Facile vittoria della Juventus sulla squadra livornese

Facile vittoria della Juventus sulla squadra livornese Facile vittoria della Juventus sulla squadra livornese o o a , e ; ; a L'incontro fra le due squadre ohe si trovano quasi ai due estremi della classifica del Campionato, non poteva uar G.uogo a grandi dubbi in fatto u» esito materiale. Avvenne che i livornesi tennero bravamente testa ai loro avversari per tutta la diurata del primo tempo, attaccando in prevalenza nel primo quarto d'oru, resUtendo coti successo a vigorose e continuate offensive in seguito, e riuscendo a riportare le sorti alla pari immediatamente dopo che la Juventus aveva segnato il suo primo punto. Fu nel secondo tempo clw gli ospiti capitolarono. Un pruno Uru proveniente dalla linea mediana del torinesi li colse di sorpresa. Prima che la sorpresa stessa fosse passata, la Juventus aveva segnato ancora: o da allora i livornesi più non giuocarono se non per l'onor della firma, riuscendo a far maturare parecchie situazioni favorevoli davanti a Cambi e, come risultato positivo, giungendo viceversa ad incassare ancora un altro punto prima del fischio finale. Il Livorno d'oggi, — pur mostrando maggior ordine di altre squadre meglio situate in classifica — è ben lontano dalla forza tecnica e daU'efliclenza pratica di un tempo. Esempio tipico dell'unità che dura fatica a mantenere il piede di vita della Società che dan corpo al raggruppamento massimo del nostro campionato, H Livorno tira avanti come può a coi mezzi che ha. Depauperata dall'esodo di elementi di valore, la squadra procedo come se fosse conscia e preoccupata delle difficoltà con cui ed in cut deve lottare. La squadra non ha quel carattere proprio e quella fisionomia chiara che la fiducia nei proprii mezzi ed il successo riescono a demarcare. Brancola un po' all'oscuro come metodi e oome sistema quasi in ognuno dei settori che la compongono: segue la linea di con dotta Incerta che e proprio del non convinto. Gli elementi di valore non mancano nella compagino, chò finezze di giuoco e piccole prodezze individuali emorsuro qua e là con qualche frequenza uell "incontro di Ieri. E' 11 giuoco di squadra ohe manca: è l'atteggiamento collettivo energico, lineare e sistemati co che fa difetto. L'uomo di maggior valore dell'unilà, l'unico elemento che da essa emerge per chiarezza di vedute e per stile, è la mezz'ala sinistra Magnozzi. n motorino • è un giuocatore d'eccezione. Le sue doti più in vista sono quello che della generosità innata dell'uomo sono ima conseguenza diretta: 11ncsaurfbilità, la continuità del lavoro, dgutadgi SthcspsFgnUezmgcimrMdm1filspsnll'impegno onesto e sincero, il giuoco schietto, aperto e leale. Ma Magnozzi ha ineriti pure nel campo tecnico. L'esperienza lo ha migliorato, il tempo ne ha smussato 1 difètti. I lunghi anni di carriera han tolto forza ai tiri in porta di questo nostro « nazionale », han fatto si, anzi, che egli quasi più non appartenga alla categoria degli attaccanti dalla forza penetrativa lndividule e dagli spunti trascinatori personali. Ma, quello che ha perduto; a n e n o a i o n , da una parte, Magnozzi lo ha guadagnato dall'altra. Magnozzi è diventato un maestro nell'arte di inscenare attacchi. Si va a cercar la palla ben indietro, fra i mediani, avanza, attira gii avversari, sposta la difesa, e serve i compagni. Serva le ali di preferenza. Serve l'ala sinistra in quello stile pratico che ò dato dal passaggio lungo hi avanti, dietro la schiena dell'uomo che l'ala stessa marca: servo l'ala destra con una finta e con quegli improvvisi allunghi in profondità che cosi sovente e cosi bene gli riuscirono a Francofone. Esistono in Italia splendidi tipi di giuocatori clic valgono a se ma che non sono elementi per una squadra. Uomo d'ordino, elemento di coesione e giuocatore di sano morale, Magnozzi viceversa 6 l'esempio tipico dell'uomo per la squadra: l'uomo che non giucca per se, ma per l'unità e per la causa. Nelle file della Juventus compariva ieri per la prima volta a Torino, la mezz'ala sinistra Cesarinl. Il nuovo arrivato è tuttora un uomo fuori forma. Ma dalla prova fatta a Napoli quindici giorni or sono, a quella di ieri, il miglioramento risulta chiaro e palese. 11 tocco della palla apparve «Hi sano fin dalla prima prove: ieri venne in luco ancho quel tiro In porla che non si era visto a Napoli. Evidentemente, prima di esprimere un giudizio su questo giuocatore. occorrerà attendere che passi qualche altro giorno: allora forse si dovrà constatare che anche quei difetti di velocità e di impostazione generale di giuoco che oggi saltano all'occhi», saran scomparsi o per la me no risulteranno attenuati. Orsi era ieri in vena. Specialmente nel secondo tempo. Segnò due dei quattro punti che la sua squadra registrò all'attivo nella giornata, o procurò ai compagna una quantità di altre situazioni favorevoli. Il giuoco di Orsi nelle azioni lungo la linea del rullo, è un piccolo capolavoro. Il modo con cut I'iiJa sinistra iuvontma sa tener ila palla in giuoco correndo, eseguendo finto e soaalandn avversari neitlo spazio di pochi centimetri, non trova riscontro presso nessun altro giuocatore d'ala che si sia allineato in squadre italiane staio ari oggi. Al centro della seconda linea. In assenza di Viola, compariva Ieri Vnrglieru La prova del fiumano fu buona. Se si ricordano le prove fatte da questo giuocatore un anno fa in questa stessa posizione, occorre riconoscere che Vàrgllen ha fatto notevoli progressi anche In fatto di quella padronanza della palla che lo ottimo condizioni del terreno rendevano ieri necessaria. L'estrema difesa juventlna incontrò o jerj difficoltà a funzionare corrente stctemmltdt3sfpgdnspzrttatgctstvvlatqsi mente come coesione ed intesa dei suol o i n , ù i i diversi elementi. L'accordo non esistette se non per parte della parlila : per il rimanavi ■> gli uomini lavorarono in modo un po' sconnesso ed isolato con entrato di pracisiono di Caligarla, con finezze di Rosetta e con parate sicuro di Cornili. Il portiere nazionale fu chiamato all'opera per un tiro particolarmente difficile verso la fine del o;secondo tempo, e si produsse, comò ri- o n n e e e ò i e n t a o e e . ea e i a l ò sposta, in una parata a terra brillantissima. Notevole la prova fatta da Dellavalle come mediano destro. L'Incontro, disputato con spirito sportivo ed amichevole e senza violenze, ebbe uno svolgimento interessante, ma piano e regolare. Il Livorno entrò in azione per il primo, riuscendo ad invaderò più volte l'area di rigore torinese. Verso il quarto d'ora però la Juventus prendeva a dominare conducendo attacchi su attacchi alla porta dilesa da Lami. Al 30.o minuto, dopo che Orsi e Munerati si eran visti respingere dal palo due forti tiri, la Juventus seguava il suo primo punto, a mezzo di Orsi che, eseguendo un tiro di punizione da fuori dell'area di rigore, infilava di precisione l'angolo basso della rete sulla destra di Lami. II Livorno reagiva, e sette minuti dopo pareggiava. Passaggio di Magnozzi a Palandri, allungo a Brevilieri, tiro dell'ala destra deviato ma non intercettato da Combi, pronta ripresa di testa da parte di Palanchi, e la palla andava a finire nella rete. Un bell'attacco ed un bel punto. La metà tempo giungeva, con le due squadre alla pari. La ripresa non era stata iniziata che da pochi minuti quando la Juventus riprendeva il vantaggio. Vàrgllen sparava improvvisamente da lontano, un livornese sfiorava la palla con la testa di quel tanto che bastava per deviarla leggermente e Lami si confessava battuto, senza tentare la parata, per la seconda volta. Subito dopo, Munerati, coronava una avanzata juventlna con un bello spuri to individuale e batteva Lami con un tiro alto e forte L'incontro era virtuolmente finito a questo punto. Ciò malgrado, ì livornesi portarono ancora alcuni attacchi pericolosi, su uno dei quali essi avrebbero dovuto segnare, so non fosse stato per un magnifico tuffo di Combi e per la precipitazione di Breviglieri. Prima della fino, la Juventus se gnava per la quarta volta. Tiro di MuneToiti, respinta di Lami: nuovo tiro di Munerati, seconda respinta di Lami, e finalmente Orsi sospingeva ia palla nella rete da pochi passi. Complessivamente, netta superiorità juventina. Incontro privo di incidenti Pubblico numeroso. Giornata primaverile. Terreno ottimo. Le due squadre si presentarono in campo nello formazione seguente: Livorno: Lami; Paolinl e Innocen ti; Deltorto. Alberti e Baldi; Breviglieri, Corsetti, Palandri, Magnozzi e Silvestro. Juventus: Comhi; Rosetta e CnMpa risi Dellavalle, Vàrgllen e Bigatto: l vòj'ack II. Zanni. Munerati. Cesarin : o o , e e l - ed Orsi. Arbitro Sani di Ferrara. Verso il lO.o minuto del primo tempo, l'arbitro sospendeva il giuoco per un minuto di solenzio in memoria di Battista Bottalia, l'aviatore e lo sportivo, al pensiero della cui perdita nes suno di noi che gli fummo amici può proprio adattarsi. VITTORIO'POZZO. smgdtosVcbstavmgeqMnPcmdmrninsmmtotoecangrsrlpRVddUcPvgmvmmesfcld

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Livorno, Napoli, Torino