Girardengo e Binda eterni rivali nuovamente di fronte nella Milano-S. Remo

Girardengo e Binda eterni rivali nuovamente di fronte nella Milano-S. Remo UN DUELLO CHE APPASSIONA LE EOLLE Girardengo e Binda eterni rivali nuovamente di fronte nella Milano-S. Remo Milano, 28 notte. Come uno stormo di rondini, i cornaoru che ha.nno curato il laro allerramento in Riviera, hanno risuadaffnwo la pianura padana, per i colli di Nava, del Turchino e del Sassello e si accingono a acalare l'Appennino ligure dalia provinciale dia da Civada conduce a Volitili. Quasi una centuria di atleti ha svernato sul litorale che da Varazze porta fino ai piedi dello « strappo » di Capo Berna. Da gennaio all'altro ieri a trotto immeriose g-]i uni, a gruppetti di due 0 tre alitili, soli soli i gelosa di sè e i timorosi dell'altrui curiosità, hanno battuto la HtViora oltreché per beneficiare del clima amir.o, per studiare sul campo di battaglia... quel piano che più tornerebbe utile per strappare :ia vittoria. Tutti quelli che partono per San Remo hanno In fondo al cuoiro una speranza di vittoria: pochi ne hanno Più di una. nessuno ha la certezza del successo. Sogni • sperami Anche il più umile e il più illustre sconosciuto parte per il lontano traguardo avendo nella borsa quello che spera abbia ad essere il suo bastone «a maresciallo. I sogni non costano traMa. La fiducia nei propri polmoni e spesso' frutto di una suggestione che ha il merito di rendere coraggiosi 1 pavidi, e far di un can da pagliaio un levriero. Ma bastano sovente una diecina di ch'ilometri per far tramontare sogni e piani di battaglia: gli strateghi della vigilia si riducono a essere 1 lumicini di coda della falange policroma che ha lasciato Milano all'alba, e il poco olio della lain- Sada non li terrà in vita oltre «ada. Ai piedi del Turchino per un terzo dei concorrerai scende il sipario: gli ignoti ritornano nell'ombra con una delusione in più. Restano gli altri. Quelli che la San Remo affrontano con preparazione e con possibilità maggiori, restano gli atleti cui è commesso l'incarico di darci materia di cronaca e di apprezzamenti. Quest'anno, la Milano-San Rumo ha due caratteristiche nuove rispetto a quella delia scorsa stagione. Il ritorno alla gara del Campionissimo — e questa è una. novità solo in linea relativa — e la presenza di un gruppo di giovani che possono (per la prima volta forse in un periodo che può essere calcolato anche a due lustri) inquietare gli assi. Da quando, nell'immediato dopo guerra Girardengo la fece da padrone, due uomini soli hanno saputo eguagliarlo e superarlo: Botteccnia, la cui gloria ehi» per altro origine diversa da quella che gii avrebbe potuto dare il successo sul Campionissimo, ch'egli non dominò mai, e Binda. Il circiglie.se, rivelatosi nelle corse sulla Costa "Azzurra, fu sconfitto Prima dal Campionissimo, ma nel giro di due anni la maglia tricolore, che aveva cinto il dorso del Novese per ben tredici anni, cambiava detentore. La nuova ganaraziane Pue uomini soli in uno scanno di du&'Vtfìri sono pochi: ma ecco che 11 "JtCfcjftL-ajicor più il 1929 ci presentano eJCffle.$J5i- di valore tali da- far supporre -Che l'eredita dei maggiori sta per passare in buone mani. Sono questi giovani Frascarelli. Gremo. Di Pacco. Mario Bianchi, Bertoni. Marchisio, GaionJ, Morelli, Grandi, Crippa. Mara. Guerra, Gestri, Caimmi, Rovida. Camusso. Ognuno di questi probabilmente non ha la stoffa di un Girardengo o di un Binda, ma un terzo di essi ha mezzi e capacità per poter un giorno superare 1 maestri. E se a questa schiera di giovani si aggiungono i nomi di altri che sono venuti alla ribalta or è tré-quattro anni, e che oggi sono in grado di recitare ognuno la parte in proprio In una contesa come è quella della San Remo — e intendiamo alludere a Negrini. Giacobbe, 'Fossati, GtainteUl M., Viarengo. Binda Albino, Visconti, che hanno già volta a volto assunto di fronte ai campioni che si chiamano Piemontesi. Linari. Ballon!, Zanaga ua parte di primi attori, — allora si può concludere che per una volta tanto il gruppo degli atleti che si erge a minacciare la gloria di quelli che il passato ha consacrato assi, è formato di giovani valorosi e capaci. Tuttavia cosi rosea prospettiva soffre di una zona d'ombra entro la quale rientrano con le speranze degli sportivi, anche quelle di parecchi attori della San Remo che si correrà domani. Ed è questa la zona degli interessi delle squadre, le quali subordinano al trionfo del capo le possibilità dei gregari. Battaglia di squadre 11 che se può essere interessante sul terreno della tattica, è negativo in pura linea sportiva, i capi sono due: Girardengo e Binda. Il primo conterà su Negrini, Giacobbe, Fossati, Di Pacco, Guerra e Rinaldi, e il secondo su Frascarelli, Gremo, Bertoni e il fratello Albino. Appare a prima vista, come sjuadra, più salda quella del Novese. su sette uomini che la compongono, almeno sei possono sperare di vincere la gara. Binda può contare essenzialmente su tre uomini. Gode di maggiori speranze di vittoria la squadra dei grigi? La domanda non può avere una risposta prima che sia stata avanzata una premessa: quella del grado di preparazione dei due capi. 1 quali potrebbero anche farne a meno della squadra qualora Girardengo potesse essere l'uomo che vinceva ancora nel 1928 la San Remo e Binda quello delio score-» anno. E coma ògnuno dei due avversari sia preparato è molto arduo affermarlo oggi. E chi vuol giudicare e prevedere deve abbandonarsi più all'onda di simpatia per l'uno o per l'altro, che a dati positivi. Non ci sembra del tutto ingiustificato il riserbo che alcuni nutrono sulle possibilità di Girardengo. Trcn- tasette primavere; sono molte! Girardengo le accuserà forse quando incominclerà la « danza » in riviera, su quelle interminabili montagne russe, che sono ogni anno la trappola per i due terzi dei partecipanti. Quando da Arenzano si attacca la Colletta e i corridori hanno nelle gambe la discesa del Turchino — eccola la prima trappola: la lunga discesa che lega le gambe e irrigidisce i muscoli — parte dei corridori vede delinearsi la propria sorte. Ma chi supera la Collctta e i Piani d'Invera, si troverà poi dopo Savona. Capo Bergeggi, e dopo Spotorno, Capo Noli, e dopo Capo Noli 10 strappo di Varigotti e dopo Varigotti Albenga fino ad arrivare ai piedi di Capo Berta. Qui, proprio qui, cioè quasi alle soglie di San Remo, molti portano in alto le mani sul manubrio e... chiedono pace. Noi non crediamo che ai piedi di quest'ultima salita gli uomini delle due squadre e rispettivi capi si trovino ancora assieme, ma se cosi fosse e dopo 230 chilometri di corsa, la sorte ci riserbasse questo caso, saprebbe resistere 1 Campionissimo all'attacco che il più giovane avversario sferrerà contro di lui ? La chiave di vòlta del duello — colpi della sfortuna a parte — a noi sembra debba ricercarsi nella possibilità di Girardengo di rispondere colpo su colpo agii attacchi che Binda e i suoi uomini gli porteranno Il novese è preparato, preparatissimo. E cammina forte. Dicono che sule salite non tema i suoi compagni di squadra, che non perda la ruota di Giacobbe. E' vero? Se fosse vero c'è da scommettere sulla sua vittoria Il duello tra Binda a Girandango Giacobbe vale Binda in salita, perchè il novese è un arrampicatore di eccezione... Ma sarà vero? Ha saputo compiere Girardengo il prodigio che gli riusciva difficile parecchi anni ad dietro..', che non gli riuscì nel 1925 nel Giro di Lombardia; il prodigio di star nella scia del suo rivale in saita? Noi non ci pronunzeremo : la do manda ci rende perplessi. Girardengo è stato sempre l'uomo delle gesta itn possibili: ci augureremmo che lo fos se domani e che la San Remo gli donasse la settima e, per questo appunto, la sua più bella vittoria Abbiamo speso molte parole attorno alle due ligure centrali della gara: parlando di loro abbiamo implicitamente parlato anche degli uomini che formano le due squadre, in quanto che la loro sorte è legata a quellu dei capisquadra. Per supporre Frascarelli e Negrini, Giacobbe e Gremo. Fossati e Bertoni l'uno contro l'altro per il primato assoluto bisogna pri ma supporre che scompaiano dalla lotta il Novese e il Cittigliese. Quindi non possiamo prevedere quale sarà la loro condotta di gara. Si può prevedere battaglia accanita da parte dei bianco-celesti Bianchi Mario, Grandi, Crippa, Mara degli uomini di Focesi che vedranno in pri ma linea Caimmi, Morelli, Orecchia e Camusso, dei moschettieri di Prina capeggiati da Marco Giuntelli, il tau rinò^bersagì'ierr. " a" cui" "èì"coVÌmè=sol'onore di capeggiare la pattuglia formata da Viarengo, Sella, Olmo e Campastro : sono cinque piemontesi che si batteranno con ardore... E poi i liguri Ferrando e Rivano; i lombardi Marin e Zanzi; i toscani Mori e Neri; tutta una schiera di giovani elementi, i quali non daranno tregua agli assi.E Linari? E Piemontesi? I nomi sono gloriosi. Il passato non ft da meno, ma le « sei giorni » e le individuali sui velodromi non sono fatto per preparare atleti per la San Remo. Vi ■ sarà anche una rappresentanza svizzera. Non sono corridori di « primo piano » e la loro partenza non è certa. Abbiamo ancora altri nomi famosi: Zanaga, Bresciani, Best&tti. Ma non crediamo nella loro « sorpresa •• Concludendo: Binda è l'uomo che parie con maggiori probabilità di vittoria. A Girardengo — vedi ironia della sorte — tocca l'onore — a trentasette anni — di essere l'outsider. A Mario Bianchi, Crippa, M. Giuntelli, Morelli, Grandi, l'onere di rappresentare la parte... di guastamestieri nel giuoco tattico che svolgeranno le dua squadre capeggiato dai favoriti. 0. TRABUOCO. PETIT BRETON il vincitore della La Milano-San Remo