La G.P.U. e Kutepof

La G.P.U. e Kutepof La G.P.U. e Kutepof Gli importanti risultati delle investigazioni compiute a Berlino « Il misterioso signore del quartiere di Passy La traccia di Trouville Parigi, 17 mattino. Le ricerche continuano attive per ritrovare 1 rapitori del generale Kutepof e la polizia sembra decisa, malgrado le difficoltà che si accumulano, a fare luce completa. SI avrà tra qualche giorno una ricostruzione ufficiale del ratto del generale russo: cosi ba deciso sabato il giùdice istruttore Delalè, dopo ii sopraluogo effettuato alla clinica della via Oudinot. Una nuova testimonianza, che conferma le dichiarazioni di alcuni testimoni relative al passaggio deMa misteriosa automobile grigia sulla strada di Trouville, è stata ieri raccolta. Una guardabarriera, certa Rousseau, ha confermato nel modo più formale di aver visto alle 13 e quattro minuti del 26 gennaio una poderosa limousine, coperta di fango, nella quale, a lato dello chauffeur si trovava un uomo in uniforme. L'importanza di questa testimonianza risiede nel fatto che l'ora alla quale la guardiabarriera dichiara di aver visto questa vettura concorda perfettamente con quella indicata da GrandcoUoi, che fu il primo a segnalare il passaggio della misteriosa automobile. Lo segnalazioni di un vapora Di tutte le numerose piste seguite fino ad ora dal servizio del controllo delle ricerche, quella di Trouville rimane la più seria. Si potrebbe allora ammettere che il generale Kutepof sia stato imbarcato su un angolo deserto della costa normanna, a bordo di una barca peschereccia, che l'avebbe trasportato al largo. In alto mare 11 suo trasbordo su un vapore avrebbe potuto effettuarsi senza testimoni. In appoggio a questa versione, che però rimane nel dominio delle supposizlr.ni, sono da registrare le dichiarazioni di un guardiano di semaforo, di un guardacoste e di una maestra di Courseilles, i anali dichiarano di avere notato la domenica 36 gennaio, verso le 14, la presenza a tre chilometri circa dalla costa di un vapore di tonnellaggio abbastanza forte, che stazionò in vista della costa fino alle 16, e che segnalava la sua presenza in mezzo alla nebbia con continui colpi di sirena. D'altra parte un giornale del mez zogiorno riassume 1 risultati della Inchiesta effettuata a Berlino dagli ispettori della polizia francese di concerto con la polizia tedesca. L'inchiesta avrebbe dato risultati importantissimi. Il rapimento del generale russo da parte degli agenti del G.P.U. non offrirebbe ora più il minimo dubbio e sarebbe stabilito in modo decisivo, Questi agenti sarebbero venuti direttamente da Mosca a Berlino, dove le istruzioni più minuziose erano state elaborate, partirono poi per Parigi. Effettuato il rapimento del generale Kutepof i membri dalla G.P.U. tornarono a Berlino e il 28 gennaio partirono precipitosamente per Mosca. I nomi di questi individui sarebberogià noti e l'inchiesta tende ora a stabilire nel suol particolari tutti 1 fatti che si riferiscono alla loro condotta tanto a Berlino come a Parigi. Che cosa dire un ex-membro della CekaD'altra parte 11 giornale russo • Roul >, che si stampa a Berlino, pubblica rivelazioni firmate da un ex-collaboratore della Ceka. L'autore dell'articolo afferma che esiste a Berlino, da parecchi anni, una sezione specialissima della G.P.U., che dirìge certi movimenti nei circoli degli excombattenti russi. Alla testa di questa sezione si trovava in principio un exaddetto militare soviettista, Stepanoff, amico Intimo di Trotzky. Egli aveva avuto per principale collaboratore, per qualche tempo, il russo Korechkoff, proprietario della fattoria di Montàrgis, il cui nome era stato pronunciato parecchie volte durante le investigazioni della polizia nei dintorni di Chateaurenard. Korechkofl era anche l'editore ufficiale della rivista ufficiale bolscevica ■ Guerra e Pace », che si pubblica a Berlino. E' del resto per 11 tramite di Stepanoff clic Koreclikoff riceveva i fondi necessari per la sua pubblicazione. « Nelle Informazioni dei giornali — scrive questo ex-membro della Ceka, — si ripete spesso che le traccie dei rapitori del generale Kutepof conducono a Berlino. L'Ambasciata soviettista a Berlino rimane infatti il centro di tutte le azioni della G.P.U. all'estero. Non si può più dubitare che l'attuale addetto militare dei Soviet, Putny, e suoi principali luogotenenti Valsmann e /.anele, erano al corrente dell'arrivo del generale Kutepof nella capitale tedesca nella prima metà del mese di gennaio. E' possibile che il generale sia stato convocato a Berlino da agenti provocatori, indi inviato a if o e e l , i a a i l o o a e a Vienna e l'intrigo diabolico sia culminato infine a Parigi •. I membri della G.P.U., venuti da Mosca a Berlino, e recatisi poi a Parigi non furono gli agenti esecutivi del rapimento del generale Kutepof. I falsi ispettori, il falso agente di polizia e senza dubbio i conduttori dell'automobile furono incaricati del rapimento sul posto e compirono a meraviglia la loro missione. La persona che mise il generale in relazione con questi membri della G.P.U. di Berlino, abita da circa un mese un sontuoso e magnifico appartamento a Passy, l'aristocratico quartiere parigino. Due giorni prima del rapimento questo singolare personaggio, che sembrava essere nei migliori termini coi membri dell'Ambasciata soviettista e che, d'altra parte, era divenuto amico dei generale Kutepof, ricevette la visita di quest'ultimo. Questo personaggio è stato complice involontario dei rapitori o rappresenta una parte più tenebrosa e meno confessabile in questo affare? E' quanto gli ispettori del servizio delle informazioni generali stanno cercando di stabilire. Una protesta delle « Isvestia » contro la polizia di Monaco Berlino, 17 mattino. Si ha da Mosca che le Isvestia pubblicano un articolo in cui protestano contro la perquisizione operata dalla Polizia di Monaco nei locali di quella Rappresentanza commerciale sovietica. « Non è. ancora asciutto l'inchiostro — scrive il giornale — con cui abbiamo protestato contro la sentenza tedesca nel processo dei cervonetz, che già la Polizia tedesca vibra un nuovo colpo al regime sovietico. Certo dalla Polizia di Monaco è inutile attendersi buon senso e buona educazione politica. Dobbiamo constatare che in Germania non vige più nessuno degli obblighi che sono stati convenuti da ambedute le parti nei Trattati. I dirigenti della politica tedesca sappiano che su di loro- ricade la responsabilità di quelli che potranno essere gli ulteriori sviluppi dei rapportò tedesco-sovietici».

Persone citate: Passy, Roul, Rousseau