Festa d'armi, di grazia e di splendori

Festa d'armi, di grazia e di splendori IL CAROSELLO IN ONORE DEI PRINCIPI Festa d'armi, di grazia e di splendori La prova generale del torneo Abbiamo assistito ieri sera alla prova generale del torneo quattrocentesco in onore delle LL AA. RR. il Principe e la Principessa di Piemonte, sotto l'alto patronato di S. A. R. la Duchessa di Pistoia. Nella sala sfolgorante i fasci luminosi dei potenti riflenori collocati sulla balaustra della prima galleria e quelli che, scendendo dal cielo del teatro, bene mascherati da lanterne, in istile dell'epoca, traevano dalle bandiere, dagli arazzi e da tutta la pittoresca decorazione ima ridda di colori vivissimi, armonizzantisi fra loro in modo che dilli tinto avevano il predominio sulle altre: l'azzurro e il rosso. Fasci luminosi convergevano sulla tribuna delle castellane, altri su quella dei giudici o sulla pista illuminata a giorno. In luogo degli spettatori che occuperanno stasera le poltrone di platea, v'era ieri sera una falla... di soldati. Soldati di tutte le armi appositamente reclutati dal Comitato per rappresentare la parte... del pubblico: pubblico rumoroso, tumultuante, tanto per abituare 1 cavalli allo scrosciare degli applausi che certamente non mancheranno. I soldati hanno bene assolto al compito loro affidato e se anche non avessero avuto l'ordine di applaudire si può esser certi che lo avrebbero fatto lo stesso, tanto apparivano affascinati dallo spettacolo varorioiieto. Essi assistevano, dopo tutto, i. uno spettacolo di soldati 'cavalieri, paggi, scudieri, giudici d'arme) con la sola differenza che si trattava di soldati della classe del 1400. La vicenda del torneo è stata seguita da quel pubblico d'eccezione con vivo interesse. Gli applausi cosi non furono pochi e quel che più conta furono spontanei. Fra le persone che assistono alla prova generale notiamo i componenti dei Comitato: il ten. col. conte Cesare Giriodi Panissera di Monastero, il sen. Giacomo Grosso, il cav. Renzo dei baroni Casana, il gr. uff. prof. Giorgio Ceragioli, il comm. prof. Domenico Gaido, il prof. cav. Alberto Gentili, il prof. dott. Aldo Umberto Lace e il prof. Luigi Torri. Si può dire che il Comitato è al completo perchè il generale conte Alfredo Fè d'Ostiani, quale direttore del Torneo, dopo avere con la sua vara competenza istruito dame e cavalieri e curato tutta la difficile rievoca zione storica dei giuochi d'arme, ha — come è noto — nel carosello il ruolc principale: quello del Re d'armi. Nella tribuna dello dame hanno preso posto le castellane. I loro costumi quattrocenteschi, di gusto squisito, ricchi per finezza di stoffe e pregio di ricami, si inquadrano meravigliosamente con le decorazioni quattrocentesche delle tribune. Riconosciamo, nella cornice delle leggiadre acconciature fra le presenti: Maria Asinari dei marchesi di Bernezzo, Mita Colli dei marchesi di Felizzano. Gabriella dei marchesi Compans di Rrichanteau-Challant, Antonia dpi marchesi d'Oncieu de la Balie, Paola dei marchesi Ferrerò de fiuliernatis Ventimiglia, Raffaella Movi Ulialdini dei conti degli Alberti, Bianca dei marchesi Pallavicino Mossi, Giù seppina Provana dei conti di Collegno Srarampi dei marchesi di Villanova Alix, Costanza Scali Grimaldi-dei marchesi di Casaleggio, Elena dei conti Spada Lavini, Teresa Thaon dei mar diesi di Revel e S. Andrea. Nella tribuna vicina invece, si trovano i giudici d'arme. Hanno indossato l'abbigliamento severo, ma non privo d'eleganza, dei giudici, il col. marchese Claudio Seyssel d'Aix e di Sommariva, il barone Emilio Accusani di Retorto e Pononovo e il «en. col. nob. Roberto Berla dei conti di Sale e d'Argentina coi paggi Vittorio Buffa dei conti di Perrero, Francesco Martina dei conti di Cornegliano e Giuseppe della Croce dei conti di Dojola. Come già abbiamo più volte accennato le quadriglie dei torneanti sono cinque. Ecco i nomi dei gentiluomini che le formano. La prima quadriglia è quella del Urinante, composta del ca voliere : cap. nob. Augusto dei baroni Moro; del paggio: Alberico Barattieri dei conti di S. Pietro: degli scudieri: ten. col. marchese Leopoldo De Gregorio di S. Elia e del cap. conte Mario Sabini. Della seconda, del Iìubino, fan no parte: il cavaliere: col. marchese Onorato Honorati nobile di lesi, il pag gio: Paolo Badicati dei conti di Marmorito; gli scudieri: cap. cav. Piero de Ubertis e ten. Enrico de Simone. La terza quadriglia, dello Smeraldo, ( composta dal cavaliere: cap. nob. Uberto Visconti dei conti di Massimo e paggio: Cesare Corsi dei conti di Bosnasco e degli scudieri cap. nob. Paolo Perrone dei conti di S Martino e del ten. col. conte Rodrigo Ripa Buschettl dei marchesi di Meana. Compongono la quarta, detto dello 'Zaffiro, il cavaliere cap. nob. Vittorio Balbiano dei conti d'Aramengo, il paggio Stefano dei conti Casana e gli scudieri cap nob Luigi Giriodi Panissera dei conti di Monastero e nob. Maurizio Fracassi dei marchesi di Torre Rossano. La quinta quadriglia è quella del Cavane rsiLnDcDmgCEcccBvRCdfizRgm e Sconosciuto, del torneante dalla viiera abbassata il cui nome resterà gnoto fino al termine dello spettacolo. Lo accompagnano il paggio nob. Bernardo Marenco e gli scudieri ten. col. Dionigi Grisi dei conti della Pie e ten. cai. cav. Adriano Lanza. Prendono parte alle quadriglie delle Dame la contessa Pia Barbò di Casalmorano Fracassi, donna Bona Borgogna Morozzo della nocca, la baronessa Carla d'Emarese Pinelli Gentile, donna Elena Rezzonico e le signorine: Bianca Badini Confalonieri, Carla Bandi dei conti di Selve, Teresa Barbavara dei conti di Gravellona, Nini Bellia, Luisa Bodo, Anna Maria Capriolo, Tina Cavalli dei conti d'Olivola, Luisa CoenRocca, Nina Delia-Chiesa dei conti di Cervignasco e Trivero, Emilia Morelli dei marchesi di Popolo e Ticineto, Delfina Salvi dei conti del Pero di Lumerzano, Clorinda Thaon dei Duchi di Revel.