Il "non possumus,, dei radico-socialisti impedisce a Tardieu la formazione del Ministero di concentrazione

Il "non possumus,, dei radico-socialisti impedisce a Tardieu la formazione del Ministero di concentrazione Il "non possumus,, dei radico-socialisti impedisce a Tardieu la formazione del Ministero di concentrazione Parigi, 28 notte. La crisi si trascina. Tardieu pro-| spetta già all'opinione pubblica la[ possibilità che il Governo non sia formato nemmeno domani e forse nemmeno domenica. Il fatto che egli non abbia ancora abbandonato la partita permette di concludere che i suoi amici lo spingano a fare il Ministero a ogni costo cioè un Ministero pur che sia. Ma c'è chi pretende di spiegare questa dilazione con la speranza che nutrirebbe il deputato di Belfort di sgretolare a poco a poco la resistenza del blocco radicale. Per verità non sappiamo su quale base precisa questa speranza possa fondarsi. Per quanto la grande stampa repubblicana, e da stamane, in seguito a una promessa di portafogli fatta ieri da Tardieu al suo ex-ministro dell'Agricoltura Hennessy, anche il Quotidien e l'Oeuvre, badi a cantare eu tutti i tori che i radicali stanno preparandosi ad andare a Canossa e che se Tardieu terrà duro finirà col metterli nel sacco, gli ultimi ordini del giorno votati non sembrano affatto confermare tale asserzione. L'opposizione dai senatori radicali La sinistra democratica del Senato, forte gruppo di 150 radicali e radico-socialisti riunitasi stamane, ha votato l'ordine del giorno seguente: tLa sinistra democratica del Senato, dopo un esame della situazione politica, considerando che la gravità dei problemi diplomatici, economici e sociali esige una rapida soluzione della crisi, ritenendo che un risultato duraturo implichi una conciliazione degli elementi fermamente repubblicani attaccati a una politica di pace, di laicità e di progresso democratico e sociale, dichiara che tale soluzione non può essere ottenuta in un Gabinetto presieduto da Tardieu e invita tutti I membri del gruppo di rifiutargli il loro concorso •. Ancorché non sia impossibile che all'ultimo momento nel gruppo in questione si producano defezioni, è fuori dubbio che la manifestazione di cui sopra alla quale è stato evidentemente proceduto dietro invito dei radicali della Camera sempre preoccupati che Tardieu possa trovare il concorso tra i radicali del Senato, ha una importanza considerevole se non altro come sintomo. Un altro ordine del giorno notevole sarà votato collettivamente domattina dai gruppi centrali della Camera, e cioè socialista francese, repubblicano socialista, indipendente di sinistra sinistra radicale e sinistra socialista, anche esso inteso a. patrocinare la formazione di un Governo fedele alla politica di laicità e di progresso sociale, purché sostenuto da tutti i partiti che hanno questa formula nel loro programma: il che significa sostenuto dalla totalità delle sinistre e dal centro sinistro e implica una tacita esclusione contro Tardieu. Dal canto loro, i socialisti, accorrendo alla riscossa per rincorare e radunare gli eventuali sbandati, hanno votato il seguente ordine del giorno: « Il gruppo socialista denuncia la volontà evidente di Tardieu di prolungare sistematicamente la crisi ministeriale ; constata che il Presidente d'ila Repubblica aveva rinunciato ai consulti abituali per attivare la soluzione e si meraviglia che non richiami ('ex-Presidente del Consiglio al rispetto delle convenienze costituzionali- sottolinea che la grande 6tampa di Destra incoraggia Tardieu nei suoi temporeggiamenti, mentre si era elevaci ieri ancora contro qualsiasi ritardo anche legittimo a nome degli interessi della Nazione impegnata nella discussione del bilancio e nelle conversazioni internazionali di Londra e dì Ginevra; .protesta contro l procedimenti che tendono a disorganizzare i Partiti, a gettare il discredito sulle istituzioni parlamentari, a turbare la vita politica ed economica della Nazione e a pesare con eventuali correnti di opinioni sulle decisioni del Parlamento ; si rifiuta di essere zimbello della scandalosa commedia giocata in questo momento e contro 1 pericoli della quale pone hi guardia il Paese, i repubblicani e 1 socialisti >. I radicali A queste manifestazioni chiare e inequivocabili del pensiero di una larga parte del Parlamento, la stampa favorevole a Tardieu cerca di opporre il fatto che i radicali della Camera oggi non hanno partecipato alla generale produzione di ordini del giorno, spiegandolo come un segno che i dirigenti del gruppo non vogliono bruciare i loro vascelli. Senonchò il senso della apparente inazione odierna dei radicati è un altro. I radicali non si sono riuniti, sebbene il Comitato direttivo del gruppo segga in permanenza, perchè, come dicevamo ieri, non è contro l'idea di un Gabinetto di concentrazione che essi insorgono, ma contro l'idea di un Cab inetto di concentrazione presieduto da Tardieu. Ora una distinzione di questo genere è difficile farla in un documento pubblico, se non si vuole creare una situazione che renda domani impossibile a Tardieu di accettare, dato che lo voglia, un portafoglio in un Gabinetto di concentrazione a base radicale. I radicali tacciono per non portare il loro conflitto col candidato Presidente a una acutezza capace di oscludc.3 definitivamente ogni collaborazione con lui. Ma che le loro idee circa il modo e i termini di tale eventuale collaborazione siano cambiate, non lo crediamo affatto. La stessa difficoltà incontra ta da Tardieu per uscire dalla situazione attuale è per i radicali il migliore degli incoraggiamenti a restare sulle loro posizioni. La sola carta "che Tardieu abbia in mano è che un Ministero egli può farlo in ogni caso, non fosse altro che per avere la soddisfnzione di tornare a LondTa: e, sia detto fra parentesi, noi lo crediamo uomo rapacissimo di un gesito di tal genero. Ma che tale prospettiva possa bastare per indurre i radicali a scendere dall'Aventino per nettarsi nelle sue braccia, ci sembra oltremodo improbabile. C. P.

Luoghi citati: Canossa, Ginevra, Londra, Parigi