostrazioni di pope Gli episodi di questa escursione maremmana non si i ontano. Dovunque il Duce ha ricevuto . immense attestazioni di amore, di' grata rivonoscenza'.' Soprattutto .commovente è ^'.alo ,\ ripetuto omaggio floreale che il Duce ha ricevuto' lungo le strade affollate dai figli di questa rude terra. La Maremma caratteristica, con i suoi bùtteri e i suoi cavalli galoppa ni i ai mar: gini delle brune boscaglie, è' apparsa lsaih"tutti la 5118 vivezza tn questa rap:-dissima escursione; il -cortio li^i Liscialo >'.■••.•VPtri•*;' i'.i-» !" prer.$t • .':'-rv'Oii•:■ il.. : •<!.:•;uri-' t .'■ z i'ìfr •:'"« l i-i- il i'^'.'.l-uVi1- I paiazzo dei.st ■ riunito sulla piazza e nelle vie inolio prima di quell'ora. La prima gita.è a Pont-?. Tura sull'Ombrone, dove Leopoldo 11 fece co¬ Czdstmire "il famoso canal» ,-he serve aindivergere le acque di piena del fiume; fanel palude -di • Castiglione. Le acque] infermate nei ricinti di « colmata •» depositano il limo e per mezzo di cariali vengono scolate in mare, facendo sì ohe."Il livello * del palude si alzi prò-, gressivarnente. Oggi con le oper* seguite in questi ultimi anni, le colmale si sono moltiplicate, accelerando- le bonifiche che-una veltri, raggiunte daranno modo di' riscattare 12 mila ettari di terreno. Il canale diversivo e lungo 17 chilometri e la larghezza massima di óO metri. S. E. Mussolini, che viene ricevuto dàll'ìng. CognazzJ dell'Ispettorato Maremmano, si reva. sul pssolebrtoavPrlilla- facjtà ?/* \ , "^,Sn -n " e i , l e a e o ù n o a e e ò n e i e a e o a a nuo i l ee e oi i e e ail oa'.' ie e aer: a luna lapide che ricorda come l'opera zasia stata inaugurala il •?« aprile 1830jsualla presenza del Granduca Leopoldo re" della Granduchessa di Toscana. Il tara per qualche momento lo spettacolo suggestivo, quindi dà il segnale della partenza. Tra i bimbi Si va nella, palude ili Macchia Candona, dove si stanno l'seguendo importanti lavori di arginatura per convogliare tutte le acque de! fiume Bruma, che di solito dilagano nelle campagne. Si tratta ..della arginatura di 31 chilometri, la cui lunghezza massima è di 115 metri. Essa deve portare le acque a Castiglione della Pescaia, che è la base di tutto il risanamento della zona grossetana. Per il compimento di quest'opera il Governo ha stanziato il 6 aprile scorso 8 milioni, ed ora che li tempo è propizio 1 lavori procedono con grande celerità. Il Duce percorre tutto il tratto già costruito e si sofferma a parlare dei lavori con l'tng. .Cognazzi. Il Duce calca più vòlte il'terreno che cade sot- hgtimasnmqdlclzSSicscandJZ iì XZ.mZ. ^T-nV. s .'là l% fi *2SS*2éL ^Sn^X mute, sorprese, strisciano via ira 16;.erbe.Quindi si ritorna nella strada, lQuindi si rnuwxi «dia '"•""'liPressò l'automobile sciami di bimbi e 'i-.i Mmkini „«« t mamme sostano. Ire bambini con ' .grembialini lindi e i riccioli infiqratljpdi rose tengono nelle -tenere braccia grandi mazzi di fiori di campo', e una vgdDDmamma Ti conduce dinanzi a Musso) tri. Il Capo del Governo Ti accoglie con u" ^fS"fft^S«ciò uno dei bambini, e lo.bana affct-i.tuosainente. Mentre Ut Duce 'sale -in au-.;ftomobile, 1 bimbi salutano romana-"taDuce visita.poi i.mai, binari.:che met-Ilio/io in movimento i meccanismi delle sacolmate, quindi insieme con le. auto-ia rita si ferma presso la balaustra - del [scanale per assistere a una colmata.-mLe cateratte (vengono aperte e l'acqua. Vche appare come una fan chiglia, sera- uscia attraverso i piloni, gonfia il ca-nnaie, e si getta giù verso Castiglione) per invadereil palude. Il nuce ammi-iji?sMedtmente. Dalle paludi si passa, al grande Deposito di allevamento dei quadrupedi dell'Esercito, a Rugginosa, dove sono ad'attendere il Duce il .direttore, colonnello Cortini, è il . vice-dir.ett.ore. maggiore^ Raganella Sai Jjf:"1™^"": pmandrie di cavalli semi-bradi e di buoi ^; c'Q'uta; t'sdalie-grandi corna lunate « ««""«n° ninseguii! dai butteri, .che levai io alte le loro pertiche ine ina.te. lì^Dufe Vi-| sita i-vastissimi u,aU che sonotenutj stalle di monta, adiste a uno spetta-.j.^colo-quanto mai singolare, (t_ Dieci, venti «^n'w£^ ti m liberta nel rei imo mentre *e te ne! otto butteri si allineano sui lati. l-a!-cù;akafe.d*i saari è*.vn "iew-j rello che si vedf di ' ' 1^,*.semergere nell» massa _ incitata, dalHv grida dei butteri a cavallo si lancia a corsa sfrenata percorrendo il re cinto in lungo e in largo con grandi, e polenti falcate. 1 butteri li rincorrono, tagliano loro la strada, si fermano d'improvviso per inseguirli di nuovo non appena qualcuno, m attenta a scappare. isI butteri -- onesti cavalieri «grattati ma che stanno in sella come se bigvengoni) gtu °srL* s! jìn'iDopo una visita alle stalle, dei tori. nei recinti dove sono raccolti oltre tre-; mila capi'di bestiame, il corteo si ri- ; mette in moto - torna verso Grosseto,, dovè la folla è ancora adunata dietro i cordoni della Milizia. Passando di- nanzi alla cattedrale avviene l'episodio più significativo d'Ila giornata. Il cor-:teo si ferma, d'improvviso, e Mussolini scende svelto dalla vettura e sale i gra-jdini della chiesa di Santa Maria. Il :fossero inchiodati schierarsi dinanzi Duce, potenti alala! li saluto de! Vescovo « l'abbraccio dì un prete portone centrale è aperto. Nell'internoidel tempio si intravede un nereggiare ' immenso di folla. Intanto, di sopra l'aitar maye-iore. *ra un palpitar* di ceri, splende il volto della Vergini di|Matteo il Giovane. iIl Duce, che è seguito a pochi passi jda S. E. Pierazzi. dall'ori. Ferretti, dal- j Von. Aldi Mai " dal Prefetto, attraversa la chiesa, saluta romanamente i! Vescovo Mattioli, che si trova ad attenderlo, circondato da numerosi prelati, s si inginocchia ad un .lato, dell'aitar maggiore. Ne! tempio il silenzio è perfetto. Dopo alenili momenti di raccoglimento, ^ !". Mussolini si alza e va incontro al Vescovo, il quale .eli me stra'l'urna dèlie reliquie-di-Sari Lorenzo, dicendogli 'he i maremmani seppero difenderle vàlidamente più volte dalle trame de.ili'stranieri e le conservano gelosamente. Ma tutto questo avviene in mezzo a univero tumulto.' .Intorno al'Duce c'è tutto: il'clero deli Grossetano che vuole avvicinare il Ca-| :-!po del Governo, '.'n vecchio parroco „ .•.-ad, «-a Ili rèWedicerca dì .ai.-i ».|M.a -.a .a res^a, eq ei. esclama: r^J^mJ[iqcc .'-i_,_tieja; liacia, . .. { ■ iuaii.: a.• ll Vescovo, dopo aver fatto vedere al Capo del Governo salici e piaueie preziosi, gli dice: « Sono lièto, a nome del clero di Grosseto, di salutarla di inanzi all'altare di Dio, per quanto ha ; fatto per l'Italia e per la Maremma ] in particolare, Invoco da Dio che ella possa compiere felicemente la sua missione ». Un applauso Irrefrenabile echeggia sotto le volte austere, della Cattedrale. Un prete abbraccia li Duce e sembra che non voglia .lasciarlo pui. Tutto .il clero, raccolto attorno a) Vescovo, applauda con la folla, gridando.- «Viva Benito Mussolini! ». La cavalcata degli avanguardisti Già'fin, dalle 16 il vialone die da Porta Vecchia reca al Caaalone, va rapidamente affollandosi. Oltre Por- jtà Vecchia il servizio d'ordine pubbli- V»"*^*™ za fatica. Ogni rombo di motore fa jsussultare la folla che vorrebbe vède re a(j ,-,sni istante sbucare dalla $vol ta CldCvMpbpptapttaqnMvdl pddiasp«e , o a , i à i e - ha già. disposto tutto perchè ai suo giungere il Duce possa entrare direttamente nel campo. La folla è già immensa nel prato ed allorchè vede ad un tratto, finalmente apparire Mussolini, il grido di slamane si ripete nello spazio immenso: «Viva II Duce!». I cavalli degli avanguardisti hanno morso per qualche tempo il freno: e quando il Duce dall'alto della torretta del Comitato, dove ha preso posto fra le autorità, da il via. la focosa cavalcata dei giovani sì sfrena irruBnte sulla pista. 11 Duce la saluta e si emoziona delle sue fasi. Ha ad un lato S. E. Pierazzi. dall'altro il Prefetto. 11 Segretario federale ed il Podestà. Ma intanto la folla non rista. Grida, anche se J cavalli sono jrià lanciati. E' sedotta dalla presenza e dal fascino che emana dal Capo del Governo ed applaude ed acctaraa. Quando passano per il primo *iro sotto lo sguardò de) Duce, gli avanguardisti, benché à lanciati a gran carriera risila loro cor- »*l«»h»-sa. butano romanamente, 6;.., - «ìww«wj» -i-v^^t» m a, l'.0"^ ^sponde alzando il braccio "'li»,). e . ... „_„,M4 u. . t '-a corsa ns termine. Ha luogo la ' . ^ rf vincitori «un nà' ljp,[?JW,4a^.f .i^J™^fVJ^W» a a vallo- viene innanzi il primo ^avanguardista: Attilio Tei," un giovinetto die ne) ricevere la medaglia che il Duce gli porge sorride ansioso. Poi il Duce consegna i premi fino al quarto. n S«"i» Per tutti ha un.sorriso di -i. onesti 1 futuri cavalièri -.;ff ^n.^rnv' cavalieri -" gqnta di via Circondarla l'agile macchi-I»Ila del Duce Lungo la strada da Ca- salone- a Pòrta Vecchia i carabinièri1"ia cavallo e la Milizia in bicicletta [svolgono ufi servizio d'ordine, perfet-m. La folla dietro i cordoni delira. Vibra, e l'attesa la rende ansiosa. Se uri motore scoppia, cento petti balzano: «E" lui! Duce!», ) Ai Casalone il capitano Pastore, che -ijia ja dirigenza dell'ordine pubblico. Ora le macchine rombano per la ?trada luminosa dell'Alberese. Ci st sofferma per brevi attimi sul Ponte Mussolini, inaugurato lo sborso anno, e dal quale si ammira un paesaggi i delizioso. Ad Alberese si trova ad attendere S. E. Mussolini l'on. Cencelli, osqtsplii.pstscdN,.p■ui o . ": presidente dell'Opera Nazionale Com , i ^teni_ La tenuta- di Alberese, .d'ella I ; completa bonifica di tutta la tenuta 'Quindi si compie una rapida visita in 'una sterminata pianura. Sono raccolte dodici « faivers-» (specie di trattrici a vapore che servono-a tirare gli ora- ; triì e .dieci trattrici - meccaniche, che 'salutano il Duce con l'urlo delle loro ° n„aia è appunto concessionaria l'Opee ' ^ ha im.MtBaBi^e -| ,„ e dìvlsa varl8 fattorle j u sono staU assegnati npmi guerra.-come Col Moschi! Val Ber-.j.^ ^ per tuUa Umpi8„a del (terreno fervono i lavori di sistèmazie- e,si fanno strade, canali, si disse¬ e antera preda degli acqui¬ a!-rjnj -j L'on. Cencelli conduce ». E. Mas*.solini su una cunetta e spiega con v ^ mano il progetto di a i, i isirene i Dopo la visita ài canale dolio Scobiglietto,, dove alcun» squadre di operai rL.tanr,o lavorando, si passano in rivi sta gli, stalloni della tenuta, e a S. E. ! Mussolini viene offerto dalla Tederàjzicine degli agricoltori di Grosseto un ìniezzosang.ue maremmano. Uscendo 'dalla tenuta i! Duce passa, in rasseignauri reparto di Balilla, allineati sul. ]a st.rada:e riceve poco dopo il saluto -; vibrante dei fascisti di T'ala mone, che - ; tornano in ir.eno alle loro terre, e che ,, convoglio sventolano fez e fazzòo jèttj e lanciano al Duce potenti alala, - j| C;0rteo torna a Gross-eto che già o annotta. La rolla con pertinace insir-:stenza » rimasta ad attendere il Cai ,,0 {iinansà a! Palazzo del Governo, a-ji rjuce passa fra gli applausi, ma il Il :grido che lo ha richiamato slamane oiper la prima volta al balcone, lo ri-!e ' chiama stasera con uguale insistenza: a ., Duce! Duce! ». i Allora Mussolini si affacci.?, e qualidi|,j0 ]0 scrosciare degli applausi si tace iia SUa vo;e maschia scandisce queste si jpdrolp: l- j , H nmmio a eni, r roa e oni lno o.' eli a-| o tro taluto serate e vi iusbc.iro eh', ricorderò con corraaoziorte Ut rostro, affettuosa accoglienza »• Poi si ritira. La folla lo acclama ancora, quindi abbandona la piazza, siì&.'Siiosri e disciplinata. • PociT^opo le 21, S. E. il Capo del Governo ha lasciate Grosseio. Erano ad ossequiarlo alia stazio:1.'» S. E. Pierazzi..ai oliale-'1.1 -'Duce ha espresso U ino alio compiacimento par- ;.v magnifica efficienza de! Fas-isiiio mamnmano, il Prefelto._e.le altre.-:autorità. ■ Mentre il treno sta-per mettersi, ih moto la -coorte della Mili-ia di servizio dinanzi alla starione rompe le file .ed .invade-l'atrio ai grido di'«Viva dii' Ducei ». Il-treno è'già ir, moto, lira q corrono verse, il valone-salorie mJ^^k: il Primo Ministro. e Tan- - ultìmp vibrante alala, { -. . . •«•.!»•.