Sensazionali risultati: Genova Torino Alessandria sconfitte

Sensazionali risultati: Genova Torino Alessandria sconfitte Sensazionali risultati: Genova Torino Alessandria sconfitte IL CAMPIONATO NAZIONALE DI CALCIO Pro Patria-Alessandria 4-0 Busto Aratelo, 10 mattino. V. giuoco alla o brava » della squadra biistese ha avuto ancora una voliti ragli»»» del giuoco più tecnico di una compagine die va per la maggiore. La vittoria della Pro Patria ò siata netta. Indiscutibile e la superiorità fu cosi evidente da giustificare il largo punteggio inflitto ai grigi. Vittoria piena, superba della squadra bustese che nell'urto poderoso ed appassionante ha messo In giusto rilievo quale sia il suo valore. Le due squadre hanno gluocato nel primo tempo in penombra. Giuoco caotico, confuso, privo di idee; in poche parole: -lo minuti di giuoco privo di preziosità e di mordente. Nella ripresa la Pro Patria ha preso decisamente il comando della partita e coti un giuoco che nulla ebbe a che vedere con la obbedienza ortodossa ai dettami della tecnica, serrò in una morsa di acciaio la difesa alessandrina chiamando a duro e poderoso lavoro la pur valorosa linea estrema piemontese, E 11 temperamento della squadra bustese, basato sul guizzo sbarazzino e sulla esuberante vigoria, si è rilevato in pieno, collocando alle spalle di Ualossino ben quattro palloni. La squadra bustese come ha gluocato oggi — sempre riferendosi al secondo tempo — ha messo in mostra la sua quadrala e decisa struttura organica. La difesa estrema, sebbene poco impegnata, ha saputo sempre allontanare con spavalda sicurezza i tentativi del quintetto di punta alessandrino. Con continuità ha giuocato la mediana che ha avuto in Bocchi il guidatore e il coordinatore intelligente di ogni offensiva e difensiva. La linea di attacco ha giuocato bene; il quintetto ha fila to bene. Niente fretta e meticolosa ricerca del bel giuoco armonioso, ma un tipo di giuoco tutto proprio. Slancio ed esuberanza. Ecco le ragioni dalla significativa vittoria bustese. Tutti e cinque 1 componenti l'attacco vanno perciò elogiati in blocco. L'Alessandria non ha fatto vedere gran che. Ricercato il fronzolo e il ricamo sulla palla, la squadra ha ceduto poiché in un secondo momento si e- intestardita a seguire il giuoco dei bustesi. L'unica azióne degna di rilievo dei girigi si è uvula al primo minuto di giuoco, azione che per poco non fruttava agli uomini di Carcano un punto. Per tutto il resto della partita il suo fu giuoco disordinato. L'attacco apparve privo di idee e incapace di sfruttare anche qualche facile situazione. Al contrario hanno «nulo bene il campo i reparti difensivi. La mediana ha avuto in Bertolino l'uomo migliore, ma anche Avelie e Lauro hanno giuocato coraggiosamente. Il terzetto di estrema difesa ha avutn in Costa l'uomo nifi accorto, un vero padrone della palla. Non cosi si può dire di Gallino, il quale ha al suo attivo una somma non indifferente di errori. Buone parate e molte recanti la sigla della classe ha compiuto Balos•ino. Ha diretto l'Incontro Turblani della Ppa! di Ferrara, il quale ha saputo reprìmere subito i tentativi di giuoco duro. Alle 14,50 le due squadre scendono In campo nelle seguenti formazioni: Alessandria: Balossino; Gallino e Costa; Lauro, Avelie, Bertolino; Cattaneo, Marchina, Micheli, Ferrari, Chierico. Pro Patria: Montrasio; Paolinl, Flzzottl: Borsami, Bocchi, Pellegatta; Rossi. Gregar, Bonivento, Reguzzonl, Vigna. La palla è al bustesi, ma 1 grigi se ne impossessano e puntano decisi sulla rete bianco bleu. La discesa degli alessandrini è un gioiello e Cattaneo da pochi metri costringe Montrasio a prodursi in una difficile parata. Il giuoco ristagna per alcuni minuti a metà campo, poi è Reguzzcni che al 6.o minuto con un tiro fortissimo sflora l'asta trasversale della casa alessandrina. Una paurosa situazione sotto la rete dei grigi è salvata in corner da Costa al 7.0 m'imito. Dopo quattro minuti altro calcio d'angolo a favore dei bustesi. Bocchi tira fortissimo; Balos6ina para ma la palla gli sfugge di mano. Bertolino tempestivamente interviene e devia ancora in corner. Parata a pugno di Balossino su tiro di Rossi, poi al 12.o minuto Lauro, nell'orgasmo di liberare, manda ancora in corner. Un tiro a lato di Marchina e quindi i bustesi battono il quarto calcio d'angolo. Girata a volo di Rossi 11 quale sflora la porta di Balossino da pochi centimetri: al 21.0 bella parata del guardiano in maglia grigia su spiovente di Ross!. Azione in linea dei grigi al 22.0. Tira Chierico; Montrasio respinge debolmente ; raccoglie Ferrari che però colpi, sce l'asta trasversale della porta de' bustesi. Corner per la Pro Patria a 25.o; parata di Montrasio su tiro ai Marchina al 27.o; ni ?,l.o calcio d'angolo per 1 grigi senza alcun esito. Bel colpo di testa di Bonivento al 32.o fermato bene da Balossino e quindi al 39.0 sempre il guardiano alessandrino deve respingere con difficoltà un raso a terra speditogli da Reguzzonl. Il primo tempo termina trovando 1 bustesi in area alessandrina. Nella riprosa la Pro Patria Invade subito con decisione l'area degli ospiti. Gregar si lascia rubare il tempo e cosi fallisce un sicuro punto da pochi metri. Tempestiva uscita di Balossino che ni 2.0 allontana con il pugno un forte tiro di Vigna. Al 4.0 minuto si ha l'azione che frutta ai bustesi il primo punto. Reguzzoni parte fulmineo e centra alto: raccoglie Vigna di testa che gira in rete il pallone. Il successo galvanizza 1 bustesi I quali serrano ora I grigi. Siamo al 12.0 minuto. I bustesi conducono una discesa bellissima. Reguzzoni allunga a Rossa: 11 ricciuto bustese Invia al centro con precisione e Bonivento, che è ben piazzato, non ha difficoltà a raccogliere il tiro e infilare per la seconda volta la casa di Balossino. Tiro di Rocchi n! 13.o minuto e tiro a lato di Cattaneo al 22.u. Al 24.0 altra paurosa situazione sotto la rete dei grigi. Rossi tira da 15 metri, Balossino para ma 11 pallone gli sfugge di mano; sembra inevitabile '1 punto quando il valoroso guardiano riesce a raccogliere il pallone che stava per essere calciato da Vigna. Nuovo lavoro per Balossino su tiri di Vigna e Gregar ed al sa.o minuto meravigliosa azione bustese. Remizzoni avuta la palla da Vigna parte deciso e giunto a pochi metri serve bene il pallone stesso a Bonivento il quale segna fai modo spettacoloso. Rimesta a! centro e nuove parate di Balossino. Mancano sette minuti alla fine, quando Rossi, impossessatosi a metà eampn della palla, batte in velocità Costa. Gallino gli chiude il passo e gli devia il pallone. Bonivento, che però ha seguito come un'ombra il compagno di squadra, se ne Impadronisce e colloca In rete per l'ultima volta. Corner a favore dell'Alessandria al 40.0 minuto e tiro di Rossi che sflora l'aste trasversale della porta alessandrina. Poi la fine. sdgcgpucgcntcfnccgsnlcNsggsefnpaLscnaSbbacdvCtedmgstcldlimbmrnetSLst o o e . i e e o e o Lazio-Genova 3-0 Roma, 10 mattino. La Lazio ha riportato nna brillante vittoria sul Genova, la cui seconda esibi/.ione romana è stata assai meno brillante della prima. Già da qualche settimana si parlava di declino della squadra di Deveechi, ma dopo l'incontro di ieri non e più possibile dubitare che i rosso-bleu siano in pieno surmenage. Nessuna linea della squadra genovese ha svolto un giuoco organico e logico: in campo a battersi conro la foga e la risoluta volontà dei laziali non vi erano che giocatori vaganti qua e là nei tentativi di strappare la palla all'avversario senza alcuna idea logica. Vano è quindi il tentativo di fare una critica di una squadra girante cosi a vuoto; è solo possibile dare un giudizio del singoli e allora diremo che Barbieri e Levratto furono gli unlci ad emergere per Indiscutibili doti individuali e per la rabbiosa tenacia posta nel giuoco. La più parta dei loro sforzi, veramente meritori, naufragò però per l'insufficienza dei compagni. La Lazio ha presentato una edizione inedita deìVatmcco con notevoli e importanti spostamenti sulla cui efficacia è prematuro giudicare defìniiivamente. Certo gli avanti giocarono con im brio ed una pericolosità maggiori dell'usato ed anche se il loro stile fu assai lontano dal classico, certo non mancarono le doti di penetrazione ed un felice scuso dell improvvisazione contro cui la difesa genovese parve più sbandata che mai. Un altro fatto va aggiunto, ed e la nera giornata del centro attacco che. lungi dall'essere 11 perno e l'elemento chiarificatore della linea, non si fece notare che per le sue scorrettezze. Nondimeno la coppia Ziroli-Cevenini e quella Spivach-Koni diedero vita ad un giuoco spigliato ed armonico, basato sugli spostamenti. Bene come sempre i mediani ; Furiant e in progresso: Caimmi per quosta volta vinse su Pardini. Nel trio estremo va segnalata la magnifica partita di Tognotti che contro 1 suol ex-compagni sfoggiò un impeto ed una sicurezza ed una « cattiveria » nell'entrata che finora non gli conoscevamo. L'incontro non merita una lunga donnea. Genova inizia con energia e i primi dieci minuti saranno gli unici a suo favore in tutta la partita, ma la Lazio non tarda a trovare la via giusta ed in una prima discesa ottiene un corner; nella seconda, al lO.o, Cevenini, lanciato da Ziroli, traversa forte a mezza altezza sulla rete genovese Splvach sguscia tra 1 difensori piomba sul pallone e segna a volo imparabilmente. Il Genova non reagisce. Gli azzurri insistono ottenendo altri due corners cui ne seguo uno a vantaggio dei rosso-bleu. Ziroli opera un forte tiro a volo ebe va alto di pochissimo. Poi è la volta di Cevenimi a sfiorare la traversa con un tiro da. 20 metri. Al 3.1' la rete genovese e salva per miracolo e Foni centra dalla destra, Bacigalnpo esce arditamente e respingo, ma la palra gli sfugga e va a Cevenini che tira calmo verso la porta vuota. Baclgalupo, mentre rientra, riesce a catturare la palla con uno splendido tuffo operato oltre l'area di porta. Dopo un bel tiro alto di Spivach un corner per la Lazio, ma l'arbitro non lo fa tirare essendo flniito il tempo. La ripresa vede la Lazio constantemente all'attacco e RacipaTupo ha un ben difficile lavoro, in cui si fa ammirare. Dopo varie sue brillanti parate e'due corners per la Lazio, il Genova ha qualche sprazzo di vivacità e Puerarl sbaglia un bel pallone portato da Levratto, mentre poco dopo Sciavi para con sicurezza un calcio di Levratto dall'area. Ma il guardiano genovese torna prò sto a farsi applaudire con un superbo tutto su un forte tiro di Pastore. La Lazio preme con rinnovata energia e Barbieri salva sul limite un colpo di testa di Cevenini Poi al 24.o la destra laziale scende velocemente in linea: Spivach tira forte a mezza altezza, Bacigalupo in tuffo riesce a deviare la palla, ma Ziroli sopraggiunto segna con facilità. I rosso-bleu sono ora in campo per onor di firma. Al 36.0 terzo goal laziale. Un boi trio di passaggi in linea dà la palla a Ziroli eh' tira fortissimo da pochi metri. Bacigalupo respinge fortunosamente alzando la palla davanti alla porta; nella mischia formatasi, Spivach infila irresistibilmente la rete avversaria. La partita è finito. Qualche debole tenta tivo del genovesi di procurarsi almeno il punto dell'onoro non riesce che a fare loro guadagnare un calcio d'angolo. Arbitro Catronl. Tempo ottimo : terre, no secco e duro; numeroso pubblico e autorità. Genova: Bacigalnpo; Lomhardo. Moruzzi: Barbieri. Ai-bertoni. Guardoni; Puerarl, Chiecchi, Bandiere, Casanova. Levratto. Lazio: Sciavi; Tognottl, Bottacclni; Pardini, Furlani, Caimmi; Forni, Spivach, Pastore, Ziroli, Cevenini. SAAAAAAAAACremona-Roma 1-0 Cremona, 10 marmo. Occorre dir subito che la squadra romana ha deluso. Del quintetto di attacco si sono salvate solo le ali; Chi ni e Benatti hanno disputalo una magniflca partita, ma 1 loco centri hanno avuto neutralizzatonl tenaci nei difen sori grigio-rossi. WoìK controllato eia Balestre!'!, non ha potuto svolgere la sua consueta attività. Nullo FasaneUl; poco efficace e ancora a corto di lavoro Bernardini. Ottimi invece e continui furono i mediani, imperniati sul nazionale Ferraris. Deflecnti i terzini, sorpresi spesso dalle ondate d'assalto cremonesi. Ballante va lodato per la brillante serie di parate che denotarono l'alta soia classe. Il punto segnatogli in una azione fulminea era imparabile. I grigio-rossi vanno lodati in blocco. Il merito maggiore del successo spetta ai mediani che con un lavoro tcuevtcdrepvpcnssvlsdfsapmgtzcndmthtsdLpfspl^^J^^f^X^locità sbalorditiva dalle squadre che intendono giungere a risultati concreti. Dopo parecchi corners infruttuosi la Cremonese peiTiene al successo al 27.o minuto di gioco. Serdoz, ben Janciato da Balestreri, opera un'azione in profondità stringendo al centro. Il pallone trova nella traiettoria Trovato che intercetta e passa a Dossena che sopraggiiunge e invia nella rete di Ballante senza che questi possa operare ii benché minimo tentativo di parata. Due corners per i romani alla fino del tempo a nulla fruttano. Ancora i grigio-rossi assumono il comando di-Iile operazioni all'Inizio della ripresa dando modo a Serdoz di,segnare un punto al 5.0 annullato per ofside. Serdoz è espulso al lO.o minuto e Cabrilii sarà portato fuori campo poco dopo duramente colpito da De Michelis. Benatti nel frattempo sciupa un'azione forse decisiva incespicando tutto solo iit?l terreno mentre operava un tiro. Egli dovrà abbandonare il terreno di gioco. Bazzan passa allora in prima linea annientando l'orgasmo, la confusione, lo sbandamento. I grigio-rossi sul finire ritornano all'attacco ma il risultato non varia. a a ; o a o Bresola-Napoli 2-1 Brescia, 10 matlno. Il numeroso pubblico che affollava oggi lo Stadio a corona del Segretario del Partito e delle autorità cittadine che assistevano alla partita 6 rimasto piuttosto deluso. La partita, che prometteva di riuscire interessante e combattuta, è stata Invece piuttosto pesante. Nel complesso le due squadre si sono equivalse nelle azioni lasciando al Napoli qualche maggior punto per la organicità del gioco specie dell'attacco e al Brescia il vantaggio di una maggior volontà di vittoria. Il terzetto di centro del Napoli è stato quasi sempre pericoloso ha X^ attacwi'Hti partenopei. Re- ,_„_,«, ,,, , , , P »«"J* Ca^vanna Un toro » panenopoi. parto forte del Brescia si è rivelato ancora una volta la difesa; anche 1 mediami e j terzini nonostante la mancanza del classico Gadaldi sono stati ottimi. Del Napoli abbiamo già detto della linea di attacco. Alle ore 14,45 l'arbitro Gnarnieri allinea le due squadre che 6i recano prima a rendere omaggio alle autorità oggi convenute sul campo. Assistevano infatti all'Incontro S. E. Angusto Turati, il Prof etto, il Segretario Federale, deputati, generali, ecc. Il Napoli ha 11 sole contro. Il gioco non staziona ne in un'area nè nell'altra. Al 14 abbiamo due azioni velocissima e piene di decisione sotto la Maffioll obbliga il portiere napoleta no a salvarsi in corner e su conse- ndAcBllfisa, . , gnonte cent'ata di Prosperi III Vìn-]1cenzl salva, a porta vuota. Da questo mmomento fino al 20 abbiamo una ne! , pta superiorità bresciana elio s! ennere- dta in un punto segnato da Giuliani che approfitta di un errore della difesa. La ripresa mette subito al lavoro Caranna. Al 24' Frisoni I sorprende la difesa isucnl napoletana segnando da una decina di metri. Gli ospiti salvano l'onore con un punto sesmato da V'olach al 10' dopo una melèe sotto la porta di Amoretti. Napoli: Cavanna, Vincenzi, Innocenti, De Mr.rtino, Roggia, Zoccola, Buscaglia, Vojach, Snllustro, Michalicb, Fenili. Brescia : Amoreti, Bonomelll, Pasolini, Frisoni I, Scaltriti, Morselli, Maffioll, Frisoni II, Prosperi in, Moretti, Giuliani. Bologna-Triestina 1-0 Trieste, 10 mattino. Vittoria netta dei campioni d'Italia. Lo assenze di Schlavio, Baldi, Gasperl e Pilatl non si sono fatte sentire nelle fila della compagine bolognese, poiché essa aveva di fronte un avversario di valore più che mediocre, un avversario facilmente battiblle e raramente pericoloso. La generosa partita della minorata squadra felsinea ha riscattato più che brillantemente i difetti della inquadratura di ripiego compensando ad usura le assenze dei più noti campioni con dispendio da parte di tutti i giuocatori delle più riposte energie. Tale ò apparso oggi il Bologna, che ha soverchiato m volontà, intelligenza e cuore, la squadra locale. Del Bologna, tutti ottimamente; ma sorprendenti addirittura Pitto, Della Valle, Genovesi, Monzeglìo e Muzloll. Arbitro: l'ing. Rovida. Il Bologna ha segnata il suo goal al 23' del primo i,:mjo con un tiro for midahilf! di Ruslni III, che, npprofit- 1JiTI(ìr, di un grosso errore di Gàzzarl, mandava in rete da 12 metri a fil di pal;a. jjella ripresa dopo un quarto d'ora di nfru'.tuosi attacchi triestini, il Bologna riprendeva la serie delie sue scorrerie e per poco non segnava un altro punto. Qualche affort'iosu contrattacco triestino i> spento dal,a tenacia e dall'Impegno d':lla difesa bolognese. cAvpnUuL Modena-Milan I-I Modena, 10 mattino. Arbitra Lenti che cosi allinea le squadre: Milan: Carniignato, Perversi. Schienoni, Marchi, Pomi, Borgo, Moroni, Santagostino, Rizzattl, Sternisa, Torriani. Modena: Policaro, Sabbadini. Camurri, Dugoni, De Pietri, Ansalonl, Aimi, Carnevali, Manzottl Mazzoni e Piccaluga. Al 1S' e al 20' prima il Modena poi il Milan piegano in corners Infruttuosi. Al 29' Carniignato ripete la prodezza di poco prima tuffandosi tra i piedi di Mazzoni. Entrambi i giuocatori vanno a terra, ma la palla resta serrala tra le braccia del rosso nero. Ai 35' abbiamo il punto milanista. Azione Marchi. Pomi, Santagostìno. risolta da quest'ultimo con un tiro da lontano che colpisce la parte inferiore della traversa e schizza in rete. Al 42' Schienoni atterra Carnevali in area di rigore. Lenti concede il penalty che Dugoni calcia a lato. Il Modena inizia la ripresa con Camurri all'ala destra perchè contuso. Dugoni lancia 1 compagni. Piccaluga giuoca Marchi, fugge, stringe e centra. Manzottl manca di poco la porta. Corner contro il Milan, seguito da una punizione. La palla, calciata da Mazzoni, e parata da Carmignato ma non trattenuta. Dugoni, In piena corsa la raccoglie di petto e metta in rete. II pareggio e ottenuto. Due mintili dopo il portiere milanese para in corner un tiro di Piccaluga. Due calci d'angolo comro il Modena non fruttano. Al 29' e al 30' un calcio d'angolo per parte. Al 38' nna rovesciata di Mazzoni trova pronto Carmignato che, subito dopo, para con un gioco pericoloso un iIrò di Camurri. Gli ultimi minuti sono tutti di marca modenese. Prima Uhi lischio finale il Milan è battuto una seconda volta in una mischia. Lenti però non convalida l\ gufilo. nPsgp3spLGpstmnPnMBlAbarsermdddlestelalopImrtocrrt ? s nw>-„-e m, itareflQva-TOrijRO i°W ; cPadova, 10 mattino, {.sc, , e a l e o i a o . a n , a ar a n a eeeo r e di idi a à i an n i e a : n mer di rs ò le ei, ral, e oi ozeri rAi e a o a eiuao. a na. a zn a I o n o 9' . oon oa o a. Su! campo Appiani, rigurgitante di folla, la squadra del Padova ha offerto ai suoi sostenitori un'altra signiflcativa viitnria: la quarta consecuti; va, ottenuta su una dulie pi fi forti compagini delle elette, ina tuttavia una vittoria non accolta con quell'applauso delirante con cui furono salutate quelle sulla Juventus r sul Roma, per lo strano svolgimento del match, elio fu non già disputato tecnicamente, ma a puntate, con azioni decise più che ricche di tramo di bel gioco e per le facili occasioni perdute dai bianco-scudati di segnare. Il gioco ti sluto anche rude e ne sanno qualcosa Llbonattl e .Masetto die ad intervalli hanno dovuto lasciare il rettangolo di gioco e quindi rinunciare alia partita. 11 Padova si 6 dimostrato nel complesso superiore nettamente nel primo tempo, quando ha giocalo quasi sempre nella meta campo avversaria, meno nella ripresa e cioè fino al goal. E poi, pur ridotti a nove uomini, i g»anaia hanno attaccato con bella insistenza por quanto vanamente. Bisogna notare d'altra parte che il punto della vittoria dei concittadini non è scaturito già quando l'offensiva era più minacciosa o cioè nel primo tempo, ma nella ripresa. Lo zero a zero dei primi 45 minuti lo si deve a una serio di imprecisi tiri in porta da parte dei padovani e a un po' di sfortuna, giacché- qualche pallone ha battuto sui pali rimbalzando in gioco, e al gioco troppo ristretto dei sostegni che preferirono essere di rincalzo ai terzini temendo la insidia degli attaccanti torinesi. Nella ripresa infatti i granata divennero temibili anche se l'attacco era ridotto a due o tre uomini per il valore e la decisione di Rossetti e di Boloncieri, che hanno messo a dura prova la diresa padovana. Specialmente Rossetti, verso la fine dell'incontro, con una serie di tiri ha fatto lavorare Latella, Il quaìe era rimasto inoperoso per buona parte della partita. Se il Padova ha perduto delle facili cocasioni e la soddisfoziono di un bottino maggiore, anclie il Torino meritava un goal nella ripresa. Gli ospiti, oltre ai due giocatori su accennati, hanno avuto fra i migliori Colombari e poi Bosia e I terzini, specialmente Monti III. Vecchina è stalo il più brillante giocatore non solo fra i padovani. Fra i bianco-scudati quindi sono emersi i sostegni Monti II e Scanferla e gli attaccatiti Bergamini e Lamon; Ira t giovani Bedendo, Gamba e Prendalo. Giornata primaverile. Pubblico numerosissimo. La palla t> al Torino che gioca contro sole. Bergamini intercetta e allunga ai compagni di squadra, i quali scendono verso la. casa di Losia. Ma il 'l'orino vigila e il gioco si alterna. Le due squadre si studiano. Al 5' Prendalo, ricevuto il pallone da Vecchina, scarta due avversari. L'azione muore sui piedi di Martin; al 6' tiro di Baloncieri ; Latella para perfettamente. 1 granata abbozzano i loro terni migliori di attacco, ma il pronto intervento dei difonsori padovani smorza le loro azioni al momento culminante. Solo al 16' Latella è chiamato al lavoro su un doppio tiro inviatogli da Silano. Libonatti subito lopo esce contuso e non rientrerà più in campo, li Padova appare ora più minaccioso. Al 17' Vecchina, su passaggio di Prendato, piomba in area di rigore avversaria. Il suo Uro è irresistibile, ma prende la traversa ìtiperiore che rimanda in campo il pallone. Rossetti al 19' calcia a lato dopo un ammirato gioco con Baloncieri. Registriamo ancora un tiro alto di Vecchina su eros di Lamon al 25'. Padova domina leggermente. Ancora una discesa di Prendato e quindi al :0' Uosia, piazzato, riesce ad afferrare una cannonala di I^imon sull'angolo alto. Poco dopo è ancora Prendato die provoca un corner in seguito a una magnifica rovesciata che, Bosia devia a mala pena, Al 40' un goal padovano sembra inevitabile. Vecchina in una aziono di marcu propria fila solo verso Bosia, ma la difesa granata, accorsa, incalza e il pallone viene calciato in pieno sul portiera torinese, batto sull'asta ed è nuovamente in gioco. Al 42' Masetto da solo compie una fuga ma sciupa uria favorevole occasione. Calcio di angolo contro il Torino senza nulla di fatto. La ripresa è Iniziata a velocssima andatura. Bosia è chiamalo sposso al lavoro su tiri di Monti II, Veceliine e Gamba. Il gioco tende ad appesantirsi, AU'8' Masetto calcia fuori imitalo al 10' da Baloncieri. Tre minuti dopo si registra il goal padovano, lina punizione sul limite dell'arca lorinese è battuta da Bedendo: il pallone è tirato fortissimo. Martin devia leggermente in porta ma Bosia riesco a "parare. Il pallone rimbalza sul palo. Prendalo irrompo e tira imparabilmente in rete. Il successo 6 accolto con grida trionfali del pubblico. Ma il Torino ora reagisce minaccioso. Silano, uno fra i più attivi attaccanti granata, e Rossetti inviano fuori di poco Al 19' anche Masetto ha uno scontro con Scanferla ed è costretto ad abbandonare 11 campo. Farà più tardi una fugaco apparizione per rientrare poco dopo definitivamente • negli spogliatoi. Sebben ridotti a nove uomini, i torinesi ora attaccano in prevalenza e il Padova annaspa. Il Torino approfittando della rilassatezza degli avversari cerca di raggiungere il pareggio. Una splendida parata di Latella al 34', un corner al 35' contro il Padova è raccolto da Rossetti di testa ma il pallone batte sul palo. Ancora una uscita tempestiva d Latella; uri brillante intervento di Gamba che libera l'area minacciata; poi il Torino, sfiduciato, allenta la stretta. Vecchina al 41' sferra un potente bolide che esce a fil di palo. Lamon al 42' manca una tacila occasione. Arbitro Gama junior. Padova: Latellu. Zanninovlch, Danieli, Monti II, Bedendo, Scanferla, Prendato. Gamba, Vecchina, Bergamini, l^nnòn. Torino: Bosia, Martin II. Monti III. Miotti, Colombari, Alibertl, Masetto, Baloncieri, Libonatti. Rossetti II, Silano Ambrosiana-Pro Voroolli 4-0 Milano, IO. mattino Sembra destino che le partite fra bianchi e nero-azzurri debbano sempre avere uno svolgimento convulso e burrascoso Eppure le due squadre erano scese in campo con propositi di calma e di lealtà, tanto che per circa mezz'ora il gioco si mantenne nei limiti normali, con leggera superiorità iniziale della Pro Vercelli. Qualche salvataggio difficile della difesa nero-azzurra mise dilatti in evidenza le fiere velleità delle bianche casacche, mirabilmente sostenute dall'attivissimo Ardissone. In area di rigore, i vercellesi si battevano come leoni, cercando di colpire la palla in qualsiasi modo, pur di allontanare il pericolo. Ad ogni modo !a partita non alterò il suo aspetto, dal Imo ddla regolarità; soltanto la superiorità dell'Ambrosiana s'accentò tanto, finche giunse al goal. Fu al 32.o che uno dei suddetti calci d'angolo, tirato da Poveu, venne scaraventato in rete da Blasevich. con un colpo di testa. Pi'obabilmcnte non fu il goal a irri- drlubmbilmIrtrvccbtedgdplrdlilecztespmegZlalelgricdlbcaavvdrsfmnvtSdccpmcpluqnAzsDFsSGmalv tare i giocatori, bensì un'assieme di circostanze che trovavano appunto ri. .scontro nell'ardente difesa praticata l è e o . a a e ' dai vercellesi di fronte all'offensiva nero-azzurra. E quando al 38.0 Meazza lu colpito duramente al ginocchio, ia burrasca si scatenò. Il giovanissimo nazlonaie è attuaimente l'idolo de:lla squadra e del pub, blico; questo esternò rumorosameute il suo risentimento, facendo cosi au. mentaire il nervosismo dei giocatori. In tale frangente, l'arbitro dovette correre ai ripari; colse Della Rolle men» tre stava per colpire alle spalle Povero, e lo espuUsè. Occorreva una decisione esemplare, per ammonire i giocatori e anche per accontentare il pubblico. Capro espiatorio fu appunto ti terzino sinistro, che lino al momento dell'espulsione (39) aveva svolto un gioco assai più corretto del compagni di squadra. Portato fuori a braccia, Meazza riprese il suo posto nenia ripresa, con l'usala efficienza. La Pro Vercelli arretrò Baiardi 1 a terzino e Gatti a mediano, adottando una tattica preva* lenteinente difensiva. Ma (piando etlil'S.o la squadra dei bianchi, dopo aver evitato per miracolo un anitogoalL fu costretta a incassare un goal di Meazza, segnato in seguito a corner, 11 suo temperamento non gli permise più ai sacrificarsi in un compito difensivo, per di più praticamente inefficace. Tutta la squadra fu in piedi, tré» mente di vitalità: a turno Baiardi I e Ardissone si presero l'Impegno di guidare l'attacco, lasciando soltanto Zanetto a guardia delle retrovie. Ma la Pro Vercelli, già minorata dall'espulsione di Defila Bolle, tormenta»* ad ogni Istante dall'arbitro, che eoa le sue continue punizioni smorzava l'aire del gioco, fu vittima della sua; generosità, del suo impulso battagliero e indomito. Al 17.o Meazza segna il terzo goal, seniore su corner, tacendo dileguare le ultime liUusiomf della Pro VetrceUl; poi. per compietare l'opera, Zanella al 24.o tiro fra le braccia del portiere un calcio di rigore concesso dall'arbitro per falUo grava ai danni di Baiardi II. Ma la Pro Vercelli non si accascia' ancora; senza alcuna disciplina» vivendo solo sullo slancio e sull'Improvvisazione, mediani e attaccanti si prodigarono disperatamente nell'area df rigore avversaria, però il risultato fu II solito. Un contrattacco manovrato e fulmineo dei nero azzurri ebbe facilmente ragione di Zainello, unica sentinella dell'area vercellese, e cosi Povero, al 26.0, non ebbe difficoltà abat. tera per la quarta volta l'ottimo Scansetti. L'Ambrosiana ha saputo tenere 11 duro confronto anche sul terreno del combattimento, sostenuta dal pubblico e dalle vicende favorevoli. E' apparsa un po' discontinua nella line"a mediana, ma nel complesso essa ha confermato di essere un'unità forte o poderosa, pronta a sfruttare le debolezze avversarie e capace di svolgere un gioco sicuro, autorevole, anche quando le esigenze d'un match si fanno più numerose . Ambrosiana: Degani; Glnnfardoni e Allemandi; Rivolta, Viani e Oastollazzi; Visentin, Serantoni, Meazza, Blasevich e Povero. Pro Vercelli: SCansotti; Zanello e Della Rolle; Baiardi I, Ardissone e Ferraris I; Casaline Gatti, Biliardi, seccatore 0 Ferraris lì. Arbitro Gonani di Ravenna. SERIE B GENOVA: Dominante-Casale 4.0. La Dominante ha restituito al Casale 11 murlosimo punteggio subito nell'Incontro di andata, volgendo nettamente a suo favore le sorti di un match che li- previsioni della vigilia volevano incerto ed oqut 11ln-.-i 1 i^-'tno. I-a compagine piemontese, evidentemente in una giornata non buona, fi apparsa •slegati, rai-Rgglnosa. priva di sfallo e ili volontà, l/attacco nero-stellato si 0 dimostrato incapace di costruire azioni di gioco di bucina fattura appunto perché fi. mancala soprattutto l'Intesa necessaria- tra I suol componenti e se qualche volta gli avanti casalesi sono riusciti ad Impcanare la difesa avversaria, ti merito va attribuito piuttosto agli spunti Individuali di Marietti e di Migliavacca, che non al lavoro organico della linea. Agli ordini dell'arbitro Giorgi, che ha diretto ottimamente l'incontro, lo due squadre si sono così allineate sul terreno: Dominante: Chinolina, famblaso, Castello. Fontana. Bonzanl, Montaido, Qrabbl, Ciancili, Gay, Peseta e Raggio. Casale: rieletto. Roggero, Mandrino. Bob tri. Castelli, Patrucco, Migliavacca Da Marchi, Mattea, Marietti e Patrncco. All'ir un bel centro di Peseta 0 raccolto di testa da Gay che devia In rete 11 pallone sorprendendo Uoletto spiazzato. Al 15' Bonzaut, contirso, abbandona 11 campo e vi rientrerà cinque minuti dopo occupando 11 posto di ala destra, mentre il suo posto fi occupato da Montaido, soslttulto a sua volta da Fontana; «rabbi passa mediano destro. Da questo momento la supremazia nero-verde si accentua. AI 50' un'azione di intesa tra Gay a Ciancili da modo a quest'ultimo dì segnare 11 secondo goal, 11 Casale tenta qualche puntata Infruttuosa, ma al no' ed al 31' ripiega In corner. Al ■'ii' un centro di llonzanl è ripreso da Glandi! eh» segna il terzo goal pur la Dot minante. Nella ripresa al 40' Gay. riprendendo uni centro di Bonzanl, chiude la serie del goal» con un tiro preciso cho Roletto non puoi parare. NOVARA: Novara-Blellcse 1-0. li Novara seeso In campo privo di MarJ chettl, ha allineato una nuova linea attae* rame 1 cui giocatori, pur lavorando coi foga, non hanno dimostrato di possederalcun assieme. Per contro la Blellese hi dimostrato di possederò un discreto giocai di assiemo, ma I suoi attaccanti hanno chi al ramente dimostrato di non saper tirar* In porta. Novara: Gamba, Rabagllo, Cbecco, BarS celllnl, Mornef-o, Paglierini, Dalla Giovanna/ Galli. Ravetta. Mariani e Versaldl. I Blellese: Agnello, Ravaslo, Boggiare, Patii Itnich. Flnolto. Groppi, Guglielmotti, Greppi. Marini. Martini V e Cornelio. Il Biella al l7.o mimilo ottiene un calcio d'angolo che ha esito negativo. Il gioco si alterna sui due campi finché al wt.o minuto navette, raccolto un bel passaggio di Dalla Giovanna, segna l'unico punto della giornata. La niellese s! scuote 0 attacca ma 1 suoi sforzi si Inlrangono metodicamente contro 1 terzini azzurri. Nella ripresa fi ancora 11 Novara ohe minaccia la rete niellese. Al 3.0, al 19 0 .'d al -Kio minuto ottiene tre calci d'angolo che hanno esllo negativo. Poco dopo Pa"l'erinl. va ad occupare 11 posto di CìnIII e la partita prosegua In modo scialilo s senza Interesse sino alla fine. Del Novara fi distinsero Rabagllo e Paglierini e della Blellese Agnello. Ravaslo e Ftnotto.