Il primo Congresso regionale di Economia montana

Il primo Congresso regionale di Economia montana Il primo Congresso regionale di Economia montana 11 primo Congresso regionale pie momese di economia montana svol tosi ieri ned salone del Consilio prò vinciale dell'economia, ha passato in rassegna, in una visione d'assieme e attraverso una esauriente discussione chi ha occupalo l'Intera giornata, tutti i principali problemi della vita, della difesa e della messa in valore della montagna. Sebbene già un paio di anni or sono un altro convegno analogo aveva trattato alcune questioni attinenti allo stesso argomento, era questa la prima volta che la Federazione dei Sindacati fascisti degli agricoltori delle sei province si trovavano concordi nel dare alla importante materia unità di trattazione, con lo scopo di giungere a realizzazioni rapide e concrete. E il congresso, iettino in una città che tome la nostra, ha per sfondo l'arco maestoso ed imponente delle Alpi, non poteva avere un esito mi- gliore. L'augurio del Governo S. E. Acerbo, Ministro dell'agricoltura e delle foreste, invitato a presiedere l'adunata, aveva 'inviato i migliori voti di successo, scusandosi di non poter intervenire, come avrebbe desiderato, per indeclinabili impegni precedenti; dal catilo proprio S. E. Serpieri, Sottosegretario alla Bonifica integrale, aveva fatto pervenire la sua parola d'augurio, mentre la Confederazione nazionale degli agricoltori, presieduta dall'on. Cacciari, delegava a dirigere i lavori 'il suo vicepresidente, conte Cartolari che. In unione al corniti. Friedman e al dott. GhiAardi di Aosta, rappresentava pure il Segretariato nazionale della montagna. A questa comprensione delle superiori sfere governative e gerarchiche, corrispose lo slancio degli esponenti più di retti dell'organizzazione agricola della nostra regione. Sono infatti intervenuti, col commissario alla Federazione di Torino, dott. comm. Andrea Cravino, l'on. Michelini di San Martino, presidente della Federazione di Aosta, l'on. Olmo, presidente della Federazione di Vercelli, il dott. Ferrerò presidente delia Federazione di Cuneo, il dott. Castellari per la Federazione di Alessandria, il prof. Ubertis, presidente della Azione agraria forestale del Consiglio dell'Economia, pure di Alessandria e un rappresentante della Federazione di Novara. Erano inoltre presenti il prof. 'Bonaecini della Cattedra di Aosta, il prof. Nicola di quella di Vercelli, il generale Ferretti, commissario prefettizio di Susa, il generale Prati per il Presidente della Provincia di Cuneo, il conte Tournon podestà di Vercelli, e tutta una numerosa accolta di congressisti comprendenti le più spiccate personalità agricole del Piemonte. S, E. il Prefetto di Torino, dott. gr, uff. Luigi Maggioni, ha voluto a sua volta presenziare l'adunata mattutina e con lui il Podestà conte dott. Paolo Thaon di 'Revel, ha portato ai congressisti, col suo intervento, l'attestato di simpatia della cittadinanza per aver essi scelto Torino come sede del congresso. E notiamo, fra le autorità e le notabilità torinesi, il gr. 'uff. Anselmi, preside della Provincia, il Magnifico Rettore dell'Università, prof. Pivano, il capo gabinetto del Prefetto, dott. Mattinolo, l'ispettore federale cav. Cobalti- per l'aw. Bianchi-Mina, 11 colonnello Fenoglietto per la Divisione Militare, il sen. Rebaudeaigo, l'on. Vez. zani, il comm. avv. Vittorio Barberis, direttore generale della Cassa di Risparmio, il prof. Mattirolo, presidente della R. Accademia d'agricoltura, il comm. Zavattaro, il prof. Chiej-Gamacchio, il prof. Silvestri del Club Alpino, il prof. Nicola Terzaghi, presidente dell Istituto fascista di cultura, il comm. avv. Colla, segretario generale del Consiglio dell'Economia, il dott. Saltarelli per la Milizia forestaJe, Il prof. Grlbaudi, l'aw. Luigi Olii vero, segretario della Società di culura agraria, il prof. Lanza, direttore generale dell'Ordine Mauriziano e moltissimi altri. Li vallala si spopolano Il congresso — presieduto da S. E. 51 Prefetto — è aperto dal comm. Cra vino, il quale nel porgere il saluto ai convenuti, compiacendosi del gran numero di essi e traendone buoni auspici per lo svolgimento delle discussioni, rivolge un particolare ringraziamento a) Prefetto, al Podestà e al rappre sentante la Confederazione, per la loro presenza al congresso. 11 conte Cartoari reca il saluto dell'on. Cacciari e S. E. Maggioni aggiunge poche parole dì augurio; quindi si Iniziano i lavori Primo relatore è 11 conte avv. Cibra rio, che parla della bonifica integrale della situazione attuale e sue cause determinanti, nonché della sislemazio- ne Idraulico-forestale é' silvo-pastorale. Egli rileva che le vallate si spopolano, gli armenti diminuiscono, la pastorizia angue. La montagna è stata spogliata dei suoi alberi, i torrenti, ingrossando, arrecano danni sempre più gravi. 11 quadro è triste, ma esso può essere mutato. Bisogna far rifiorire la vita sulle balze alpine con un'azione pronta ed energica, erigendo difese contro l'imperversare del maltempo, rico>tituendo i boschi, curando quelli esisteni, dando efflcenza ai pascoli con l'aumento dei capi di bestiame, costruendo nuove strade, riparando le vecchie, rasformando gradatamente i miseri abituri e migliorando così igienicamerMe, moralmente e intellettualmente montanari, che devono essere i primi artefici della loro resurrezione. Quando il relatore ria finito, interloquiscono prof. Silvestri, l'on. Vezzani, il quale si intrattiene sullo spezzettamento dela proprietà e sui danni che ne derivano, il dott. Rondelli, che completa a relazione, il comm. Cravino ed il comiii. Zavattaro. Il gen. Etna svolge poi la sua relazione: «Conseguenze dello spopolamento della montagna sulla efflcenza delle truppe alpine e sulla difesa della rontiera montana », sostenendo che con la soluzione dei problemi impo stati dal congresso, si raggiungerà an he lo scopo di fornire alla Nazione soldaii forti e agguerriti, oltreché citadini operosi e amanti della vita al 'aperto, lontano dalle vane e dannose entazioni delle grandi città. 11 dott. Castellari tratta successivamente il ema: « La legislazione montana ed i isultati pratici della sua applicazione », tema elaborato insieme col cav. Boscaro. Dopo questa relazione S. E. il Preetto e il Podestà lasciano la sala, fatti egno a una rispettosa dimostrazione di simpatia da parte del congresso. La presidenza è assunta dal conte Cartoari e la seduta antimeridiana si chiude con la relazione sui problemi soiali e demografici, della montagna, volta dal dott. Couvert, che sviscera l tema con ampiezza di vedute sotto diversi punti di vista dell'istruzione, dell'igiene^ dell'emigrazione stagionale dell'edilizia, in collaborazione con 'ing Jean, l'aw. Carpani. il dott. Ricotti di Torino, il dott. Tavella di Cuneo e il dott. Pezzali di Vercelli. L'erbcristeria 'A mezzogiorno i congressisti partejpano a un banchetto offerto dalla Federazione torinese. Interviene anche il T«desià conte Thaon di Revel. che è esteKU'ia'.is'Mmo Alla ripresa, verso le 15, l'on Miche-lini intrattiene il con-«resso con una interessante relazione Hill'erboristeria c le piccole industrie. Egli dice di ritenere che l'argomento è ormai superato dal fatto che il Governo ha preso in esame il problema per risolverlo con apposite e complete disposizioni legislative. Su tali disposizioni, nella sua veste di appartenente all'apposita Commissione ministeriale incaricala dello studio del provvedimento, dichiara di astenersi dal fare comunicazioni. Tuttavia l'argomento è di vivo interesse e l'on. Michelini ne approfondisce la portataesponendo alcuni dati statistici per dimostrare come anche sotto questo aspetto siamo soggetti all'importazione straniera. Accennato noi al congresso internazionale di erboristeria di Padova, conclude assicurando che la questiono venne studiata nei suoi molteplici aspetti in modo esauriente; di conseguenza, più che presentare dei voti al Governo Nazionale, pensa sia il caso di esprimere al Ministro dell'agricoltura e delle foreste e al Capo del Governo il senso della più viva gratitudine degli erboristi per aveT preso a cuore la questione, avviandola senza indugio alla soluzione. Sull'argomento si accende un vivace dibattito, che involge anche giri alpinisti, i fasci di rododendri, edelweis, ed altri fiori che essi sogliono asportare, i giardini alpini, il Parco del Gran Paradiso e il prof. Mattirolo, veterano dell'erboristeria: questioni sulle quali intervengono parecchi congressisti, ai quali l'on. Michelini dà infine copiose e convincenti spiegazioni. Alla presidenza si alternano da questo momento tutti i presidenti delle Federazioni presenti. Una dopo l'altra vengono lette le relazioni: del dottTavella sull'incremento alla produzione foraggera; del dott. Pezzali sul problema zootecnico e caseario; del dott. Baron sull'agricoltura, la frutticoltura, l'apicoltura e l'avicoltura montana; dell'avv. Tamagnone sulla questione fiscale; dell'ing. Jean sulla manutenzione delle strade: e del dott. Voglino sulla difpsa dalle malattie delle piante forestali. Fra i collaboratori dei relatori accenniti, sono il dott. Celidonie, il dott. Lazzaroni, il dott. Bosco, il dott. Colletto, il dott. Barberi e il signor Scolari. Fra gli interlocutori sono il maestro Sarcum. che richiama la attenzione del congresso sulla necessità di istruire i contadini, senza di che vani riusciranno i congressi; il comm. Zavattaro, il prof. Bonaecini. il prof. Voglino e l'on. Vezzani. Una delle relazioni finali che più appassionano il congresso, é quella del dott. Ferreri sul movimento dei forestieri, sull'industria alberghiera e sul turismo. Il relatore sostiene che per antirare sane e stabili correnti di forestieri e turistiche, non bisogna frazionare troppo gli sforai, ma occorre nvece concretarli su alcuni punti, la cui valorizzazione ridonderà a vantaggio di tutto il Piemonte. La relazione, densa di osservazioni pratiche e acute, ascia negli ascoltatori la migliore impressione. Voti finali Tutte le relazioni risultano di volta n volta approvate e i relatori sono atti segno a prolungati applausi. Infine il congresso approva un lungo ordine del giorno, che sarà trasmesso alla Confederazione per l'approvazione e per l'eventuale successivo inoltro al Governo. Sostanzialmente il Congresso ta voti perchè siano favoriti Municipi, Emi e privali nella sistemazione del patrimonio silvo-pastorale; chiede l'emanazione di una organica legislazione montana che consenta facilitazioni fiscali e tributarie ed un complessivo miglioramento delle condizioni economico-igienico-sociali della vita del montanaro; fa pure voti circa le questioni reJanive all'incremento della produzione foraggiera ed al problema zootecnico e caseario (selezione dei riproduttori, sussidi alle stazioni relative, importazione interna di elementi miglioratori dalle zone di produzione, costituzione di centri di allevamento per rifornire le stazioni, miglioramento delle condizioni igienicosanìtarie delle stalle), e perchè i piccoli proprietari della montagna possano prendere parte al grande Concorso zootecnico e caseario indetto dal Governo. Circa Tagricoltura, frutticoltura, apicoltura ed avicoltura montana, ti congresso auspica l'incremento dell ìstruztone agraria, la promozione delle iniziative tendenti ad organizzare la produzione e la costituzione di Consorzi per la vendita collettiva delle frutta, la diffusione dell'apicoltura razionale e la propaganda per il maggiore uso del miele, l'allevamento delle razze selezionate più adatte per la montagna. 11 congresso inoltre fa voti perchè l'istruzione venga diffusa tra ì montanari e lamenta che anche recentemente sia stato soppresso un numero considerevole di scuole rurali, facendo presente la necessità che queste scuole siano in tutto o in patte ripristinate. L'ordine del giorno fa proprie ni ire«i le conclusioni di S. E. Etna circa a necessità di impedire lo spopolamento della montagna in consideratone delle esigenze militari di difesa della zona montana, che costituisce le porte della Nazione, come pure quelle del doti. Ferreri. intese alla costituzione di Consorzi turistici obbligatori fra Kl! Emi ed i privali interessati al movimento dei forestieri, di ampie -one comprendenti! una o più valli, alle diretle dipendenze dei Consigli Provii'Ciali dell'Economia, con lo scopo di coordinare e disciplinare l'opera propagandistica e curare il graduale miglioramento dei mezzi alberghieri e di comunicazione. Infine il congresso auspica una più continua sorveglianza per i deperimenti delle piante, al fine di procedere ad una razionale cura del bosco, e tributa tutta la propria simpatia adi Ufficiali della Milizia forestale, al cui zelo e valore rende omaggio, augurando clip il numero degli ufficiali e dei militi sia convenientemente aumentato, in guisa da consentir» al benemerito corpo di esplicare con reale efficacia il proprio compito.11 congresso e dichiarato chiuso «tlle ore 20 dal prof. Cravino, che pronuncia brevi parole di salulo, compiacendosi dell'onera proficua svolla dal congresso durante la laboriosa giornata.