Janni in clinica

Janni in clinica Janni in clinica J clinica(Nostra intervista col giuocatore del «Torino») ff A sfamane l'operazione - In piena efficienza fra 3 mesi? - Le lagrime di Baloncieri e il «lambnisco» di Vezzani ppQuando i bianchi lettini delle cllniche ospitano giocatori di calcio infortunati, la quiete del tranquilli locali è turbala. Dirigenti, calciatori, appassionati vi portano la rivoluzione. La consegna è di non lasciar salire nessuno lassù nella bianca cameretta, ma Janni, ricoveralo domenica sera con far/o' destro spezzalo, ha ricevuto già visite a decine. « Da ieri sera — ci dice il portiere — sono venuti almeno Ircnta... cugini, venti... nipoti e dieci... padri di quel, giuocatore *. Entriamo. Janni è a Iella, circondato eia buon, numero di amici e di compagni di. squadra. — Come stai Janni? — Meglio, grazie, ma al più piccolo movimento il dolore è ancora acutissimo, l'i à l'abitudine di. dire: « Una volta per ciascuno... », ma, pare latto apposta, tocca sempre a me. — Come hai passato la. notte? — Non ho chiuso occhio, non solo per il dolore, ma anche per l'esasperazione di quanto mi è toccato di subire. Capirai, vedermi « rovinare » nuovamente dopo sole tre domeniche dacché avevo ripreso a giocare, mi ha procuralo uno choc nervoso assai forte. E pensare che appena ora cominciavo a sentirmi nuovamente quello di un tempo! Avevo una voglia matta di giuoeare. Avrei, giuocato ogni giorno per riprendere in poco tempo l'efficlcnza perduta. Tutto pareva favorire il mio piano. Non avevo bisogno di forzare perchè, essendo il Torino ormai tagliato fuori dalla lotta per il campionato, non era necessaria In ogni partita uno sforzo supcriore. Avrei potuto giuoeare tranquillamente queste ultime partite del campionato, prendermi poi un salutare periodo di riposo in montagna e ritornare in ottobre alle battaglie calcistiche con le forze ritemprale, invece... « Non sono un pavido » « E qu-ello che mi fa... rabbia è di essere stato colpito proditoriamente alle spalle, lo non sono un timido, non sono un pavido, l'avversario lo so affrontare di fronte, e non lo temo. Cosi domenica non ebbi paura quando Pasolini, dopo di avermi atterralo una prima volta nell'area bresciana mi rivolse parole di minaccia. Continuai quindi a praticare il. in io gioco, fatto di pressione sulla difesa avversaria, pensando che, ad evitar calci, quando questi mi fossero stenti tirati di fronte, sarei pur sempre stato in tempo. i La botta mi è giunta quindi del tutto inattesa. In quel momento non ero In possesso del pallone e volgevo le spalle al goal bresciano. Vidi Colombari correre verso la palla e feci come per ritirarmi. Un attimo prima volgendomi avevo scorto Pasolini-ad. una decina di metri da me. D'improvviso mi sentii come falciare le gambe. Mi mancò l'appoggio a terra e caddi di colpo. A tutta prima non avvertii il dolore, poi, quando feci per rial-, zanni, mi parve che tutto girasse intorno a me. Il dolore alla gamba spezzata mi delle una fitta acutissima e l'urlio della folla mi rintronò nel cervello. Non ricordo come fui portato fuori dal campo, ma so che il penzolare del piede che pareva staccato della gamba mi fece molla impressione. « Quando tornai in me ero nella so¬ gletta del pronti soccorsi, sotto le tribuni: L'urlo della folla esasperata copriva lo parole di. conforto che mi sussurravano coloro che mi era'no vicini e non le potevo afferrare. Poi mi portarono via. Mentre le tempie mi baiavano sino quasi a farmi scoppiare le vene, pensavo di essere rovinato, di dover perdere la gamba, di non poter giocare mai più. Che bruiti, momenti! Poi, a poco a poco mi calmai, nolo quando mi si fece la radiografia, soffrii ancora mollo. « Pozzo mi ha baciato... » « Gli amici non mi lasciarono un minuto solo. Essi parevano soffrire quello che soffrivo io stesso. Baloncieri venne nella mia cameretta e piangeva come un bambino. Povero Daloncterl! Venne anche Pozzo, lo ricordo. Pozzo, che ha sempre nutrito per me un affetto vero, paterno quasi, mi abbracciò e mi baciò e mi disse di star tranquillo, che sarei guarito presto. Le sue parole di conforto mi fecero molto bene. Mi disse che avrebbe voluto portarmi come riserva a Budapest, tanto era sicuro clic all'occorrenza avrei sapulo essere degno ancora della squadra, azzurra. Quando mi lasciò mi promise di inviarmi, domenica un telegramma a nome di tutti l nazionali. « Cercheremo di vincere — mi disse — anche per le. E quando sarai guarito vedrai che avrò ancora bisogno dell'opera tua ». — Avrai avute molte visite oggi. — Vennero dirigenti, soci, amici. MI portarono regali, giornali, libri, dolci. Ma per ora. non. ho appetito e non ho voglia di leggere. Quando starò ynegllo verrà Vezzani ed. allora, da... poveri invalidi potremo bere qui, soli e tranquilli, qualche mezza. bottiglia, di. quello buono, di quel lambnisco che Vezzani ha sempre in serbo. — E Pasolini? Gli occhi di Janni lampeggiano. — Pasolini non lo vorr"i vedere più. Non. è la prima volta che debbo fare personale esperienza, del suo... sistema di gioco. Ricordo che due anni fa a Presela, mi dette una caccia spietata. Noi avevamo vinto a Torino con un punteggio fortissimo. A Brescia avevano naturalmente incolpato la difesa di. quel disastro. Pasolini non ce la perdonò. Bicordo che in. quella, partita dovetti prodigarmi per evitare l'uomo ed. i suoi calci. Quando riprenderò a giocare, spero ili non trovarmelo piti di fronte. Non mi sentirci sicuro dei mìei nervi. L'opera dei dottori — Sarai operato vero? — Sì.. Domattina, poco -prima dimezzogiorno. Verranno il prof. Donati ed il prof. Ferrerò, due dottori nei quali ho cieca fiducia. Dovranno aprire i tessuti, prendere i. monconi ed accostarli. L'apertura dei tessuti è necessaria perchè, a quanto mi è slato dello, per essere le fratture troppo vicine alle articolazioni del piede, i due monconi non avrebbero potuto essere altrimenti sufficientemente avvicinati e si sarebbe formalo attorno all'osso un callo deforme con grave vizio che mi avrebbe impedito non solo di riprendere a giocare, ma forse anche di camminare normalmente. In tale modo invece dovrò sottopormi si ad una operazione dolorosa, ma almeno hpapfcscuUgvuucvrlpAmpdc—ndsrCccgp—nrdectPvddtvdcd ho la certezza di poter guarire completamente in novanta giorni. « Novanta giorni: giugno, luglio, agosto. In settembre dovrei poter riprendere. — Speriamo che per tale epoca la febbie che attualmente spinge i giocatori sino a compiere alti brutali sia sparila... — Se lo spero... Cosi come lo si. glo ca ora su molli campi, il tool-ball è uno sport da saltatori, da hoxeurs Un tempo l'avversario che era stato giuocato desisteva dall'azione, ora in vece ti piomba alle spalle e II regala un calcio od. una spallata o magari uno sgambetto. Sono troppi coloro che cercano di ottenere con. il gioco violento quanto non possono fare correttamente. A me la battaglia piacs* la rissa no. — Auguri Janni, e buon riposo. Presso l'uscio c'è la suora che ci prega, di lasciar tranquillo il signor Antonio, come essa lo chiama.. » Do mani sarà operato, un buon riposo lo porrà in grado di sopportar meglio ii dolore. L. C. Telegrammi augurali Janni ha ricevuto ieri numerosi telegrammi da. Società, arbitri, giuocatori, che dimostrano come l'increscioso incidente di cui e. stato vittima abbia prodotto una penosa impressione nel campo calcistico. Fra i molli ricevuti — alcuni dei quali non sono ancora, staiti recapitali a Janni iti clinica — vi sono i seguenti: , « Auguroti sollecita guarigione. Saluti. — Arbitrò Dani ». «■ Apprendo giornali infortunio Janni. Prego comunicare caro amico mio dolore e auguri pronta guarigione. — Callgaris Umberto « Dolentissimi infortunio toccato vostro valente Janni formuliamo auguri rapida compieta guarigione. — Genova Club ». « Giocatori sportivi padovani deprecano nuovo doloroso incidente che tf colpisce auspicando completa guarigione. — Vecchina ». « Biasimando atto Pasolini pregovi portare amico Janni auguri migliori. — Gabba, del Legnano ». Anche l'.-i. C. Napoli ha fatto pervenire a .Tanni un telegramma di augurio per una completa guarigione. Il giuocatore Pasolini denunciato all'autorità giudiziaria L'avv. Adorni, Commìsario capo della, sezione di Pubblica. Sicurezza del Borgo San Secondo, in seguito alle indàgini ed agli interrogatori eseguiti domenica stessa sul campo del Torino ed in seguito pure ad accertamenti compiuti, ha denunciato alla competente autorità giudiziaria il giocatore Pasolini, quale responsabile di lesioni volontarie in persona del giuocatore del « Torino » Antonio Janni, per la doppia frattura dell'arto destro, frattura dichiarata guaribile in giorni novanta. L'avv. Adorni è il commissario che da oltre due anni segue domenicalmente le vicende delle squadre torinesi per obbligo di servizio, essendo i campi delle società concittadine ambedue sotto la sua giurisdizione. dsogletisdnmindglaicppdoougctlp6dlLtubpaaa'vpcdcnsrpdadstcugngnaslllTdcgtdscaapfpnadhEatrmltsttrtB

Luoghi citati: Brescia, Budapest, Genova, Napoli, Torino