Quindici anni al matricida di Bolzano e sedici al suo complice

Quindici anni al matricida di Bolzano e sedici al suo complice Quindici anni al matricida di Bolzano e sedici al suo complice L'indifferenza del giovanetto, il pianto del Kuezner Bolzano, 3, notte. La previsione che In serata i giurati emettano il loro verdello ha aumentalo l'interesse del pubblico al massimo grado. Le richieste e le domande di assistere alla conclusione di questa tragica vicenda, hanno assunto un ritmo fantastico. L'aula delle Assise è colma in tutti i suoi posti. L'avv. prof. Perego, secondo oratore della difesa Kuezner, inizia la sua arringa. Egli ha anzitutto messo in riievo come il Kuezner si presenti nela sua realtà senza Infingimenti nò accorti sdoppiamentii, mentre l'Oberraueh appare sotto un duplice aspeto. Vi 6 un Oberrauch reale ed un altro fittizio, costituito da una persona artificiale, creata da un senso di compiacimento e mantenuto dallo stesso Imputato con astuzia. L'ima deficienza che si riscontra in questo sciagurato giovane è quella comune a utti 1 delinquenti: la mancanza di cuore, l'aridità di affetti. Egli non tolerava più, anzi, odiava sua madre, l cui tormento consisteva nello sforzarsi di correggere il figlio e per educarne il contegno. Ma tutto fu vano. L'oratore, ribattendo le obbiezioni del secondo oratore della difesa Oberrauch, fa notare ai giurati come la schiacciante critica fatta dal suo colega di difesa e dal Procuratore Generale alla perizia psichiatrica, non sia nè Irriverente nè presuntuosa, perchè 1 periti, come fu dimostrato, partirono da false premesse di fatti, eviando testimonianze e perfino invenandone 'di sana pianta. Un responso scientifico di tal genere è come un edificio che abbia le fondamenta d'argilla. 11 difensore sostiene che l'Oberrauch è un giovane normale, di animo cattivo ed egoista, orientato verso il mae e 11 soddisfacimento dei piaceri materiali. Di contro la madre era. una donna ottima, severa ma giusta, affettuosa ed energica ad un tempo, che aveva impresso alta sua casa uno stie severa, privandosi di ogni svago e facendo perfino la serva a suo figlio. 11 difensore del Kuezner si sofferma soprattutto su tre episodi assai gravi e significativi che. secondo lui, dimostrano come l'Oberrauch avesse già da empo meditato di sopprimere la mamma clie odiava e che non aveva pertanto bisogno dello stimolo del Kuezner a compiere uè la strage nò la rapina: e cioè l'episodio del gas, cioè di un tentativo d' avvelenamento delia madre fatto qualche mese prima; quelo delle chiavi del cassetti mostrate alla cuoca al cinema Kden la sera prima del latto: quello dello scherzo di cattivo genere fatto alla portinaia due giorni prima, prendendola per la goa. L'oratore descrive come il fatto si svolse, ricordando che la sera prima allo Sgrafen il povero Kuezner si accompagnò occasionalmente a lui perchè rimorchiato nella discussione che fra amici si facevi, su cose cinematografiche. Fu l'Oberrauch a parlnre di madre ricca ed avara, che avrebbe vouto percuotere fino a renderla paonazza, per portarle via il denaro. 11 Kuezner Intervenne consigliando l'Oberrauch di non usare alcuna violenza, ma di combinare un sonnifero non nocivo alia salute della madre. In questo atteggiamento non si possono trovare eli estremi nè di istigazione nè di complicità morale, poiché il Kuezner effettivamente veniva a ralentare l'impulso criminoso dell'Oberrauch, che già aveva meditato di snp. primere sua madre. Nel rievocare i particolari del delitto l'illustre penalista si rivolge direttamente all'Oberrauch, che è come rannicchiato in ut angolo della gab' una e appare pallidissimo, e gli chie de a gran voce come abbia potuto manifestare tanta efferata crudeltà. La sua rievocazione desta nel numeroso uditorio brividi di commozione. Il difensore chiude infine la sua arringa esclamando sempre rivolto all'Oberrauch: — Giù la mascherai I.a commedia della pazzia è finita 1 Alberto Oberrauch, dite che il Kuezner è innocente e che non volete travolgerlo nella vostra rovinai Chiude invocando dai giurati un verdetto inspirato a giustizia. La replica del P. B. Il Procuratore Generale, colimi. I.uf fredo, replica ai difensori rilevando parecchie inesattezze che egli ritiene potrebbero deviare il giudizio del giurati. t Quante belle cose ci ha detto — esclama d'oratore — i'avv. Della Cella nella perorazione, in cui descrive l'Oberrauch che, tornando a casa sua, avrebbe trovato il focolare deserto, deserta la casal Ma chi ha spento, signori giurati, quel focolare se non Alberto Oberrauch ? il pubblico vi ha applaudilo, avv. Della Cella, e quell'applauso potrebbe essere l'anticipo di quello che accoglierebbe trionfalmente l'Oberrauch so voi, giurati, lo assolveste. 11 pubblico si commuove facilmente, passa facilmente da una situazione all'altra. Ieri era con l'avv. Della Cella, forse l'altro ieri sera con me. Signori giurati, nessuna preoccupazione del pubblico! Noi slamo qui per fare giustizia. Voi dovreste ricordare ohe non ho interessi particolari in questa causa, se non quello della suprema giustìzia. Si è parlato anche della stampa. Io so che, specialmente oggi, la stampa è collaboratrice della giustizia. Mi è motivo di vivo compiacmento rilevare che la stampa locale ed i corrispondenti di tutti i giornali d'Italia, qui convenuti, hanno proceduto con la massima obbiettività e con la massima serenità. Signori giurati, gli uomini passano, il pubblico passa. Ciò che rimane è il supremo interesse della giustizia e domando a voi se debbano andare impuniti gli autori del nefando delitto ». Morbosa cariasi** per la lontana Dopo la replica dell'avv. Della Cella, ultimo oratore della difesa, il Presidente comm. Boni domanda agli Imputali se hanno nulla da aggiungere alle parole dei loro difensori Oberrauch risponde: — Nulla. Kuezner risponde in tedesco: — Io domando che i signori giurati non mi diano la vergogna di una condanna, perchè sono innocente. Dopo di che il Presidente dichiara chiuso il dibattimento e ordina che si sgomberi l'aula perchè i giurati possano emettere 11 loro verdetto. Sono le 10.30. Migliala e migliaia di persone affollano le adiacenze delle Assise, rimanendo, malgrado la pioggia, In paziente attesa fino alle 20, ora in cui il campanello presidenziale annuncia che Il verdetto è stato pronunciato e che il pubblico può essere riammesso nell'aula. E' un assalto fantastico e selvaggio della folla per conquistare un posto nell'unta. Vengono introdolli gli imputati e entrano con loro nella gabbia, per impedire eventuali violenze fra i due, un maresciallo e un brigadiere della benemerita ; il die dà subito l'impressione che il verdetto sia di condanna. 11 presidente ordina al cancelliere di dare lettura del verdetto, che è di piena colpabilità per i due imputati. Per l'Oberrauch i giurati hanno eschiso la totale e la parziale infermità di mente, ritenendolo responsabile di omicidio volontario con premeditazione aggravata a scopo di rapina, concedendogli solo le attenuami generiche; per il Kuezner hanno escluso la correità e la complicità nell'omicidio volontario ed hanno ammesso invece la complicità necessaria nell'omicidio preterintenzionale, concedendogli le attenuanti generiche. Il Proeuratore Generale, comm. Loffredo, .domanda per roberraueb., minore di età, la condanna a 1C anni di reclusione, due anni di vigilanza speciale e gli accessori di Jegge; per il Kuezner 1G enni e 10 mesi. Un fremito passa nell'aula alla richiesta della grave pena, che l'Oberrauch ascolta impassibile, mantenendo quel contegno indifferente che ebbe durante tutto il dlhatllmento. mentre il Kuezner scoppia in un dirotto piantolanciando verso l'Oberrauch delle invettive: «Infame, hai rovinato la mia vita, mi ricorderò della prima volta elie ti incontraiI ». il Presidente si ritira per la sentenza, che pronuncia dopo mezz'oro. 11 matricida Oberrauch Alberto è condannalo n i"> anni dì reclusione, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici e gli accessori di legge; il Kuezner Francesco a 10 anni e 8 mesi di reclusione, aila interdizione perpetua dai pubblici uffici; ambedue gli imputati «ino inoltre condannati al risarcimento del danni alle parli lese, sorelle della vittima. Il pubblico sfolla l'aula, commentando.

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