Cinquantasei documenti del processo Hanau rubati al Sostituto Procuratore della Repubblica

Cinquantasei documenti del processo Hanau rubati al Sostituto Procuratore della Repubblica Cinquantasei documenti del processo Hanau rubati al Sostituto Procuratore della Repubblica La chiave dell'armadio manomesso rinviata dall'anonimo ladro al Guardasigilli La « Presidentessa» racconta la sua foga Parigi. 84 notte. La scorsa notte, non appena l'autoità giudiziaria venne informata della evasione della signora Hanau dal'ospedale Cochin, si tenne, a Palazzo di Giustizia una riunione cui intervenne, ro il Procuratore Generale, il Procuraore della Repubblica, il medico di Poizia., il direttore della Polizia giudiziaria, ecc. La riunione aveva >per scopo di decidere l'inchiesta che sarebbe stata subito iniziata per stabilire le circostanze dell'evasione, per ricercare e possibili complicità e per conoscere e vie seguite dalla signora Hanau dopo la fuga dalla sua camera dell'ospedale. Dal punto di vista penale nessun procedimento può essere preso in considerazione. Soltanto i risultati dell inchiesta potranno condurre ad un procedimento contro le persone che si tessero rese complici di questa evasione. Il commissario della polizia giudiziaria ncaricato dell'inchiesta si è^'^c^o, stamattina all'ospedale Cochm. Egli ha™raccolto la biancheria appartenente al-,u la signora Hanau e ha appreso che yorso ].» 21 costei aveva spento la lampada della sua camera. Ha constatato pure che un lenzuolo era stato attaccato presso la finestra. Il Commissario ha precisato che la signora Hanau aveva ricevuto la visita della sua carneri era ed è probabile che per uscire dall'ospedale essa abbia indossato il mantello della domestica. Varie informazioni interessanti sono state raccolte e diverse constatazioni sono state fatte. E' stato intanato accertato chp domenica sera nessuna automobile era entrata rlooo le ?.l nel cortile dell ospedale Cochin, ma si è appreso che una vettura privata stazionava poco distante dagl'entrata deill'ospedaile. Fu questa la vettura nella quale la « Presidentessa * salì e si suppone che dovessero trovarvi si persone devote al 1 Hanau. Un po' prima delle 22 la. vet dpsrttanldgzpepmcdcclbescdsmcnpcvsLsmpmdlStura si fermò'al crocicchio Lanori-Ma-I Jgenia dove la signora Hanau scese;pper prendere un tassametro condotto dallo • chauffeur » Thea-isod. Una lettera al Ministero di Giustizia Ma prima di farsi condurre alla prigione, essa si fece accompagnare m un ufficio postale per impostare una lettera diretta al direttore dogli A frani Criminali e delle Grazie presso il Mi ni siero della Giustizia. Questa lettera era cosi concepita: «Caro signore, irritata e sdegnata Per •? violenze che da,parecchi giorni subisco da parte del prof. Achard e dei suoi assistenti e infermieri all'ospedale Cochin, dove sono stata trasportata e dove sono mantenuta. mio malgrado, tenterò stasera di tornare alla prigione di San Lazzaro. Se mi rivolgo a voi è in memoria delle no ecch'e amichevoli e buone rela zdcsire vecch-e amicn^von e ouoi.e ,« <Hzioni. alle quali non ho f«^jS5?|appello. Per la prima volta vi cWeao uh" favoae: falerni mantenere a San Lazzaro a regime di diritto comune. Ricevete, caro signore, insieme con i miei ringraziamenti anticipati, l'assicurazione del mio miglior ricordo Marta Hanau » . , Dopo di che la signora Hanau si fece accompagnare in un caffè per telefonare al suo difensore e avvertiilo che aveva lasciato Tosnedale e che si recava alla prigione di San Lazzaro. Gli ispettori della Polizia giudiziaria, Fichet e GuMlot, Incaricati ali ospedale Cochitn della sorveglianza di I Marta Hanau sono stati interrogati I ^Ìf% ^oT'coh^^v^utrà | f£re aùa signora Hanau una iniezione Idi olio canforato. L'ex-direttrice della \Gazzetta del franco, sorvegliata dalla ■ PQrta semi-aperta della camera da un ]»»^ dò anzi ai poliziotti di andarsene in fondo al corridoio oer permetterle do '- M^^SSSL^SIS^ S ,rancio un lenzuolo che non appaiteneI va all'ospedale. Il commissario^cerca ' J«ere molto affaticata. Essa raccoman-di stabilire se il lenzuolo era di proprietà de'la signora Hanau o se è sta to portato da una terza persona. Vari ispettori di polizia giudiziaria ricercano la donna che ogni giorno visitava Marta Hanau. Essa rispondeva al nome di Maria ma la « Presidentessa » non ha voluto rivelare la sua vera identità. E' stato accertato in modo formale che Marta Hanau è uscita dalla finestra, alta un paio di metri. Una suora, in cura allo stesso ospedale e che occupa una camera di fronte a quella di Marta Hanau, ha dichiarato al commissario che era stata disturbata dagli andirivieni della cameriera di Marta Hanau. Sono state rilevate sulla finestra tracce di sgretolamento prodotte dall'attrito del lenzuolo al momento in cui Marta Hanau si calava dalla finestra. , e Il risveglio di eccellente umore Stamattina al suo risveglio Marta Hanau si è mostrata di eccellente umore. Il suo stato di salute non pre senta nulla di allarmante. Naturalmente essa rimutò di prendere il caffè e latte che le veniva offerto. Il direttore della prigione di San Lazzaro non si mostra molto impressionato del ritorno della prigioniera: egli ha dichiarato che se l'autorità decidesse di alimentare di nuovo Marta Hanau con la forza l'operazione non potrebbe essere praticata in quella infermeria mancante degli strumenti necessari. Marta Hanau vuol persistere nello sciopero della fame e il direttore della prigione afferma di non poterglielo impedire. L'avvocato difensore è tornato stamattina alla prigione di San Lazzaro. Egli ha riferito la narrazione fattagli dall'Hanau della sua evasione. Marta Hanau ha detto: » Un po' prima della mia fuga un ispettore di polizia bussò alla porta. Gli risposi che, essendo stanca, desideravo che mi lasciasse riposare. Tranquilla per qualche momento, tolsi poi dalla valigia un lenzuolo e lo annodai al radiatore. Ebbi in quel momento una prima sincope; mi ripresi rapidamente e scavalcai la finestra. Lo sforzo che dovetti fare mi esaurì e svenni di nuovo. Mi occorse una gran dose di energia per riprendere animo. Attraversai allora il cortile ove c'era molta gente che andava e veniva. Nessuno mi osservò e nessuno si oppose alla mia uscita ». « Non so — ha proseguito Maria Hanau — in qual modo mi ritrovai sul boulevard - Magenta, ove, dopo avere telefonato, presi un'altra vettura per farmi accompagnare a San Lazzaro. Siccome ero troppo affaticata per scendere la vettura entrò sotto il portone. E lo chauffeur mi aiutò a scendere per giungere fino alla camera del guardiano ». , , L'avvocato ha annunziato che non presenterà querela contro il prof. Achard, sotto riserva che non si voglia rinnovare l'alimenatzione forzata della sua cliente. Egli non presenterà neppure, almeno per il momento, una nuova domanda per rimettere in libertà provvisoria la. signora Hanau. Alle 11 i medici rfeiia polizia visitarono attentamente .a signora Hanau, trovando che essa non stava nè meglio nè peggio di quando l'avevano visitata l'ultima volta. Nel pomeriggio il commissario Badin incaricato dell'inchiesta, ha proceduto all'interrogatorio del personale ™» «Wais u deUil'osipedale Cochin che era lai rapporti con la signora Hana.u ; da questa inchiesta è risultato che la cameriera della signora Hanau si era attardata all'ospedale contrariamente aita sua abitudine e che passeggiava nervosamente nei corridoi adiacenti alla camera della •> Presidentessa »; i due ispettori incaricati della sorveglianza della ex-dijrettrice. deilla Gazzetta del franco non erano al Ioto posto dalle 20,20 alle 21,30. perchè s: erano recati contemporaneamente a pranzo. Interrogata dal commissario, la cameriera della signora Hanau dichiarò che si recava correntemente all'ospedala per portare alla padrona la biancheria necessaria e prodigarle le cure che il suo stato richiedeva ed a fare la pulizia della camera. E?sa riconobb evasione e disse che appar signora Hanau. La cameriera negò re-1 rcisamente di avere partecipato in un ! £siasi all'evasione della pa- \ bdrona. Affermò di non avere mai di- bstrano i due ispettori dal loro servizio ' Dal canto loro i due ispettori affeimarono che, contrariamente, alle dichiarazioni del personale dell'ospedale, non avevano mai abbandonato il loro posto. Ciò nonostante essi sono stati con decreto del Prefetto di Polizia revocati dall'impiego. LqhqaQ•i d lenzuolo che aveva servito alla I dvasiome e disse che apparteneva alla ] sngvElvcli furto e la beffa L'affare della Gazzetta del tronco riserva decisamente continue sorprese. L'emozione per l'evasione della « Presidentessa » accennava appena a calmarsi, quando un fatto nuovo si è scoperto oggi. Si è appreso infatti nel pomeriggio a Palazzo di Giustizia che 56 documenti dell'incartamento processuale sono stati rubarti dal gabinetto del Sostituto Procuratore della Repubblica. Bruzin, il quale ha redatto la requisitoria definitiva e si prepara a prendere I Ja parola per quando si celebrerà il ;processo. o e L'incartamento processuale della Cazzetta del franco si trovava in un armadio chiuso a chiave, situato dietro il tavolo del sostituto Bruzin. Venerdì costui constatò che l'armadio era chiuso, ma che la chiave che egli aveva lasciato nella serratura era scomparsa. Egli la cercò in tutti i cassetti, in tutte le tasche, a casa sua. ma non trovò nulla. Egli fece allora aprire la porta del mobile e si affrettò a confrontare l'incartamento con l'inventario minuzioso che egli aveva avuto cura di redigere. Si accorse allora che i documenti dal 26 ali'82 erano scomparsi. Questi documenti riguardavano l'« Affare Pachot ». E' noto che il commissario Pachot è accusato di avere operato una perquisizione ad un'ora illegale negli uffici della Gazzetta del franco. La s" Hgnora Hana„ aveva sporto denuncia ?|par mezzo di una petizione alla Cào * dej Deputali a u deputato Bour- n . i o i i i rà e a a n n o S a Deputali e il deputato don era stato incaricato di una chiesta al riguardo. L'incidente è di per se stesso già grave, ma quello che lo rende ancor più stupefacente è il fatto che questa mattina il Procuratore della Repubblica Pressarci si trovava al Ministero della Giustizia a conferire col signor Rateau capo gabinetto del Guardasigilli, quan do venne recata all'indirizzo di quest'ultimo una busta sulla quale era scritto: « Signor Paolo Peret, Ministro Guardasigilli ». Nella busta si trovava un corpo duro, e quando venne aperta si constatò che si trattava di una chia vetta alla quale era unito un biglietto con questa semplice frase : « Ecco la chiave dell'armadio del sig. Bruzin ». Era infatti la chiave dell'armadioImmediatamente è stata decisa una inchiesta per accertare che cosa sia avJvenuto dei documenti scomparsi. Nel -i pomeriggio di oggi, in un angolo del a ri aa Palazzo di Giustizia, sono stati scoperti resti di carte bruciate. Questi residui sono stati consegnati al capo dell'identità giudiziaria il quale ricercherà se non si tratti dei documenti provenienti dall'incartamento. Hanau. Intanto l'autorità giudiziaria ha fissato il processo della « Gazzetta del Franco » per sabato prossimo 29, alla undicesima Sezione del Tribunale correzionale

Persone citate: Badin, Cazzetta, Fichet, Maria Hanau, Marta Hanau, Paolo Peret

Luoghi citati: Magenta, Parigi