II padiglione italiano di Anversa

II padiglione italiano di Anversa II padiglione italiano di Anversa anostro Inviato) a o o Anversa, 2, notte. E' passalo poco più di un (inno da quando il. Capo del Governo ha investito della carica di. Commissario generale per l'Esposizione Belga il commendatore Edoardo Agnelli approvando il progetto presentatogli dall'ina. Chevalley, e il nostro padiglione orinai è pronto per essere Inaugurato. Abbiamo gii parlato di questa nostra magnifica opera sorta Quasi per incanto fra le altre continaia il costruzioni che rappresentano qui, ad Anversa, il mondo intero, senza mai accennare però agli sforzi e alle fatiche che essa è costata. A vederla ora finita, nella sua veste bianca e armoniosa, tra il verde degli alberi e le aiuole fiorile che si allineano sul viale del Colonie, è, tanto l'orgoglio che se ne prova da dimenticare persino che, dieci mesi fa, i settemila cinquecento metri quadrati occupati dal nostro palazzo erano nlenValt.ro che un appezzamento di terreno incollo e segnato da un solco che ne delimitava i confini. Gli artefici Il 18 Luglio sono arrivali a Liegi l'ingegnere Peverelll, il geometra Caldi, l'assistente Quizi e ventotto operai italiani ed hanno iniziato immediata mente il lavoro. Alla piccola squadra di terrazzieri, muratori e stuccatori si sono aggiunti altri ottanta operai reclutati sul posto e, a poco a poco, le fondamenta, le capriate, le sagome di legno, i rivestimenti di malta e di cemento hanno dolo vita e realtà all'idea e alla volontà del Duce, Sulle svelte pareti e sulle colonne si sono alzale le cupole del salone d'onore, di quello dell'industria e delle colonie, si sono distese le coperture del saloni della marina, dell'aviazione, dell'automobile e dell'Enlt, e finalmente, le grandi vetrate che si aprono sulla strada del Pane e sul canale che ci separa dal padiglione inglese, hanno inondato di luce il palazzo che era ancora tulio irrequieto di tele bianche e gialle, appena attaccate alle pareli e tirate sui soffitti. Durante il lungo periodo invernale il lavoro non ha avuto un attimo di so spcnslone e, al primi di febbraio, la sagoma classica ed elegantissima del palazzo italiano già si affermava tra tutte le altre costruzioni. In tanto clamore di modernità che, senza dubbio, ha un suo specialissimo sapore, il nostro padiglione si è allargato come un'oasi di tranquillità pacata, tanto ri\posante per l'occhio e per lo spirito, che subito, di lontano, lo si riconosce e lo si guarda con un senso di sollevato e ìntimo piacere. Mentre qui si svolgeva il lavoro della costruzione, a Torino, il pittore Paracchinl, sul disegni del prof. Cisterna, dipingeva ì grandi pannelli, l lunet-toni che rappresentavano i confini dell'impero Romano e la città Eterna, le tele raffiguranti gli antichi porti di Venezia, Pisa e Genova e quelle sulle quali sono tracciati i viaggi compiuti dai nostri primi grandi navigatori e le decorazioni e tutti gli altri accessori per il salone d'onore; lo scultore Musso modellava le sue venti grandi statue; i Fabricottl e Baffo di Carrara, la società del marmi orobici levigavano il loro meraviglioso marmo bianco, il porboro, il paonazzetto, la breccia di Francia, il « verde alpi » e U delicato fior di pesco, e le te}e, le statue, i bronzi e i marmi affluivano incessantemente nel salone che andava prendendo, di giorno in giorno, la sua calda tonalità di oro antico e di lapislazzoli. Segni di gloria Contemporaneamente, nelle fornaci di San Lorenzo, la ditta Chini cuoceva le sue ceramiche decorative e i suoi velrt. Ed ecco sorgere cosi il sontuoso portala dell'ingresso alle colonie, di stile assiro, fatto di mattoni modellati e smaltalt e raffigurante due verdissime palme e due putti che recan corbe cariche di frutti, ed ecco incastonarsi nelle loro cornei i pannelli dell'aviazione, della marina, delle missioni, ed alzarsi nelle nicchie dodici grandi lampadari di maiolica, e stendersi sul pavimento dell'ingresso principale un preziosissimo mosaico di piastrelle, raffigurante la rosa del venti, l segiii dello zodiaco e un'impelitosn. onda marina sulla quale passano due galee. Tito Chini in tieni* giorni ha decorate le due cupole del saloni dell'industria e delle colonie. Quest'ultima è ficdraddgSinnlocbdGlapnsqtPdbcidcimlndtffocdpQspdcurvciètumrsppaO è pervasa tutt'tntorno come da un soffio caldo e rosso di vènto africano che, portando nella sua. corsa il volo dorato della aquile romane, fa piegare il pennacchio di altissime palmeall'orizzonte, e cioè intorno alla base della, cupola tremola una. marina verde e d'argento. Il capitano di vascello Guido Almagià, capo della sezione storica dello Stato Maggiore Generale, ha allestito intanto la grandiosa sala della marina e gli espositori hanno costruito i loro stands e inviata la loro merce che veniva di mano in mano distribuita e fatta collocare dal signor Bidoni, Alla fine del mese di dicembre l'ing. Goffi ha cominciato i unni, lavori per la illuminazione del padiglione. Venti proiettori da duemila candele ciascu no illumineranno con ime indiretta il salone centrale sulle due porte del quale sono ancora state collocate cento lampadine da quindicimila candele. Per l'Ingresso d'onore sano state stu diate e costruite a Torino apposite ribalte che posano sulla cornice della cupola e sull'architrave che saranno inondate di luce da duecento lampade di trentamila candele." Su tutti gli avancorpi, più di centocinquanta metri di lampade tubolari irradieranno un riverbero bianchissimo e dalle cupolelte d'oro che coprono le fontane poste nelle nicchie usciranno getti d'acqua iridescente, mentre da dodici vasi luminosi sgorgheranno tante cascatene luminose. « Italia » U nome « Italia » sarà investilo dal fasci incandescenti di due potentissimi fart. Per un tale suntuoso impianto occorrono complessivamente trecento chllowat di energia, senza tener conio dt quelli impiegali per altri impianti particolari e speciali come ad esempio Quelli eseguiti intorno alle cupole del salone delle Industrie e delle Colonie. Sono stati distesi tra le pareti del padiglione quindici chilometri di conduttori elettrici, divisi in sessanta circuiti che si manovrano da un quadro unico che comprende sessantuno interruttori protetti da ccntoventitre valvole. Per questo lavoro che si svolgeva contemporaneamente qui ad Anversa e in Italia e del quale Edoardo Agnelli è stato la mente organizzatrice e direttiva, è stato necessario l'impianto di uno speciale uitlcio a Torino, specialmente affidalo alla valentìa e all'operosità del comm. Colla e di un ufficio locale diretto dal conte Massaria il quale deve anche provvedere al personale addetto al padiglione e composto di venti uomini fra marinai, pompieri e zaptiè che probabilmente arriveranno ad Anversa per essere adibiti alla mostra coloniale. Al nostro commissario generale, commendatore Agnelli, il Re del Belgio ha voluto esprimere personalmente le sue felicitazioni e l'ambasciatore conte Durazzo Ita ricevuto nell'ufficio del Console generale di Anversa l'ingeOnere Chevalley per congratularsi con lui dell'opera veramente degna e altamente signtltcuUva che egli ha compiuto. Il padiglione italiano sarà il primo ad essere inaugurato e solleva grande ammirazione e curiosità tra la folla imponente che visita giornalmente la Esposizione. ERNESTO QUADRONE. Il Convegno internazionale degli Uffici Universitari nazionali Roma, 2, notte. Ha avuto luogo in questi giorni a Parigi, presso l'Istituto internazionale per la «operazione intellettuale, la quinta riunione dei direttori degli uffici universitari nazionali. Erano rappresentati tredici Stati: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia. Italia, Olanda, Polonia, spagna. Stati Uniti d,'America, Svizzera e Ungheria. Il delegato italiano era il prof. Amedeo. Il delegato Italiano ha messo in rilievo i provvedimenti adottati dalla Commissione nazionale italiana per la cooperazione intellettualo ned campo delle relazioni universitarie, il programma ed il funzionamento del centro-nazionale italiano di informazioni universitarie per stranieri, di recente istituito, l'attività dell'Istituto interuniversitario italiano iper i corsi superiori, di vacanza e. quanto il Governo nazionale ha compiuto e va compiendo in materia di equipollenza dei diplomi di studio e di protezione dei titoli professionali. szdcabseèdtnsntttepPsuSPslriapsèmpBtmignlutcpqsdsmmsidmncspndztdstlssualrCmsCnlR

Persone citate: Agnelli, Cisterna, Duce, Edoardo Agnelli, Guido Almagià, Massaria