In una combattuta e brillante partita Torino e Alessandria dividono i punti

In una combattuta e brillante partita Torino e Alessandria dividono i punti In una combattuta e brillante partita Torino e Alessandria dividono i punti e e , a e e i a a . , Fra grigi e granata 11 conto resta dunque apcrlo. Queste squadre, volitive, forti, capaci di giocare come poche fanno ancora, anteponendo cioè la tecnica alla violenza, la cavalleria alla scorrettezza, quando si trovano di fronte ci forniscono incontri entusiasmanincontri che il più delle volte si chiudono alla pari dopo DO minuti di battaglia senza sosta. Ricordate l'anno scorso a Genova: Torino ed Alessandria sono di fronte ; l'Alessandria sta chiudendo vittoriosamente l'incontro ed il Torino cerca disperatamente di ottenere almeno il pareggio. Mancano pochi secondi al termine e Baloncieri, l'atleta che la faica non riesce a fiaccare, segna. E' il pareggio: tre a tre. Quest'anno, nel girone di andata: il Torino pare avviato alla conquista di un successo clamoroso, l'Alessandria si batte sotto incubo della sconfitta netta. Di colpo grigi hanno un risveglio: un goal, un nitro goal ancora e si dividono nuovamente i punti. Ieri: la partita passa attraverso a vicende che narreremo appresso; manca un minuto al termine, l'Alessandria vince per due goal ad mio. Pare che 11 Torino sia rassegnato ormai alla sconfina che cento attacchi non gli hanno potuto evitare. Lassù, sugli spalti popolari, la falange dei « supporters ■> grigi esulta; sul campo, mentre i granata nervosamente attaccano, gli alessandrini fanno in modo di perder tempo per salvare la vittoria. E' finitaI II termine sta per giungere ed anche il rampo dei granata pare debba essere per la prima volta nella stagione violato. Sperare ancora per gli spettatori, potrebbe parer follia. Ma ecco che su di un rimondo di Mar in II, la palla giunge sul fronte del.'attacco. Se ne impossessa Miotti, che qupsta volta si libera del suo mediano e centra dritto sul goal. Avanti a Balosslno sono gomito a gomito grigi e granata. Rossetti cerca di farsi luce, ma ò chiuso dal difensori: è Imbertl nvece, il giovanissimo centro attaccan e, che spicca decisamente un salto e coglie la palla. Il colpo di testa dona I pareggio ai torinesi. La palla balza nfatti in goal e Costa, che cerca dt rarla fuori di piede, non può che mandarla a sbattere più decisamente contro a rete. Azione fulminea, goal imprevisto, impazzire della folla, sconforto fra gli alessandrini. Posta la palla al ceutro si hanno ancora due battute a metà campo e poi la fine, che lascia ancora una volta le squadre alla pari, giustamente alla pari. Fu una partita avvincente. L'Alessandria è scesa a Torino « handicap|iaia» dalla mancanza di Avalle, uno lei migliori, ina egualmente decisa a vincere. Dicevano 1 giocatori prima del nateli: - Se non lo battiamo oggi il To. ino non lo batteremo più ». La squadra ospite parti favorita. Forte come unità, moralmente salda, animata da uno spirito combattivo di primo ordine, l'Alessandria ha tentato il gran colpo. E si è gettata nella lotta profondendo 1 tesori della sua energia e délia sua tecnica. Raramente quest'anno abbiamo visto squadre di gride giocare cosi bene sui campi torinesi. La squadra grigia funzionava in blocco, dalla salda difesa alla mediana che metteva in luce le doti superiori di Bertolino e di Gendinl, all'attacco Infine che, quando riusciva ad avere la palla, filava sulla porta torinese manovrando con rara perizia. Ferrari era il cervello della linea, Ferrari, sempre attento e pronto, sempre minaccioso e tutto scatti e bravura nella sua azione. Ma Ferrari non era il solo uomo die avesse idee ciliare all'attacco, che anche Marchina e Cattaneo lavoravano egregiamente ed i giovani Scaglioni e Autelli si prodigavano incessantemente, cooperando con i compagni in modo lodevole. L'Alessandria ha giocato con gran cuore il suo match ed ha meritato la divisione dei punti che ha premiato il :UO valore ed il suo bel gioco, ma se fosse giunta a conservare la vittoria, avremmo dovuto dir* che l'arbitro, non ! grigi, avevano battuto il Torino. Si, perchè anche ieri, quasi che non ha stesse lutto quanto è successo nelle ultime domeniche, abbiamo avuto un errore evidentissimo del direttore dell'incontro, errore che ha pesato molto sul match e che per poco non ne ha falsato completamente il risultato. Ma procediamo con ordine. II Tori no, al fischio di Inizio, si gettò all'et tacco, con quello stile che usano ora i granata, costretti come sono a supplire con l'ardimento alla mancanza di uomini che sappiano attendere il momento buono per colpire la squadra avversaria con la mazzata del goal. Attaccò dunque il Torino senza pertanto riuscire a segnare, anche perchè Imberti si trovava come sperduto al comando dei oforwards» e Silano e Miotti, die pure negli ultimi incontri furono sempre fra ì migliori, non riuscivano a dar risalto al loro giuoco, n far si che esso risultasse pericoloso. A contatto della difesa avversaria l'attacco del Torino si smorzava e le doti del singoli si annebbiavano. I grigi potevano cosi rintuzzare puntata su puntata e mantenere inviolata la rete. Un tiro di Rossetti in seguito ad una punizione, passava a lato ed anche un • corner » calciato contro i grigi non dava esito perchè Baloncieri, riprenden do la palla di testa, la mandava a sbattere con violenza contro la traversa, Sino alla mezz'ora durò l'Insistente pressione dei granata ed i grigi si limitarono in questo periodo ad abbozzare contrattacchi che non apparvero mai cosi pericolosi da dare serie preoccupazioni a Bqsia. Se una squadra pareva dunque avviata alla conquista della vittoria, questa era il Torino. Ma, si sa, una cosa è l'andamento del giuoco, ed un'altra è ti giudizio degli., uomini. Cosi, giunti al 31', l'Alessandria sferrò una offensiva che portò la linea degli avanti grigi nella area di rigore torinese. Autelli, superato Speroni che sbagliò la palla, e scorti in ottima posizione 1 suoi compagni, operò il passaggio al centro. Ma ecco che intanto avanti a Bosia era avvenuto elio Cattaneo, Marchina e Ferrari, trasportati dalla veloci tà dell'azione, si erano posti nettamente in posizione di fuori giuoco. Avanti al goal Cattaneo raccolse la palla e la spedi in rete. Punto irregolare dunque: da annullare senza esitazione Ma Giorgi tese l'Indice In direzione dei centro del campo. E' - facile immaginare come questa deliberazione abbia Irritato la folla e come abbia scosso moralmente i giocatori torinesi, 1 quali si videro cosi con un certo non meritato punto al passivo dopo mezz'ora di insistente at- ssnPmzbLpgcipaCaVlrlbCnutpptdppqsusn. d^%*tf&mSBS& Si*- 'scstlecaPcaa bdodebiti di una contesa, può capire la gravi tà della sopradetta decisione arbitrale. Inutile soggiungere che la partita riprese pertanto più combattuta di prima. L'Alessandria, pur essendo in vantaggio,-non potè impedire al Torino di continuare a prevalere, e prima della fine del tempo le sorti furono rimesse alla pari. A cinque minuti dal termine nfatti un tiro di Baloncieri Impegnò Balossino, il quale non riuscì però a trattenere la palla. Su di essa Irruppe Imbertl, che risolse la mischia crea- tasi avanti alla porta inviando decisa mente in rete. Rientrate negli spogliatoi alla pari le squadre si ripresentarono in cam po ciascuna decisa a volgere a proprio favore la partita. Ma il pi imo quarto d'ora della ripresa doveva mo strare! mi Torino incapace a frontcg l'attacco con cosi sicura baldanza e con cosi pericolosa andatura che si ebbe netta la sensazione che il secondo punto stesse maturando. Invano la folla chiamò la sua squadra per incitare alla riscossa. Il Torino, serrato nella sua area, si trovò a faticare per spezzare le trame del giuoco avversarlo. Ed eccoci al 12.0 minuto. La linea alessandrina spiegata a ventaglio, stringe sul goal. Lo palla va da uomo ad uomo: l'ha Ferrari; Monti e Martin li gli si fanno .incontro e nel frattempo l'alessandrino tira. E" goal I Passando fra 1 due terzini e sorprendendo Bosia, il pallone si è insaccato in réte. Il Torino non si riprende subito e per qualche minuto arruffa ancora. Poi va all'attacco a sua volta, decisamente cercando il pareggio. Ed incomincia il serrate che dura mezz'ora, un serrate vigoroso quanto sterile, che Imberti, emozionato, non coglie la palla nelle occasioni più favorevoli e Si lano e Miotti non riescono a dare aiu to ai compagni. Restano a battersi leO' ninamente Baloncieri e Rossetti. Ma sono sorvegliatìssimi, cosi che quando In palla è fra I loro piedi due o ire avversari sono pronti ad intervenire. In tal modo I minuti passano e lo occasioni sfumano. Una girata di Ba loncierl, eseguita da una posizione difficilissima, è parata alta da Balos sino; al 20' un'azione condotta da Rossetti lungo la linea di fondo è sciupata da Imberti che salta la palla a due passi dal «goal»; al 27' è Baloncieri che, vicinissimo alla rete, coglie al volo un centro di Miotti ed alza inspiegabilmente sopra In traversa. E disdetta, decisamente disdettai Due pu pigioni calciate contro 1 grigi finisco no ancora o lato, come a lato va un tiro di Miotti dopo di essere passato avanti alla porta per tutta la sua lunghezza. Siamo agli ultimi minuti: Mar china e Colombari si scontrano e vanno a terra; ritornano presto al loro posto di combattimento. Il 45' sta per scoccare: si ha la già descritta azione del pareggio torinese. Dell'Alessandria abbiamo detto. Torino ha giocato una partita di com battimento e se tutti gli uomini non furono immuni di difetti, tutti si prò digarono sino all'ultimo in difesa del propri colori. Una citazione speciale merita Martin II, tornato alla sua forma più brillante. Martin li è stato ieri indiscutibilmente il miglior uomo In campo e non ha fallito un rimando colpendo sempre la palla con preci stone e tocco sicuro in ogni situazione Il Torino deve soprattutto a questo suo difensore il risultino ottenuto, che avendo di fronte un atleta meno scal tro e meno sorretto da un grado di forma superbo e da un senso dpi piaz> zamento infallibile, probabilmente l'at tacco grigio sarebbe passato un mag gior numero di volte. All'incontro assistettero dalla tribù na: il Duca di Bergamo, l'on. Ladislao Rocca, il Segretario Federale Bianchi Mina, il comm. Bossi ed oltre autorità civili e militari. Torino: Bosia; Monti, Martin II; Sp.^ rone, Colombari, Martin III; Miotti Baloncieri, Imberti, Rossetti, Silano. Alessandria: Balossino; Gallino, Costa; Lauro, Gandlni, Bertolino: Cattaneo, Marchina, Scaglioni, Ferrari, Autelli. Arbitro: Giorgi dell'Iris di Milano. L. C.