Le torture inflitte agli accusati

Le torture inflitte agli accusati IL PROCESSO DEI CROATI Le torture inflitte agli accusati rievocate dinanzi al Tribunale - Bsigrado, 35 notte. Non sorprenderà il sentire ohe tutte le proposte fatte ieri dalla difesa alla prima udienza del processo Macek sono stale respinte dal Tribunale eccezionale di Belgrado; di tale decisione il presidente Subotic ha dato notizia a-U'apertura dell'udienza di stamane, dichiarando quindi che 13 processo non può essere aggiornato ne può svolgersi a Zagabria e che sono inammissibili contatti diretti tra difensori e imputati come pure il rilascio in libertà provvisoria dietro cauzione di Macek e di ailcund imputati, i quali si dicono Innocenti o ammalati. 1 colloqui tra difensori ed accusati hanno sempre da svolgersi alla presenza di un funzionario. Subito Macek ha chiesto al presidente di potersi intrattenere nell'aula con il suo difensore Trumbic in merito alla scelta del settimo avvocato; avendo il presidente aderito, Trumbic si <> diretto verso Macek ohe- ha abbracC-iato a baciato tra la. commozione e gli applausi clamorosi e grida di: « Zivio » (Evviva), degli accusati e di tutti 1 difensori, n presidente ha scampanellato, invitando i presenti ad astenersi da manifestazioni. Alla fine di un breve scambio di vedute svoltosi a bassa voce, M&oek ha domandato che il suo dótensor*. Drljevic, internato alla viglila del processo nella Serbia Meridionale, sia sostituito dall'avv. Boscovìt, già deputato del discloHio Partito di Prlbicevic. La domanda è stata accolta. Uno deg»! avvocati della <ttfes& ha quindi proposto che la difesa di Macek debba essere assunta da tutti-i difensori in distintamente e Trumbic si è detto d'accordo. A pana e acqua a con la catena al piedi Prima che l'interrogatorio degli imputati avesse inizio, l'avv. Hrvoj, appellando a considerazioni di carattere umanitario, ha pregato fi presidente di intervenire affinchè in carcere gli Imputati siano trattati un po' meglio. Finora essi sono stati nutriti a pane ed acqua ed hanno dovuto dormire a terra senza nemmeno un po' di paglia. Hrvo] ha chiesto che per la durata del processo gli infelici non siano tenuti nelle celile con le catene ai piedi. Usciti quindi dalla sala tutti gli altri imputati, è incominciata la deposizione di Bernardic, il quale ha Illuminato il Tribunale, 1 difensori e l'uditorio sui metodi della polizia, serba. Bernardic ha esordito protestandosi Innocente; arrestato per la seconda volta il 18 deMo scorso dicembre, ebbe a subire tali torture nelle carceri di Zagabria che alla fine gli fu strappata una parziale confessione. La lettura della deposizione di Bernardic richiama alla memoria episodi mediovali e fa ripensare agli strumenti che ancora oggi sono visibili nelJe casematte dello Spielberg presso Brunn, dove soffrirono Pellico, Confalonieri e Maroncelli. Del resto questa similitudine è tutt'altro che casuale. Ad esempio, Bernardic ha detto che gli vennero legate le mani sul dorso, che fu appeso per i piedi con la testa in basso e che fu poi buttato al suolo e calpestato. Questo martirio durava dalle sei del mattino alle sei di sera, sicché alla fine — per giunta incalzato dal capo della polizia Bedekovic, il quale lo minacciava dicendo che a Belgrado lo avrebbero trattato anche peggio — egli ammise tutto quello ohe da lui st voleva. Alzando la voce, l'imputato afferma che Bedekovic è stato testimone oculare del suo martirio. Trasportato a Belgrado, Bernardic ritirò poi la deposizione estortagli e destinata a compromettere Macek. Uh attentato Inventato A Zagabria — egli prosegue — si affermava eoe il generale Belimarkovic ed 11 capo della polizia Bedekovic progettassero di sopprimere Macek, e queste dicerie permisero poi l'asserzione che gli imputati odierni meditassero un attentato contro BaJimarkovic. Con gli Imputati egli, Bernardic, ebbe sempre rapporti amichevoli di colleganza; però non ha mai tenuto riunioni segrete. Dall'accusato tenente colonnello Beglc, da lui conosciuto soltanto di vista, ricevette un giorno quattro rivoltelle, tre delle quali le diede ad altri ed una la trattenne per sè, senza ben conoscere l'origine di queste armi. 11 presidente interrompe la deposizione per fare rilevare come Bernardic dichiari di avere ricevuto armi da Begic che tuttavia, stando alle sue asserzioni, conosceva solo di vista. Il Bernardic, riprendendo a parlare, dice che il capo della polizia di Zagabria, Bedekovic, tentò di fare di lui un confidente. Circa la partecipazione all'attentato contro 11 capitano di cavalleria Kaledin, Bernardic respinge l'imputazione obiettando che il giorno dell'attentato egli si trovava in carcere; infatti egli fu internato nelle carceri dal 5 novembre al 5 dicembre dell'anno scorso, mentre l'attentato cvpmBnggtgdnrftfnIibeisLKb i n a , i e e o e o contro Kaledin ebbe luogo 11 7 novembre. Questa osservazione dell'accusato ha prodotto una enorme impressione, come del resto tutta la deposizione di Bernardic, il quale, prima di terminare, ha detto che se davvero a Zagabria fosse esistita una società segreta, le riunioni non sarebbero state tenute in locali pubblici, bensì in luoghi nascosti. La difesa avanza proposta formale di citare a deporre davanti al Tribunale Bedekovic, dato che egli ha giurato che mal nessuno degli imputati fu sottoposto a maltrattamenti da parte della polizia, memre Bernardic afferma che Bedekovic in persona ordinò che gli accusati fossero torturati. Inoltre lu difesa domanda che siano interrogati parecchi giudici di Zagabria i quali hanno visto in quelle caretri di polizia detenuti fatti segno a it al tratta menti. Il seguito del processo viene quindi rinviato a domani. KUTEPOF Le mene della «Ceca» per far credere al suicidio del generale Parigi. 25 notte. L'afiare del rapimento del generale Kutepof non è — come alcuni potrebbero credere o sperare — seppellito, malgrado le violente pressioni che certi circoli esercitano al riguardo. La Polizia continua la sua inchiesta, ed è da sperare che approderà a risultati positivi. Nel frattempo il (ìoverno dei Soviet è fortemente inquieto della pubblicità che è stata fatta intorno ad un rapimento che avrebbe desiderato vedere passare inosservato. I dirigen ti sovietici sono oltremodo impressio nati per II disgusto che hanno sollevato ovunque; perciò cercano, nella loro immaginazione fertile in combinazioni criminali, una nuova messa in scena per «far suicidare! Kutepof. Ecce il passo di una lettera che V Belio de Paris ha avuto da fonte estremamente sicura e che rivela i progetti sovietici: t Estratto di una lettera ricevuta a Parigi da una persona domiciliata in un Paese limitrofo all'Unione delle Repubbliche socialiste e sovietiche, datata al 5 aprile 1930: «...Stalin ed il suo entourage, sono oltremodo impressionati per la campagna condotta dalla stampa francese a proposito del rapimento del generale Kutepof. Nei ciroli delia G.P.C, si sarebbe pennato ni piano seguente: il generale Kutepof deve essere ricondotto in Europa o magari trasportato in America e assassinato, sotto ogni apparenza di suicidio, facendo credere che il generale si sia trovato per tutto questo tempo nel punto in questione senza essere stato mai trasportato sul territorio dell'Unione delle Repubbliche sociali, ste e sovietiche. Se questo modo di agire fosse considerato troppo complicato, la G.P.C, elaborerebbe questo altro progetto: far trasportare il generale sino ad un punto qualsiasi non lontano dalla frontiera dell'Unione delle Repubbliche socialiste e sovietiche, ove sarebbe assassinato da una guardia di frontiera come uno che tentava di passare illegalmente la zona vietata... ». Il giornale rammenta che questo sistema, che consiste nell'inscenare ùn suicidio o un assassinio è una delle maniere cui la Cefcfl sovente ricorre. Il processo per l'assassinio di Bundeff Il giudice istruttore chiede l'incriminazione di Mlchalloff Vienna, 25 notte. Il giudice che a Sofia condusse a termine l'istruttoria contro gli assassini del giornailista Bundeff (ucciso due mesi addietro), ha proposto la condanna a morte per due degli imputati sorpresi con le armi in pugno, e la pena di 15 anni di reclusione per il terzo. Il Magistrato poi. basandosi sull'asserzione dei due assassini che l'ordine di ammazzare Bundeff — appartenente come si ricorderà, alla frazione macedone Protogheroff — venne loro dato per iscritto da Ivan Michailoff, ha proposto che sia deferito ali Tribunale pure il capo della organizzazione rivoluzionaria macedone. Quale seguito verrà dato a questa proposta, sarà interessante vedere. + Numerosi arresti politici in Polonia Varsavia, 25 notte. Si annuncia che la Polizia politica ha operato l'arresto di undici persone e il sequestro di notevole quantità di materiale esplosivo. Pare si tratti di un complotto tendente all'indipendenza dell'Ucraina tanto dalla Russia quanto dalla Polonia. I fuorusciti ucraini avrebbero anche tramalo l'assassinio del console sovietico di Leopoli. (Radio - Stefani). L'arresto del capi del compiono contro il Presidente del Perù Lima, 25 notte. {A. A.) L'autorità di pubblica sicurezza ha scoperto — come sapete — un complotto che si proponeva di assassinare 11 Presidente della Repubblica, dr. Augusto Leguia. Ora i capi del complotto sono stati arrestati. In alcuni Dipartimenti dello Stato e stata applicata, con decreto governativo, la legge marziale per trenta giorni. lusgmmecAaispnuesapcSItl.rcaoesRDsègdl