I campionati del mondo di tiro a volo

I campionati del mondo di tiro a volo I campionati del mondo di tiro a volo F.I.T.A.V.: ecco cinque lettere ed una sigla ciie, pur contando ipocM anni di vita, hanno compiuto un grande cammino. La Federazione Italiana Tiro a Volo è giunta a tatuo da poter, dopo Breve attivila nel suo campo, organizzare per il prossimo mese di maggio a Roma 1 Campionati del mondo di tiro al piccione ed al piattello con un milione di premi. La F.I.T.A.V. sorse dalla Federazione Italiana Tiro Piccione di Argilla (FJtpa), fondata nel l'J26 da società nella assoluta maggioranza laziali. Nel 1927 comprese tra le sue file i tiratori al piccione, i quali in verità in un primo tempo non si mostrarono troppo entusiasti della disciplina clie si stava loro per imporre, e mutò il nome nel1 attuale. Nel suo primo anno di vita, la F.I.T.A.V. controllava 147 società; nel 1928 esse salirono a S£7, per raggiungere il numero di 338 nel 19Ì9. In questo scorcio di stagione, pur tenendo conto delle società che ad ogni fine d'anno fatalmente scompaiono, il numero non è certamente diminuito. Nei 1926 i tiratori tesserati erano 156, nel 1927 sommavano a 915, nel 1928 a 2267. nel 1929 a 2305. Noi Italiani nel nostro spirito innato di critica e nel non saper ancora sufficientemente valorizzare le nostre iniziative, muoviamo spesso oritiche al regolamento di tiro della F.I.T.A.V., creato da una Commissione di esperti con alila testa l'amico comni. Ettore Etacchini, presidente della Federazione fin dal suo nascere, ed ignoriamo che il nostro regolamento è il migliore che esista nella specialità e che ad esso attingono largamente tutte le altre nazioni per modificare e perfezionare i loro. La F.J.T.A.V. ha oggidì una perfetta organizzazione che le può permettere di redigere complete statistiche sui dati che riguardano la sua specialità: nel 1929 sono stati -sparati» negli siands, Italiani 150.691 piccioni, 15.304 storni, 5367 passeri, 9255 quaglie e 365.902 piat-ìtelli. Questi dati si riferiscono naturai-;mente solo a quelli delle gare, perchè nessuno potrebbe con certa esattezza dire quanti bersagli sono occorsi per i tiri di prova. Le sue società, con mezzi proprii ma sempre da essa sorretti, hanno nello scorso anno organizzato 88 gare internazionali, 149 nazionali, 2056 regionali. I premi totali in denaro, non tenendo conto di quelli in medaglie ed oggetti, sono saliti a quasi 7.500.000 ; la F.I.T.A.V. ha controllato nell'annata un movimento di 32.432 concorrenti. Queste scheletriche cifre sono la più bella dimostrazione della forza della F.I.T.A.V., tanto più notevole se si considera che la sua attività si svolge in un campo piuttosto sterile di giovani promesse, specie nel ramo «piccione». Ma, sistemata oramai saldamente l'inquadratura generale, siamo certi che è vicinissimo il giorno in cui l'attivissimo Presidente della F.I.T.A.V. curerà, con opportune previdenze, di attrarre a questo utilissimo sport falangi di giovani che devono assolutamente mantenere all'Italia il nostro indiscusso' primato nel Tiro a Volo. Al banco internazionale di prova di Montecarlo i tiratori italiani hanno decine di volte provata la loro superiorità sui tiratori del mondo intero. Ad ogni asso estero, noi ne abbiamo almeno tre o quattro da opporre. 11 1930 sarà un anno di complessa attività per la F.I.T.A.V., pieno anche di responsabilità; ma sarà certamente anche quello che più luminoso brillerà nel suo libro d'oro. Organizzerà infatti i Campionati Mondiali di Tiro al Piccione (L. 900.000 di premi) e quello al piattello (L. 100.000); poi iper il secondo anno, con l'alto consenso di S. E. Teruzzi, Capo della Milizia, il secon.do doppio Campionato delle Camicie Nere; darà in seguilo tutto 11 suo appoggio al 2.o Campionato (piccione e piattello) del Dopolavoro Ferroviario e controllerà in modo speciale le gare valevoli per il Campionato Italiano assaltilo. Naturalmente qualche altra importante manifestazione richiamerà direttamente il suo intervento. La maggior somma di lavoro sarà peTò richiesta dalla ponderosa organizzazione dei Campionati Mondiali poiché si tratta anche di superare brillantemente ogni possibile critica ed osservazione da patte dei numerosissimi concorrenti esteri che attirati rifili milione r!i premi! e dalle grandi facilitazioni di viaggio e di permanenza Jion mancheranno di convenire a Roma. Il programma dei tiri e slaln cosi fissato: 19-20 maggio: ].. 150.000, un piccione a due distanze: m. 25 e in. 28. — 21-22-23-24 maggio: 1.0 Campionato ■dseqdqlfumctèddgrmcacvbrtdttmeilcctzpssdcdntisqnmfbvs25-26'maggio: Campionato di Europa 12 piccioni serie, ni. 2t, 26,50 e 29. Due zeri eliminati. I premi scoperti Peranno divisi in premi di consolazione. — 27-28 maggio: Gara Handicap, 1 piccione do. m. *3 a m. 31. L. 150.000. Totale importò premi De<r il piccione L. 900.000. Abbonamento ^v.?*?!!; A*m~ w„»j„».ì « oc t\i/.r.i<vnt IsMatch delle Nazioni - a 25 piccioni. rumi Nii7ir>np smh rArmrpsMitnlfl da uS°^toriZdeTignaa\i SA:%& E8F2k2& 3*8™lc?cHn tutori Vanr^esentànti e vN\»dn\-i^ «ila Federazione del loro paese e queste Federazione dovrà essere itf-ledniaslJAitata alla Federazione Intemazionale. „. 29-30-31 maggio e l.o giugno: Riunione per il Campionato del Mondo al piattello con L. ÌOO.OOH di premi. Abbonamento L. 200. Al piattello vi saranno tire gare. La gara di preparazione con 50 piattelli, il Campionato d'Europa cori 100 piattelli e il Campionato del Mondo con 200 piattelli. • Auspice un nostro collega non è af- pvmhipIT fatto da escludersi che venga anche creato un Gran Premio dell'Industria Italiana per invogliare i tiratori- italiiani n sparare con armi, polvere e cartuccie nazionali. Generalmente i tiratoli esteri non usano che prodotti dei loro paesi d'origine; i nostri no; iion perche da noi manchino anni munizioni ottime, certamente non inferiori u quelle importate, ma per snoliismo o per continuare un'antica usanza, creata forse in un tempo assai lontano quando si dimenticò troppo facilmente i primati italiani nel uampo delle armi e la storia di Brescia e dei suoi armieri. La F.I.T.A.V. ha di questi giorni pubblicato un primo elenco di tiratori che hanno ufficialmente data la loro adesione ai Campionati del Mondo. A due mesi dalla gara essi raggiungono già il numero di 87. Apre la lista il comm. Ettore Stacchini; tra i nomi più noti che spesso ricorrono sugli albi dei campi di tiro leggiamo quelli di Buttafavu (il Grand Prix di Monaco 1930), P. Palanca, F.. Furnari, Stagni, Guidicini, di Costante Girardengo, il campionissimo... Tra i piemontesi notiamo quelli del dott. Buscagli a, del cav. Ro-Mo. Rosazza, di Gioachino Palazzotto, l'ex-grande asso cìel JSrilonc di cuoio, di Bianchetti di Manilio. Degli esteri nanno già assicurato il loro intervento fi francese Barone de llosée, lo spagnuolo Vicente Ferrer, l'ungherese Strassburger. Noi crediamo di vedere a Roma una accolla di almeno 200 tiratori die, in accanita ma cavalleresca contesa, si .disputeranno gli ambitissimi titoli ed i ricchi premi. Tra quelli sui qualli l'Italia potrà maggiormente contare, stando ai risultati ottenuti in questo scorcio di stagione, facciamo i nomi di Bordoni, Buttafava. Guastalla, D'Amico, Fumar). Grasselli!, Guidicini, Moiri, Magrini, Tortina, Srà, Strozzi, Rossini, Paoletti. G. L. DELLEANI.

Luoghi citati: Brescia, Europa, Italia, Monaco, Montecarlo, Roma