Le grandi manifestazioni di ieri in onore dei Principi

Le grandi manifestazioni di ieri in onore dei Principi Le grandi manifestazioni di ieri in onore dei Principi Il titolo di professore "honoris causa,, a Umberto di Savoia Il fastoso ricevimento offerto d.a.1 atfvuaiorpio l'Università L'attenzione delle persone che ieri Snattina, verso le ore dieci, si trovavano a pa»aie pei via Po, era auralta dalla rossa marsina del decorativo portiere dell Università, la cui prese» za sulla soglia dell'Ateneo e la prese» za di un gruppo di personalità, nonché di un largo servizio di carabinieri, guardie municipali e agenti di P. S. all'ordine dei commissario capo cav. Russo, indicavano Imminente la solenne cerimonia. Il Rettore magnifico comm. prof. Pivano in toga e tocco, al pan dei componenti il senato accademico, professori Paletta, Stampini, Maggiora .Vergano, Somigliarla e Mattinilo, riceveva le autorità, che automobili portavano Ininterrottamente. , - Il Ministro e i Prìncipi Accompagnato da S, E. li Preietto, è giunto tra 1 pruni il ministro dell'Educazione Nazionale, S. E. Balbiano Giuliano, fra i« automa presemi si nota no 11 Podestà conte Paolo Thaon di Hevel, col vice-Podestà comm. dott. Rodano, 11 Segretario lederaie Uiancni Mina, S. E. il marchese Ferrerò di Cambiano, il sen. Demetrio Asimarl di Bernezzo, 1 generali siinoncmi. Parelizo. Musso, Scandoiara, Situila, e 1 consoli Spelta e Calligaris. Uno qutllo di tromba e la Banda Presidiarla suona la Marcia Reale. Tutti gli sguardi si affissano al porto ne, nientrt ne varcano la soglia Sua Altezza iteale il Duca di Genova, la Principessa Maria-Adelaide e la Du cL«ssa di Pistoia e il Principe ai Udine. Poco dopo giungono la Duchessa e lì Duca ti Aosta, i Principi ossequiati dal Bellore Magnifico, dal Corpo accademico e dalle maggiori autorità attendono sotto l'atrio, ma per breve, che alle 10,30 precise; un terzo squrlio di tromba annuncia l'arrivo dei Principi di Pitniome. .Mentre nel cortile, le note delia Marcia Beale animano la loila degli studenti, umberio ai Savola, in unilorme da colonnéliio e Maria di Piemonte. In un elegante ma semplice abito di un bieu metallico con collo e guarnizione di pelliccia grigia, fanno il loro ingresso nei cortile dell'Università. Nou appena la studentesca vede gli Augusti Soosl i Quali ricevono gli omaggi degli altri Principi e delle autorità, prorompe In una entusiastica a clamorosa dimostrazione. La Principessa Maria volge sorridendo lo sguardo al loggiato e Umberto di Savoia a: za anch'Egli gii occhi verso 1 giovani studenti che acclamano iipplaudouo e agitano berr"tti e fazzoletti. 11 Prlu-lps »ii Piemonte, accompagnato dal Bettcr^i Magnifico e dal Segretario Federale e seguito dal Ministro, passa in rivista la Coorte Universitaria che da oggi a lui si intitola. 1 iniliu irrigiditi sull'attenti, presentano le arm1 ad Umberto di Savola, il Quale passa sorridendo e salutando sul fronte de'le truppe Lo seguono U gruppo dei Principi e delie Autorità: la Principesca Maria è a Banco della Duchessa d'Aosta. Terminata (a rivista li Principe volge ancora uno sguardo al loggiato di dove gli entusiastici goliardi acclamano e applaudono, poi. si avvia e varca la soglia dell'Alili Magna seguito dagli altri Principi e dalie autorità. Nell'Aula Magna L'Aula Magna trattante si gremisce di un elegantissimo pubblico di invitati e di personalità. La sua severità annuale è temperata dall'apparato di festa. Piante ornamentali, fiori e oriflamrae adornano le sue linee arctiitettoniciie, rese sfolgorami da miriadi di lampadine. Le Autorità prendono posto nelle poltrone delle prime Ale a loro riservate. A fianco di un palco riccamente e artisticamente addobbato, sono (melile per il Corpo accademico della Facoltà di Legge; più avanti, quelle per il Senato accademico ; sul paico, le poltrone dorate per gli Augusti Principi. Tra- i parlamentari notiamo 1 senatori D'Ovidio, Grosso,,116cornia. Loria. Brandi, Bouvier, Cian ed'Etnaudl e gli onorevoli Pàrea. Vez«ani, Bagnasco, Mazzini. Di Miraflon. Alice e Vassallo. Per Ja Magistratura Bono presenti le LL. EE. Casoli, De Sanctis, Crosta Curtd e Majola e u comm. Oddono. Delle autorità militari S. E. 11 conte Petitti di Roreto. S. E. il generale Mombelili. Quando 1 Principi si affacciano alla 6oglia dell'aula, uno scroscio prolungato di applausi si leva quasi a continuare l'ovazione che gli studenti hanno improvvisato nel cortile. Il Principe di Piemonte, preceduto dagli ufficiali d'ordinanza, ha alla sua destra la Principessa Maria ed è seguilo dagli altri Principi, da S. E. Balbino Giuliano, dal Prefetto, dal Podestà dal Segretario Federale e da altre autorità. II Principe prende posto nella tribuna d'onore, avendo ancora alla destra la Principessa Maria, la Duchessa d'Aosta. !a Duchessa di Pistoia e il Principe di Udine ; alia sinistra la Principessa Maria Adnlaide, 11 Duca d'Aosta. 11 Duca di Genova e i! Duna degli Abruzzi. Dietro al Principi, prendono posto gentiluomini e dame d onore e ufflciaM di ordinanza. il saluto del Magnifico Rettore La cerimonia ha quindi inizio. Dopo un omaggio di fiori alle Principesse, il Magnifico Rettore chiede al Principe licenza di parlare. Ottenutala, egli dice: « Altezze Reali. Eccellenze, Signore e Signori, — 1 nostri cuori esultano di purissima gioia, mentre gli animi nostri si rivolgono con devozione profonda a S. A. R II Principe di Piemonte, e Lo ringraziano del grande onore fatto al nostro Ateneo, col venire oggi tra noi, e coi degnarsi ricevere dalle nostre mani l'atto che, nel nome del Re, Lo chiama a far parte della nostra spirituale Famiglia. E più ancora gli animi nostri Lo ringraziano per avere Egli benignamente concesso che alla cerimonia odierna fosse presente — fra mezzo sd una incomparabile corona di Principi — S. A. R la Principessa di Piemonte: l'Augusta Principessa che. riunendo insieme, nel nome e nel cuore la Savoia e il Bruttante, perpetua 11 patto d'onore fra i due Popoli e io trasforma in un dolce nodo di amore. « Alla Principessa Augusta, che è qui presente, prego l'Altezza Vostra di permettere che io rivolga 11 ri urente saluto di tutto il nostro Ateneo ». f S. E. Balbino Giuliano Quando gli applausi, che hanno conchiuso il discorso del Rettore sono finiti. S. E. Balbino Giuliano pronuncia il suo discorso. Discorso dento di pensiero e di significato che a mala pena si può riassumere. U Ministro all'Educazione Nazionale comincia con un caro ricordo: quello del giorni lodtaul della sua giovinezza, meSlmncdbPrECnuosclgsdf quando cioè è uscito dall'Università torinese per entrare. nella vita, dei tempi in cui non poteva immaginare un cosi aito premio ad una esistenza di lavoro. Nessun premio, infatti, potrebbe eguagliare quello odierno, co si dolce di lede e di amore, che e costituito dal suo ritorno fra la giovinezza goliardica torinese come membro del Governo, rappresentante la cultura nazionale. E questo ricordo l'oratore non vuole rievocale come suo personale, ma piuttosto come quello di tutta una generazione che ha molto creduto, molto camminalo e molto sortono. E' questa una grande verità, mentre per la Patria trascorrevano giorni insti: ma torse non invano la Provvidenza ha stabilito che all'Italia siano i problemi più ponderosi da risolvere e le sofferen...; più erude da patire, perchè più nella e più ampia ne esca la sua grandezza. Dopo aver inolio acutamente delineato alcuni passaggi storici che il nostro grande Risorgimento congiungono all'Era fascista, l'illustre oratore esalta il senso di armonica saggezza del nostro popolo latino e l'illuminata saggezza di Vittorio Emanuele IH, che in momenti di profondo valore storico per la Patria, con una sobriein tutta latina, ha saputo dure al suo saggio popolo, la parola giusta. Di modo che tutto il popolo italiano, in una sacra fiamma di dovere e di amore, si è stretto in ogni momento al Be alimene la stella d'Italia rispondesse della sua bellezza nel cielo alto e salisse verso il suo destino, all'unisono, con la croce dei Savoia. L'oratore, quindi, con un felicissimo raccordo, illustra questo altro congiungimento fca la Casa Savola, le sue figure.più eminenti, con la tradizione nazionale It.Hinna. nel suo svolgimento. Avviandosi alla fine del suo forte discorso, a tratti sottolineato da scrosci d'applausi vibranti, S E. Balbino Giuliano invia un saluto alla sposa eletta e gentile del Principe di Piemonte: è un sentimento ed un augurio che con intensa commozione, la generazione a cui il Ministro appartiene invia. In questo mondo itella etri tura torinese > E se pure con una sottile malinconia — egli prosegue — ci s) volge Indietro per fermare il pensiero sulla vita trascorsa e il cammino compiuto, in Voi, Augusto Principe si fondano le nostre speranze. Nel vostri occhi chiuri e negli 'occhi della Vostra Sposa noi vediamo la gioia che è 11 frutto delle nostre esperienze e delle nostre sofferenze, che se per noi costituiscono un punto di arrivo, per voi sono un punto di partenza per un cammino nuovo. E noi innalziamo questa preghiera: che il cammino sia lungo fonunato e felice tanto da rag giungere la terra promessa, quella terra imperlale, tutta gioia tutta bellezza, che, l'amore alla vostra Casa illustre, e il sicuro destino sapranno dare all'Italia • La motivazione di Stampini S. E. Balbino viene salutato da una prolungata ovazione dei presenti, mentre il Principe Umberto si congratula vivament! con lui. Quindi il Rettore prot. Pivano. in forza della piena autorità a lui conferita, legge il decreto con cui viene conferito all'Augusto Principe il titola di professore honoris causa nella facoltà di Legge. Esso, dettato da Ettori- Stampini, nella sua pane conclusiva dice: t Nos. Silvlus Pivano. Rector Magni ficus, qua sumus potestate prxdili. adsiente Ralbino Giuliano excellentlsslmo Regi*. Administro civili Nationis educatloni procurando. Humbertum a Saliaiiuta, Pedcmontis Prlncipem, pròfessorem honoris causa in Beata Univcrsilate Studiorum Taurinensi esse declaramus, Eumque Ordini professorimi Jurisprudentiw adscrlbl jubemus. alque Augustissimo Principi in manus lias litteras tradirmi», qux honorem Celsitudini RegU Princtpis Pedcmonlis tribulum lesltflcentur et contlrment ». * il Bettore consegna quindi la pergamena racchiusa in un ricco astuccio di' pelle color azzurro-Savoia, adorno di fregi in smallo e oro La cerimonia ha cosi termine: il Principe riceve gli ossequi del Senato e del Corpo Accademico, e si sofferma a lungo a conversare con gli studiosi lorinesi.