Edda Mussolini e Galeazzo Ciano

Edda Mussolini e Galeazzo Ciano Edda Mussolini e Galeazzo Ciano affettuosamente festeggiati a Villa Torlonia ii solenne rito nuziale di oggi i l l n a -| j coirjr^endatóre Roma. 23 notte. Il romito silenzio di Villa Torlonia, nove il Duce trascorre tra gli affetti familiari le ore del riposo e della meditazione, e stato nel pomeriggio di otigi violato dal brusio di una festa mondana. Sotto il tiepido sole di un superbo pomeriggio di primavera romana, duecento persone, scelte soprattutto fra gli intimi della famiglia del Duce, tra i collaboratori più antichi e provati della fatica di lui, si sono raccolte a festeggiare l'unione di due esistenze piene di promesse: il matrimonio di Edda con Galeazzo Ciano. Dolce familiarità stata una semplice, scliietta riunione che ha lasciato in quanti hanno avuto non il privilegio ma la meritata fortuna di parteciparvi, un complesso indicibile di soavi impressioni. In un quadro armonioso di luci e di colori, avente per sfondo la sagoma neo-classica della palazzina e le verdeggianti piante del parco, sono apparse visioni fugaci ma non dimenticagli, figure e persone care al nostro animo di fascisti. Una dolce atmosfera di intimità familiare ò stata la caratteristica saliente del ricevimento. Nulla di freddo, di compassato, di cerimonioso; ma una cordialità viva, una schietta esultanza in tutti i volti, che parevano ricevere la loro impronta dal viso luminoso del Duce, dall'accogliente sorriso dei fidanzati, dalla grazia discreta di Donna Rachele, dal fare cordiale del conte Ciano. La tonalità che derivava all'ambiente da questa squisita ospitalità dei padroni di casa era tale che tutti finivano con il sentirsi più che mai partecipi della festa familiare, e un ondata di ardentissimt voti saliva da tutti i cuori, avvolgeva le elette persone della figliuola del Duce e del suo sposo. 11 ricevimento, come era stato annunziato, .ha avuto inizio alle 17. Le automobili, percorso il bel rettilineo soleggiato di via Nomenlana, varcavano la cancellata della villa patrizia sostando dinanzi alla bianca scalea alla cui sommità, lungo il portico ottocentesco, prestava servizio d'onore il manipolo dei moschettieri del Duce. Gli invitati Nel primo salone, il Capo del Governo accoglieva gli ospiti con lieto aspetto sorridente, e ricevuti per primo gli auguri e le congratulazioni, ii conduceva presso I fidanzati, che, 1 uno a fianco dell'altro, in mezzo ad una flagrante serra di fiori, attendevano tra ì familiari, splendidi di giovinezza e raggianti dt felicità. Dinanzi alla coppia felice abbiamo visto con le loro famiglie uomini di Governo, personalità della vigilia rivoluzionaria, come 1 Quadrumviri Balbo, De Bono, De Vecchi, esponenti della più autorevole aristocrazia romana, generali, ammiragli, ambasciatori, alt: funzionari. Erano stati infatti invitati : S. E. Dino Grandi e donna Antonietta; S. E. generale Emilio De Bono e donna Erminia; S. E. Alfredo Rocco e donna Maria; S. E. Antonio Mosconi e donna Flora; S. E. generale Pietro Gazzera e donna Bianca; S. E. ammiraglio Giuseppe Sirianni; S. E. generale Italo Balbo e donna Emanuela; S. E. Balbino Giuliano: S. E. Araldo di Crollalanza; S. E. Giacomo Acerbo e baronessa Giuseppina; S. E. Costanzo Ciano e donna Carolina- e signorina Maria; S. E. Giuseppe Bottai e donna Nella; S. E. Francesco Giunta e donna Zenaide; S. E. Amedeo Fani e donna Elvira; S. E. Leandro Arpinati e don na Ripa ; S. E. Penna varia, e donna Jolanda; S. E. Dino Alfieri e donna Carlotta; S. E. Thaon di Revel, duca del Mare, S. E. duchessa Irene e signorina Clorinda; S. E. Sara Diaz, du chessa della Vittoria, e signorina Ire ne; S. E. Luigi Federzoni e donna Gina; S. E. Giovanni Giuriati; S. E. Tom maso Tittoni e S. E. donna Bice; S. E Giuseppe Bell uzzo e donna Bina; S. E. conte Mattioli Pasqualina S. E. Borea d'Olmo; S. E. Marchese Asinarl di Bernezzo, marchesa Gabriella e signorina Miranda; S. E. Paolo Boseili; S. E. Augusto Turati; S. E. Mariano D'Amelio e signora Maria; S. E. Boncompagni Ludovisi e famiglia; S. E. Attilio Teruzzi; S. E. Pietro Badoglio e marchesa; S. E. Giuseppe Vaccari e famiglia; S. E. generale di San Marzano e famiglia; onorevole Landò Ferretti e signora; cavaliere di gran croce Alessandro Chiavolini; onorevoli Achille Starace e famiglia, Alessandro Mei cliiori e famiglia, Amilcare Rossi e famiglia; avv. Aldo Vecchinl; ing. Arnaldo Fussi, S. E. Bonaldo Stringher e signora; S. E. conte Giuseppe Volpi e famiglia; onorevole Davide Fossa e signora; S. E. conte De Vecchi di Val Cismon, contessa Onorina e signorina Maria Luisa; S. E. mons. Borgoncinl Duca, Nunzio apostolico; l'Ambasciato re degli Stati Uniti e mistress Garrett; l'Ambasciatore di Gran Bretagna e lady Sybil Graham; l'Ambasciatore di Germania e baronessa Von Neurath; l'Ambasciatore di Spagna e contessa De la Vinaza; l'Ambasciatore dell'Argentina e madame De Perez; l'Ambasciatore del Brasile e madame De Teffè; l'Ambasciatore del Cile e madame Villegas; l'Ambasciatore dell'U.R.S.S. e madame Kurakaia; l'Ambasciatore di Turchia e madame Suad Bey; S. E. conte Stefan Prezezdiecki, ambasciatore di Polonia; il Ministro d'Austria e madame Von Edger Moellwalvt; S. E. André De Horv, ministro plenipotenziario d'Ungheria; S. E. D.1em1l Dino, ministro plenipotenziario d'Albania; il Ministro rli nomatila e principessa Ghika; 11 Ministro di Grecia e madame Mavroudis; duca e duchessa Sforza Cesarini; conte e contessa Gaddi Pepoll; marchese e marchesa Giorgio Guglielmi di Vulci; principe e principessa Giovanelli e figli; conte Annibale e contessa Brandolini d'Adda; barone e baronessa Alberto Blanc e signorina; marchese senatore Paolucci de' Calboll e marchesa; marchese Paolucci de' Caiboli Baione e famiglia; principe senatore Spada Potenziani Veralli e signorina Myriam; duca Marcello Visconti e famiglia, podestà di Milano; barone Fassini e famiglia; principe Gabriele d'Annunzio; conte e contessa Palliano; marchese Incisa; conte Vidua, conte Francesco Cellere e contessa Flaminia; marchese e marchesa Talamo; marchese e marchesa Dusmet e figlio; contessa Dolores di Cellere e Aglio; conte e contessa Tonci; conte Bonacossa; principe Ludovico Chigi Albani; marchese Piero Misciatelli e marchesa; conte Enrico Baratola e contessa; gr. uff. Arnaldo Mussolini e famiglia; cav. Michele Mancini e signora; gr. uff. Manlio Morgagni e signora; cav. Pietro Baccanelli, podestà di Predappio; senatore prof. Raffaele Bastlanelli e siqnora-, prof. Giuseppe Bastìanelli e signora; ammiraglio Arturo Ciano e famiglia; ammiraglio Alessandro Ciano e famiglia: Gino Ciano; Guglielmo Ciano; gr. uff. Minale; cav. uff. Gbigl; cav. uff. .lannelli; senatore Pericoli e famiglia; gr. uff. Ambrogio Binda e signora; Giorgio De Vecchi; monsignor Pellizzolo: comandante Scapir: comandante Bigliardl Boscarelli; Magistrati; gr. uff. Sandiochi; gr. uff. A. Bonichi; avv. p. G. Ricci e signora; prof. Dolci: in?. Torchi e signora; prof. Sabatini; comm. De Stefani: comm. | Tuomì; cx:nm?ndatore U. Capanna; Pessina; Gino Grot ta e signora; Cempini Mc-azzuoli e si gnora; V. Rostagno e signora; Michele Zarmi e signora; Giulia Puri e figlio; Arenri Cavagnari; Anna Salzano Diaz e avv, Salzano; Cappelletto, direttore dell'. Agenzia Stefani»; Curzio MalaParte, direttore della stampa: Amlcticci, segretario del Sindacato del giornalisti e direttore della a Gazzetta del Popolo»; Bornlli, direttore del «Corriere deliri Sera »: Malavasi, direttore d>el « Resto del Carlino »; Alessi, direttore del « Piccolo di Trieste »; Pini, direttore del « Giornalp di Genova »; Paoloni. direttore del «Mattino»; Breschi. direttore del « Messaggero »: De Cristofaro, direltore del « Popolo di Roma » : TntcrlBnrli. direttore del « Tevere »; Gktyda, direttore del « Giornale d'Italia; Forpcs, direttore della « Tribuna»; Do Marsanich, direttore del « Lavoro Fascista »; Polvorelli, segretario del Sindacato dei giornalisti di Roma; Hodel, presidente dell'Associazione della stampa estera; Voucher, vice-presidente dell'Associazione della stampa estera; Morgan, direttore del l'ufficio romano dell'« United Press » ed altri. Dopo aver salutato gli sposi, gli In. vitati si sparpagliavano per gli altri saloni della villa, anch'essi pieni di fiori, ricevuti e accompagnati da Donna Rachele, dal gr. uff. Arnaldo Mussolini, dalla signora Virginia Mussolini, e da Bruno e. Vittorio, che hanno fatto anch'essi con fine distinzione gli onori di casa. Verso le 18 i saloni della palazzina sono stati abbandonati, e la folla degli invitati, guidata dalla splendida amabilità dei padroni di casa, si è dispersa per il giardino, raccogliendosi poi in piccoli gruppi intorno ad alcuni tavoli che erano stati predisposti per il rinfresco. Edda, graziosissima nel suo abito di semplice linea di chiffon rosa imprimé, si ì' seduta ad un tavolo presso 1.1 quale erano pure, tra gli altri, il Ministro Balbo e il principe Torlonia, mentre il Duce e Donna Rachele sedevano poco discosto, insie me con il Nunzio apostolico. Mentre gli invitati, nella dorata luminosità del tramonto, sorbivano il te. dagli archi magici del quartetto della Filarmonica romana si effondevano nell'aria deliziose melodie di Boccherini del Bossi, di Beethoven, di Haydn e di Grieg. Il bellissimo concerto era quanto dt più degno potesse scegliersi a commento e a chiusura della cerimonia. Prima che la lieta riunione si sciogliesse, da una finestra della villa hanno fatto la loro apparizione il piccolo Romano e l'ultima venuta nella famiglia del Duce, la piccola Maria Luisa, che dallo braccia di una persona di famiglia ha sporto il suo tondo viso ridente. Poco prima delle 19, gli invitati, dopo avere rinnovato agli sposi ed ai genitori l'espressione dei loro auguri, hanno lasciato la villa, avendo ancora negli occhi il bel quadro di felicità e di poesia. Il rito odierno La cerimonia svoltasi in tutla semplicità questa sera nei saloni e ned giardini di Villa Torlonia non è' stata che 11 lieto e breve preambolo del rito che coronerà domani, nella benedizione del Signore, il sogno d'amore di due elette giovinezze uscite da due famiglie tra le più care al cuore di tutti gli italiani. Per la cerimonia di domani ogni preparativo è stato compiuto questa sera. La bella chiesa di San Giuseppe, nel cuore dell'aristocratico quartiere Nomentano, sobria e severa nei! suo stile romanico con le tre navate, è stata riccamente e signorilmente addobbata. Entrando si ha quasi l'impressione di essere in un salotto o In una serra, prima che il gruppo centrale dell'Altare e degli inginocchiatoi, incorniciati da fiori e da tappezzerie fiammanti richiami alla realtà del luogo. I più bei fiori dalle ville dall'Urbe sono stati portati nella ente sa raccolta e severa, quasi particolare omaggio della Città Eterna verso gli sposi, omaggio 11 cui senso non è certamente sfuggito al Duce stesso durante una breve visita che egli ha compiuto stamane a San Giuseppe. Questa fioritura in cui il bianco domina tutti gli altri colori, rappresenta la più suggestiva e più viva decorazione del Tempio e dell'Alitare, il quale ultimo ha i fiori di Villa Torlonia. Grandi tappeti rossi e una gran de guida sul pavimento della navata centrale mettano un tono più forte in tanta tenuità di finte spingendosi fino all'esterno, fuori del portale dove il corteo nuziale sosterà. Un prezioso arazzo è disteso di fronte al l'altare maggiore e altri arazzi ornano l'arcata centrale. Di fronte all'alta re maggiore è stato collocato l'inginocchiatoio per gli sposi, ricoperto di velluto rosso con ampie frangi* d'oro. A corni/ evangeli sono gli sgabelli per i testimoni dello sposo, S. E. Grondi e S, E. De Vecchi, a corni/ epislolae quelli per I testimoni della sposa, Principe Torlonia e dott. Arnaldo Mussolini. Dietro l'inginocchiatoio degli sposi sono collocate poltrone per le famiglie. Nelle due navate prenderanno posto gli invitati che saranno circa un migliaio, poicliè interverranno alla cerimonia Je alte cariche dello Stato, gran parte dell'aristocrazia romana, e il Corpo diplomatico. La chiesa sai^ illuminata a giorno con magnifico giuoco di luci. 11 corteo nu zlale giungerà in Chiesa alle 11,30 precise, proveniente da Villa Torlotita. All'Ingresso del Tempio, mentre il maestro Germani dell'Àugusteo suonerà all'organo la Marcia Nuziale del Bossi, la sposa ascenderà l'altare al braccio del padre. Dietro la sposa, che indosserà l'abito candido e il velo nuziale donato dal Senato, verrà lo sposo dando il braccio alla madre contessa Giano di Coriellazzo. 11 Ministro Ciano darà il braccio a donna Rachele Mussolina. Appena gli sposi avranno preso posto presso l'inginocchiatolo e i testimoni si saranno disposti dietro di loro, il parroco della Chiesa monsignor Pascucci, che vestirà l'abito bianco dei canonici latera nensi e sarà assistilo dal vice-parroco monsignor Arreghi anche egli in abito bianco, inlzlerà il rito, rivolgendo agli sposi la. rituale domanda sul loro consenso alle nozze. Dopo il duplice si, egli pronunzierà le sacramentali parole per la benedizione degli anelli. Seguirà la benedizione della coppia, poi la lettura degli articoli del Codice. Infine il parroco pronunzierà un breve discorso. SI inizdeirà quindi la messa che sarà celebrata dallo stesso parroco assistito dal vice-parroco. Durante la messa il coro della Filarmonica romana canterà mottetti sacri, intramezzati da brani di musica sacra suonata dal quartetto ad archi dell'Àugusteo. Dopo la messa, gli sposi ed i testimoni si aduneranno inforno a un tavolo ricoperto di un ricco tappeto In cui saranno nosti i registri per l'apposizione delle firme agli atti matrimoniali. Gli atti saranno cosi sottoscritti dagli sposi e dai testimoni, per essere poi trasmessi in Campidoglio. Si calcola che la funzione e le formalità successive potranno richiedere tre quarti d'ora. Alle 12,15 circa, cosi, gli sposi, usciranno dal tempio, mentre 6arà suonalo il finale della V sinfonia di BfH-tlirivr-n. Subito dopo l:i cerimonia, gli spesi si recheranno in San Pietro per la visita alla Tomba del Principe degli Apostoli. Moltissimi doni, oltre quello che i fidanzati hanno personalmente ricevuto giorni or sono dalle ninni auguste del He e della Regina, sono pervenuti ad Edda Mussolini e a Galeazzo Ciano Accenneremo soltanto a quelli, magnifici, del Governatore di Roma, de) Parlilo fascista, del Senato, della Camera dei Deputati, di tutti i membri del Governo, della redazione del « Popolo d'Italia », delle Province rli Forlì. Lucca e Livorno, dei Sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratoli della provincia di l'orli, ecc. S. S. Pio XI ha inviato oggi alla signorina Edda Mussolini un ricco rosario in oro e malachite. S. E. Mons. Borgonc.ini Duco, nunzio apostolico presso S. M. il Rn d'Italia, si fi recato nel pomeriggio a Villa Torlonia ed ha consegnato a S. E. il Capo del Governo, perchè lo rimettesse alla sposa, il prezioso dono del Pontefice, recando per gli sposi la benedizione apostolica, ed esprimendo a nome del Pontefice vivi auguri di feliciià. 11 Nunzio ha preso occasione per esprimere a S. E. il Capo del Governo anche i propri auguri per gli sposi. I messaggi del Duca d'Aosta e di Gabriele d'Annunzio E' pervenuto a.l Cario del Governo, in accompagnaménto di due ricchi leoni in bronzo offerti in dono a Edda Mussolini, il seguente messaggio di S. A. R. il Duca d'Aosta: « Gara Eccellenza, nell'intima gioia onde la casa di V. E. riluce di serena letizia ed il cuore paterno vibra di radiosa speranza, Lo sono spiritualmente vicino con la Duchessa, formulando per i giovani sposi o^rnì più fervido augurio. Nelle dolcezze dell'amore riconlnio 1 leoni simbolici del nostro dono la fiera tempra dei padri illustri. — Afr.mo Emanuele Filiberto di Savoia II Duco ha ricevuto stasera, a Villa Torlonia, il comandarne Manzulte, proveniente da Gai-dono Riviera, latore di tre messaggi di Qatorleta n'Annunzio: uno indirizzato a S. E. il Capo del Governo; un altro a S. E. Ciano. « suo compagno di Bucrarì »: ed il terzo ad Edda Mussolini. Quest'ultimo era accompagnato da due finissimi doni. Da Segreteria Generale dell'Associazione generale fasciste del pubblico impiego comunica che ha voluto festeggiare le nozze della figlia del Duce con Galeazzo Ciano attuando una simpatica forma assistenziale. Ha, cioè, istituito dieci premi dotali di lire 500 ciascuno, da distribuirai allo figlie degli associati meno abbienti. Per le necesarle segnalazioni la Segreteria generale dell'Associazione ha diramato precise Istruzioni alle organizzazioni dipendenti. Commovente omaggio popolare Questa sera, alle 21.30, la Camerata forlivese dei « canterini romagnoli », giunta a Roma per rendere omaggio a Edda Mussolini ed a Galeazzo Ciano alla vigilia della celebrazione del loro matrimonio, ha svolto nel parco della Villa Torlonia un programma di canti della vecchia e della nuova Romagna. Assistevano S. E. Benito Mussolini con la famiglia, S. E. il conte Ciano di Concilia zzo con la famiglia, il dott. Arnaldo Mussolini, il principe Torloma, l'on. Landò Ferretti, capo dell'Ufficio Stampa de] Capo del Governo, il cav. di gran croce Chiavoliino, segretario particolare di S. E. il Capo del Governo, l'on. Fossa segretario generale dei Sindacati della provincia di Forlì, ring. Fozzi segretario federale di Forlì, il cav. Baccanelli, podestà di Predappio. I canterini — 19 donne e 37 uomini in costume della regione — appartenenti tutti alle industrie locali ed al1 -artigianato, erano diretti dal maestro Martuzzi; sono state eseguite dieci « carne » tolte dalla tradizione orale del popolo romagnolo ed illustranti costumanze, leggende popolari, canzoni e ballate. DI volta in volta la maestria degli esecutori si è manifestata nell'armonia delie voci, nella espressione del sentimento, portando per oltre un'ora nell'ultima adunata il profumo della terra del Duce, l'anima canora della fedele gente della forte Romagna. Un incontro del Duce in1 campagna con due donne ed un nugolo di bimbi Bologna, 23, t - Si viene solo ora a conoscenza di un gemile episodio, avvenuto il 3 correliate, sulla via Appia. Mentre era intento alla sua passeggiata mattutina, il Duca ha incontralo certe Rite e Pasquanella Righetti, di Cordano di Riiniiii, le quali coi loro nove Agli si recavano a fan: la spesa. 1 bimbi, non appena riconosciute, il Duce, si sono staccuti dulie loro mamme e gli sono andati incontro, salutandolo romanamente, sorridendo, l'on. Mussolini ha fermalo le due donne, chiedendo notizie delle loro famiglie, dopo di che ha rivolto loro parole di vivo compiacimento per la numerosa prole e si è degnato di lasciare ad ognuna una somma. SI miglioramento di una bimba malata dinanzi all'immagine di Don Bosco Padova, 23 notte. Da 12 giorni era stata ricoverata nella runica pediatrica del nostro ospedale la bambina di 8 anni e mezzo Maria Bravo, allieva delle Su/ore di Don Bosco ed abitante nella nostra citta in via San Massimo, essendo affetta da una formo grave di meningo encefalite. Nei primi io giorni ella è rimasta immobilizzata nel suo lettino t-d in preda a continuo assopimento senza pronunciare una sola parola. Le suore i famigliari che l'assistevano e non tralasciavano di ripetere alla piccola ammalata di aver fede nel Beato Don Bosco, hanno acceso ceri davanti all'immagine del Beato. Domenica mattina la Bravo ha pronunciato chiaramente il nome di Don Bosco e «1 è quindi mossa, facendo atto di sedersi. Una viva commozione ha invaso allora j famigliari e le suore presenti, che hanno vestito la piccina, trasportandola nella chiesa delle suore dell'ospedale. Ivi, dinanzi all'Immagine del Beato Don Bosco, sono state recitato speciali preghiere, dopo di che la piccina è stata riaccompagnata nella clinica. I sanitari, Informati della cosa, hanno sottoposto la piccola a un diligente esame, e, pur riscontrando qualche miglioramento, notavano che rlla è tuttora affetta da paralisi nella parte destra del corpo. Interrogato un medico curante, questi ha detto che per dare un definitivo giudizio sul miglioramento riscontrato, occorrerà attendere qualche altro giorno. Potrebbe infatti trattarsi di un caso di meningite parziale che si sia localizzata determinando l'avvenuto miglioramento, come pure si potrebbe trattare di un caso di miglioramento che si verifica spesso in teli forme di malattia, ma che talvolta prelude ad un peggioramento con conseguenze mortali. Il caso frattanto è oggetto di infiniti commenti, giacche si crede ad un miracolo del nuovo Beato.