L'omicidio di Acqui condannato all'ergastolo con 10 anni di segregazione cellulare

L'omicidio di Acqui condannato all'ergastolo con 10 anni di segregazione cellulare L'omicidio di Acqui condannato all'ergastolo con 10 anni di segregazione cellulare 01111C Alessandria, 7 liotie. Presidente, i.uv. un*. Ber aperto la discussione nel carico del vetràio Pietro 1 folle omicida di Acqui, delia Corte d'Assise •• interastijiata di pubblico, venuto in ! d'Assi" ubblicc regione a quese, ove i truci delitti. Ila In pnioiajProcttraiòre generale, cay.jiie riprende la :u:i requi da Alle li tana ha pini es-o Chiabotti l.a uhi melile gran parte si svolsero ancora il uff. Moy. che riprende la sua Iona interrotta ieri sera, sostenendo con dotte argomentazioni i Ite il Cinabotti, un bruto feroce, un pei letto simulatore, un astuto e raffinato delinquente, deve rispondere di mancalo idio in persona della contadina t'iiuseppiiia Ravera, e di omicidio del possidente Giovanni Piazza che pagò • un la vita il generoso tentativo ili ve-l nire in aiuto delia sua giovane Uipen-j dente, reato questo compi.ito per spp-jprimere le tra .ve del delitti.! suniato nei confronti della ragazza, o forse per riuscire a portar ti "ermine la vioienza carnale sulla giovane. che difese eroicamente il suo onore, sopportando atroci ferite da mutilarle ii padiglione dell'orecchio destro e do. renderla permanentemente debilitata del braccio sinistro. ] ' \ \ ì i 1 '■ \ , l ! \ ' j Il Procuratore Generale Afferma essere assurdo parlare di semi-infermità, poiché il Cliiaboiii. in i lincile ai referti nei periti, i sano di mente e pienamente responsabile 'ilel -uoi delitti, .osi mostruosi da inni permettere di . concedere. ab una altennante di sorta. Conclude la sua poderosa arringa rivolto ai giurati die iin mostro di tal latta è.giusto debba seguire il più grave castigo che la so ci,-ia prevede per simili remi: l'erga stolo. I.:r forte parola del Procuratore Generalo desta profonda impressione nel. l'aula. Il Chialioiii persiste nel suo assenteismo, come se il processo che sta per et ludersi non io riguardasse minimamente. Sorge ora a parlare il difensore avv. l-ìii--.ri. Il giovane oratore esamina minutamente l'ardua .ai.-a in miti i suoi particolari, passa in ra--egii i i vari reati 0 'liscine ad imo a I uno. leutaiido di sminuire in parte l.i il'emende responsabilità die incombi' no sull'imputato. I Cosi, per fidino della Bavera r-erca ii. dimostrare che si traila non di t mancalo oniioidlo ma di ferimento. , cou-l Le argomentazioni della difesa Il Cliiahoni, vero tipo il. anormale, appena uscito da! ini eie s. iiicotill'ii con la ragazza; gii siimi sopiti hanno il sopravvento -in -no ••.--•■re ani ma.alo e tenta di usarle violenza. A. ia resistenza delia giovane, si esaspera, si accende di luioif, iilii discerné piti e colpisce, non g a a scopo di uccidere, ina per vendicarsi de! rifiuto. Per !'uccisione del Chiazza, l'avvocato non nova eleni.»un clic giiistlltchino ii suo dei.tto. Nessun iancore, nessun odio, nessuna causa apparente l'impiliate aveva per inferocire conilo di lui. Alle ,n.a della ragazza appare :! possidente; vede in lui un ostacolo, mi iniP'diiiieiiio, i-nié di essi r fermato e ferisce per guadagnar tempo e darsi aia latitanza. I colpi tiemendi »upeli nell'applicazione della segrega-cellulare. Quindi il Presidente .ratio torse .1 silo iirendinieu vecchio cade ucciso decapitalo, quasi cerio indipendèntemente duiia volontà Idei giovane, il nemmeno si può parlare di fuuo, perchè ii portafoglio dèi ipoveio morto, contenente Cuo lire circa, in raccoisc a terra essendo caduto durante la lòtta e non già tolto dal 'corpo del vecchio. Quandi non rapina, ma .inno, uno dei limi compiuti dai Chiaboiti, l'idi o no'o e rapinato. Dimostra infine che l'imputato de\e es. -ei- un parziale ammalato di mente, lecito un anormale e per l segni somatici visibilissimi e per la malattia contratta da bambino. L'ambiente in cui na vissuto non lui certo contribuito a redimerlo ed egli è .-ce-o sempre l più in giù verso la chino de! male, .c.•ne.ode facendo sforzi enormi per salvare l'imputato almeno dall'ergastolo, chiedendo ai giurai: che siano concesse le attenuami generiche: che già una gia\e pena alienile il suo eitienie, quella della lunga espiazione del iP-litio compitilo, j Sono le 17 e il Pi.-siderite dichiara '•ili.-a la discu —ione, facendo sgoniili.-iate l'aiiia. li pubblico s! addensa j ini collidi' •■■ srnio . porti ; d-i palazzo, in au'Sa. I giura'.' rientrano dopo olire un'ora di discussione, verso le 18,30, e si spalancano !e porte. ; La (olla invade ogni recesso e tosto si apprende che i! Chiabotti è stato rltei inno colpevole di tulli i reati ascrittigli e che gli sono state negate anche le circostanze attenuanti, in base a tale verdetto, il Procuratore rientrale ehi-de !a pena dell'ergastolo Inasprita da 10 anni di segregazione cellulare. Sorrisi ed abulia dell'imputato l.'avv. Fontana di P. c. legge ie s.ja richieste a favore delia parie lesa, mentre ia difesa fa appello ancora una volta alla pietà del Presidente ai1 ri r- li o zione si rilira per l'estensione delia sentenza, che durerà una buona mezz'ora, Nei frattempo il difensore avv. Briaci si avvicina al suo cliente. Per nulla turbalo dalla severità del verdetto, il Gli abolii discUM affabilmente con lui e co; giornalisti. Ha un lieve sorriso sulle labbra e sj preoccupa di una biclciena acquistata due anni nr sono e lasciata in custodia a un meccanico di g Ai (p Po il tr.oil a in allt iiia a \ ìii i. « Se la^ prenda iiiìos. aWuvvoca: . almeno realizzai per la grande (i tavòfe ». l.'i: vela maggiormente incosoienie dell'imp: quanto !'aitei;ai un 19,30 ì entra e s lenziosa. La — dice rii tensore. — re un piccolo inhnica sostenuta ;imezzo, che ristato abulico e ito. inganna alfe il Presidente au.a. Ipaitssi- butl grave sentenza '. uff. Renana legge .1 Iella sentenza, con ci condannato istillo inaspi ila da l'azione cellulare, a dai-. :ii separala .-• naie d lire óooo vel lire UHI per ia lo Chiabotti, rigido. bile la tremenda condanna, porge con ud fferenzu l- mani a; carabinieri, elio iimimaneuano e lo riconducono ra-òidatnenie in carcere. Il pubblico in res-a assiste ancora una volta ai suo passaggio, quindi si disperde sotto la pioggia come da oltre un ih- -mia pronunciata uni condanna all'ergastolo Corte d'Assise. inpa- i.luiiil: .--L'è .; lesto mo. 11 L'Ili li Cliiaa.M pena dell'elio anu: di segreilanni da liti'iii-, alla provvlgiò-o la parte le=a c • . lozione di p. C. .:. pedi, ascolta commentando nio non fosse sentenza di dalia nostra Una condanna e una assoluzione per falsa testimonianza Cuneo, 7 notte, si è svolta oggi dinanzi al nostro Tribunale la dilli di 1(0. . : Luigi, (li aiuti : Giuseppe, di un di falsa testimi! hoi'unzione di Nd novembre se. (erte Maria dia ed Cimeli-: un cortile un l'Avena, che d ausa contro due contaione, tali Luigi Gossu fu ài. e Antonina Avena di .ni ii. imputati il primo .•!■!:iii7.il e l'Avena di soleste : l'.l'S. tre donni' del pae'.hilniudo. Matte Cauli.la Spada, udivano in lialogo tra il Gossa e incutevano circa l'ucci Ite Saturno, il cui autore nell'ombra. L'Avena sugjii"ii di deporre che l'ucci'■ eia tale Luigi Fantino, col aveva ragioni di asiio, proli un compenso di óllO lire. Proposta veniva propalala 'ime e in seguito a ciò era Fantino querela contro In slolle di li era rimasi geriva al i siire del Ri quale essa nifittendog I. a grave nulle ire d sporta dal Avena per diffamazione Al dibattimento svoltosi dinanzi al pretore di Borgo San Dalmnzzo, il 7 iottobre Ifl'-'S. ii fiossn, deponendo rome i teste, riferiva di non avere mai avuto folla Avena il suddetto colloquio, il che era in aperto contrasto colle deposizioni delle ne lesti di accusa. Glii titillilo, spada e Landra, per cui il pretuie lo dichiarava ih arresto per falsa 'testimonianza, mandando ad istruire contro di Ini regolare istruttòria. Questa si cotichiiidévn col suo rinvio a giudizio sotto l'imputazione di falsa Itestimonianza e a questa causa veniva 'abbinato un procedimento anche con1 tro l'Avena incolpata di aver suhor'n.no il Gossa a deporre su circostanze ! gravi nei riguardi del Fantino. il dibattimento si è svolto oggi e gli imputati sono stati difesi dagli avvocuti Bassignano e Galimberti,, mentre •il Fantino si è costituito Parte Civile coll'assistenzu doll'àvv, Bertolino. Amlliedue hanno negato, contestando la veiità delia voce sparsa in giro sui loro conto dalle tre donne circa il famoso dialogo incriminalo. Dopo le ar|rillghe del P. M.. della l'arte Civile e della difesa, il Tribunale si è ritirato per la semenza, colla quale il Presidente ha condannato il Gossa alla prua della reclusione per mesi dieci e all'interdizione dai pubblici uffici per mesi tre, condonandogli la pena in virili, della recente amnistia: l'Avena è sima invece assolta per insufficienza di | ii ove. Padrigno assolto da gravi accuse Cuneo, 7 notte. Il' comparso dinanzi alla nostra Corile d'Assise tal.- Michele Giuseppe Fiore, d'anni 17, da Cassino, per rispondere idi violenza verso la figliastra con abuIso di fiducia derivante dà coabitazione nonché di minacele, a mano armata verso l.'i moglie e la figliastra stessa Il Fiore era sialo assunto quale servo di cainpagna da tale Carlotta Polii, vedova di Pietro Bracco, colla quale 'aveva in seguito contratto matrimonio II. a Pula aveva una figlia di nome . Maria. II Fiore era persona dedita al vino le soleva prendere solenni sbornie. Domo il matrimonio, trascorso un certo 'periodo in cui si astenne dal beo, riprendeva l'antico vizio. Nell'estate scorsa, mentre egli questionava con la moglie clic gli faceva rimostranze circa la condona della figlia, il Fiore pronunciava frasi scòri! venienti e gravissime nei riguardi dèiIla ragazza.' La donna denunciava il fatto all'autorità giudiziaria e le indagini prontamente condotte si conchiuìdevano coll'arresto del Fiore c il suo i rinvio n giudizio, per rispondere del 1 reato di cui sopra, aggravato da quel I lo di minaccia n mano nrmota, avendo egli nei novembre scorso minacciato con un falcetto la moglie e la tigliatra. figli ■• • ompars giurati 11 proi.es • hiusc Nel loro '. no negalo che i messo il fatto e ( i irò richiesta del P per inesistenza di i stamane dinanzi ai o si è scotto a porte i-rdclìo i giurali hallFt'ni'e avesse (0U1- uindi l'imputato, die- M.". e reato stato assolo

Luoghi citati: Acqui, Alessandria, Borgo San Dalmnzzo, Cassino, Pula