L'agonia del Ministero tedesco

L'agonia del Ministero tedesco L'agonia del Ministero tedesco Le dimissioni rimandate di ventiquattro ore - Estremo tentativo per vincere le opposizioni dei populisti al t~ ." progetto di riforma finanziaria Berlino, 3, notte. La domenica di ieri ha messo nettamente e positivamente 6ul tappeto la questione della crisi. All'ora in cui telefono la crisi del Gabinetto Muller dovrebbe già essere dichiarata. E' soltanto l'estrema prudenza del Cancelliere, che prima di lasciare il timone procede con i piedi di piombo, che l'ha rimandata di ventiquattro ore, nella speranza che nel frattempo la coscienza dei partiti della gravità di una. crisi in questo momento possa intanto modificare la situazione. Il Gabinelto, dunque, che si era riunito oggi per decidere, ha. rimandato a domani ogni decisione: nel frattempo si attende la riunione del Centro bavarese — uno dei partiti che fanno parte della coalizione — e si spera che la sua decisione possa avere qualche influenza modificatrice sulla attitudine del Centro nazionale. L'opposizione del populisti In quanto ai populisti non si epera più ormai che essi possano recedere dal loro rifiuto. E' stata la loro riunione di ieri che ha posto così decisamente la questione della crisi. Tutti i partiti ormài, dopo la raccomandazione prò borio pcLcis di Mindenburg, compresi i democratici che nel primo momento erano esitanti, avevano finito per aderire al principio della tassazione eccezionale di ricchezza mobile, il nolopfer, escogitato dai social-democratici per ealvare i loro istituti di assicurazioni ed affermare il principio che le spese debbono ricadere sulle spalle della comunità; ma 1 soli che resistevano erano i populisti. Si sperava che nella riunione di ieri essi avessero receduto dal loro rifiuto, allontanando così la crisi. Invece la presidenza della frazione parlamentare, e poi lo frazione stessa in seduta plenaria e infine oggi la presidenza stessa del partito, hanno unanimemente deciso di insistere nell'assoluto rifiuto, malgrado le raccomandazioni liindenburghiane. Il populismo evidentemente ha creduto giunta l'ora di finirla con la politica di offrire continuamente il collo al cappio del ricatto socialista e ha detto basta. La dilezione del partilo oggi crede opportuno di chiarire al pubblico, in una apposita dichiarazione, le ragioni delia sua attitudine, che può avere cosi delicate conseguenze. La dichiarazione dice che il partito ritiene anzitutto necessario come sostanza di qualunque riforma finanziaria lo sgravio dell'economia, la ricostituzione del rendimento dell'agricoltura, del commercio e del l'industria, e la promozione della formazione dei capitali. Solo su qua: sta'via — dice — è possibile controbattere efficacemente il massimo malanno sociale dell'ora e cioè la disoccupazione, e fare rientrare un'altra volta nelle file dell'economia ria zionale la maggior parte dell'esercito dei tre milioni di disoccupati. Insiste quindi nella necessità di ridurre le tasse, per lo meno per l'esercizio venturo se per questo non ò possibile, e in ogni modo si oppone ad ogni aumento di tasse dirette, assumano esse o no il nomo di notopfer, il quale sarebbe nient'altro che un palliativo velenoso per giunta, perchè allontanerebbe senz'altro per l'avvenire ogni volontà di essenziale riforma finanziaria. Il partito perciò insiste nel chiedere garanzie per il risanamento del bilancio e dell'economia, con il risanamento degli istituti di assicurazione per disoccupazione. Dopo questa esplìcita decisione, il Gabinetto non aveva che decidere sulla crisi o no. Da. uri lato vi è questo insanabile dissidio nel suo seno fra populismo e il socialismo sulla riforma finanziaria, dissidio il quale rende impossibile per ora fissare le lince di questa riforma; dall'altro vi è poi, nel suo seno stesso, il Centro il quale insiste sulla necessità di questa riforma come condizione preventiva e assoluta por l'accettazione da parie sua del Plano Young. In conclusione, o dimetter si, o rinunziare per ora al Piano Young, cosa a cui si oppongono impegni internazionali e che porterebbe al rinvio dello sgombro renano. Un tentativo di mediazione Escludendo, come abbiamo detto, ogni possibilità di mutamento di attitudine da parte dei populisti, quello che può avvenire nelle prossime ventiquattro ore ne* evitare la crisi è dettato unicamente dal grave senso di responsabilità che tutti invade, a mano a mano che ci si avvicina all'ora di pronunziare dav¬ vero la crisi. I democratici si sonojriuniti ed il risultato delia loro riu-: nione è stato un incarico dato al 16- ro ministro Dietrich di un tentativo!di mediazione fra il socialismo e il populismo. Il tentativo, che si ispi- lja, SS? necessilà e irnniandabilità ; del Piano Young e riconosce l'op- portunità di rendere possibile a mez- mzo di alleggerimenti la formazione dei capitali, vuole salvare capra e mpnvnli p in 5iKinr.ii nnn ^ r,ioni» ni I?oJa tiS. 1 nLl=» è,ni?nte a7, uo se non una grossa fusione dtidue opposte tesi, della riforma delle |gassicurazioni e del nolopfer, insom-ima. con la differenza che chiama' quest'ultimo, invece di tassazione, ' semplicemente contributo. Questo; tentativo di mediazione non pare de- stinato al successo, perchè invece di-! minuirie raddoppia le difficoltà. ;Un'altra delle noesibilità snlle: bu^ « mi™ i HnrStì».^! SàttiSL r modificazione „f!LÌJ u , ?el c«nt,r°. il Quale Ipietende assolutamente la riforma fi-1 nanziana come premessa della ac-:cettazione del Piano Young. Il Cen-'tro fino a ieri insisteva e resisteva'con baldanza nella sua tesi, anche ra costo della crUì anche n ,-ncin cioe° %^^i»nMCÌbfA\t colileghi populisti, perchè — pen-lnnptir.nUfH,t,U1-^C>PU,ÌS-U'J1n^n Ti questo la situazione sarà disperata;,tutto si ridurrà a sostituire ali'at- : tuale grande coalizione (social-de-: mocratici, democratici, populisti, elCentro nazionale e bavarese) !a co- sidetta «coalizione piccola di Wei-'mar », e cioè, con l'esclusione dei:>U'listi, i social-democratici, 1 de- ; cratici, e il Centro sia nazionaleI' " pop mo che bavarese L indecisione del Centro bavarese il „,i t . n Lentio nei fare que?to ragio- namento si appoggiava sovrattutto sulla baldanza della 60cia!-derno- crazia, la quale, nell'organo uffl- ciale del partito, il Vorvuert, di-Lceva ieri sera senz'altro ai populi-: Sii che se volevano andare andas- tinie ventiquattro ore si sono un po- co offuscate per le notizie venute da Monaco, che cioè il Centro bavarese sarebbe tutt'altro elle disposto a prendere parte alla piccola coalizio ne di Weimar. Questo sconvolge i calcoli e rimette un'altra volta in forse tutta la baldanza di coloro, Centro e social-democratici, che ere- devano di avere le spalle 'guardate per rimanere in ogni caso al Cover- no, anche se i populisti dovessero uscirne. 11 Centro bavarese si riu- niià ancora domani e renderà note le sue decisioni, dopo le quali non è improbabile, e molti anzi lo ere-' dono, che anche il Centro nazionale,'ti quale non può fare a meno di ap- poggiarsi al fratello bavarese, deb- ;ba modificale le sue. Se i bavaresi rifiutano di entrare nella coalizione di Weimar, la crisi apparirebbe L«ass. ss! soirio,,e e Veb^anche portare ad uno scioglimento|rdel Rficìistag. cioè ad un rinvio sine ! die sia del Piana Young sia dello sgombero che tutta 1 anima nazio-'naie attende per il 30 di giugno. G. P. «> Tragica zuffa fra due oapi patitisi in Argentina Pehnaio .'Arganiina), :i •none. iis| la notte scorsa il noto leader del Punito conservatore Joreye Anigas c il suo amico Alfredo Naron sono ve- unti a tragico diverbio con Toridlo Saez, esponente del parlilo radicale. ; In seguito a uno scatnlilo di rivelici-..laie l'Ariigos 6 stato ucciso ttil colpo,, mentre gli altri duo sono rimasti fe-ilriti. Le condizioni di Alfredo Nhtoii i sono gravi. Sembra che 11 movente non debba ricercarsi in ragioni politiche ma in questioni di carattere personale. (Unitrii Proco ■ mmm '°""ea ^r«s). :11_ „s4-n_ ì.. - j; ,Un Vitello COll tre Diedi {ed un agnello con sei tfambe vi..»» ■> ™ilo "'■nna, -j. none. La natura ha i euoi capricci. Giorni or sono, in provincia di Grata una mucca ha dato a la luco un vitello con ben spì piedi (che però il veterl- nario ha dovuto uccidere per salvare la madre). A indila, in Jugoslavia, un'altra muc- oa ha partorito un vitello con soli tre piedi, mancando l'arto anteriore de- Siro. Al posto in cui avrebbe dovuto .Circo belgradese, Che ei e accaparrato ! l'animale. 'Pure in .Iugoslavia a Kinavukowo (> imi naif, mi afrnoiln rip-iinatn iirl^Li«i ili»- iti ^..n^ estete *empie alla testa del gregge avendolo madre natura dotato di sei i gambe. '

Persone citate: Alfredo Nhtoii, Muller, Plano Young, Toridlo Saez

Luoghi citati: Berlino, Jugoslavia, Kinavukowo, Monaco, Weimar