L'uccisione della vecchia domestica

L'uccisione della vecchia domestica L'uccisione della vecchia domestica Il primo patrono di difesa del Guadagni Flrenzo, 17, notte. Anche oggi, settima ciornata del processo per il delitto di via deU'Ariento. un numeroso pubblico gremisce l'aula. Alle 9,30 il Presidente dichiara aperta l'udienza e dò la parola all'avvocato Marlin, della Pane Civile, che deve ultimare la sua arringa, incominciata ieri nel pomeriggio. Contraddizioni di tosti L'avv. Marlin mette in evidenza l'episodio delia cosiddetta contro-istTuttoria di Piero Guadagni, il quale ha cercato con tutti i mezzi di salvare il fratello, che crede innocente. Il contegno tenuto da molti testimoni, per ragioni di parentela e di amicizia, onde far credere innocente il Guadagni, è una prova, secondo l'oratore, della colpabilità di lui. Rileva le contraddizioni in cui sono caduti vari testimoni, specie quelli che hanno deposto circa l'ora in cui ritornò a casa il ■marchese Alberto Guadagni. L'oratore esamina le testimonianze rese dalla signora Straat, del signor Gilberto Menitonl, clie è talmente amico di casa Guadagni da invitarsi da sé a cena, .del Cullerò che da venticinque anni frequenta la casa Guadagni; ed c quindi logico che si debba credere alla loro testimonianza fino ad un certo punto. Continuando ad esaminare le prove del delitto, l'oratore si occupa del fazzoletto trovato in bocca alla morta, e dice che un fazzoletto simile non poteva certo appartenere ad un operaio. L'avv. Marlin ricostruisce il modo in cui può essersi svolto il delitto, e dice che Alberto Guadagni, lasciando la propria amante dal parrucchiere, si recò senza dubbio in casa del Cecchi a cercare denaro. La Carolina Mazzoni apri la poria perchè lo conosceva bene, e subito venne immobilizzata dal Guadagni, che si portò di poi nella camera del Cecchi ove commise il furto. Tutto questo fu potino compiere nel termine di una diecina di miumi o -poco più. a Coscienza agitata e nervi scossi Dopo aver rilevato l'Importanza delle testimonianze rese dal Ciglieri e dall' Aldinucci, parla dell'improvviso malessere da cui fu colpito dopo il delitto Alberto Guadagni, ciò che dimostra che la sua coscienza non era tranquilla, e che i suoi nervi erano scossi. L'avv. Marlin, avviandosi al termine della sua arringa, dice che neùa causa si è raggiunta la prova completa della colpevolezza del Guadagni e rivolgendosi ai giurati esclama: ■< La giustizia vi consegna una spada ed una bilancia. Se avete insegne per pesare, dovete avere anche braccio virile per colpire; e se il vizio e la colpa hanno davvero da prevalere, allora non vi prenda ribrezzo se da tutti i recessi ove si agglomerano e si rivoltolano nel fango coloro die negano in se stessi, con la loro condotta di viia, la nobiltà del Creatore, verranno a prendersi Alberto Guada- gni e lo solleveranno sulle braccia come un fratello riconquistato, e grideranno con gioia l'urlo della liberazione. , , « Se questo dovesse accadere, signori giurati, evitate, in qualsiasi ora della vostra vita, di recarvi nella città dei moni. Fra le mille e mule tombe se ne irova una. quella di Carolina Mazzoni, dalla qu3le si potrebbe alzare un fantasma che col gesto e con lo sguardo non vi chiederebbe vendetta — che i moni vendetta non chiedono — ma vi direbbe che fu Alberto Guadagni l'impunito assassino ». Al termine della sua arringa 1 avv. Marlin è molto complimentato dai colleghi. L'udienza è quindi rinviata al pomeriggio. Il primo difensore del Guadagni Anerta l'udienza pomeridiana, chiede la parola l'avv. sarrocchi che dichiara di avere appreso che il prof. Klein hapotuto stabilire con sicurezza di_ essere stato a colazione in casa Gua a e a o u i i , e r a a e l a a a a a i l dagni il giorno 22 dicembre .1928. perciò è in grado di dire chi era a colazione quella mattina. Chiede perciò al Presidente che voglia coi suoi poteri discrezionali sentire nuovamen-ten Presidente dà poi la parola aa: l'avv Eliso Vanni, primo difensore di \lberto Guadagni, il quale entra subito ad esaminare 1 fatti, dal momento in cui il rag. Cerchi usciva dalle funzioni svoltesi nella chiesa di Santa Maria Maggiore per recarsi a casa, fino alla scoperti di'] delitto, citando man mano le risultanze testimonial;; e fa un lumeggiato quadro della posizione in cui fu trovata la Mazzoni. A questo punto rUeva come la polizia abbia con troppa superficialità, fatte taluno constatazioni senza prendere 1 necessari ed elementari rilievi. , nuesta superficialità e colpa — dice l'oratore. — Sono i commenti, le ipotesi le supposizioni sorte nell'ambiente meno adatto, il mercato centrale, che attraverso 1 pareri- del Cecchi insinuano al Corrili stesso l'idea della responsabilità dij Guadagni. Pure, in quella sera il Guadagni non fu neppure visto dall'esercerte Rulgarello. che era la sentinelln della casa dove avvenne il delitto. Direte che vi fu chi lo vide: FAldinucci- ma egli ha mentito, ed è stato smentito in questa sua affermazione p. Venendo a parlare del trascorsi del Guadagni, l'oratore polemizza colla Parte Civile, smentendo l'accusa dei furti alla scuola del pittore Rossi ; ed esamina poscia gli atti di violenza che si sono imputati al Guadagni, sostenendo che gli stessi compagni di lui hanno negato ila presenza del Gua- j | dagni in quegli episodi. La causa, dice il difensore, è ricca di infinite faccie. si tralta di raccogliere tutte le voci. Si vuole che tutti vengano col loro sasso a colmare, la fossa che deve chiudere l'onore e la vita del Guadagni. Ma non sulle chiacchiere, sulle supposizioni, è possibile emettere un verdetto. Ci vogliono dei fatti che abbiano una sostanza, per relegare uria cosi giovane vita in uri carcere. L'uomo dalla «blouse» sarebbe l'omicida Dopo avere illustrato il contegno sempre sereno del Guadagni, tanto la sera del fatto come nuj giorni successivi ed anche dopo essere stato interrogato dalla polizia, l'avvocato esamina tutte lo altre accuse che sono stale mosse e che si pretende abbiano apparenza di verini, per ilare ad e-sse una smentita. Circa le indagini della polizia e del giudice istruttore, srstiene come qu:sti, ormai convinto della colpabilità di Alberto Guadagni, abbia tralasciato di fare continuare le ricerche nei riguardi del Vecchi e di quel misterioso individuo che fu incontrato sulla scala dal muratore Rairi. Sostiene che è l'uomo in « blouse » bleu incontrato dal Baili, che devo essere stato L'uccisore della Carolina Mazzoni. Fu costui che deve essere entrato nell'abitazione prima che la disgraziata domestica vi facesse ritomo. L'oratore accenna anche alla scomparsa della chiave avvenuta alcuni giorni prima e della facilità con cui si apriva la porta di casa del Cecchi. L'avv. Vanni si dilunga quindi nella dimostrazione della sua tesi, rilevando che sulla persona del Guadagni non fu trovata traccia di graffi o di escoriazioni, che pure avrebbe dovuto riportare nella colluttazione sostenuta con la Mazzoni. Parlando del furto sostiene che il ladro od i ladri hanno vuotato tutti i cassetti, anche quelli della Carolina Mazzoni,-e conduce questa parte della sua arringa sostenendo che Alberto Guadagni non può essere autore dell'omicidio. Dopo un breve riposo, l'avv. Vanni continua ti svolgere la sua difesa, intrattenendo i giurati su quella parte dell'istruttoria che si riferisce allo scasso del mobilio del signor Cecchi. Il mobilio porta tracce chiare di scalpello, come lo stesso Giudice ha riconosciuto. 11 ludro. mimilo certamente di uno scalpello e non di un coltello conio ha affermato la Parto Civile, il quale non si può prestare a tale opera, apri facilmente i cassetti. Anche il perito incaricato di fare i rilievi in merito, riscontrò traccie di scassinamento dovute a scalpello di legno e non di coltello. Indagini difettose Questo responso distrugge il presup posto che Alberto Guadagni possa es sere autore de! delitto, perchè .quando egli usci di ea*a non portava con se alcun scalpello, come neppure in casa del Cecchi si trovava un simile arnese L'avv. Vanni controbatte la daposìzlo jnc del maresciallo Pucci, e cioè che e a aa i - : i o a , o ; le traccie di coltello riscontrato sul cassettone siano state prodotte in- seguito da persona incaricata delle indagini. Se mai potevano essere rintracciate nel prosieguo delle indagini delle tracce di impronte digitali, mentre nessuno si interessò di queste. Tale indagine, se fosse stuta subito fatta, avrebbe condotto ad escludere che autore del delitto fosse Alberto Guadagni. L'oratore toma infine a parlare dell'affare Ralri e dell'individuo sconosciuto, veduto sia da lui sia da un ragazzo, certo Salati, discendere le scale. Chi era costui? Che cosa a quell'ora si era recato a fare nel quartiere del Cecchi? I-e indagini della Polizia e dei carabinieri su questo punto sono state Insti nicienli. L'avv. Vanni si sofferma poi a confrontare le varie lestimonianze rese, circa l'ora in cui la Mazzoni fece ritorno a casa e l'ora in cui .il Guadagni lasciò il negozio nel parrucchiere, per rilevare contraddizione circa la tesi sostenuta dall'accusa nei riguardi del tempo impiegato dai Guadagni Sostiene che quando il Bairi bussò al la porta, la vecchia era già morta, L'oratore è convinto dell'innocenza deil Guadagni, e dice che quando fu fatta la scoperta dui delitto la vecchia era già fredda cadavere. Quindi non è possibile che sia stata uccisa dopo le 19, come sostiene la Parte Civile. Nel dubbio i durati non possono, non debbono condannare. L'udienza e rinviata quinAl a denafeni alle 9. L'avv. Vanni terminerà la sua arringa in mattinata, dopo di che parlerà l'avv. Doddoll, di Parte Cu ile