Le cause della crisi de «La Fedelissima» di Cuneo

Le cause della crisi de «La Fedelissima» di Cuneo Le cause della crisi de «La Fedelissima» di Cuneo | sino, i li<lmpo Cuneo, 14 notte. Il ritiro dal campionato di calcio di seconda Divisione -della Fedelissima Polisportiva di Cuneo, preannunciato già dal nostro giornale, ha destato negli ambienti sportivi cittadini e provinciali una vasta eco di commenti, improntati, si capisce, ad impressione di profondo stupore. In quanto alla crisi si era avuto, a dire il vero, qualche sintomo fin dal settembre dello scorso anno, ma la passione di qualche dirigente e l'intervento opportuno delle autorità, le promesse di aiuti finanziari che avrebbero dovuto seguire in un secondo tempo, parvero scongiurare per il momento la catastrofe, e il campionato si iniziò con basi finanziarie non tronpo solide, ma con una attrezzatura tecnica e morale buona. Parlando di basi finanziarie, converrà riportarsi alla costituzione della Fedelissima, sorta nel W27, dalla fusione di tre Società locali, di cui ereditò la solita scia di malcontenti e di ingenti somme di debiti, che in questi ultimi anni aumentarono di poco. 11 cammino della Fedelissima dal suo sorgere sino ad oggi, nonostante alcuni contributi e l'interessamento delle autorità politiche, prosegui faticosamente, provocando cosi anche nei giocatori una demoralizzazione accentuata, difficile a combattersi, perchè non bastava l'entusiasmo degli appassionati, pochi In vero, a galvanizzare tutta la cittadinanza,-togliendola dalla ormai avviata apatia, per spingerla a frequentare i campi sportivi. I commenti non mancano certo delle solite accuse rivolte a quésto o a quel dirigente, tacciato di essere eccessivamente accentratore, ma senza entrare in merito a quanto può essere verità e a quanto può costituire materia di pettegolezzo, ci pare che la causa della situazione calcistica di Cuneo non possa riallacciarsi a colpe personali, ma si debba cercare nell'indole stessa della cittadinanza, divenuta apate per la - Società cittadina in questi, ultimi anni. \ E purtroppo Ha dimostrazione di questo assenteismo è data dalle cifre degli incossi, i quali solo in partite da cui l'Interesse sportivo quasi esulava, per dare luogo a puro antagonismo'di campanile, riuscivano a raggiungere una modesta cifra di tre mila lire. Come si vede siamo assai lontani dagli incassi di Novara, Biella, Casale tacendo naturalmente di Vercelli e di Ales sandria o dagli incassi di Imperia per riferirci ai centri adenti squadre militanti nella stessa divisione. Succedeva cosi che purtroppo sul campo sportivo si vedevano sempre le stesse focàie come se, invece di essere in un capoluogo di provincia, cui le doti d.i razza e l'operosità riserbano un grande avvenire, ci si fosse trovati in un paesello di mille abitanti. Ma a quanto ci è stato riferito, oltre alila questione flnanziàriu, il motivo del ritiro è dovute amene ai!l'infierire delle multe. Qui si entra nella dibattuta questione in cui sono in gioco la passione del pubblico la disciplina federale, gli entusiasmi e... le docc e. Tutto questo non è possibili e ponderarlo esattamente e non e facile distribuire torti e ragioni. Tuttavia noi per obiettività dobbiamo dire che siccome 1 fotti assai più delle parole persuadono, giustamente ricordiamo come da tre deille iiuatt.ro squadre riuscite vincitrici sul campo d'i Cuneo stano pervenuti ringraziamenti e attestazioni di vivissima simpatia per- le■ accoglienze ricevute- dal.pubblico e dai dirigenti. Nonostante le sanzioni disciplinari e il comportamento della squadra la Fedelissima si trovava In classifica in ancora ottima posizione, • possibile di miglioramento. A quanto si è detto va poi aggiunta quellla che è stata la causa diretto del tracollo finanziario, e cioè il congegno stesso del girone che obbliga le squadre a disJloccamenti faticosi e, ciò che più conta, a dispendi eccessivi che 1 miseri incassi domenicali non servono certamente a coprire. Il passato sporti vo di Cuneo luminoso di qualche au temica gloria locale, non giustifica l'as senteismo presente e verrebbe perciò a ribadire le affermazioni di coloro che iiccolla.no alle amministrazioni succe dutesi nella Direzione della Società locale la responsabilità dell'assenteismo stesso. Occorrerà però fare un rilievo che essendo di carattere generale, diviene quasi ovvio ed è che l'entusiasacrifici e la passione di un bastavano alle modestissime AESd pretese rli coloro che praticavano lo :sport per lo sport, mentre oggi ciò non jé più possibile. Siamo troppo lontani da quei tempi per poter fare dei pa vagoni. Ero allora l'epoca in cui i calciatori deJl'U. S. Alta Italia conquistavano il campionato italiano di calcio rlei liberi, dopo una annata di brillantissimi successi conquistati anche contro squadre militanti in divisione superiore. Ed era sempre queJlla l'epoca in cui gli stessi calciatori partivano per le citta vicine a disputare le partite pagandosi le spese. Quest'ultima considerazione che po teva anche essere 1-a prima, e quella die in germe contiene le altre. Ma se partiamo di qui... dove andremo a finire. Noi non sappiamo come e quando po tra risolversi la crisi del calcio cuneese : probabilmente quando altre società, assalite da queMe stesse difficoltà che ha accusato la Fedelissima, dovranno rivedere programmi, spese e... stipendi. Ma a. noi non compete il compito di profeti. Ci limitiamo od attendere le vicende del tempo...

Luoghi citati: Ales, Biella, Casale, Cuneo, Imperia, Italia, Novara, Vercelli