Gli educatori e iI Regime nella parola di Augusto Turati di Augusto Turati

Gli educatori e iI Regime nella parola di Augusto Turati Gli educatori e iI Regime nella parola di Augusto Turati e e e l e •resola, io notte. In occasione della inaugurazione del terzo Consiglio nazionale dell'Associazione insegnanti fascisti, che ò avvenuta con cerimonia vibrante di entusiasmo, il Segretario del Partito S. E. 'furati ha pronunciato un forte .discorso sulla funziono dell'educatore nel nuovo clima storico italiano, e sui delicatissimi compiti chi; gli sono affidati. S. li. Turati ha con parola chiara e felice sollevato larga eco di consenso da parte del pubblico imeJilettuale, elio ha applaudito calorosamente il magnificò discorso. Il Segretàrio del Panilo si è riportalo alle precedenti- direttive da lui srisso esposte In altre occasioni su questa materia, e ha riaffermato elio la Innzione del maestro è oggi più che inai preminente, fondamentale e riso luti va, e deve svilupparsi dalla fede dalla coscienza della sua importanza prima che da libri e dalle teorie, il maestro italiano deve trovare la forza per esplicare l'opera propria nel sen Mmento profondo di fervore che è caratteristico d'ogni santa missione so ciale. E' necessario che tale dovere d ordine essenziale, venga profonda mente sentito dml maestro, che daJJe idealità del Fascismo trarrà l'impulso creatore di bene, aito a plasmare le giovani coscienze e lo pure forze del le fresche generazioni affidategli. S. E. Turati bi ù -offennato con ispirati argomenti su questo punto essenziale, che presenta nella sua vera luce uno dei problemi più delicati della vita spirituale della Nazione, passali do quindi a trattare il problema eco nomico relativo agli insegnanti, che con quello spirituale e connesso, perchè il maestro, anzitutto, deve rive larèl degno della propria missione, dando la prova delia propria volontà benefica e della capacità di creare una vita avvenire per le nuove classi italiane. Per tal modo il maestro sarà riconosciuto come uno dei più essenziali elementi della profonda e conti mia opera di risanamento e di rinnovamento morale degli Italiani, dovuta al Fascismo. Ouindl il Segretario del Partito ha esaminato gli altri aspetti del com plesso problema, cui fa capo l'orientamento spirituale della Nazione, e sul quale pertanto i dirigenti e gli insegnanti è bene che discutano, purché non si allontanino dalla realtà e non perdano di vista la grande aspirazione del Regime, perchè si formi un popolo unitario di intelligenti e di capaci, che voglia essere governato con dignità e con forza verso alti destini. La chiusura del discorso, attentamente ascoltato e spesso Interrotto da applausi, è stata salutata con una tri plice ovazione, e ha dato luogo a una dimostrazione, che si e rinnovata quando S. E. Turati ha lasciato Io sala. All'assemblea del Fasci femminili il Segretario del Partito ha poi pronun ziato brevi e incisive parole sui do veri attuali della donna fascista, tracciando sinteticamente le direttive cui deve ispirarsi '.'organizzazione femminile, sia in rapporto alla fede fascista, rlie in rapporto alla quotidiana opera patriottica e sociale della donna, nella famiglia e nel conforto bisognosi ed agli umili. al La presenza del Segretario del P.N.F al congresso deli:Associazione nazionale degli Insegnanti Fascisti ha dato chiaramente la misura dell'importanza che il lìegime dà al problema dell'educazione- Problema che, in realtà, è una cosa sola con l'essenza del Regime stesso: il Quale non sarebbe tale se non pensasse seriamente e serenapiente al suo domani che non è soltanto il suo avvenire, ma anche la sua possibilità di assumere tutti Quegli sviluppi storici e tutta Quella estensione di azione che è fondamentale esigenza dulie premesse poste dalla nivoluzlone. La posizione e l'opera degli insegnanti fascisti, degli educatori, della prima giovinezza e seguila con cura da chi sa Quale è II compilo di coloro al Quali e affidata la formazione spirituale delle generazioni che attardano per la prima volta alla vita con attesa Udente. Mollo deve essere ancora rinnovato, non tanto nelle torme esteriori, quanto nello spirili! più intimo, in queste scuole italiane che una grande riforma « fascisllssima » ha riordinate ed ha richiamale a v"a più degna. A seconda che entrano nelle schiere degli educatori ed assurgono al posti, di maggiore responsabilità coloro che parteciparono alle grandi ore italiane, alla guerra, alle vittorie, al fascismo, la scuola riceve, e sempre ■meglio riceverà, l'Impronta d'unii sensibilità e d'una spiritualità naziuiiule che nulla ha di comune con Quella della gretta e meschina Italia dell'individuallsmo democratico e dello scetticismo positivistico. E con particolare soddisfazione va messo in rilievo l'avvicinamento, latto da S-. '•<• Turati, degli accenni alla nobiltà del dovere degli insegnanti ed alla possibilità che il l'aese compensi in avvenire più largamente la loro nobile fatica. In questo non vi è nulla dell'antico ed usato sistema di trasformare le discussioni della classe magistrale e dell'ambiente degli Insegnanti mcdll in cojnizl per l'aumento dello stipendio: ma invece si ravvisa la severa giustizia dello Stato fascista, che saprà riconoscere equamente una più profonda e completa vistone della, missione nazionale e quindi etica di chi deve formare c guidare lo spinto dei futuri cittadini italiani. tncnpLLLnznolepdrAcopLeLrLpogzinLfdCrzicCcnLfzLfnntIsPpcsntddlmNntttli

Persone citate: Mollo, Turati

Luoghi citati: Italia