Largo bottino di goal dei granata a danno della «Pro Patria»

Largo bottino di goal dei granata a danno della «Pro Patria» Largo bottino di goal dei granata a danno della «Pro Patria» ■JSS^Sw» del buo.n f00t-balU Unals. e} ce'. e0-30"*""1*, intereesan- mtrJt& watii «ramente bella; una sffS mWÌlatlSstoa aflermazioIM dei g*- °* >uEcco 11 lieto bilancio della giornata. Lf?<W.-.mcontri di marca scadente abfeiattio avuto Quest'anno, tante partite giuocate con rudezza, tanto armiIlo, che la lieta sorpresa ha portalo ali entusiasmo la folla ed accontentato tutti, anche i più esigenti. C'è parso aeri, specialmente nel secondo tempo, di rivedere il Torino forte e dominatore dei tempi migliori. Era semplice il giuoco, sicuri delle loro azioni erano gli uomini, limpide come il cristallo le azioni. La squadra si trovava in stato di grazia. Passata la prima volta, • rotto il ghiaccio », come ei suol dire, il miglior repertorio stilistico del gluocatori In maglia granata è stato offerto alla folla che si compiacque di tanta grazia, giunta tutta in una volta. Una grande prova del Torino, dunque, ed una clamorsa vittoria maturata attraverso a novanta minuti di continui attacchi e di convincente pressione. Sin dall'inizio si vide che ì concittadini erano in buona giornata e ben avviati sulla via della vittoria; l'attacco marciava, e si sa che nel Torino quando la prima linea è paidrona del giuoco, la squadra tutta manovra con tono sicuro, conscia della propria forza e convinta delle sue possibilità. Tuttavia la Pro Patria oppose una difesa validissima. Per tutto al primo tempo nessun p'into fu segnato tanto par l'ardore dei difensori cerchiati, che si batterono tutti con gagliarda energia, quanto anche per la 6fortuna che in più di una occasione Impedì al Torino di concretare la tua superiorità proprio quando pareva che il goal dovesse giungere a sanzionare la sua insistente pressione. Le squadre rientrarono alla pari ne gli spogliatoi, ma già si era rapito finale avrebbe vinto e non vi era, no tra I giuocatori nè fra il pubblico, orgasmo alcuno, tanta era la sicurezza che quello che non si era potuto otti; nere nei primi quarantacinque minti ti di giuoco lo si avrebbe avuto iella seconda parte del combattimento. Cesi fu in effetto. Nella ripresa. il Torino ci offri lo spettacolo della squadra che tutto travolge e tutto schianta avanti a se. Lanciato a piena andatura, si assicurò un goal dopo l'altro ; parecchi ne mancò per pochissimo ed i giuocatori, sicuri ormai del risultato, ebbero modo di dar matrgior rilievo al le loro azioni, condotte in perfetto sitile. I sette punti si seguirono ad intervalli brevissimi di tempo. I tiri in goal più non si confarono. La Pro Patria cedette di schianto. La sua difesa, che si era battuta con leonino coraggio, si trovò impossibilitata a fermare nueprli avversari che filava no velocissimi, sgusciando tra uomo e uomo, che si smarcavano, che trovavano modo di passare la palla sempre all'uomo smarcato ed in miglior posizione per tirare. Il Torino è dunque tornato in tutto 6 per rutto ad essere quello «ti un tempoT Erro: la squal-a non è awora quella delle sue partite migliori, ma certo ha migliorato da qualche domenica a questa parte in modo prodigioso. Già l'incontro di Milano, vinto di fronte ad un avversario difficile ed essendo in condizioni di inferiorità manifeste, aveva detto che l'undici Stava brillantemente riprendendosi; la partita di ieri è venuta a dirci che la ripresa è stata effettiva, sicura, convincente. Molti uomini granata sono attualmente In piena forma. Mentre par il passato furono a volte i difensori, a volte i mediani, a volte ancora gli attaccanti a dare apprensioni, ora il Torino ha riacquistata una saldezza in ogni linea che, unita alla sempre grande forza morale della squadra, rende meno sentita la perdurante assenza di qualche • asso ». Ieri però la linea che maggiormente bs impressionato è stata quella attac canta. Costretta a mordere 11 freno per tutto 11 primo tempo, essa 6i è sfogata nella ripresa intessendo azioni su «mot- Oues'o reparto, a nostro avviso, ha tratto enorme giovamento dal ritorno in forma di Llbonatti. Il piccolo ma intelligentissimo « center » granata è 11 vero condottiero ed il 1 perfetto inscMiatore delle azlo:J offen- padecglugMeoafansc sive del Torino. Dal suo posto di co mando dell'attacco "" ■ sempre ad avere la esatto visione del giuoco e. nello svolgere di vX in >olta il tema migliore, non indugia un solo Istante. Questa rapidità di percezione gli permette di chiamare al lavoro con frequenza ogni uomo dalla linea. Accanto a lui, Baloncieri e Rossetti gluocano con maggiore si curezza, sapendo di avere una intelli gente cooperazione. Ed anche le ali, lanciate spesso da metà campo con utili palloni, 6i trovano a poter svolgere un giuoco assai redditizio. Ieri Masetto e Silano riuscirono a mano"are d'intesa con 11 terzetto centrale ed aiutarono assai i compagni nella opera di smantellamento della difesa avversaria. Bisogna dire intanto che fallano migliora di domenica in domenica ed è non solo possessore di uno stile di giuoco assai pregevole, ma anche di un tiro in goal secco e preciso. Lo stesso si può affermare di Masetto, che comincia ora a trovarsi bene a posto all'estrema destra, dopo di aver giocato per molti anni a sinistra. L.intesa tra i cinque non è mancata mai. il Torino ha ottenuto sette goals ma assai più ne avrebbe potuti mettere al suo attivo solo che avesse creduto bene di maggiormente impegnarsi. Invece quando il bottino assunse un numero sufficientemente rilevante di punti, la prima linea si dette a gio care senza più preoccuparsi di segnare. Abbondo allora in passaRpi In finte, in avanzate ed in dietro front in virtuosismi. Silano e Masetto continuarono a far piovere sul fronte della porta avversaria i loro centri ben dosati, ma Libonatti si limitò a fai giuncare le due mezze ali e queste, a loro volta, tornarono a rimettere la palla ai compagni. Del resto, la dimostrazione di forza già era stata datn e in fondo, sette goals valgono quan to dieci ai fini pratici del risultato. L'attacco, rosi particolarmente in vena, ebbe un valido aiuto dal medio ni. L'accortezza di Aliberti, il lavoro forte e redditizio di Miotti, tornato agrado di efficienza migliore proprio in tempo per prendere il posto di Mar ttn III; l'attività prodigiosa e la sa piente distribuzione del giuoco di Co lombari, fecero sì che il reparto non denunciasse pecche. Qualche incertezza ebbe invece, a tratti, la difesa, inu individualmente i tre « estremi » giù •nata non sono certo mancati alia prova. Ottimo fu Bosia, che si permise il 1U6S0 'i polare anche un penaltysicuro Cerne M solito Martin II, che sta giuncando il suo più bel campio nato, in netta ripresa Monti. Detto questo dei vincitori, poco c resta da rilevare del vinti. Elogiata la difesa per quanto seppe fare -neprimo tempo e preso atto della sua resa quando la sconfitta sì delineo certa, sì può aggiungere che li centro sostegno Bocchi compì una ottima prova, mentre Borsani e Giani gli fu rono, come rendimento, assai inferio ri. Sfuocato quasi completamente l'at tacco. Affatto pericoloso Rossi, inde ciso Bonlvento, attivo ma piuttosto confuso Gregar, In cattiva giornata Reguzzoni, che l'anno scorso, di fron te agli stessi avversari, aveva giuo ceto in tono ben superiore, uniforme Crosta. La Pro Patria ebbe la cattiva ven tura di trovare un Torino in vena dprodezze. La disillusione provata pei primi goals avversari smontò la squadra. Del resto essa non aveva fra i suoi elementi uomini che potessero rivaleggiare in bravura con gli avversari e la sconfitta è giunta quindi logica ed inevitabile. Per la cronaca diremo che nel primo tempo il Torino mise al proprio attivo sette corners, tutti senza risultato contro uno solo della Pro Patria. Un goadi Silano fu annullato por aver l'attaccante ostacolato con le mani l'azione difensiva del guardiano e tiri su tiri degli uomini della prima linea o fu rono miracolosamente parati, oppure sfiorarono la traversa ed il montante. Anche un tiro di Masetto al 38' batté nel palo e. t'accolto ria Rossetti, fu in vieto fuori. La Pro Patria in detto pe riodo non potè che contrattaccare assai raramente e comunque giunse ad essere pericolosa solo al ?0'. quando Gregar, per un malinteso fra 1 terzini del Torino, venne a trovar.-: con la palla avanti alla porta di Bosia. Una corag- giosa uscita frustrò 11 pericolo. Nella ripresa... tre corners per parte e sette goals per 11 Torino. La serie fu aperta al 4' da Libonatti. L'azione nacque da un rimando di Bosia: Rossetti giunse in possesso delia palla, condusse una sgroppata all'attacco, lanciò Silano e Libonatti, incuneatosi abilmente fra 1 terzini, mise in rete la palla avuta dall'estrema. Settimo minuto: secondo goal. Libonatti a met, :ampo smista la palla a Masetto che avanza e si trova di fronte a Fizzotti; il ball è allungato da questi al portiere, ma Masetto, che non ila rallentata la corsa, lo raggiunge prima e mette in rate mentre il difensore è uscito di fra i pali. Nono minuto: penaltv contro la Pro Patria per fallo di Paólini ai danni di Silano Tira Rossetti ma Montraslo para in tuffo. Diciannove: passaggio in profon dita di Libonatti a Baloncieri e terzo goal. Ventesimo minuto: la Pro Patria e al contrattacco; la palla su rimando perviene a Silano che si trova di fron te il solo Paolini; questi correndo verso l'avversario scivola e cade cosi che Silano può, tutto solo e forte di un grande vantaggio sugli altri, filare sul goal e, giunto a pochi metri da Montrasio, mettere in porta. Ventitreesimo bellissima azione della linea: Baloncieri allarga a Masetto che da una posizione particolarmente difficile, con a e a a e a e 1 a oa na n e r n n o a o n re n ul no non un tiro diagonale, infila per la quinta volta la rete. Ventiquattresimo: passaggio di Baloncieri a Rossetti. Salto acrobatico e goal spettacoloso di potenza. Trentottesimo : su corner Rossetti riprende e scocca il tiro. La palla passa fra le gambe di Fizzotti e Montraslo, coperto dal compagno, non può parare. A due minuti dalla fine l'arbitro Barlassina accordava alla Pro Patria un calcio di rigore per fallo di Aliberti (fallo molto discutibile) ai danni di (iregar. Bosia parava in tuffo il saettante pallone inviatogli da Reguzzoni e manteneva cosi inviolata la sua rete.Torino: Bosia; Monti 111. Martin II; Miotti. Colombari, Aliberti; Masetto, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Silano.Pro Patria-. Montrasio; Paolini. Fizzotti; Bore ani, Bocchi. Giani; Rossi, Bonlvento, Gregar, Reguzzoni, Crosta. Al termine dell'incontro la folla ha salutato con grandi applausi i vincite ri ai quali si è aggiunto il campione del mondo di boxe Gennaro. Al picco lo prodigioso pugnatore sono toccati applausi scroscianti per la sua bellissima vittoria ottenuta la sera precedente. All'incontro ha assistito fra le autorità il Segretario federale BianchiMina. L. C.

Luoghi citati: Bosia, Milano, Torino