L'amore della vittima per il figlio nella deposizione dei testi

L'amore della vittima per il figlio nella deposizione dei testi IL MATRICIDA^ DI BOLZANO L'amore della vittima per il figlio nella deposizione dei testi Bolzano, 25, sera. L'affluènza rtel pubblico per assistere allo svolgimento del processo del "mtricida si fa sempre più intensa. Per accaparrarsi un posto, stamane numerose persone si sono presentale illa porta dpjfc Assise tre ore prima e sono rimaste in paziente attesa malgrado il tempo non troppo propizio. SI introducono i testimoni che dol'rebbero essere esaminati questa mattina. Tra essi dosui un senso dì curiosità la sorella dell'estinta, signora Ada Canal, eh- entra senza volgere lo sguardo al nipote, imputato Oberrauch. che lo. fis=a coti speso di Indifferenza e senza commozione. II Presidente comm. Boni dà lettura logli interrogatori resi dagli imputati topo l'arresto e davanti al commissa'io e quelli subiti alla questura di Miano dai commissario Palma. Si rileva :be l'Oberrauch pensassi abilmente a rirecostituirs-i una forte scusante co! lichiarare di aver bevuto mollo Insieme al Kuezner, tanto che barcollava, mentre nei suoi interrogatori di ieri smentì tale circostanza, ammettendo di aver bevuto solo mezzo litro di vino ?ol suo compagno. Desta viva impressione la narrazione che l'Oberrauch fece del modo con cui uccise la mamma, rallentando cioè sa stretta al collo soltanto quando la vittima cadde inerte. L'Oberrauch sedile la lettura presidenziale con indifferenza, senza batter ciglio. Risulta mira dagli interrogatori dell' Oberrauch, circostanziato e ribattuto il presso accps=n del Kuezner in casa sua. dopo il delitto per aiutarlo a rubare, circostanza che, come ieri udimmo nell'interrogatorio ovale, il Kuezner respinse nella forma più recisa. Ad istanza dell'avv. Della Cella, difesa Oberrauch, il Presidente legge l'interrogatorio che il Kuezner rese in questura davanti allo stesso funzionario commissario Palma. Si noti <-he fin da allora, encioè all'atto dell'arresto, il Kuezner negava sempre ogni partecipazione diretta o indiretta al delitto e alla rapina, e come l'abbia sostenuto nel suo interrogatorio orale e come neghi di essere stato in casa dell'Oberrauch por aiutarlo a Tubare, e specialmente di averlo istigato af. uccidere la madre. Solo ammette che, durante la conversazione, la notte del delitto, avendogli l'Oberrauch detto che era deciso a non più subire le percosse della madre, e che l'avrebbe bastonata fino a farla cadere svenuta, gli consigliasse, invece di usare un modo così violento, di adoperare delle polverine per ad dormentarla, per stordirla; ma non parlò mai di veleno. Il Giudice Istruttore rileva come i due primi interrogatori che subì l'Oberrauch si siano svolti Tra il vivo pianto dell'imputato e grida e impre cazioni di vendetta contro il Kuezner. L'imputato Kuezner a questo rilievo ogni qualvolta il Presidente legge l'accusa di istigazione che egli avrebbe esercitata sull'Oberrauch. lancia a questo ultimo degli sguardi d'odio. Desta vivo senso di tristezza l'affermazione dell'Oberrauch secondo cui la mamma sua, rievocando la memoria del padre morto in guerra lo dipingeva a foschi colori e come fosse uno scialacquatore che aveva rovinato Il patrimonio della famiglia. Un pubblico enorme, che si affolla anche nel cortile e negli androni, assiste all'udienza pomeridiana. Si notano nell'emiciclo e nei posti riservali buon numero di signore. Si introduce la Parte Iosa Canal Ada, sorella dell'uccisa, lì' una signora slanciata, dall'aspetto distinto, ancora giovanile, e veste elegantemente di nero. A richiesta del Presidente, dichiara, a mezzo dell'interprete, elio non intende rispondere. 11 Presidente insiste, ammonendola cortesemente dell'obbligo che ha di dire la verità, e domanda: — A che ora entrò in casa di sua sorella? — Alle 10 di sera. — Ha sentito da sua sorella lagnanze sul conto del figlio? Lamentava che avesse cattivi certificati di studio. D'altra parie la mia povera sorella era di carattere chiuso, non si confidava troppo. So solamente che era orgogliosa del figlio, che amava coinè nessuna madre al mondo poeva amare un figlio (l'ivo impressione) nntL'Oberrauch, a questa diehiarazio-1 ne. per la prima volta si porta la mano agli occhi come per asciugarsi lelagrime. l^d signora Canal rievoca come nella ricostanza della malattia del figlio la sua povera sorella Edvige avesse fatto l'impossibile per la sua guarigione. — Le risulta che qualche volta l'avesse battuto? — No. L'iio sentita rimproverarlo, ma non l'ho mai vista balterlo. — 11 ragazzo dimostrava affetto per la madre? — Sì. Ad analoga richiesta dice di aver saputo da altri della scappata dell'Oberrauch ad Ancona. La sorella dava, sia pure in misura limitata, danaro al figlio. Sa che una volta l'Alberto portò via il borsellino alla di lei sorella Matilde, borsellino che poi gettò via vuoto e che fu ritrovato dalla madre. Non è a conoscenza delle tendenze sportive del nipote. A una precisa domanda circa una gita in alta montagna, la signora Canal chiede di non continuare nella deposizione, rifiutandosi di rispondere. Presidente:' — Dica dunque, signora Canal, se le risulta che la defunta si gnora Edvige sia andata col figlio a lare un'esclusione in alta montaena. Parte lesa: — SI, e pagò alla guida settecento lire. Tale domanda tende a dimostrare l'insussistenza dell'accusa di avarizia e di tirchieria verso il figlio, che si sarebbe fatta alla vittima. La signora Canal è licenziala. Il Presidente si ri sena di sentire l'altra sorella dell'uccisa, Matilde Canal, non comparsa perchè ammalata. Si passa all'escussione dei testi. Ranch Francesco, portiere di casa Oberraucb. Presidente :i — La signora Edvige come era? Teste: — Era assai buona, severa ma giusta. — Avete avuto occasione di notare che la signora Edvige fosse nervosa e che volesse bene al Aglio? — Sì; gli voleva assai bene. Era un Po' malaticcia. Solo un giorno mi tro vai presente mentre la madre dava uno schiaffo al figlio, perchè non a Véva ubbidito ad un suo richiamo. L'avv. Tessadri domanda al teste se l'Oberrauch abbia parecchie volte dor mito nella legnala. Teste: — Lo seppi da mia moglie dopo il delitto. Ranch. Giuseppina, moglie dei precedente, conferma le circostanze deposte dal marito e come si venne alla scoperta della povera signora. Il teste Kettner Francesco è lo chaufteur che accompagno a Trento l'Oberrauch dopo il matrloidio. — Alle 8,30 circa — dichiara il teste — mi si presentò l'Oberrauch, Insieme col suo compagno, e mi domandò se volevo portarlo a Trento, dove doveva alle 11 riscuotere del danaro. Combi nammo il prezzo in 250 lire, che l'Oberrauch mi pagò. Durante il viaggio era tranquillo, anzi, cantava ed era alle grò, A Salorno pagò la colazione 11 Kuezner Essendosi guastata la mac china, ne noleggiammo un'altra per 150 lire, che ci portò a Trento. Il teste insìste nel dire che l'Oberrauch continuò ad essere allegro e a cantare, mentre 11 Kuezner era più serio. Perger Francesco conosce la famiglia Oberrauch, giacché abita al pianterreno della stessa casa. Era amico del marito e della signora, onestissima e bravissima donna, che amava molto il figlio. Masera Maria, altra coinquilina del l'Oberrauch, depone che la vittima era una brava signora e non viveva che per il figlio. Techt Antonia abila sullo stesso pia nerottolo dell'Oberraucli da sedici an ni. La signora Edvige era una brava signora. Si lamentava qualche volta con lei perchè il figlio non studiava.

Luoghi citati: Ancona, Bolzano, Salorno, Trento