Il mistero dell'ultimo Zar

Il mistero dell'ultimo Zar Il mistero dell'ultimo Zar Chi fu a lanciare la notizia della morte dello Zar ? - Non si trovano testimoni oculari di un delitto così recente — Non appena se ne trova nno, qnesti muore d'un tratto III, La notizia della morte dello Zar fu diffusa con una tale rapidità e abbondanza di mezzi, da suscitare una vera sorpresa. Al primo momento ci si domanda : — Chi dunque aveva tanta premura? E per quale ragione7 Riportiamoci a quel tempo. La rivoluzione non aveva deposto lo Zar. La Duma si perdeva in chiacchiere che non approdavano a nulla. Lo Zar abdica di propria iniziativa. Ciò non è che una conseguenza della sua debolezza ben nota. L'assenza di sua moglie, sensibile e autoritaria, gli permette di compiere questo suicidio morale della monarchia. Nato per la vita borghese, il trono lo infastidiva; abdicando egli credeva di obbedire alia volontà di un popolo, mentre, al contrario, scatenava quell'uragano di ambizioni che fu la sciagura della Russia. E se più tardi ebbe a pentirsi del gesto compiuto, im quel momento era completamente felice e diceva a sua moglie: — Mi occuperò della famiglia e del ragazzi. Una piccola proprietà e il loro affetto costituiranno tutta la mia vita. Oli alleati salutavano a colpi di cannone la bandiera senza aquile di Kerenskv, sperando che, dietro l'oriflamrna cosi menomato, i reggimenti russi marcerebbero al fronte. Malgrado le orgogliose parate militari, la rivoluzione, che univa nella stessa brama di potere principi e socialisti — gli uni sostenevano la parte degli altri — era ad un tempo timida e debole. Per essa lo Zar era ancoia un pericolo. Dopo aver ammazzato l'Impero, ci si accorgeva della grandezza di quel cadavere. La famiglia imperiale fu trattenuta prigioniera nel suo castello. Le ambasciate degli allt-ati sapevano pur dare desìi ordini a questo primo governo rivoluzionario, ma nessuno si preoccupava della sorte dello Zar. Di più: nessuno si oppose a! trasferimento 'dello Zar in Siberia. Neppure l'Ambasciatore di Sua Maestà il Re d'Inghilterra, cugino dello Zar. E se si pensa alle condizioni di Sbattimento morale del sovrano e all'emofilia acuta dello Zarevich, si deve riconoscere che Kerensky fu veramente inumano, a dispetto delle spiegazioni ch'egli, con grande deferenza, volle daTe: — Vostra Maestà viene trasportata in Siberia perchè il Governo vuol finirla con la minaccia bolscevica. Correrà del sangue per le strade di Pietrogrado. E che significato si può attribuire all'atteggiamento del potere inglese che si disinteressava di tale avvenimento, mentre avrebbe potuto far entrare in Inghilterra il pronipote della Regina Vittoria? La bandiera delI'Union-Jack se non si era spiegata per proteggerli, era stata tuttavia abbastanza larga per ricoprire i materiali indispensabili all'edifìcio rivoluzionario. Gioco pericoloso! imitato più tardi dalla Germania che inviò, attraverso la Svizzera, in vagone piombato, gli stessi demolitori A Londra lo Zar non era amato. Non si credeva alla sua sincerità in guerra. Si fece cadere il Gabinetto Sturmer, si sospinse Millikan*, si apprezzo l'assassinio di Rasputin. Questo atteggiamento costò lalvitu'a qualche agente inglese, e ne so- no la prova tre cadaveri che furono sc»perti recentemente a Varsavia, nella cantina di una casa privata: Herbert Georges, Sidney Plat, Jacques Ruth, uccisi dai Russi anglofobi. Ma l'Inghilterra ha la consuetudine dei sacrifici politici. Allo scoppio della rivoluzione bolscevica, se a Kerercsky fu possibile fuggire, lo Zar rimase prigioniero del bianco deserto di Tobolsk. La Germa- I nia tentò, sola, il salvataggio dello Zar? Ho letto sui giornali russi di quell'epoca che 1a Germania, durante le trattative di Brest-Litowski, chiese il riscatto della famiglia imperiale. Il prof. Gillard ci conferma questi fatti e ci racconta che il principe Dolgorouki ne diede notizia allo Zar. Questi ebbe un sussulto di fierezza. — Se questa manovra non è tentata per perdermi — egli disse — è un'ingiuria che mi ai fai E l'imperatrice aggiunse a mezza voce : — Dopo quello che la Germania ha fatto all'imperatore russo, preferisco morire in Russia che essere salvata dai Tedeschi! Cn solo uomo conosce il segreto di questa storia- il barone Mirbach, che rappresentò a Mosca il Governo tedesco, e che rimase sempre muto. Lo Zar disparve. Si può provare giuridicamente la stia morte? Leggete l documenti ufficiali delle varie inchieste, e vedrete che non vi e l'ombra di una testimonianza diretta. Un giorno il giudice istruttore annunciò trionfalmente: , — Inoltre, sarà ben presto interrogato uno degli autori del delitto, uno dei veri assassini della famiglia imperlale, Paul Malvedieff. che è stato arrestato. Le autorità giudiziarie attribuiscono una grande importanza all'interrogatorio di questo testimonio, poiché, probabilmente, tutte Te circostanze del delitto gli sono note, e, probabilmente, anche 11 luogo ove sono sepolti i corpi che, malgrado tutte le ricerche compiute, non sono stati trovati. Questa notizia provocò una grande emozione in Siberia, e soprattutto tra i rappresentanti alleati. — Benissimo — disse qualcuno — ecco finalmente un autentico testimo- nio l E voi, signor giudice, lo avete interrogato? — No. — Ma come mai I — Ahimè! — rispose il giudice istruttore — il testimonio sul quale si fondavano tante speranze è morto all'Improvviso di tifo ! E, anche prima di morire, non ci ha rivelato nulla! Che strana cosa questa morte! Ma che retava ormai da fare ai rappresentanti dell'Intesa, se non presentare le proprie condoglianze a questa magistratura disgraziata? Non era forse un obbligo per il console Inglese? Ma per chi osserva oggettivamente 1 fatti, l'accumularsi delle coincidenze disgraziate continua... Da un lato non tenta nulla per salvare lo Zar, dal l'altro ci si affretta con zelo ad an-numeiarne la morte. Si raccolgono pre-tese prove, e il vento siberiano le porta vial Si trova un testimonio e il tifo lo seppellisce! Che rimane? Non vi sarebbe al mondo un giudice istruttore che vorrebbe firmare un siffatto certificato di decesso, se, in luogo dello Zar, si trattasse di un cittadino qualunque ! In mancanza di meglio, non ci sarà permesso di proporre due interrogazioni T — E' vero o no, che una clausola di un trattalo segreto tra Francia e Russia, garantiva a quest'ultima ogni potere su Costantinopoli? — E' vero o no, che quando il Foreign Office ebbe conoscenza, a mezzo di un agente segreto, di tale clausola, a Londra si fu ad un tempo costernati e irritati? E lo Zar fu ritenuto responsabile di tale convenzione? Si può credere che questo trattato segreto contenga la chiave dell'altro segreto: la scomparsa dello Zar. MAX DE TRAILLES. (Proprietà riservata; ogni riproduzione, anche parziale, è assolutamente vietala).

Persone citate: Gillard, Herbert Georges, Jacques Ruth, Kerensky, Millikan, Paul Malvedieff, Sidney Plat, Sturmer, Vittoria