L'ammortamento del Debito Pubblico

L'ammortamento del Debito Pubblico L'ammortamento del Debito Pubblico II testo del decreto Roma, 29, notte. Ecco il testo del decreto relativo all'aimmortamento del Debito Pubblico interno: « Vittorio Emanuele III, per grazia di Dio e per volontà della Nazione, Re d'Italia. « Veduti i Decreti-Legge 5 agosto 1927, n. 1414, e 24 gennàio 1929, n. 112, concernenti la Cassa di ammortamento del Debito Pubblico interno dello Stato, convertiti rispettivamente nelle leggi 21 giugno 1928, n. 1731, c 27 giugno 1929, n. 112C; veduti i Regi Decreti 23 aprile 1930, n. 423, con cui sono state stabilite nuove tariffe di vendita di tabacchi lavorati; ritenuta l'opportunità di riordinare gli organi direttivi della Cassa anzidetta in modo da assicurarne maggiormente l'autonomia e di venderne più spedito il funzionamento, e ritenuta la necessità di assicurare la riduzione del Debito Pubblico mediante appositi proventi tassativamente destinati a tale scopo; veduto l'articolo 3, n. 2. della legga 31 gennaio 1926. n. 100; udito il Consiglio dei Ministri; sulla proposta del nostro Ministro Segretario di Stato per le Finanze, abbiamo decretato e decretiamo: Consiglio d'amministrazione e Comitato esecutivo e a o i i a i a . i i e e i ri i n n a o n aefio a ea di i i a eirifia hi il ti ienle oalza ate lo m o re min nArt. 1. — Gli* organi dirigenti della Cassa per l'ammortamento del Debito Pubblico interno dello Stato sono u Consiglio d'Amministrazione e il Comitato esecutivo. Le operazioni di acquisto dei titoli si svolgono per ;1 tramite della direzione generale del Tesoro. Art. 2. — Il Consiglio d'amministrazione dalla Cassa è così costituito : il Governatore della Banca d'Italia. Presidente; un Senatore designato dal Senato del Regno; un Deputato designato dalla Camera dei Deputati; un rappresentante del Partito Nazionale Fascista; un Consigliere di Stato; il Direttore Generale del Tesoro; il Di rettore Generale del Debito Pubblico il Direttore Generale dei Monopoli, il Presidente della Confederazione Nazip naie Fascista dell'Industria; il Presidente della Confederazione Nazionale Fascista dei Commercianti; il Presi dente della Confederazione Nazionale Fascista dell'Agricoltura; il Presidente della Confederazione Nazionale Fascista bancaria; il Segretario Generale del Consiglio Nazionale delle Corporazioni. \rt. 3. — Il Comitato Esecutivo e costituito di tre membri del Consiglio di amministrazione, di cui due scelti dal Consiglio stesso spettando il terzo posto al Direttore Generale del Tesoro, li Comitato sceglie nel suo seno il Presidente. Art 4. — Il primo comma dell articolo 6 del R. Decreto 5 agosto 1927, n 1414. è modificato come-segue: «La Cassa provvede con le sue disponibili tà all'acquisto soltanto di titoli dai Debito Consolidato sul pubblico mercato o anche direttamente da Enti e privati secondo le direttive stabilite dal Consi gito di amministrazione. Art 5 — L'ammontare degli interessi dei titoli ritirati dalla Cassa di ammortamento verrà portato a diminuzione dei corrispondenti stanziamenti di bilancio. Il mezzo miliardo del provento dei tabacchi \rt., 6. — A partire dal l.o maggio 1930 il maggior provento derivante dalla applicazione dei nuovi prezzi di vendita dei tabacchi lavorati, stabiliti con il R. Decreto 23 aprile 1930 n. 423. e con il Decr.no ministeriale di pan data, è destinato alla Cassa di ammortamento del Debito pubblico fino alla concorrenza di 500 milioni annui. A tale uopo il Direttore generale del Tesoro provvederà a versare, non oltre la fine di ciascun mese, ad un conto corrente fruttifero presso la Banca d'Italia, da aprirsi a favore della Cassa di ammortamento, una somma pari al 12 per cento dei versamenti eseguiti nel mese precedente, come provento della vendita nel Regno dei tabacchi lavorati nazionali ed esteri, esclusi 1 prodotti secondari; il provento della cui vendita continuerà ad affluire direttamente al bilancio dei monopoli di Stato. Alla fine di ciascun esercizio finanziario si procederà al conguaglio degli accreditamenti eseguiti durante l'esercizio stesso a favore della Cassa di ammortamento provvedendosi alf l'eventuale versamento che occorresse per integrare la somma spettante alla Cassa stessa In relazione all'effettivo maggior provento di cui al primo com ma fino al limite massimo di 500 milioni, o per eseguire le opportune trattenute sui versamenti dell'esercizio successivo. Qualora lo sviluppo della vendita dei tabacchi venisse a dimostrare esuberante l'anzidetta percentuale del 12 per cento, verrà provveduto con Deere to del Ministro delle Finanze alla sua riduzione in misura tale da non ec. cedere con gli accreditamenti alla Cassa di ammortamento il limite di 500 milioni annui. L'aggiornamento della situazione Art. 7. — I residui da versare alla data del presente Decreto in conto de! 'a assegnazioni previste dal R. Decreto 5 agosto 1927 n. 1414, verranno eli minati in proporzione dei versamenti fatti alla Cassa di ammortamento ai sensi dell'articolo precedente. Sono soppressi dal conto dei residui a in quello della competenza per l'esercizio finanziario in .'orso gli stanziamenti autorizzali dal bilancio del Ministero delle Finanze, in virtù del disposto dell'art. 12. 2.o comma della legge 14 giugno 102S n. 1315 e dell'art. V.' della legge 27 giugno 1929 n. 1034 per somme da versare alla Cassa di ammortamento a titolo di rimborso in conto capitale effettuato dall'amministrazione dello Ferrovie dello Stato per sovvenzioni ricevute dal Tesoro e per le quali non abbia avuto effetto l'ammortamento di speciali titoli di De bito Pubblico redimibile. Sono conservati, a partire dal corrente esercizio finanziario, a favore della Cassa i cespiti previsti alle lettere d. e, t. a. del n. 25 dell'art. 5 del sopra citato Decreto-legge; mentre cessano quelli di cui alle lettere a, b, e dell'articolo stesso. Sono altresì conservati alla Cassa • fondi destinati alla estinzione del Con solidato 3.50 per cento, emessi ai sens' della legge 12 giugno 1902, n. 166 e srl' interessi sui titoli già di spettanza de: Consorzio nazionale, annullati ai sensi del R. Decreto 15 dicembre 1927 n. 2137 Saranno devolute alla Cassa di am mortamento le disponibilità che even tualmente sopravanzassero alla cessa zione — in esecuzione di nuovi accordi Internazionali — della gestione degli uffici di verifica e compensazione della Cassa di ammortamento au tonoma istituita con R. Decreto-legge 3 marzo 1926 n. 332. LaComstmCadequDgesenmzisoriddcodiil mSptrinvnprampl'lavrapliladntudddeftiabsduSttdgdlrafimndg2crtcsmdufvrlpcbf e a o i i o e i i . n ra A e o a i ti o hi 1 a ili o o e a lf e a o m ito ta u12 e ua c. s00 la e! ei ti ai ui enel el la V.' er min nier er me rre etel es e • n ns' rl' de: nsi 37 m n sa acne ioau ge La portata del provvedimento Roma, 29, notte. Il provvedimento deliberato ieri dal Consiglio dei Ministri per l'ammortamento del debito pubblico interno, costituisce non già una parziale riforma ma il riordinamento ab imìs delia Cassa Nazionale per l'ammortamento del debito pubblico interno dello Stato, quale risulta costituita in base al R, Decreto legge 5 agosto 1927. La Cassa Nazionale La necessità di addivenire a questo1 generale riordinamento ara vivamente sentita, in quanto ned corso del triennio, che va dall'inizio del funzionamento della Cassa ad oggi, le condizioni generali della finanza pubblica sono sensibilmente cambiate. Basterà ricordare che, dopo ila stabilizzazione della tira e l'instaurazione del regime della parità aurea per effetto della' convenzione fra il Tesoro e la Banca d'Italia, è venuto a mancare alla Cassa iil compito di provvedere all'ammortamento del debito infruttifero dettlo Stato (circolazione cartacea bancaria' per conto dello Stato) ed è caduto altresì il provento di 500 milioni annui inscritti al bilancio per tale scopo; è venuto a cessare il Consorzio nazionale par l'ammortamento del Debitoi pubblico di cui inizialmente fu deliberato il coordinamento con la Cassa, ma che successivamente è stato soppresso con decorrenza dalla fine dell'anno scorso e infine gli avanzi di bilancio attribuiti alla Cassa si sono rivelati un elemento troppo incerto variabile e tardivo per poter consentire alla Cassa stessa di formulare ed applicare un piano organico e continuali vo di ammortamento. Il nuovo provvedimento ricostituisce' la Cassa Nazionale di ammortamento d*i Debito Pubblico con figura, personalità e ordinamento diverso dall'ai* tuaile. Innanzi tutto essa è svincolata dallo stretto quadro del Ministero della Finanze e inserita nel quadro della Banca d'Italia, in maniera cha essa possa aver maggiore agilità di funzionamento, sia a più diretto contatto del mercato finanziario ed abbia; insomma sensibilità e possibilità di azione ed un vero e proprio organismo bancario. La Cassa avrà personalità giuridica sua propria e gestione autonoma, godendo di tutti i benefici fiscali di cui usufruiscono le amministrazioni dello Stato. 11 nucleo fondamentale di entrate, di cui disporrà la Cassa, sarà costituito dal provento del maggior prezzo di vendita dei tabacchi, stabilito da oggi imo alla concorrenza di 500 milioni di lire all'anno. In proposito il decreto stabilirà cha le somme eccedenti le risultanze del rendiconto consuntivo 1928-29 relativa al reddito dei tabacchi siano devoluta fino a 500 milioni alla Cassa di ammortamento. E' da tener presente che nel 1928-29 il reddito dei tabacchi fu di 3 miliardi e 600 milioni e poiché' gli aumenti deliberati sono circa del 20 per cento, sì ha ragione di ritenere che il maggior reddito annuo potrai raggiungere anche la cifra di 520 milioni. Questo maggior provento verrai versato mensilmente alla Banca d'Italia in un apposito conto corrente; che verrà costituito a favore delia Cassa. Ciò consentirà alla Cassa medesima di aver sempre fondi a propria' disposizione, in maniera da esercitare un'azione continuativa, tenendo conto dell'andamento del mercato ed effettuando gli acquieti nei momenti più favorevoli. Delle operazioni effettuate verrà pubblicato periodicamente un rendiconto nel conto del Tesoro e sulla situazione generale della Cassa verrà presentata ima relazione annuale' al Parlamento. Gli acquisti Una innovazione importante è costituita dalla limitazione imposta alla Cassa in ordine ai titoli da acquistare per l'ammortamento. Come è noto, secondo l'ordinamento vigente, la Cassa poteva procedere all'ammortamento di tutti i titoli dello Stato, compresi i redimibili. In realtà, di "questa facoltà la Cassa si è valsa in misura assai lieve e nei 700 milioni di titoli acquistati i redimibili figurano in minima parte. Solo quando circostanze eccezionali hanno consentito di ottenerne a prezzo di singolare favore sono entrate a far parte degli acquisti della Cassa anche cartelle di Debito Pubblico redimibile. Nel riordinamento della Cassa si é però pensato di escludere dai suoi bàcquisti titoli redimibili e ciò per un. fwnplice ordine di considerazioni: l.o perchè essi hanno un piano proprio di ammortamento stabi'ito nella legge relativa alla loro emissione, con regolare stanziamento nel bilancio statale; 2.o perchè essi rappresentano della vere e proprie cambiali di Stato, realizzabili alla scadenza regolare al cento per cento. Per queste ragioni la Cassa in avvenire dovrà rivolgere la.sua: attenzione unicamente al Consolidato, -'nn eiovampnto anche indiretto dei possessori di titoli perchè il corso di essi sarà presumibilmente mantenuto più alto per l'intervento della Cassa nelle sue funzioni di acquirente sistematico e continuativo. Ma oltre che riguardo alla materia; delle sue- operazioni, la Cassa in avvenire opererà ben diversamente dal passato, anche nei riguardi dell'impiego desìi Interessi dei titoli-acquistati. Infatti, come si sa. finora la Cassa bruciava i titoli, ma gli interessi relativi continuavano ad essere inscritti nel «rran libro del Debito pubblico, per essera destinati alla Cassa, e il bilancio dello Stato non veniva a risentire aleuti vantaggio Immediato e diretto. L'onere complessivo per il servizio interessi del Debito pubblico restava Invariato In attesa che la Cassa, avendo per effetto dei continui reimpieghi acquistato disipnnihiliià veramente cospicue, potpsse operare riduzioni sensibili e radicali. Oggi, invece, si è adottato un criterio diverso. A mano a mano che i titoli verranno acquistati e distrutti, le rendite relative saranno cancellate dal gran libro del Debito pubblico e l'onere dello Stato per il servizio interessi (quello che il Duce chiamò la « mano-morta » della finanza) verrà gradualmente alleggerito. Non tenendo conto de'le entrate minori, ma sempre soltanto del cinquecento milioni dei tabacchi, si può calcolare che annualmente la spesa per il servizio degli interessi del Debito pubblico interno diminuirà' di una cifra variante dal 25 ai 30 milioni. X questo va aggiunta la cancellazione) delle rendite attualmente 'nscritte d favore della Cassa, che avrà per effetto una riduzione di altri 10 milioni circa. Infatti il decreto, per non ammettere due sistemi diversi, stabilirà" ohe anche gli interessi dei titoli finora bruciati dalla Cassa (titoli che ammontano, dicevamo, a 700 milioni circa) siano cancellati dal gran libro deli Debito pubblico, andando così ad fm'mediato sollievo del bilancio statala^

Persone citate: Consi, Duce, Vittorio Emanuele Iii

Luoghi citati: Italia, Roma