L'estradizione del comm. Luigi Paissa

L'estradizione del comm. Luigi Paissa L'estradizione del comm. Luigi Paissa Le peregrinazioni da Parigi alla Norvegia e viceversa - Una vita di miseria - il viaggio di ritorno tra due carabinieri in borghese L'arrivo a Torino |sato inosservato. Egli non era anima j nettato, ed inoltro il suo aspetto soffe- 'rente lasciava supporre che i militi che gli starano a fianco fossero ime- Ventisette giorni addietro — come abbiamo a suo tempo narrato — veniva arrestato a Parigi il còmm. Luigi Paissa, il quale, perseguito da mandato di cattura per bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita di somma rilevante (oltre un milione), era riuscito a sottrarsi all'arresto e a rifugiarsi all'estero. Esperite le pratiche per l'estradizione, il comm. PaHssa ò stato ieri accompagnato da carabinieri in borghese tino a Torino e si trova ora alle Carceri Nuove. C'arrestato è stato tradotto in forma, straordinària ed il suo arrivo in stazione e pas- j improvvidi 'niip^i.'st em 'appropriace persone che si prendevano speciale cura dello stato di salute del viaggiatore. In sette mesi anche la fìsonomia del comm. Paissa ha subito notevoli cambiamenti: egli è assai invecchiato e ciò concorso a far si che quest'uomo, cosi noto, non sia slato riconosciuto da nessuno di coloro clic si trovavano in stazione al momento del suo arrivo. Cameriere in un ristorante Dopo il fallimento, che sollevò tatuo rumore in città e fuori, data la vasta, notorietà e ia stima che fino a quel giorno aveva goduto il comm. l'aissa, quando l'autorità cercò di assicurare alla giustizia il rpsponsabile, questi si era ormai eclissato. Il fallimento — come è noto— ò stato determinato dalle ingenti perdite in Borsa per speculazioni arrischiate e rovinose del commerciante, il quale, per far fronte agli to indebitamente di somme dell'« Anonima Salus » di Milano. Della società che eserciva i negozi della Ditta Paissa, il commendatore era direttore per la sede di Torino, e come tale possedeva azioni della società per circa .mezzo milione. Tali azioni egli af- frettò a'restituire alla. «Salus», ma iesse erano ben lontane da poter tia- stare a coprire il deficit, li comm. Paissa, fuggito a precipizio dopo il crollo dell'Azienda, quando ormai non nutriva più speranze, si trovava, quasi completamento privo di mezzi. La vita che quest'uomo, abitualo agli agi en «merlerà di un esercizio di terza clas- al bisso, ha condotto durante questo periodo è stato tutt'altro che brillante. Il fuggiasco, die a Parigi doveva, tenersi celato e nello stesso tempo trovar modo di guadagnarsi la vita, imi per allogarsi come cameriere in un ristorante italiano. Il comm. Paissa, che era stato amministratore del « Banco di Torino » e del « Piccolo Credito di Cuneo • e per le cui mani erano passati non pochi milioni, si era mutato in un anonimo se e, eoi tovagliolo sul braccio, atten- deva umile e paziente gli ordini dei clienti. Quei clienti, di non elevata umvvltdgtncdlgdoagccgsdFcds condizione, erano ben lontani dal pensare che a servirli si trovava un ca- meriere che già era sialo milionarioImencie cric fei.i eia =kiiu . e da lui si Tacevano indifferentemente aiutare a indossare il soprabito, in- chinandosi, ringraziava per le nwfejta mancia, l'uomo precipitato dalia ufem- tezza nella miseria. ILa sosta in Norvegia IPer qulclie mese 11 comm. i aissa,visse in quell'ambiente, forzando il suo vMt,^ ni <nrrisn npl nor"cre la minuta \olto al sorriso nel porgeie iu delle pietanze, cercando di far mira-,coli di equilibrio nel portare piatti ri- , . , 4 ..„,,, -mn. colmi, o nel versare i vini senza spali idcrli ynel triste noviziato rappresen-,„,., ,.,,„ nvimn nnniztone delle sue '<tava una puma punizione ow» colpe. |Ma neanche in quell'umile ambiente, !aio utuin.uk '„'„,,,,,.„ Ho mi l'uomo che si sapeva perseguito da un mandato di cattura per reati che con-,tnimiiirin lv-tridi-/ione si sentiva si- templa.no i cstiarnzione, si swjhvb - curo Bastava che qualche cliente lo,fiiiaic;(, con soverchia insistenza per-1, ■ ,i! „-.„„„,, ct.itr. e»n. che egli pensasse di esfero stato sco- perto. Dicci volte al giorno egli prò- vava angoscie del genere. Sùggestlo- Mis.l .nini. ■■■- h - e- !nato da questo suo stato d animo, un giorno il pseudo-cameriere chiese il :benservito al padrone e se ne andò. |Parigi era ancor troppo vicino perchè.egli potesse vivervi tranquillo, si traste- li 'ni Oslo 1-.-n..' xT.-„.„:„ ii ^r,rr,m Pnt««a ' Ma nella Norvegia il comm. Paissa trovò nuovi ostacoli nel clima. Il rrea-: ilo ni finale eoli non era abituato, gli ■ no, ai quaie egli non j riusciva insopportabile. Speio, nei pn- tempi, di riuscire ad acclimatarsi, 1 mi un invino TI suo organismo ne soffri-! ma in\dno. 11 suo organismo ne Bum» , va e deperiva a vista d'occhio. Inolile lo aveva preso uno sconforto, una stanchezza ed una sfiducia grande. Sentiva che "non avrebbe potuto sottrarsi al destino che con la sua colpevole imprevidenza si era preparato con le sue stesse mani. Decise alfine di tornare a Parigi, nonostante il pericolo di venirvi scoperto. Forse valeva meglio finirla una buona volta che continuare a vivere in uno stato di continua e angosciosa trepidazione. Il primo interrogatorio E quello che egli presentiva avvenne. Ritornato a servire nel ristorante come cameriere, la sera del giorno 41 dello scorso mese, quando, lasciato il j lavoro, si era recato in un cinemato-. grafo, si vide .avvicinato da due agenti della polizia francese, comprese che ormai l'inevitabile si compieva. I.e pratiche per l'estradizione — come abbiamo detto — furono compiute con grande sollecitudine e ieri l'altro il comm. Paissa rivalicava il confine accompagnato da due carabinieri in borghese. Ieri stesso l'arrestato è stato sottoposto ad interrogatorio da parte del giudice istruttore cav. Alvazzi del Fra che, in concorso col sostituto procuratore del Re cav. Bellono, conduce l'istruttoria che riguarda il commendator Paissa. Questi ha nominato per suo difensore l'avv. Michela Nasi,

Persone citate: Bellono, Michela Nasi, Salus