Il prodigioso volo di Francis Lombardi ed il « raid» Roma-Città del Capo

Il prodigioso volo di Francis Lombardi ed il « raid» Roma-Città del Capo LE GRANDI IMPRESE DELL'AVIAZIONE TURISTICA Il prodigioso volo di Francis Lombardi ed il « raid» Roma-Città del Capo tt « raid » 'di Lombardi apparti* ne tenta tema di esagerazione a queV ritlretlo numero di Imprese che si vol-lero definire leggendarie. Basta fareun piccolo bilancio, del suo vtaggioper convincersene. Partito solo, quasi in segreto col suo piccolo apparecchio « Fiat A. S. I. > nel quale i ooefficentl. di sicurezza e di resistenza erano stati portali al minimo per ottenere una maggiore autonomia di volo. Lombardi compiva il 12 febbraio la prima tappa RomaTripoli di 1250 Km II giorno successivo il 13 partivi da Tripoli per raggiungere Tobruk ma era costretto aa atterrare a Bengast dopo 940 Km. per noie alla carburazione. Bipartiva la mattina del 14 da Bengaei raggiungendo Tobruk dopo 450 Km. di volo alle undici. Si fermava a Tobruk il tempo necessario per rifornirsi di benzina e di olio e spiccava nello stesso giorno nuovamente il volo aria volta di Massaua per la più lunga tappa del suo viaggio: 2700 Km. che comprendeva i 600 Km., del deserto arabico. Lombardi trovò in questa tappa ogni sorta di difficoltà: prima la pioggia insistente poi torti vent contrari che ostacolarono la marcia aeu apparecchio. L'audace aviatore vincendo tulle le avversità dopo più di venture ore di volo continuo raggiungeva Massaua sabato 15 corrente prima delle 18. A Massaua finalmente i'instancabile volatore si concedeva una sosta cedendo alle insistenze del governatore dell'Uri-trea Corrado Zoli che aveva lasciatol'Asinara per recare a Lombardi Ve-\sprcsslone del suo compiacimento. Massaua era lasciata da Lombardi UUlunedi mattina 17 corrente. Con una \nuova tappa di 1400 Km. e tralasciando la sosta prevista a Assab l'eroico aviatore raggiungeva Render Casstm nella regione del Mlglurttnl a breve distanza dal contine con la Somalia britannica, nello stesso giorno. Quando si pensi che questa straordinaria performance è stata portala a termine con un piccolo apparecchio da turismo munito di un motore di soli 80 HP., la mirabile Impresa apporrà in tutta la sua grandezza. La sola tappa la Tobruk a Masaua di 2700 chilometri, costituisce un record ben 'difficilmente eguaglicele con un apparécchio da turismo. Il nome di Francis Lombardi non è nuovo nei fasti dell'aviazione. L'audace aviatore, che è nato a Genova il 21 gennaio del 1897, si brevettava pilota nel 1916, partecipando in seguito alla atterra come aviatore da caccia. Nel periodo bellico sostenne numerosi combattimenti uscendone sempre vittorioso tanto da venire per la sua brillante condotta, decorato con tre medaglie di argento al valor militare. Dopo la guerra Lombardi, trasferitosi a Vercelli, ostìtuiva in quella città il primo aerocentro da turismo. , Partecipò in seguito al primo Giro d'Europa per apparecchi da turismo tagliando per primo il traguardo finale di Parigi. Tutte le manifestazioni dell'aviazione leggera svoltesi sinora in Italia lo videro entusiasta partecipante. Come il pilota, l'apparecchio che servi all'Impresa non ha bisogno di presentazione. Si tratta del piccolo Fiat A.S.I. da turismo col quale recentementte Donati assicurava all'Italia due ambiti records mondiali: quelli di du- rata ,■ distanza in circuito chiuso. Le caratterlstìclie dell'apparecchio usato da Lombardi nono: peso a vuoto chiUogrummi 470; carico massimo benzina kg_ 3G5; carico massimo olio kg. 25 pilota, paracadute, viveri kg. 105; mo ture stellare Fiat A. 50 a 7 cilindri, raf\J (reridamento ad aria; potenza normale a 1600 girl 85 HP. ; potenza massima a 1800 giri 9» HP. Consumo a potenza normale kg. 0,230 di benzina per cavallo-ora. peso a vuoto del motore chilo, grammi 125. Questi l'uomo c l'apparecchio italiani che hanno detto al mondo le possibilità dell'aviazione da turismo sorta nel nostro Paese soltanto due anni or sono, per volontà di S. E. Balbo Ieri l'ardito aviatore doveva compiere l'ultima tappa del suo prodigioso raid, i 1600 km. che dividono Render Cassim da Mogadiscio, ma al momento di andare in macchina, probabilmente per la grande distanza, non ci è ancora pervenuta la notizia del suo arrivo nella capitale Abissina. Il « raid » Roma>Città del Capo Gli aviatori a Sfax Sfax, 18, notte. Le condizioni atmosferiche continuano a ostacolare la marcia del due Arditi aviatori DI Collobiano e Malinverni che stanno compiendo il raid Homa-Città del Capo patrocinato da « La Stampa » con un apparecchio terrestre da turismo Fiat A.S.I. Gli aviatori che ai Lvj.no già trovato pioggia e vento nella prima tappa del loro lungo viaggio da Roma a Trapani, sono stali nuovamente molestati oggi da fortissimi venti contrari. Trattenuti ieri a Trapani dal disbrigo delle operazioni doganali Di Collobiano e Malinvemi avevano fissata la partenza per la seconda tappa a sta- mani malgrado che nelle ultime venlt- J quattro ore le condizioni atmosferiche fossero sfavorevoli e non accennassero a migliorare. Stamani infatti persisteva il maltempo ma i due aviatori decidevano ugualmente la partenza da Trapani Bisogna notare che questa seconda tappa comportava un percorso di 150 chilometri su mare aperto da Capo Liltbeo a Capo Bon, particolar. mente rischioso da compiere con un apparecchio terrestre. La partenza, alla presenza di numerosi spettatori accorsi a portare il saluto ai due audaci, si compiva regolarmente, ma poco dopo essi si trovavano alle prese con forti venti contrari che Investivano in pieno il piccolo apparecchio ostacolandone fortemente la marcia. Specialmente nel tratto di mare aperto la navigazione fu difficilissima. Il vento sempre fortissimo non accennava a diminuire. Il pilota Di Collobiano dovette prendere quota cercando correnti meno forti sopra al mille metri, ma anche a questa altezza il vento contrario soffiava senipre con violenza. Finalmente Capo Bon veniva sorvolato. Il piccolo apparec chio seguendo la costa puntava allora su Tunisi. Gli aviatori speravano che in questo tratto il vento diminuisse d'intensità e non richiedesse più al motore un consumo di benzina molto superiore al normale, ma le speranze erano ben presto deluse. Lungo la costa II vento anziché diminuire riprendeva a soffiare violentemente. In vista di Sfax gli aviatori, tenendo anche calcolo del non Indiflerente aumento di consumo del carburante decidevano di atterrare. L'atterraggio avveniva regolarmente dopo quattro ore dalla partenza da Trapani in questo campo di corse. Perdurando le avverse condizioni atmosferiche non si sa quando i due aviatori potranno proseguire alla volta di Tripoli, ,, massaua ' ^MOGADISCIO